VeronaAppuntamenti


Urban Survivors. Sopravvivere nelle baraccopoli


  • Mostra Fotografica  “Urban Survivors. Sopravvivere nelle baraccopoli” a Verona“Urban Survivors” è frutto della collaborazione fra MSF e l’agenzia fotografica NOOR. I cinque fotografi di fama internazionale Stanley Greene, Alixandra Fazzina, Francesco Zizola, Jon Lowenstein e Pep Bonet hanno visitato i progetti dell’organizzazione medico-umanitaria in altrettante bidonville: Dhaka (Bangladesh), Karachi (Pakistan), Johannesburg (Sud Africa), Port-au-Prince (Haiti) e Nairobi (Kenya).
  • Mostra Fotografica  “Urban Survivors. Sopravvivere nelle baraccopoli” a Verona“Urban Survivors” è frutto della collaborazione fra MSF e l’agenzia fotografica NOOR. I cinque fotografi di fama internazionale Stanley Greene, Alixandra Fazzina, Francesco Zizola, Jon Lowenstein e Pep Bonet hanno visitato i progetti dell’organizzazione medico-umanitaria in altrettante bidonville: Dhaka (Bangladesh), Karachi (Pakistan), Johannesburg (Sud Africa), Port-au-Prince (Haiti) e Nairobi (Kenya).
  • Mostra Fotografica  “Urban Survivors. Sopravvivere nelle baraccopoli” a Verona
  • Mostra Fotografica  “Urban Survivors. Sopravvivere nelle baraccopoli” a Verona“Urban Survivors” è frutto della collaborazione fra MSF e l’agenzia fotografica NOOR. I cinque fotografi di fama internazionale Stanley Greene, Alixandra Fazzina, Francesco Zizola, Jon Lowenstein e Pep Bonet hanno visitato i progetti dell’organizzazione medico-umanitaria in altrettante bidonville: Dhaka (Bangladesh), Karachi (Pakistan), Johannesburg (Sud Africa), Port-au-Prince (Haiti) e Nairobi (Kenya).
  • Mostra Fotografica  “Urban Survivors. Sopravvivere nelle baraccopoli” a Verona“Urban Survivors” è frutto della collaborazione fra MSF e l’agenzia fotografica NOOR. I cinque fotografi di fama internazionale Stanley Greene, Alixandra Fazzina, Francesco Zizola, Jon Lowenstein e Pep Bonet hanno visitato i progetti dell’organizzazione medico-umanitaria in altrettante bidonville: Dhaka (Bangladesh), Karachi (Pakistan), Johannesburg (Sud Africa), Port-au-Prince (Haiti) e Nairobi (Kenya).
  • Mostra Fotografica  “Urban Survivors. Sopravvivere nelle baraccopoli” a Verona“Urban Survivors” è frutto della collaborazione fra MSF e l’agenzia fotografica NOOR. I cinque fotografi di fama internazionale Stanley Greene, Alixandra Fazzina, Francesco Zizola, Jon Lowenstein e Pep Bonet hanno visitato i progetti dell’organizzazione medico-umanitaria in altrettante bidonville: Dhaka (Bangladesh), Karachi (Pakistan), Johannesburg (Sud Africa), Port-au-Prince (Haiti) e Nairobi (Kenya).
  • Mostra Fotografica  “Urban Survivors. Sopravvivere nelle baraccopoli” a Verona“Urban Survivors” è frutto della collaborazione fra MSF e l’agenzia fotografica NOOR. I cinque fotografi di fama internazionale Stanley Greene, Alixandra Fazzina, Francesco Zizola, Jon Lowenstein e Pep Bonet hanno visitato i progetti dell’organizzazione medico-umanitaria in altrettante bidonville: Dhaka (Bangladesh), Karachi (Pakistan), Johannesburg (Sud Africa), Port-au-Prince (Haiti) e Nairobi (Kenya).
