henry miller via IV Spade

Tropico dello scandalo – La Feltrinelli omaggia Henry Miller


Libreria Feltrinelli, dal 4 aprile al 3 maggio 2013

Tropico dello scandalo

La mostra, in occasione della nuova edizione dei Tropici pubblicata da Feltrinelli a cinquant’anni da quel fatidico 1962, fa il punto su quello che Henry Miller ci ha insegnato in fatto di letteratura e libertà. Lo fa attraverso fotografie, documenti inediti, lettere dell’autore al suo editore e ai giudici che lo accusavano, ritagli stampa nazionali e internazionali. Dipingendo insomma il ritratto di un artista, di un’epoca, di una morale. E di un mestiere, quello dell’editore, che di libertà di pensiero dovrebbe vivere sempre.

Domenica-venerdì: 9.30-20.30 (orario continuato)
Sabato: 9.30-22.30.

tropico dello scandalo henry miller e feltrinelli

L’Italia del 1962, quando Giangiacomo Feltrinelli decise di pubblicare clandestinamente gli scandalosi Tropici di Henry Miller, era molto diversa da quella di oggi. Questa mostra, in occasione della nuova edizione dei Tropici pubblicata da Feltrinelli a cinquant’anni da quel fatidico anno, fa il punto su quello che Henry Miller ci ha insegnato in fatto di letteratura e libertà. Lo fa attraverso fotografie, documenti inediti, lettere dell’autore al suo editore e ai giudici che lo accusavano, ritagli stampa nazionali e internazionali. Dipingendo insomma il ritratto di un artista, di un’epoca, di una morale. E di un mestiere, quello dell’editore, che di libertà di pensiero dovrebbe vivere sempre.

Cronologia
1934 – “Tropico del Cancro” è pubblicato a Parigi, in lingua inglese, da Obelisk Press. Il romanzo viene proibito negli Stati Uniti, anche per l’importazione.
1939 – Obelisk pubblica anche “Tropico del Capricorno”, anch’esso proibito sul territorio americano.
1953 – Sotto processo in madrepatria, “Tropico del Cancro” viene dichiarato osceno dal giudice federale statunitense Albert Lee Stephens. Il libro è oggetto di processi e polemiche in diverse nazioni.
1961 – Grove Press pubblica “Tropico del Cancro” negli Stati Uniti collezionando subito circa 60 denunce per oscenità.
1962 – Feltrinelli stampa la traduzione italiana di “Tropico del Cancro” a Bellinzona, presso la tipografia Casagrande, in 15.000 copie. Ufficialmente il volume risulta stampato in Francia, a Étampes, con marchio prestato da un editore svizzero. Nella terza di copertina si legge: “Questa edizione è esclusivamente destinata al mercato estero; l’Editore ne vieta l’esportazione e la vendita in Italia”. Nel frattempo La Corte Suprema Americana dichiara “Tropico del Cancro” non osceno.
1967 – A gennaio “Tropico del Cancro” viene per la prima volta stampato ufficialmente in Italia. Il procuratore del tribunale di Lodi ordina comunque la confisca di tutte le copie.
1968 – “Tropico del Cancro” e “Tropico del Capricorno” vengono definitivamente dichiarati non perseguibili sul territorio italiano.

Henry Miller

Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.

Henry Valentine Miller (New York, 26 dicembre 1891 – Pacific Palisades, 7 giugno 1980) è stato uno scrittore, pittore,saggista e reporter di viaggio statunitense.

Egli è ricordato soprattutto per la rottura con le forme letterarie del suo tempo e lo sviluppo di una nuova tipologia diromanzo che è un intreccio tra il tradizionale romanzo, l’autobiografia, la critica sociale, la riflessione filosofica e la scrittura automatica surrealista. Le principali opere che seguono questa corrente sono: Tropic of Cancer (Tropico del Cancro), Black Spring (Primavera nera) e Tropic of Capricorn (Tropico del Capricorno).

Miller scrisse anche memorie di viaggio e saggi di critica letteraria e di analisi e pubblicò i suoi acquerelli.


Henry Valentine Miller nasce da Heinrich Miller e Louise Marie Neiting, a Yorkville, 
Manhattan (Stato di New York). Da bambino vive al civico 622 di Driggs Avenue nel quartiere di Williamsburg, a Brooklyn. Attivo nel Partito Socialista, frequenta per un solo semestre il City College of New York. Con i soldi che il padre aveva risparmiato per mandarlo all’università fuggì con una donna divorziata di 37 anni. Nei 4 anni successivi vagabondò per gli Stati Uniti mantenendosi con lavori umili e precari.

