L’altro teatro 2013/2014 al Camploy
Decima edizione al Teatro Camploy, da dicembre 2013 a marzo 2014 della Rassegna di teatro e danza L’Altro teatro
Undici appuntamenti che nell’arco di quattro mesi propongono una selezione di spettacoli di teatro di innovazione, teatro di ricerca e danza contemporanea.
Le proposte di questa decima edizione tendono a “declinare”, attraverso le diverse discipline del teatro, “l’animo – sconvolto, scosso e spesso costretto all’isolamento – dell’essere umano”.
Gli spettacoli in calendario | |
venerdì 6 dicembre ore 20.45 Tib Teatro – I Teatri del Sacro Fondazione – Teatri delle Dolomiti Passione dal romanzo Passio Laetitiae et Felicitatis di Giovanni Testori con Maddalena Crippa e Giovanni Crippa regia Daniela Nicosiavedi galleria foto e video L’altro Teatro inaugura con Passione |
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mercoledì 11 dicembre ore 20.45 Zaches Teatro Mal bianco coreografie di Luana Gramegna con Andrea Lorena Cianchetta, Gianluca Gabriele e Martina Garbellivedi Zaches Teatro con Mal bianco al Camploy |
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venerdì 13 dicembre ore 20.45 Babilonia Teatri – Gli amici di Luca Pinocchio di Valeria Raimondi ed Enrico Castellani con Enrico Castellani, Paolo Facchini, Luigi Ferrarini, Riccardo Sielli e Luca Scottonvedi Pinocchio e i risvegli per L’Altro teatro |
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fuori abbonamento venerdì 17 gennaio ore 20.45 Ippogrifo Produzioni Antigone 1939 di Sofocle regia Alberto Rizzi vedi Antigone 1939 – Prima nazionale |
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venerdì 31 gennaio ore 20.45 Teatro dell’Archivolto L‘invenzione della solitudine di Paul Benjamin Auster con Giuseppe Battiston regia Giorgio Gallione |
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fuori abbonamento giovedì 6 febbraio ore 20.45 Teatro Scientifico – Teatro/Laboratorio Ofelia 4e48 liberamente tratto da 4:48 Psychosis di Sarah Kane regia di Stefano Cenci |
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giovedì 20 febbraio ore 20.45 Compagnia Benvenuti Giulio Cesare coreografie di Roberto Sartori, Cristian Fara |
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venerdì 28 febbraio ore 20.45 Compagnia Abbondanza / Bertoni Terramara coreografie di Michele Abbondanza con Eleonora Chiocchini e Francesco Pacelli cura del riallestimento Antonella Bertoni |
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fuori abbonamento giovedì 6 marzo ore 20.45 Punto in Movimento / Shiftingpoint Improvisation parte seconda regia di Roberto Totola |
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mercoledì 12 marzo ore 20.45 Fondazione Salerno Contemporanea Teatro stabile di innovazione Anna Cappelli uno studio di Annibale Ruccello con Maria Paiato regia di Pierpaolo Sepe |
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venerdì 28 marzo ore 20.45 Ersiliadanza Pinocchiata coreografia di Laura Corradi |
Ci sono poi i personaggi del Pinocchio dei ragazzi della casa dei risvegli, ragazzi che parlano dei loro stati d’animo in modo persino divertente, partendo dal loro essere respinti, accantonati e isolati in quanto imperfetti. Eccoli così, attraverso il teatro, con ironia, uscire, comunicare e allontanarsi dall’isolamento. L’esatto opposto di quello che avviene nell’Invenzione della solitudine dove l’isolamento e la solitudine assurgono a “strumento di ricerca” che permette al protagonista di ripercorrere le tappe della vita del padre e, parallelamente, di quella sua.
Ancora un essere umano sconvolto e scosso in Giulio Cesare / Julius Caesar rivisitato da Andrea Baracco dove il protagonista rivela una ferocia inaudita che fa passare in secondo piano il motivo di tanta rabbia.
E scossi sono anche i corpi dei due danzatori di Terramara che si rincorrono, si prendono e si lanciano affannati uno verso l’altro sotto un cielo e sopra una terra che hanno il fascino lirico della Sicilia delle Città del mondo di Elio Vittorini.
In Anna Cappelli, uno studio di Annibale Ruccello, l’animo umano esplode invece in un vortice di emozioni tali da dare vita a un dramma talmente assurdo che paradossalmente arriva a fare divertire.
Completano questo excursus nell’animo umano Pinocchiata, sorta di parodia della vita, della corruzione, delle brutture, degli inganni e del potere; l’anelito alla libertà e l’eterna lotta contro la tirannia presenti in Antigone 1939; la “cinica e onnisciente” pesantezza conservatrice del pragmatismo che è il fulcro di Ofelia 4e48 e le pulsioni oniriche di Improvisation II che va a scavare nell’interiorità dell’attore.