  • Mostra Fotografica  “Urban Survivors. Sopravvivere nelle baraccopoli” a Verona“Urban Survivors” è frutto della collaborazione fra MSF e l’agenzia fotografica NOOR. I cinque fotografi di fama internazionale Stanley Greene, Alixandra Fazzina, Francesco Zizola, Jon Lowenstein e Pep Bonet hanno visitato i progetti dell’organizzazione medico-umanitaria in altrettante bidonville: Dhaka (Bangladesh), Karachi (Pakistan), Johannesburg (Sud Africa), Port-au-Prince (Haiti) e Nairobi (Kenya).
  • Mostra Fotografica  “Urban Survivors. Sopravvivere nelle baraccopoli” a Verona“Urban Survivors” è frutto della collaborazione fra MSF e l’agenzia fotografica NOOR. I cinque fotografi di fama internazionale Stanley Greene, Alixandra Fazzina, Francesco Zizola, Jon Lowenstein e Pep Bonet hanno visitato i progetti dell’organizzazione medico-umanitaria in altrettante bidonville: Dhaka (Bangladesh), Karachi (Pakistan), Johannesburg (Sud Africa), Port-au-Prince (Haiti) e Nairobi (Kenya).
  • Mostra Fotografica  “Urban Survivors. Sopravvivere nelle baraccopoli” a Verona“Urban Survivors” è frutto della collaborazione fra MSF e l’agenzia fotografica NOOR. I cinque fotografi di fama internazionale Stanley Greene, Alixandra Fazzina, Francesco Zizola, Jon Lowenstein e Pep Bonet hanno visitato i progetti dell’organizzazione medico-umanitaria in altrettante bidonville: Dhaka (Bangladesh), Karachi (Pakistan), Johannesburg (Sud Africa), Port-au-Prince (Haiti) e Nairobi (Kenya).
  • Mostra Fotografica  “Urban Survivors. Sopravvivere nelle baraccopoli” a Verona“Urban Survivors” è frutto della collaborazione fra MSF e l’agenzia fotografica NOOR. I cinque fotografi di fama internazionale Stanley Greene, Alixandra Fazzina, Francesco Zizola, Jon Lowenstein e Pep Bonet hanno visitato i progetti dell’organizzazione medico-umanitaria in altrettante bidonville: Dhaka (Bangladesh), Karachi (Pakistan), Johannesburg (Sud Africa), Port-au-Prince (Haiti) e Nairobi (Kenya).
  • Mostra Fotografica  “Urban Survivors. Sopravvivere nelle baraccopoli” a Verona“Urban Survivors” è frutto della collaborazione fra MSF e l’agenzia fotografica NOOR. I cinque fotografi di fama internazionale Stanley Greene, Alixandra Fazzina, Francesco Zizola, Jon Lowenstein e Pep Bonet hanno visitato i progetti dell’organizzazione medico-umanitaria in altrettante bidonville: Dhaka (Bangladesh), Karachi (Pakistan), Johannesburg (Sud Africa), Port-au-Prince (Haiti) e Nairobi (Kenya).
  • Mostra Fotografica  “Urban Survivors. Sopravvivere nelle baraccopoli” a Verona“Urban Survivors” è frutto della collaborazione fra MSF e l’agenzia fotografica NOOR. I cinque fotografi di fama internazionale Stanley Greene, Alixandra Fazzina, Francesco Zizola, Jon Lowenstein e Pep Bonet hanno visitato i progetti dell’organizzazione medico-umanitaria in altrettante bidonville: Dhaka (Bangladesh), Karachi (Pakistan), Johannesburg (Sud Africa), Port-au-Prince (Haiti) e Nairobi (Kenya).
  • Mostra Fotografica  “Urban Survivors. Sopravvivere nelle baraccopoli” a Verona“Urban Survivors” è frutto della collaborazione fra MSF e l’agenzia fotografica NOOR. I cinque fotografi di fama internazionale Stanley Greene, Alixandra Fazzina, Francesco Zizola, Jon Lowenstein e Pep Bonet hanno visitato i progetti dell’organizzazione medico-umanitaria in altrettante bidonville: Dhaka (Bangladesh), Karachi (Pakistan), Johannesburg (Sud Africa), Port-au-Prince (Haiti) e Nairobi (Kenya).