Nel 1914 torna a New York per aiutare il padre nella conduzione della sua sartoria. A questo periodo risalgono i suoi primi tentativi letterari. Dal 1919, sposato e con una bambina, lavora per cinque anni presso la Western Union in qualità di vice direttore del personale e scrive Clipped Wing (1922), 12 ritratti di colleghi. Poi nel 1924inventa i «Mezzotints», fogli letterari da distribuire a mano nei bar di Manhattan, coinvolgendo in questa attività anche la moglie.

Nel 1923 incontra June Mansfield, che sposa l’anno successivo dopo il divorzio dalla prima moglie Beatrice Sylaus Wickens (sposata per gioco nel 1917). E’ June la prima che crede nel suo talento di scrittore, e nei sei anni successivi sarà lei a mantenere il marito, quasi sicuramente prostituendosi. In questi anni riesce a pubblicare, a proprie spese, una raccolta di 15 prose poetiche chiamata Mezzotints.

Nel 1928 e nel 1929 trascorre alcuni mesi a Parigi e nei suoi dintorni accompagnato da June. L’anno successivo si trasferisce, senza moglie al seguito, definitivamente a Parigi dove rimane fino allo scoppio della Seconda guerra mondiale.

Nell’autunno del 1931, Miller trova occupazione al “Chicago Tribune” (edizione di Parigi) grazie all’amico Alfred Perlès, che vi lavora. Miller, visto che non poteva pubblicare personalmente articoli, coglie l’occasione per presentare alcuni suoi articoli sotto il nome dell’amico. Il periodo parigino è molto creativo per Miller: viene influenzato dai surrealisti e stabilisce un’importante e influente rete di autori che ruotano attorno a Villa Seurat, proprietà dell’amico Michael Fraenkel, dove risiede; uno di questi autori è il giovane inglese Lawrence Durrell che diventa suo amico intimo e corrispondente per tutta la vita. Sempre nel periodo parigino, Miller entra a far parte del salotto di Anaïs Nin

Le opere che scrive contengono dettagliati racconti di esperienze sessuali, in particolare le prime prove quali Moloch (1927), Crazy Cock (1930), e più tardi lo scandaloso Opus pistorum (1941). Nonostante la censura, continua però a scrivere racconti anche se vengono vietati negli Stati Uniti per oscenità.

Tropico del Cancro (1933), Primavera nera (1936) e Tropico del Capricorno (1938) vengono infatti introdotti clandestinamente negli Stati Uniti. Uno dei primi riconoscimenti di Henry Miller come grande autore moderno è stato da parte di George Orwell che, nel saggio Inside the Whale (Dentro la balena, 1940) scrive:

La mia opinione è che sia il solo scrittore in prosa che abbia immaginazione e valore, apparso negli ultimi anni tra i popoli di lingua inglese. Anche se si potrebbe obiettare che la mia sia una valutazione eccessiva, bisognerebbe ammettere che Miller è uno scrittore fuori dell’ordinario, a cui val la pena di rivolgersi più a lungo che con un semplice sguardo; dopotutto essendo come scrittore completamente negativo, non costruttivo e amorale, una specie di semplice Jonah, uno che accetta passivamente il male, una sorta di Walt Whitman tra i cadaveri.”

Nel periodo parigino, Miller entra a far parte del salotto di Anaïs Nin, dal cui The House of Incest prova a scrivere una sceneggiatura (Scenario. A Film with Sound,1937), rimasta irrealizzata. Dal rapporto con lei e con la moglie verranno successivamente pubblicati un libro (basato sui diari di Nin: Henry and June, 1986) e una narrazione (The Devil at Large, 1993, di Erica Jong), oltre a realizzare un film (Henry & June, per la regia di Philip Kaufman, con Fred Ward nel ruolo dello scrittore,Maria de Medeiros nel ruolo di Anaïs Nin e Uma Thurman nel ruolo della moglie)[1].

Nel 1938 lancia una rivista con gli amici Lawrence Durrell e Alfred Perlès, chiamata «The Booster», che però non vende.

