Teatro Laboratorio di Verona 18, 19, 20 febbraio 2016 ore 21, domenica 21 ore 16.30 Riccardo III Invito a corte da Shakespeare in un'originale messinscena drammaturgia e regia di Laura Angiulli con Giovanni Battaglia, Alessandra D'Elia, Stefano Jotti scena Rosario Squillace, luci Cesare Accetta Compagnia IL Teatro Teatro Laboratorio

Riccardo III, invito a corte


Teatro Laboratorio di Verona
18, 19, 20 febbraio 2016 ore 21, domenica 21 ore 16.30

Riccardo III
Invito a corte da Shakespeare in un’originale messinscena

drammaturgia e regia di Laura Angiulli

con Giovanni Battaglia, Alessandra D’Elia, Stefano Jotti
scena Rosario Squillace, luci Cesare Accetta
Compagnia IL Teatro

“La storia feudale è una grande scala sulla quale sfila ininterrottamente il corteo regale. Ogni scalino, ogni passo verso l’alto è contrassegnato dal delitto, dall’inganno, dal tradimento. Ogni gradino, ogni passo verso l’alto avvicina al trono e lo consolida” Jan Kott

Riccardo, quasi un giullare di se stesso. Un’opera che trabocca di passione e di dolore.

Comunicato stampa
C’È UN INVITO A CORTE: RICCARDO III AL TEATRO LABORATORIO
Da giovedì 18 (ore 21) a domenica 21 febbraio (ore 16.30) è di scena al Teatro Laboratorio (Verona, ex arsenale asburgico) “Riccardo III. Invito a corte” da Shakespeare nell’originale messinscena a cura di Laura Angiulli. Riccardo, quasi un giullare di se stesso. In continuo gioco con la deformità che ne irrigidisce gli atti (ma è deformità fisica, o non piuttosto specchio di una più profonda distorsione interiore?), Riccardo fa suoi schemi rappresentativi che ne esaltino la propensione alla violenza e al delitto. Nessun imbarazzo in lui, malefico fool. Egli dichiara di volersi vendicare, coi suoi atti efferati, di quella la natura che l’ha reso «privo di ogni bella proporzione», e fin dalle prime battute rende manifesti, con sconcertante sincerità, i propositi peggiori. È evidente che la concezione di «potere soggiogato all’azione sanguinosa» trova in Riccardo un radicamento che esclude l’etica, e spiega il suo ripiegamento all’orrore del gesto: irrilevante è il valore della vita, schiacciata in un gioco al massacro che esclude ogni riflessione sull’atto in sé. Anche quel grido finale, ripetuto e ossessivo, che accompagna la sconfitta e la morte – «Un cavallo, un cavallo, il mio regno per un cavallo..!» – sottolinea la vanità di un successo che si è rivelato effimero, e pare rendere privo di senso l’intero costrutto delle sue riflessioni, così puntigliosamente assecondate di delitto in delitto. Drammaturgia e regia Laura Angiulli. Compagnia Il Teatro con Giovanni Battaglia, Alessandra D’Elia, Stefano Jotti, scena Rosario Squillace, luci Cesare Accetta (premio Ubu 2015). Biglietti euro 10,00 intero; 8,00 ridotto, 3,00 per studenti, 1+ 1 disabile con accompagnatore. Info 045/8031321 – 3466319280 www.teatroscientifico.com


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disabile+ accompagnatore euro 1+1

 

 

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