  • Mostra Fotografica  “Urban Survivors. Sopravvivere nelle baraccopoli” a Verona“Urban Survivors” è frutto della collaborazione fra MSF e l’agenzia fotografica NOOR. I cinque fotografi di fama internazionale Stanley Greene, Alixandra Fazzina, Francesco Zizola, Jon Lowenstein e Pep Bonet hanno visitato i progetti dell’organizzazione medico-umanitaria in altrettante bidonville: Dhaka (Bangladesh), Karachi (Pakistan), Johannesburg (Sud Africa), Port-au-Prince (Haiti) e Nairobi (Kenya).
  • Mostra Fotografica  “Urban Survivors. Sopravvivere nelle baraccopoli” a Verona“Urban Survivors” è frutto della collaborazione fra MSF e l’agenzia fotografica NOOR. I cinque fotografi di fama internazionale Stanley Greene, Alixandra Fazzina, Francesco Zizola, Jon Lowenstein e Pep Bonet hanno visitato i progetti dell’organizzazione medico-umanitaria in altrettante bidonville: Dhaka (Bangladesh), Karachi (Pakistan), Johannesburg (Sud Africa), Port-au-Prince (Haiti) e Nairobi (Kenya).
  • Mostra Fotografica  “Urban Survivors. Sopravvivere nelle baraccopoli” a Verona“Urban Survivors” è frutto della collaborazione fra MSF e l’agenzia fotografica NOOR. I cinque fotografi di fama internazionale Stanley Greene, Alixandra Fazzina, Francesco Zizola, Jon Lowenstein e Pep Bonet hanno visitato i progetti dell’organizzazione medico-umanitaria in altrettante bidonville: Dhaka (Bangladesh), Karachi (Pakistan), Johannesburg (Sud Africa), Port-au-Prince (Haiti) e Nairobi (Kenya).
  • Mostra Fotografica  “Urban Survivors. Sopravvivere nelle baraccopoli” a Verona“Urban Survivors” è frutto della collaborazione fra MSF e l’agenzia fotografica NOOR. I cinque fotografi di fama internazionale Stanley Greene, Alixandra Fazzina, Francesco Zizola, Jon Lowenstein e Pep Bonet hanno visitato i progetti dell’organizzazione medico-umanitaria in altrettante bidonville: Dhaka (Bangladesh), Karachi (Pakistan), Johannesburg (Sud Africa), Port-au-Prince (Haiti) e Nairobi (Kenya).
  • Mostra Fotografica  “Urban Survivors. Sopravvivere nelle baraccopoli” a Verona“Urban Survivors” è frutto della collaborazione fra MSF e l’agenzia fotografica NOOR. I cinque fotografi di fama internazionale Stanley Greene, Alixandra Fazzina, Francesco Zizola, Jon Lowenstein e Pep Bonet hanno visitato i progetti dell’organizzazione medico-umanitaria in altrettante bidonville: Dhaka (Bangladesh), Karachi (Pakistan), Johannesburg (Sud Africa), Port-au-Prince (Haiti) e Nairobi (Kenya).
  • Mostra Fotografica  “Urban Survivors. Sopravvivere nelle baraccopoli” a Verona“Urban Survivors” è frutto della collaborazione fra MSF e l’agenzia fotografica NOOR. I cinque fotografi di fama internazionale Stanley Greene, Alixandra Fazzina, Francesco Zizola, Jon Lowenstein e Pep Bonet hanno visitato i progetti dell’organizzazione medico-umanitaria in altrettante bidonville: Dhaka (Bangladesh), Karachi (Pakistan), Johannesburg (Sud Africa), Port-au-Prince (Haiti) e Nairobi (Kenya).