Nel 1940 Miller rientra negli Stati Uniti dal soggiorno parigino e si stabilisce a Big Sur, in California, dove continua a scrivere opere che sfidano i valori culturali e morali americani. Tornerà però a ricordare gli anni parigini spesso, e a pubblicare cose che risalgono a quegli anni ma che erano rimaste nei cassetti (come Quiet Days in Clichy, scritto nel 1939 e pubblicato nel 1956). Da un viaggio in Grecia, invece, riporterà gli appunti che diventeranno The Colossus of Maroussi (1941).

I libri Tropico del Cancro e Tropico del Capricorno furono pubblicati in inglese ma in Francia, da Obelisk Press e Olympia Press; e raggiunsero una certa notorietà tra i cittadini europei e tra le comunità americane espatriate. Introdotti di contrabbando negli Stati Uniti hanno avuto notevole influenza sugli autori della Beat generation, in particolare su Jack Kerouac, che adottò tecniche stilistiche e tematiche presenti nelle opere di Miller (il quale a sua volta scrisse la prefazione a The Subterraneansnel 1959).

La pubblicazione negli Stati Uniti, nel 1961, del libro Tropico del Cancro ha testato le leggi americane sulla pornografia. La Corte Suprema degli Stati Uniti nella causaGrove Press, Inc. vs. Gerstein, citando Jacobellis vs. Ohio, dichiara il libro di Miller un’opera di letteratura: uno dei più importanti eventi nella storia della censura legata a quella che viene definita come Rivoluzione sessuale. Elmer Gerzt, l’avvocato che ha sostenuto con successo il primo caso per la pubblicazione del romanzo in Illinois, diventa amico intimo di Miller. La loro corrispondenza verrà pubblicata in seguito.

Ma essere tornato a casa non gli provoca buonumore, e anzi fa una critica alla società americana con The Air-conditioned Nightmare (1941) e, lo stesso anno, raccoglie i suoi articoli di critica letteraria in The Wisdom of the Heart.

Dopo la guerra scrive Time of the Assassins (che verrà pubblicato solo nel 1956), un libro su Arthur Rimbaud, riconosciuto come proprio maestro.

Dopo molti libri in piccole case editrici e promozioni di amici artisti, e dopo Remember to Remember (1947), torna ai temi preferiti con The Rosy Cricifixion(1949-1960), una trilogia composta dai romanzi SexusPlexus e Nexus.

Altri libri interessanti, tra la memoria e il saggio, sono The Books of My Life (1951, sui suoi libri preferiti e di formazione[2]), The Henry Miller Book of Friends (ritratti di amici) e A Devil in Paradise (tradotto come Paradiso perduto, 1960 e parte di Big Sur e le arance di Hieronymus Bosch).

Nel 1955, intanto, l’amico Alfred Perlès ne scrive il ritratto in My Friend Henry Miller. Scopre che ha una figlia, Barbara, nata nel 1919 da Béatrice Wickens, con cui aveva avuto una relazione, e ha due nuovi figli, Valentine (nata nel 1945) e Tony (nato nel 1948) da Janina Lepska.

Ormai considerato una specie di icona in vita, nell’ultima parte della sua vita, rilascia alcune interviste. Dopo la morte (1980), escono altre lettere (tra le altre, a due donne con cui ha avuto una relazione: Hiroko Tokuda e Brenda Venus, le lettere alle quali sono stampate in Misteriosa cantabile e in Dear Dear Brenda, entrambi del1986, quelle con Anaïs Nin, Storia di una passione, 1987; e con Lawrence Durrell, I fuorilegge della parola, 1988 ecc.)

Nel 1986 esce la biografia non autorizzata di Jay Martin Always Merry and Bright, nel 1991 quella di Robert Ferguson Henry Miller. A Life.

Miller è stato non soltanto scrittore, ma anche pittore di acquerelli scrivendo anche libri sul suo lavoro in questo campo. Fu amico intimo del pittore francese Grégoire Michonze. Prima della sua morte, Miller ha recitato nel film Reds di Warren Beatty presentato al pubblico diciotto mesi dopo la sua morte.

Quando Miller muore a Pacific Palisades, vicino a Los Angeles, dove aveva vissuto gli ultimi anni in una casa difficile da raggiungere trascinando un carretto con la spesa nonostante l’età avanzata e rifiutando l’automobile, viene cremato e le sue ceneri vengono sparse al vento.

I documenti di Miller sono stati poi donati all’UCLA Young Research Library Department of Special Collections.

