Michele Serra parla di Fabrizio De André
Michele Serra
DE ANDRÉ, IL CORSARO
Teatro Nuovo di Verona
Venerdì 3 maggio 2013, ore 21.00
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Eroi malvisti, derelitti, risplendenti di solitudine. Una bellissima voce da uomo, profonda e tersa, levigata dal fumo, fedele alle parole.
“In direzione ostinata e contraria”, avverso alle maggioranze che fagocitano i comportamenti, anestetizzano i sentimenti.
Un disertore per vocazione, incline all’invettiva contro i soprusi e al disordine dei sogni.
Introducono e dialogano:
Alcide Marchioro – presidente di IDEM
Giulia Bolomini – direttivo IDEM
Interventi musicali:
Veronica Marchi – voce, chitarra, pianoforte
Michele Serra
Michele Serra Errante (Roma, 10 luglio 1954) è giornalista, scrittore, autore televisivo, e umorista italiano.
Biografia
Trasferitosi da Roma a Milano nel 1959, consegue la maturità classica al liceo Manzoni e, interrompendo gli studi al terzo anno di Lettere Moderne, inizia nel 1975 a lavorare per l’Unità (il giornale all’epoca organo del Partito Comunista Italiano) come semplice dimafonista (tecnico del giornale addetto alla trascrizione del pezzo che i collaboratori esterni hanno registrato al centralino) prima, e poi come redattore ed inviato sportivo. Solo più in avanti si occuperà anche di spettacoli.
Al giornale raccoglie l’eredità del celebre corsivista Mario Melloni, alias Fortebraccio, e sciorina commenti corrosivi e cronache tra le più disparate: il suo repertorio spazia dalle recensioni discografiche (ad esempio Nada), alle rubriche sportive (La telefonata del martedì), agli appunti di viaggio, come nel libro Tutti al mare, un celebre giro dell’Italia costiera sulla Panda.
Si iscrive al PCI nel 1974, nel 1991 aderisce al PDS, ma ne esce deluso quasi subito, pur rimanendo fortemente legato alle ragioni dellasinistra incarnate un tempo dal PCI.
Nel 1986 comincia a dedicarsi alla satira, collaborando con l’inserto satirico de l’Unità Tango, diretto da Sergio Staino. Per questa sua attività vincerà quello stesso anno il Premio Satira Politica Forte dei Marmi per la sezione “Giornalismo”.[1]
Nel 1987 inizia a collaborare anche col settimanale della Arnoldo Mondadori Editore Epoca, ma rassegna per protesta le dimissioni quando, nel 1990, la proprietà passa a Silvio Berlusconi dopo la “Guerra di Segrate”.
Nel 1988 Tango chiude e il direttore de l’Unità Massimo D’Alema incarica Serra di dirigere un nuovo inserto satirico. Nasce così nel gennaio 1989 Cuore, che dal 1991 diventerà settimanale a sé stante. Negli stessi anni scrive i testi delle apparizioni TV e degli spettacoli di Beppe Grillo.
Viene candidato dal PCI alle elezioni europee del 1989, ma non viene eletto. Sempre nel 1989 esce il suo primo libro di racconti, Il nuovo che avanza.
Il 26 luglio del 1990 si iscrive al Partito Radicale, agli Antiproibizionisti e ai Verdi Arcobaleno, in violazione dello statuto del PCI che non permette ai propri iscritti di aderire ad altri partiti. Ma Serra lo fa come provocazione davanti a Piero Fassino per chiedere che la sinistra possa diventare “unita e antagonista”.
Nel 1990 scrive con Beppe Grillo il recital Buone notizie, debutto teatrale del comico genovese, che sarà diretto da Giorgio Gaber.
Il 7 maggio 1992 viene nominato direttore de l’Unità Walter Veltroni. Serra è contrario e annuncia battaglia, ma il 13 maggio è già pace tra i due grazie alla proposta di Veltroni di dare uno spazio quotidiano a Serra in prima pagina per i suoi corsivi. Un mese dopo (il 7 giugno) infatti nasce la rubrica Che tempo fa, condivisa con le vignette di ellekappa.
Qualche mese dopo, Serra è ospite applaudito del tradizionale meeting di Comunione e Liberazione, applausi che Serra ricambierà l’anno dopo sottoscrivendo un abbonamento al settimanale ciellino Il Sabato.
Nel 1993 partecipa al cast del programma TV Cielito lindo, varietà della seconda serata di Raitre, curato, tra gli altri, da Sergio Staino. Nel programma Serra ha una rubrica da casa dove se la prende con la pubblicità.
Nel giugno 1994 lascia la direzione di Cuore (pur restandone “garante”) a Claudio Sabelli Fioretti perché vuole dedicarsi di più alla scrittura, ma al contempo non lascia il suo spazio fisso su l’Unità.
Dal 13 novembre 1996 inizia a collaborare con la Repubblica, dove oggi, oltre a essere commentatore ed editorialista, cura una rubrica fissa, L’amaca, dove descrive con garbata ironia vizi e costumi della politica e della società italiana. Per lo stesso gruppo editoriale, collabora anche a L’espresso, sul quale cura la rubrica Satira preventiva.