  • Mostra Fotografica  “Urban Survivors. Sopravvivere nelle baraccopoli” a Verona“Urban Survivors” è frutto della collaborazione fra MSF e l’agenzia fotografica NOOR. I cinque fotografi di fama internazionale Stanley Greene, Alixandra Fazzina, Francesco Zizola, Jon Lowenstein e Pep Bonet hanno visitato i progetti dell’organizzazione medico-umanitaria in altrettante bidonville: Dhaka (Bangladesh), Karachi (Pakistan), Johannesburg (Sud Africa), Port-au-Prince (Haiti) e Nairobi (Kenya).
  • Mostra Fotografica  “Urban Survivors. Sopravvivere nelle baraccopoli” a Verona“Urban Survivors” è frutto della collaborazione fra MSF e l’agenzia fotografica NOOR. I cinque fotografi di fama internazionale Stanley Greene, Alixandra Fazzina, Francesco Zizola, Jon Lowenstein e Pep Bonet hanno visitato i progetti dell’organizzazione medico-umanitaria in altrettante bidonville: Dhaka (Bangladesh), Karachi (Pakistan), Johannesburg (Sud Africa), Port-au-Prince (Haiti) e Nairobi (Kenya).
  • Mostra Fotografica  “Urban Survivors. Sopravvivere nelle baraccopoli” a Verona“Urban Survivors” è frutto della collaborazione fra MSF e l’agenzia fotografica NOOR. I cinque fotografi di fama internazionale Stanley Greene, Alixandra Fazzina, Francesco Zizola, Jon Lowenstein e Pep Bonet hanno visitato i progetti dell’organizzazione medico-umanitaria in altrettante bidonville: Dhaka (Bangladesh), Karachi (Pakistan), Johannesburg (Sud Africa), Port-au-Prince (Haiti) e Nairobi (Kenya).
  • Mostra Fotografica  “Urban Survivors. Sopravvivere nelle baraccopoli” a Verona“Urban Survivors” è frutto della collaborazione fra MSF e l’agenzia fotografica NOOR. I cinque fotografi di fama internazionale Stanley Greene, Alixandra Fazzina, Francesco Zizola, Jon Lowenstein e Pep Bonet hanno visitato i progetti dell’organizzazione medico-umanitaria in altrettante bidonville: Dhaka (Bangladesh), Karachi (Pakistan), Johannesburg (Sud Africa), Port-au-Prince (Haiti) e Nairobi (Kenya).
  • Mostra Fotografica  “Urban Survivors. Sopravvivere nelle baraccopoli” a Verona“Urban Survivors” è frutto della collaborazione fra MSF e l’agenzia fotografica NOOR. I cinque fotografi di fama internazionale Stanley Greene, Alixandra Fazzina, Francesco Zizola, Jon Lowenstein e Pep Bonet hanno visitato i progetti dell’organizzazione medico-umanitaria in altrettante bidonville: Dhaka (Bangladesh), Karachi (Pakistan), Johannesburg (Sud Africa), Port-au-Prince (Haiti) e Nairobi (Kenya).
  • Mostra Fotografica  “Urban Survivors. Sopravvivere nelle baraccopoli” a Verona“Urban Survivors” è frutto della collaborazione fra MSF e l’agenzia fotografica NOOR. I cinque fotografi di fama internazionale Stanley Greene, Alixandra Fazzina, Francesco Zizola, Jon Lowenstein e Pep Bonet hanno visitato i progetti dell’organizzazione medico-umanitaria in altrettante bidonville: Dhaka (Bangladesh), Karachi (Pakistan), Johannesburg (Sud Africa), Port-au-Prince (Haiti) e Nairobi (Kenya).