Opere in italiano

  • Tropico del Cancro (Tropic of Cancer, 1934), trad. Luciano Bianciardi, prefazione di Mario Praz, Milano: Feltrinelli, 1964, poi con introduzione di Guido Almansi,Opere, Milano: Mondadori (“I Meridiani”), 1992 ISBN 8804356782
  • Lettere su Amleto (Hamlet Letters, 1934), trad. Vincenzo Mantovani, ivi.
  • Parigi-New York. Andata e ritorno (Aller Retour New York, 1934), trad. Francesco Pacifico, Roma. Minimum fax, 2010
  • Primavera nera (Black Spring, 1936), trad. Attilio Veraldi, Milano: Feltrinelli, 1968; poi Milano: Mondadori (“Oscar” n. 1328 e “Meridiani”), 1992
  • Max e i fagociti bianchi (Max and the white phagocytes, 1938), trad. Salvatore Rosati, Milano: Mondadori 1949 (“Il pensiero critico” n. 9) e 1992 (“Meridiani”)
  • Tropico del Capricorno (Tropic of Capricorn, 1939), trad. Luciano Bianciardi, premessa di Guido Piovene, Milano: Feltrinelli, 1967; poi “Oscar” n. 1313, e nei “Meridiani” cit.
  • Rictus (Nights of Love and Laughter, 1939), trad. Adriana Pellegrini, introduzione di Kenneth Rexroth, Milano: Longanesi (“Gaja scienza” n. 140), 1960; (“Libri pocket” n. 292), 1971; Milano: Rizzoli (“BUR” n. 274), 1982
  • Il mondo del sesso (The World of Sex, 1940), trad. Valerio Riva, Milano: Mondadori (“Oscar” n. 1711), 1992
  • Il giudizio del cuore (The Wisdom of the Heart, 1941), trad. Fiorelsa Iezzi, presentazione di Maurizio Borghi, Milano: Christian Marinotti, 2006
  • Il colosso di Marussi (The Colossus of Maroussi, 1941), trad. Giorgio Monicelli, Milano: Mondadori (“Quaderni della Medusa” n. 26), 1948; trad. Franco Salvatorelli, Milano: Adelphi (“Biblioteca” n. 393), 2000
  • L’incubo ad aria condizionata (The Air-Conditioned Nightmare, 1941), trad. Vincenzo Mantovani, Torino: Einaudi (“Struzzi” n. 188), 1972; Milano: Mondadori, (“Oscar” n. 1914), 2006
  • L’angelo è la mia filigrana (The Angels Is My Watermark, 1942), trad. G. Ruffini, Milano: il Saggiatore, 1961
  • Domenica dopo la guerra (Sunday After the War, 1944), trad. Giorgio Monicelli, Milano: Mondadori (“Medusa” n. 222), 1948
  • Il tempo degli assassini (The Time of the Assassins, 1945), trad. Giacomo Debenedetti, Milano: SugarCo, 1956, poi Milano: SE, 2004
  • L’oscenità è la legge della riflessione (Obscenity on the Law of Reflection, 1945), trad. Vanni Scheiwiller, Milano: All’insegna del pesce d’oro, 1962
  • Ricordati di ricordare (Remember to Remember, 1947), trad. Vincenzo Mantovani, Torino: Einaudi (“Struzzi” n. 189),
  • Il sorriso ai piedi della scala (The Smile at the Foot of the Ladder, 1948), trad. Valerio Riva, Milano: Feltrinelli, 1963
  • I libri della mia vita (The Books of My Life, 1951), trad. Bruno Fonzi, Torino: Einaudi, 1976; Milano: Mondadori, 2007
  • Big Sur e le arance di Hieronymus Bosch (Big Sur and the Oranges of Hieronymus Bosch, 1954), trad. Vincenzo Mantovani, Torino: Einaudi (“Gli struzzi” n. 190), 1968; Milano: Mondadori (“Oscar” n. 1733), 2000
  • Giorni tranquilli a Clichy (Quiet Days in Clichy, 1956), trad. Mario Cicognani e Bruno Oddera, Milano: Mondadori (“Oscar” n. 1253), 1990; poi con uno scritto di Franco Cordelli, Milano: ES, 1994; Milano: SE, 2000
  • Arte e oltraggio (Art and Outrage, 1959, con Lawrence Durrell e Alfred Perlès), trad. Luciano Bianciardi, Milano: Feltrinelli, 1961
  • Paradiso perduto (A Devil in Paradise, 1960), trad. Vincenzo Mantovani, Torino: Einaudi (“Coralli” n. 121; “Nuovi coralli” n. 119), 1961; con introduzione di Pietro Citati, Milano: Mondadori (“Oscar narrativa” n. 368; “Oscar Classici” n. 89), 1985
