20140726 Balletto Teatro Torino Ciaikovsky suites Verona 5 Teatro Camploy

In Chopin, Balletto Teatro di Torino


Teatro Camploy
Via Cantarane 32 – Verona
Rassegna l’altro TEATRO
Venerdì 13 gennaio 2017, ore 20.45

In Chopin

Quarto atteso appuntamento che vede in programma, nell’ambito della sezione “danza in abbonamento”, In Chopin proposto dal Balletto Teatro di Torino diretto da Loredana Furno. Lo spettacolo inaugura la sezione “danza in abbonamento” che proseguirà con Roberto Castello, Virgilio Sieni ed Ersiliadanza.

Il balletto, su musiche di Fryderyc Chopin, è firmato da Marco de Alteriis e si avvale dei costumi di Maria Teresa Grilli, delle luci di Davide Rigodanza e delle “incursioni musicali” di Concetta Cucchiarelli. Ne sono interpreti Wilma Puentes Linares, Julia Rauch, Viola Scaglione, Marco De Alteriis, Axier Iriarte e Agustin Martinez, tutti con una lunga gonna rossa dal sapore sufi.

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«Nel creare la coreografia – dice de Alteris – ho contrapposto alle note di Chopin, dolci e suadenti, brillanti o melanconiche, sempre comunque classiche, una tecnica contemporanea graffiante, dove i danzatori lasciano esprimere il loro sentire attraverso l’ampiezza e la fisicità del movimento facendosi trasportare in una dimensione onirica. La coreografia parla di storie d’amore ma anche di solitudine, voglia di cercarsi e di scoprirsi. La semplicità di uno sguardo, il calore degli abbracci e la musica accompagnano i danzatori a vivere realmente quello che accade in scena con l’intento di creare – conclude il coreografo – un’atmosfera intima e coinvolgente».

 

La rassegna ha sottoscritto il Manifesto dei teatri accessibili e ha aderito all’iniziativa Teatri 10 e lode promossa dall’Associazione disMappa: compatibilmente al numero dei posti riservati, disabile e accompagnatore potranno assistere a ogni spettacolo al prezzo speciale di 10 euro.

CAMPLOY. Questa sera alle 21 per la rassegna L’Altro Teatro

Danzando, Chopin diventa moderno

Simone Azzoni

Il Balletto di Torino contrappone il musicista classico alle coreografie contemporanee scritte da de Alteriis

venerdì 13 gennaio 2017 SPETTACOLI, pagina 48

Al Camploy erano venuti qualche estate fa con una suite in omaggio a Ciaikovsky, con le coreografie di Matteo Levaggi. Questa volta, per la rassegna L’Altro Teatro, il Balletto di Torino inaugura la stagione «in abbonamento» della danza e propone oggi alle 21 al teatro di via Cantarane «In Chopin»: coreografie di Marco de Alteriis, nella compagnia dal 2013 e prima già scritturato con il Ballet de Teatres de la Generalitat diretto da Inmaculada Gil Lazaro e il GMBallet diretto da Giorgio Mancini.Il suo lavoro per il Balletto di Torino, diretto da Loredana Furno, non è nuovo nel panorama della danza. L’idea di contrapporre un musicista classico a passi di danza di estrema contemporaneità, ha solleticato la creatività di molti. Nel caso di Chopin, il coreografo è partito da quello che del compositore disse Daniel Barenboim: «Il suo genio si esprime tanto nell’ampia dimensione quanto nella dimensione contenuta. Dove non c’è la danza, c’è la delicatezza, c’è il sentimento. Pochi altri compositori sanno ridere e piangere allo stesso tempo come lui, nei grandi come nei piccoli pezzi. La mano per Beethoven e Brahms è piuttosto piccola; per Chopin occorrono dita lunghe e un’ampia apertura».Nel comporre la coreografia, De Alteriis contrappone alle note di Chopin dolci o suadenti, brillanti o melanconiche, ma sempre classiche, una tecnica contemporanea graffiante, «dove i danzatori esprimono il loro sentire attraverso l’ampiezza e la fisicità del movimento, facendosi trasportare in una dimensione immaginaria». Un’altra estetica si contrappone ai piedi arcuati e impostati della tecnica classica. Un’estetica raffinata che mescola Chopin alle incursioni musicali firmate da Concetta Cucchiarelli. Azione e pensiero, intuizione e accadimento connessi dentro atmosfere che «accompagnano i danzatori a vivere realmente quello che accade in scena». Come per Ciaikovsky anche qui ci saranno dei gonnellini, dei tulle tanto per i danzatori maschi quanto per le femmine. Un richiamo alla passione, alle storie d’amore e di solitudine raccontate dalla coreografia che sottolinea la «voglia di cercarsi e di scoprirsi, la semplicità di uno sguardo»; al centro, la relazione umana, la condivisione, la corrispondenza fra piani dell’essere. I danzatori sono Wilma Puentes Lina-res, Julia Rauch, Viola Scaglione, Marco de Alteriis, Axier Iriarte e Agustin Martinez.

Balletto Teatro di Torino su dismappa