  • Mostra Fotografica  “Urban Survivors. Sopravvivere nelle baraccopoli” a Verona“Urban Survivors” è frutto della collaborazione fra MSF e l’agenzia fotografica NOOR. I cinque fotografi di fama internazionale Stanley Greene, Alixandra Fazzina, Francesco Zizola, Jon Lowenstein e Pep Bonet hanno visitato i progetti dell’organizzazione medico-umanitaria in altrettante bidonville: Dhaka (Bangladesh), Karachi (Pakistan), Johannesburg (Sud Africa), Port-au-Prince (Haiti) e Nairobi (Kenya).
  • Mostra Fotografica  “Urban Survivors. Sopravvivere nelle baraccopoli” a Verona“Urban Survivors” è frutto della collaborazione fra MSF e l’agenzia fotografica NOOR. I cinque fotografi di fama internazionale Stanley Greene, Alixandra Fazzina, Francesco Zizola, Jon Lowenstein e Pep Bonet hanno visitato i progetti dell’organizzazione medico-umanitaria in altrettante bidonville: Dhaka (Bangladesh), Karachi (Pakistan), Johannesburg (Sud Africa), Port-au-Prince (Haiti) e Nairobi (Kenya).
  • Mostra Fotografica  “Urban Survivors. Sopravvivere nelle baraccopoli” a Verona“Urban Survivors” è frutto della collaborazione fra MSF e l’agenzia fotografica NOOR. I cinque fotografi di fama internazionale Stanley Greene, Alixandra Fazzina, Francesco Zizola, Jon Lowenstein e Pep Bonet hanno visitato i progetti dell’organizzazione medico-umanitaria in altrettante bidonville: Dhaka (Bangladesh), Karachi (Pakistan), Johannesburg (Sud Africa), Port-au-Prince (Haiti) e Nairobi (Kenya).
  • Mostra Fotografica  “Urban Survivors. Sopravvivere nelle baraccopoli” a Verona“Urban Survivors” è frutto della collaborazione fra MSF e l’agenzia fotografica NOOR. I cinque fotografi di fama internazionale Stanley Greene, Alixandra Fazzina, Francesco Zizola, Jon Lowenstein e Pep Bonet hanno visitato i progetti dell’organizzazione medico-umanitaria in altrettante bidonville: Dhaka (Bangladesh), Karachi (Pakistan), Johannesburg (Sud Africa), Port-au-Prince (Haiti) e Nairobi (Kenya).
  • Mostra Fotografica  “Urban Survivors. Sopravvivere nelle baraccopoli” a Verona“Urban Survivors” è frutto della collaborazione fra MSF e l’agenzia fotografica NOOR. I cinque fotografi di fama internazionale Stanley Greene, Alixandra Fazzina, Francesco Zizola, Jon Lowenstein e Pep Bonet hanno visitato i progetti dell’organizzazione medico-umanitaria in altrettante bidonville: Dhaka (Bangladesh), Karachi (Pakistan), Johannesburg (Sud Africa), Port-au-Prince (Haiti) e Nairobi (Kenya).
  • Mostra Fotografica  “Urban Survivors. Sopravvivere nelle baraccopoli” a Verona“Urban Survivors” è frutto della collaborazione fra MSF e l’agenzia fotografica NOOR. I cinque fotografi di fama internazionale Stanley Greene, Alixandra Fazzina, Francesco Zizola, Jon Lowenstein e Pep Bonet hanno visitato i progetti dell’organizzazione medico-umanitaria in altrettante bidonville: Dhaka (Bangladesh), Karachi (Pakistan), Johannesburg (Sud Africa), Port-au-Prince (Haiti) e Nairobi (Kenya).
  • Mostra Fotografica  “Urban Survivors. Sopravvivere nelle baraccopoli” a Verona“Urban Survivors” è frutto della collaborazione fra MSF e l’agenzia fotografica NOOR. I cinque fotografi di fama internazionale Stanley Greene, Alixandra Fazzina, Francesco Zizola, Jon Lowenstein e Pep Bonet hanno visitato i progetti dell’organizzazione medico-umanitaria in altrettante bidonville: Dhaka (Bangladesh), Karachi (Pakistan), Johannesburg (Sud Africa), Port-au-Prince (Haiti) e Nairobi (Kenya).