  • Dipingere è amare ancora (To Paint is to Love Again, 1960), trad. L. Livi, L. Livi, Milano: Feltrinelli 1963; trad. Francesco Martini, con uno scritto di Roberto Sanesi, Milano: Abscondita, 2003
  • Il meglio di Henry Miller (The Henry Miller Reader, 1960), a cura di Lawrence Durrell, trad. Adriana introduzione di Antoine Denat, Milano: Longanesi (“Il meglio” n. 21), 1961
  • Crocifissione in rosa (The Rosy Crucifixion):
    • Sexus [3] (1949), trad. Bruno Oddera, Milano: Longanesi, 1985; Milano: Mondadori (“Oscar” n. 1225), 1978
    • Plexus (1952), trad. Henry Furst, Milano: Longanesi, 1956, poi Milano: Mondadori (“Oscar” n. 1243), 1978; (“Oscar” n. 1922), 1986
    • Nexus (1960), trad. Adriana Pellegrini, introduzione di Eraldo Affinati, Milano: Mondadori (“Oscar” n. 1258), 1979
  • Come il colibrì (Stands Still like the Humming-bird, 1962), trad. Luciano Bianciardi, Milano: Rizzoli, 1970
  • Proprio pazza per Harry (Just Wild About Harry. A Melo in Seven Scenes, 1963), trad. Luciano Bianciardi, Torino: Einaudi, 1964
  • Una tortura deliziosa. Pagine sull’arte dello scrivere (On Writing, 1964), trad. parziale, a cura di Thomas H. Moore, Roma: minimum fax, 2007
  • Insomnia ovvero il demone dell’Amore (Insomnia or the Devil at Large, 1971), trad. Costanza Rodotà, Roma: Castelvecchi, 2006
  • Prime impressioni della Grecia (First Impressions of Greece, 1973), trad. Graziella Martina, Como: Ibis, 2007
  • Il libro degli amici (Henry Miller Book of Friends: A Tribute to Friends of Long Ago, 1975), trad. Adalberto Chiesa, Genova: il melangolo, 1995
  • Il mondo di Lawrence: un tributo appassionato (The World of Lawrence, 1935 ma 1980), trad. Antonella De Nicola, Roma: Fioriti, 2003
  • Opus Pistorum (1941, ma pubblicato nel 1983), trad. Pier Francesco Paolini, postfazione di Fernanda Pivano, Milano: Feltrinelli, 1984
  • Misteriosa cantabile. Lettere a Hoki Tokuda (1986), introduzione di Joyce Howard, trad. Francesco Saba Sardi, Milano: Bompiani, 1988
  • Cara, cara Brenda. Lettere d’amore di Henry Miller a Brenda Venus (Dear dear Brenda, 1986), trad. Ettore Capriolo, introduzione di Alberto Moravia e prefazione diLawrence Durrell, Milano: Feltrinelli, 1986
  • I fuorilegge della parola. Lettere 1935-80 (The Durrell-Miller Letters, 1988, con Lawrence Durrell), trad. Martino e Alina Marazzi, prefazione di Benedetta Bini, Milano: Rosellina Archinto, 1991
  • Lettere a Anaïs Nin, trad. Bruno Oddera, presentazione di Gunther Stuhlmann, Milano: Longanesi (“Olimpia” n. 26), 1971
  • Storia di una passione. Lettere 1932-53 (con Anaïs Nin, a cura di Gunther Stuhlmann), trad. Francesco Saba Sardi, Milano: Bompiani, 1989
  • Conversazioni a Pacific Palisades con Christian de Bartillat (Flash-back, 1990), trad. Dolores Musso, Parma: Guanda, 1992
  • Moloch (Moloch, 1992), tr. F. Orsini, postf. L. Trevisan, Milano: Mondadori (“Oscar Gabbiani” n. 56), 1993
  • Intervista con Henry Miller (con George Wickes), trad. Martina Testa, introduzione di Antonio Pascale, Roma: Minimum fax (“Macchine da scrivere” n. 17), 1999
  • Ultime intimità. Henry Miller si racconta con Pascal Vebros (Ultimes entretiens avec Pascal Vrebos, 1991), trad. Rosa Marciello, Roma: Ripostes, 1993
  • Uccello pazzo (Crazy Cock, 1991), trad. Vincenzo Mantovani, Milano: Mondadori 1992 (“Oscar Gabbiani” n. 32)
  • Parigi 1928 (Nexus II), trad. Simone Garzella, Firenze: Passigli, 2010

