Ballets Jazz de Montréal inaugura la danza al Teatro Romano
Teatro Romano di Verona
17-18 luglio 2015, ore 21.15
Ballets Jazz de Montréal
Zero in on
coreografia Cayetano Soto
musica Philip Glass
Rouge
coreografia Rodrigo Pederneiras
musica Paul Baillargeon, fratelli Grand
Harry
coreografia Barak Marshall
musica Tommy Dorsey, Taraf Ionel Budisteanu, Balkan Beat Box, The Andrews Sisters, Anatol Stefanet, Dejan Petrovic, Sidney Bechet, Warsaw Village Band, The Hungarian Quartet, Goran Bregovic, Maria Callas, Wayne Newton
fondatore emerito Geneviève Salbaing
co-fondatori Eva Von Gencsy, Eddy Toussaint
direttore artistico Louis Robitaille
maitre de ballet Cyrille de La Barre
la compagnia Daniel Alwell, Céline Cassone, Mark Francis Caserta, Kiera Hill, Alexander Hille, Morgane Le Tiec, Guillaume Michaud, Ashley Werhun, Marcio Vinicius Paulino Silveira, Gemma Freitas, Jeremy Coachman, Pier-Lou Lacour, Saskya Pauzé-Bégin, Kennedy Henry, Kennedy Viviann Kraeling
Video gallery
A inaugurare la sezione danza sono – il 17 e 18 luglio – i Ballets Jazz de Montréal, compagnia nata nel 1972 e divenuta negli anni un simbolo, a livello internazionale, di rinnovamento continuo tanto da essere battezzata, da alcuni critici, una compagnia “always on the move”. Le creazioni sono contrassegnate da una fisicità dinamica, da virtuosismi e da una forte personalità che caratterizzano gli stessi interpreti, coinvolti in prima persona a contribuire al “marchio di fabbrica” della compagnia. BJM hanno il notevole pregio di parlare in maniera chiara al proprio pubblico attraverso energetiche presentazioni di una danza vigorosa, espressiva ed impegnativa.
Nelle due serate al Teatro Romano propongono il trittico Zero in On, coreografia di Cayetano Soto e musica di Philip Glass, Rouge coreografia di Rodrigo Pederneiras e musica di Paul Baillargeon e Harry, coreografia di Barak Marshall su musiche di autori vari che spaziano dal jazz alle canzoni folk israeliane.
Ad aprire la serata è Zero in On che significa “focalizzare l’attenzione”. «In zero secondi – spiega il coreografo Cayetano Soto – bisogna impadronirsi e dirigere la propria energia e potenza. La struttura del passo a due Zero in On creato nel 2010 prevede la riduzione dello spazio scenico per focalizzare lo sguardo degli spettatori sui danzatori».
Segue, in prima italiana assoluta, Rouge del brasiliano Rodrigo Pederneiras, balletto che ha debuttato con grande successo a Boston lo scorso novembre. Leader della prestigiosa compagnia Grupo Corpo nata nel 1975, Pederneiras sa abbinare classico e contemporaneo alla danza latina facendo trionfare l’atletismo e la sensualità. Basato sulla musica originale dei fratelli Grand, che richiama
la musica tradizionale amerindia (con i suoi canti strozzati, il rumore delle onde, il fruscio del vento, con l’urlo delle oche selvatiche e i tuoni rombanti), questa nuova coreografia di Rodrigo Pederneiras per i BJM è un’ode alla capacità di ripresa, un discreto tributo ai nativi e alla loro eredità musicale e culturale.
Chiude la serata Harry, del californiano (di origini israeliane) Barak Marshall, balletto ispirato alle battaglie della vita nelle quali ognuno di noi si imbatte. «La vita – scrive il coreografo – è una costante lotta. Siamo costretti a confrontarci quotidianamente con conflitti che concernono la cultura, il genere, la specie. Tra uomini e donne, poi, il compromesso regna sovrano. Tra speranze e humour il lavoro ruota attorno a un certo Harry che si strugge fisicamente e mentalmente per vincere la sua battaglia».
Les Ballets Jazz de Montréal
Lo spettacolo è distribuito da International Music and Arts.