  • Mostra Fotografica  “Urban Survivors. Sopravvivere nelle baraccopoli” a Verona“Urban Survivors” è frutto della collaborazione fra MSF e l’agenzia fotografica NOOR. I cinque fotografi di fama internazionale Stanley Greene, Alixandra Fazzina, Francesco Zizola, Jon Lowenstein e Pep Bonet hanno visitato i progetti dell’organizzazione medico-umanitaria in altrettante bidonville: Dhaka (Bangladesh), Karachi (Pakistan), Johannesburg (Sud Africa), Port-au-Prince (Haiti) e Nairobi (Kenya).
  • Mostra Fotografica  “Urban Survivors. Sopravvivere nelle baraccopoli” a Verona“Urban Survivors” è frutto della collaborazione fra MSF e l’agenzia fotografica NOOR. I cinque fotografi di fama internazionale Stanley Greene, Alixandra Fazzina, Francesco Zizola, Jon Lowenstein e Pep Bonet hanno visitato i progetti dell’organizzazione medico-umanitaria in altrettante bidonville: Dhaka (Bangladesh), Karachi (Pakistan), Johannesburg (Sud Africa), Port-au-Prince (Haiti) e Nairobi (Kenya).
  • Mostra Fotografica  “Urban Survivors. Sopravvivere nelle baraccopoli” a Verona“Urban Survivors” è frutto della collaborazione fra MSF e l’agenzia fotografica NOOR. I cinque fotografi di fama internazionale Stanley Greene, Alixandra Fazzina, Francesco Zizola, Jon Lowenstein e Pep Bonet hanno visitato i progetti dell’organizzazione medico-umanitaria in altrettante bidonville: Dhaka (Bangladesh), Karachi (Pakistan), Johannesburg (Sud Africa), Port-au-Prince (Haiti) e Nairobi (Kenya).
Continue Reading


L’arte tipografica di Alessandro Zanella


Photo Gallery dell’inaugurazione della Mostra

  • Mostra dedicata ai libri stampati da Alessandro ZanellaInaugurazione mostra dei libri stampati da Alessandro Zanella presso la Protomoteca della Biblioteca Civica di Verona.
  • Mostra dedicata ai libri stampati da Alessandro ZanellaInaugurazione mostra dei libri stampati da Alessandro Zanella presso la Protomoteca della Biblioteca Civica di Verona.
  • Mostra dedicata ai libri stampati da Alessandro ZanellaInaugurazione mostra dei libri stampati da Alessandro Zanella presso la Protomoteca della Biblioteca Civica di Verona.
  • Mostra dedicata ai libri stampati da Alessandro ZanellaInaugurazione mostra dei libri stampati da Alessandro Zanella presso la Protomoteca della Biblioteca Civica di Verona.
  • Mostra dedicata ai libri stampati da Alessandro ZanellaInaugurazione mostra dei libri stampati da Alessandro Zanella presso la Protomoteca della Biblioteca Civica di Verona.
  • Mostra dedicata ai libri stampati da Alessandro ZanellaInaugurazione mostra dei libri stampati da Alessandro Zanella presso la Protomoteca della Biblioteca Civica di Verona.
  • Mostra dedicata ai libri stampati da Alessandro ZanellaInaugurazione mostra dei libri stampati da Alessandro Zanella presso la Protomoteca della Biblioteca Civica di Verona.
  • Agostino ContòInaugurazione mostra dei libri stampati da Alessandro Zanella presso la Protomoteca della Biblioteca Civica di Verona.
  • Antonia Pavesi e Agostino ContòInaugurazione mostra dei libri stampati da Alessandro Zanella presso la Protomoteca della Biblioteca Civica di Verona.
  • Antonia Pavesi e Agostino ContòInaugurazione mostra dei libri stampati da Alessandro Zanella presso la Protomoteca della Biblioteca Civica di Verona.