Nel settembre 1997 esce, dopo tre anni di lavoro, il suo primo romanzo, Il ragazzo mucca, e due mesi dopo debutta a teatro lo spettacolo Giù al Nord, scritto per Antonio Albanese, con lo stesso ed Enzo Santin. Nel 1998 aderisce all’associazione Liberamente, presieduta da Gloria Buffo e vicina ai DS, e con questa si schiera per l’abrogazione dell’ergastolo.
Nel 1999 è autore con altri del programma TV C’era un ragazzo, condotto da Gianni Morandi in prima serata su Rai 1. Nello stesso anno scrive un adattamento de Il suicida diNikolaj Erdman per Luca De Filippo. Durante l’elezione del Presidente della Repubblica Italiana del 2013, riceve un voto nella seconda votazione.
Il 28 luglio 2000 chiude l’Unità e Serra reagisce infuriato dalle colonne de la Repubblica, scrivendo:
« […] la morte dell’Unità rischierebbe di passare agli archivi come il classico delitto perfetto. Non fosse che un assassino c’è, ed è la sinistra nel suo complesso, dal primo dirigente all’ultimo elettore, che ha progressivamente rinunciato, negli anni, a credere in un giornale che fu intensamente suo. E ha smesso di comprarlo. » |
(“Il delitto perfetto”, La Repubblica, 28 luglio 2000, pag. 1) |
Il 1º novembre 2000 a Parma si tiene il concerto a più voci La tavola di Babele per sostenere la campagna FAO Cibo per tutti, e Serra figura fra gli autori.[2]
Nel 2001 è autore con altri del programma TV 125 milioni di caz..te, condotto da Adriano Celentano su Rai 1.[3] Il 24 novembre del 2001 si tiene la prima di Peter Uncino, rilettura del mito di Peter Pan scritta a quattro mani con Marco Tutino per Milva e David Riondino.[4]
Nel 2002 vince il Premio Procida-Isola di Arturo-Elsa Morante per il libro Cerimonie e il Premio Gradara Ludens.[5] Dal 2003 è autore con altri del programma di Raitre Che tempo che fa, condotto da Fabio Fazio.[6] È autore di numerosi libri, la gran parte dei quali raccoglie una selezione dei suoi contributi su quotidiani e periodici.
Nel 2012 è uno degli autori del programma di Fabio Fazio e Roberto Saviano dal titolo Quello che (non) ho, in onda su La7.
Opere
- Giorgio Gaber. La canzone a teatro, Milano, Il Saggiatore, 1982.
- Tutti al mare, Milano, Milano Libri, 1986; Milano, Feltrinelli, 1990. ISBN 88-07-81132-4.
- Visti da lontano, Milano, Arnoldo Mondadori, 1987. ISBN 88-04-30033-7.
- Ridateci la Potemkin, Milano, Arnoldo Mondadori, 1988. ISBN 88-04-31321-8.
- Il nuovo che avanza, Milano, Feltrinelli, 1989. ISBN 88-07-01396-7.
- 44 falsi, Milano, Feltrinelli, 1991. ISBN 88-07-81187-1.
- Poetastro. Poesie per incartare l’insalata, Milano, Feltrinelli, 1993. ISBN 88-07-70044-1.
- Il ragazzo mucca, Milano, Feltrinelli, 1997. ISBN 88-07-01526-9.
- Maledetti giornalisti, con Goffredo Fofi e Gad Lerner, Roma, Edizioni e/o, 1997. ISBN 88-7641-329-4.
- Giù al Nord, con Antonio Albanese ed Enzo Santin, Torino, Einaudi, 1998. ISBN 88-06-15357-9.
- Che tempo fa, Milano Feltrinelli, 1999. ISBN 88-07-81551-6.
- Canzoni politiche, Milano, Feltrinelli, 2000. ISBN 88-07-81623-7.
- Pinocchio Novecento. 25 tavole a colori commentate da Michele Serra, testo di Carlo Collodi e disegni di Sergio Staino, Milano, Feltrinelli, 2001. ISBN 88-07-42094-5.
- Cerimonie, Milano, Feltrinelli, 2002. ISBN 88-07-01614-1.
- De André il corsaro, con Fernanda Pivano e Cesare G. Romana, Novara, Interlinea, 2002. ISBN 88-8212-354-5.
- I bambini sono di sinistra, con Claudio Bisio, Giorgio Terruzzi, Giorgio Gallione e Gigio Alberti, Torino, Einaudi, 2005. ISBN 88-06-17305-7.
- Tutti i santi giorni, Milano, Feltrinelli, 2006. ISBN 88-07-49046-3.
- Psicoparty, con Antonio Albanese, con DVD, Milano, BUR, 2007. ISBN 978-88-17-01885-2.
- Breviario comico. A perpetua memoria, Milano, Feltrinelli, 2008. ISBN 978-88-07-49071-2.
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