E’ prevista la gratuità per spettatore disabile e accompagnatore. Visto il numero limitato dei posti (4 per le sedie a rotelle) è vivamente consigliata la prenotazione alla Biglietteria di Palazzo Barbieri o Boxoffice
STATE TEATRALE VERONESE. Domani e sabato alle 21,15 in scena al Teatro Romano
Ballets Jazz de Montréal
la danza più vivace e sexy
L’affermata compagnia canadese in «Zero in On», «Harry» e in prima nazionale «Rouge» dedicato alla cultura dei nativi americani
I Ballets Jazz de Montréal inaugurano domani e sabato alle 21,15 la sezione danza dell’Estate Teatrale Veronese al Teatro Romano. Tre i balletti in programma: Zero in On, coreografia di Cayetano Soto e musica di Philip Glass; Harry, coreografia di Barak Marshall su musiche di autori vari che spaziano dal jazz alle canzoni folk israeliane; e soprattutto Rouge di Rodrigo Pederneiras su musica di Paul Baillargeon e fratelli Grand.Affermati da anni in ambito internazionale, i BJM – Ballets jazz de Montréal sono una compagnia interprete di una forma ibrida di danza che coniuga l’estetica del balletto classico ad altri stili. Fondata nel 1972 da Geneviève Salbaing, Eva Von Gencsy e Eddy Toussaint, la compagnia ha proseguito nel corso degli anni il suo originale percorso artistico. L’attuale approccio è molto contemporaneo e gli spettacoli sono, ha scritto un critico canadese, «sexy, esplosivi e molto originali».Il termine «jazz» si riferisce al «jazzing up» del balletto classico più che al genere musicale o coreutico. L’impegno di Louis Robitaille, direttore artistico dal 1998, è soprattutto quello di valorizzare i giovani coreografi, compositori e designer canadesi: tra gli artisti che hanno arricchito il repertorio dei BJM, ci sono Dominic Dumais, Crystal Pite, Aszure Barton e, più recentemente, Wen Wei Wang. I BJM sono una delle compagnie di danza più popolari del Canada e con le loro duemila serate in sessantacinque Paesi con oltre due milioni di spettatori possono considerarsi a ragione ambasciatori del Quebec e della cultura canadese a livello internazionale.Particolare attesa per Rouge proposto a Verona in prima nazionale assoluta. Basato sulla musica originale dei fratelli Grand che richiama la musica tradizionale amerindia (con i suoi canti strozzati, il rumore delle onde, il fruscio del vento, con l’urlo delle oche selvatiche e i tuoni rombanti), questa nuova coreografia creata da Rodrigo Pederneiras per i BJM è un’ode ai nativi amerindi e alla loro eredità musicale e culturale. Alla base della coreografia ci sono i temi del confronto e dello scontro fra culture, della lotta per il potere tra dominante e dominato e tutto ciò che riguarda il significato di appartenenza a una comunità. Diretta, genuina e pura, la danza viene eseguita con estremo vigore. L’ensemble suggerisce, attraverso la forza della danza, l’idea di fuga o volo, della migrazione umana, dell’ansia crescente a ogni nuovo movimento. Prendendo slancio come se fossero spazzati via dall’implacabile ritmo della musica, i danzatori trasmettono dramma e forza, un senso di urgenza, di dolore e di separazione, che si fa impetuoso e implacabile fino ad arrivare a uno stato di grazia finale.Lo spettacolo è distribuito da International Music and Arts.I biglietti sono disponibili alla biglietteria di Palazzo Barbieri, angolo via Leoncino 61, tel. 045.8066485-8066488, dalle 10,30 alle 13 e dalle 16 alle 19, domani e sabato anche in teatro dalle 20.
Comunicato stampa
Con i prestigiosi Ballets Jazz de Montréal venerdì 17 luglio s’inaugura la sezione danza del Teatro Romano. Tre i balletti in programma, uno in “prima” nazionale assoluta.
A inaugurare la sezione danza della 67esima Estate Teatrale Veronese, saranno – il 17 e 18 luglio alle 21.15 – Les Ballets Jazz de Montréal, compagnia nata nel 1972 e divenuta negli anni un simbolo, a livello internazionale, di rinnovamento continuo: tanto da essere battezzata, da alcuni critici, una compagnia “always on the move”. Proporranno il trittico Zero in On, coreografia di Cayetano Soto e musica di Philip Glass, Rouge coreografia di Rodrigo Pederneiras e musica di Paul Baillargeon e Harry, coreografia di Barak Marshall su musiche di autori vari che spaziano dal jazz alle canzoni folk israeliane. Ad aprire la serata sarà Zero in on, voce verbale che significa “focalizzare l’attenzione”. «In zero secondi – spiega Cayetano Soto – bisogna impadronirsi e dirigere la propria energia e potenza. La struttura del passo a due Zero in On creato nel 2010 prevede la riduzione dello spazio scenico per focalizzare lo sguardo degli spettatori sui danzatori». Seguirà, in prima italiana assoluta, Rouge del brasiliano Rodrigo Pederneiras, balletto che ha debuttato con grande successo a Boston lo scorso novembre. Leader della prestigiosa compagnia Grupo Corpo nata nel 1975, Pederneiras sa abbinare classico e contemporaneo alla danza latina facendo trionfare l’atletismo e la sensualità. A chiudere la serata sarà Harry del californiano (di origini israeliane) Barak Marshall, balletto ispirato alle battaglie della vita nelle quali ognuno di noi si imbatte. «La vita – scrive il coreografo – è una costante lotta. Siamo costretti a confrontarci quotidianamente con conflitti che concernono la cultura, il genere, la specie. Tra uomini e donne, poi, il compromesso regna sovrano. Tra speranze e humour il lavoro ruota attorno a un certo Harry che si strugge fisicamente e mentalmente per vincere – conclude Marshall – la sua battaglia».
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