  • Mostra dedicata ai libri stampati da Alessandro ZanellaInaugurazione mostra dei libri stampati da Alessandro Zanella presso la Protomoteca della Biblioteca Civica di Verona.
  • Mostra dedicata ai libri stampati da Alessandro ZanellaInaugurazione mostra dei libri stampati da Alessandro Zanella presso la Protomoteca della Biblioteca Civica di Verona.
  • Francesco Benedetti, Agostino Contò e Daniela BrunelliInaugurazione mostra dei libri stampati da Alessandro Zanella presso la Protomoteca della Biblioteca Civica di Verona.
  • AlessiaInaugurazione mostra dei libri stampati da Alessandro Zanella presso la Protomoteca della Biblioteca Civica di Verona.
  • Daniela Brunelli e Margherita ForestanInaugurazione mostra dei libri stampati da Alessandro Zanella presso la Protomoteca della Biblioteca Civica di Verona.
Continue Reading


UncointainableArt di Matthew Watkins: mostra e workshop


  • UncontainableArt - Visioni digitali di Matthew WatkinsMuseo Civico di Storia Naturale di Verona Mostra UncontainableArt - Visioni digitali di Matthew Watkins …attraverso la tecnologia le dita diventano il pennello dell’artista e si torna ad utilizzare il proprio corpo per esprimersi, ovvero “sporcarsi le mani”.
  • UncontainableArt - Visioni digitali di Matthew WatkinsMuseo Civico di Storia Naturale di Verona Mostra UncontainableArt - Visioni digitali di Matthew Watkins …attraverso la tecnologia le dita diventano il pennello dell’artista e si torna ad utilizzare il proprio corpo per esprimersi, ovvero “sporcarsi le mani”.
  • UncontainableArt - Visioni digitali di Matthew WatkinsMuseo Civico di Storia Naturale di Verona Mostra UncontainableArt - Visioni digitali di Matthew Watkins …attraverso la tecnologia le dita diventano il pennello dell’artista e si torna ad utilizzare il proprio corpo per esprimersi, ovvero “sporcarsi le mani”.
  • UncontainableArt - Visioni digitali di Matthew WatkinsMuseo Civico di Storia Naturale di Verona Mostra UncontainableArt - Visioni digitali di Matthew Watkins …attraverso la tecnologia le dita diventano il pennello dell’artista e si torna ad utilizzare il proprio corpo per esprimersi, ovvero “sporcarsi le mani”.
  • UncontainableArt - Visioni digitali di Matthew WatkinsMuseo Civico di Storia Naturale di Verona Mostra UncontainableArt - Visioni digitali di Matthew Watkins …attraverso la tecnologia le dita diventano il pennello dell’artista e si torna ad utilizzare il proprio corpo per esprimersi, ovvero “sporcarsi le mani”.
  • UncontainableArt - Visioni digitali di Matthew WatkinsMuseo Civico di Storia Naturale di Verona Mostra UncontainableArt - Visioni digitali di Matthew Watkins …attraverso la tecnologia le dita diventano il pennello dell’artista e si torna ad utilizzare il proprio corpo per esprimersi, ovvero “sporcarsi le mani”.
  • UncontainableArt - Visioni digitali di Matthew WatkinsMuseo Civico di Storia Naturale di Verona Mostra UncontainableArt - Visioni digitali di Matthew Watkins …attraverso la tecnologia le dita diventano il pennello dell’artista e si torna ad utilizzare il proprio corpo per esprimersi, ovvero “sporcarsi le mani”.
  • UncontainableArt - Visioni digitali di Matthew WatkinsMuseo Civico di Storia Naturale di Verona Mostra UncontainableArt - Visioni digitali di Matthew Watkins …attraverso la tecnologia le dita diventano il pennello dell’artista e si torna ad utilizzare il proprio corpo per esprimersi, ovvero “sporcarsi le mani”.
  • UncontainableArt - Visioni digitali di Matthew WatkinsMuseo Civico di Storia Naturale di Verona Mostra UncontainableArt - Visioni digitali di Matthew Watkins …attraverso la tecnologia le dita diventano il pennello dell’artista e si torna ad utilizzare il proprio corpo per esprimersi, ovvero “sporcarsi le mani”.
  • UncontainableArt - Visioni digitali di Matthew WatkinsMuseo Civico di Storia Naturale di Verona Mostra UncontainableArt - Visioni digitali di Matthew Watkins …attraverso la tecnologia le dita diventano il pennello dell’artista e si torna ad utilizzare il proprio corpo per esprimersi, ovvero “sporcarsi le mani”.
  • UncontainableArt - Visioni digitali di Matthew WatkinsMuseo Civico di Storia Naturale di Verona Mostra UncontainableArt - Visioni digitali di Matthew Watkins …attraverso la tecnologia le dita diventano il pennello dell’artista e si torna ad utilizzare il proprio corpo per esprimersi, ovvero “sporcarsi le mani”.
  • UncontainableArt - Visioni digitali di Matthew WatkinsMuseo Civico di Storia Naturale di Verona Mostra UncontainableArt - Visioni digitali di Matthew Watkins …attraverso la tecnologia le dita diventano il pennello dell’artista e si torna ad utilizzare il proprio corpo per esprimersi, ovvero “sporcarsi le mani”.
  • UncontainableArt - Visioni digitali di Matthew WatkinsMuseo Civico di Storia Naturale di Verona Mostra UncontainableArt - Visioni digitali di Matthew Watkins …attraverso la tecnologia le dita diventano il pennello dell’artista e si torna ad utilizzare il proprio corpo per esprimersi, ovvero “sporcarsi le mani”.
  • UncontainableArt - Visioni digitali di Matthew WatkinsMuseo Civico di Storia Naturale di Verona Mostra UncontainableArt - Visioni digitali di Matthew Watkins …attraverso la tecnologia le dita diventano il pennello dell’artista e si torna ad utilizzare il proprio corpo per esprimersi, ovvero “sporcarsi le mani”.
  • UncontainableArt - Visioni digitali di Matthew WatkinsMuseo Civico di Storia Naturale di Verona Mostra UncontainableArt - Visioni digitali di Matthew Watkins …attraverso la tecnologia le dita diventano il pennello dell’artista e si torna ad utilizzare il proprio corpo per esprimersi, ovvero “sporcarsi le mani”.
  • UncontainableArt - Visioni digitali di Matthew WatkinsMuseo Civico di Storia Naturale di Verona Mostra UncontainableArt - Visioni digitali di Matthew Watkins …attraverso la tecnologia le dita diventano il pennello dell’artista e si torna ad utilizzare il proprio corpo per esprimersi, ovvero “sporcarsi le mani”.
  • UncontainableArt - Visioni digitali di Matthew WatkinsMuseo Civico di Storia Naturale di Verona Mostra UncontainableArt - Visioni digitali di Matthew Watkins …attraverso la tecnologia le dita diventano il pennello dell’artista e si torna ad utilizzare il proprio corpo per esprimersi, ovvero “sporcarsi le mani”.
  • UncontainableArt - Visioni digitali di Matthew WatkinsMuseo Civico di Storia Naturale di Verona Mostra UncontainableArt - Visioni digitali di Matthew Watkins …attraverso la tecnologia le dita diventano il pennello dell’artista e si torna ad utilizzare il proprio corpo per esprimersi, ovvero “sporcarsi le mani”.
  • UncontainableArt - Visioni digitali di Matthew WatkinsMuseo Civico di Storia Naturale di Verona Mostra UncontainableArt - Visioni digitali di Matthew Watkins …attraverso la tecnologia le dita diventano il pennello dell’artista e si torna ad utilizzare il proprio corpo per esprimersi, ovvero “sporcarsi le mani”.
Continue Reading