Note

  1. ^ Per altri film dalla sua opera si può consultare il sito imdb
  2. ^ tra i quali indica Le mille e una notteO. HenryRobinson CrusoeI tre moschettieri, l’autobiografia di Benvenuto CelliniHenry David ThoreauMaurice Maeterlinck,DostoevskijJoseph ConradTheodore DreiserKnut HamsunBlaise Cendrars e molti altri
  3. ^ audiolettura da Sexus

Collegamenti esterni

Tropico del Cancro (romanzo)

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Negli Stati Uniti venne pubblicato per la prima volta nel 1961 dalla Grove Press, e portò ad un processo per oscenitàche spinse ad applicare e/o rivedere le leggi americane sulla pornografia degli anni sessanta. Il romanzo divenne famoso, oltre che per la sua franca e spesso dettagliata descrizione del sesso, anche per la prosa colta ed elaborata che lo fanno considerare da molti come un importante capolavoro della letteratura del ventesimo secolo.

Tropico del Cancro è un romanzo scritto da Henry Miller, pubblicato per la prima volta nel 1934 dalla Obelisk Pressa Parigi, ed ancora in stampa (Grove Press 1987 paperback: ISBN 0-8021-3178-6).

Il romanzo è ambientato nella Francia del 1930, principalmente a Parigi. È scritto in prima persona, come molti altri dei romanzi di Miller, e spesso fluttua tra il passato ed il passato prossimo. Alcuni capitoli spesso seguono un riferimento narrativo stretto agli amici di Miller, ai colleghi ed ai posti di lavoro; altri sono scritti come delle riflessioni a flusso di coscienza. Vi sono molti passaggi che esplicitamente descrivono gli incontri sessuali del narratore, anche se il libro non si focalizza soltanto su questi argomenti.

Edizioni in lingua italiana

La prima edizione in lingua italiana è stata curata da Feltrinelli nel 1962, con la traduzione di Luciano Bianciardi. Feltrinelli ha fatto risultare il libro come stampato inFrancia, a Étampes, usando il marchio prestato da un editore svizzero e riportando in terza di copertina l’avvertenza: «Avvertenza importante. Questa edizione è destinata al mercato estero; l’Editore ne vieta l’importazione e la vendita in Italia», mentre in realtà il volume è stato stampato a Varese e venduto sottobanco in Italia[1]. Dopo una lunga querelle giudiziaria l’opera è entrata ufficialmente nel mercato italiano nel 1967[2].

Tropico del Capricorno (romanzo)

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Tropico del Capricorno è un romanzo autobiografico di Henry Miller, pubblicato per la prima volta a Parigi nel1939. Negli Stati Uniti d’America il libro fu ritenuto immorale e la sua pubblicazione venne bandita per 22 anni, finché nel 1961 una sentenza del Dipartimento di Giustizia stabilì che il suo contenuto non poteva essere considerato osceno[1]. L’opera è il seguito di Tropico del Cancro.

Le vicende narrate nel romanzo si svolgono negli anni venti a New York, dove il narratore protagonista lavora nell’immaginaria compagnia telegrafica Cosmodemonic. Nel testo vi sono vari riferimenti alla personale esperienza lavorativa di Miller come impiegato alla Western Union, intervallati in diversi passaggi da considerazioni sulle sue relazioni sessuali.

Edizioni in lingua italiana

  • Henry Miller, Tropico del Capricorno, collana Narratori del Novecento, traduzione di Luciano Bianciardi, Arnoldo Mondadori Editore, 1993, pp. 308. ISBN 88-04-37652-X

 

VIDEO
Henry Miller
http://www.youtube.com/watch?v=U9KI8ihPHBE
Henry Miller & Anaïs Nin on Death and Dreams
http://www.youtube.com/watch?v=rJHmzWDgG-c
Henry Miller on big Sur
http://www.youtube.com/watch?v=ZkjDTz-azc4
Henry miller
http://www.youtube.com/watch?v=pdAoZ5iWiMA
Predator – The Henry Millers
http://www.youtube.com/watch?v=M13SpY6WEtk
Tropic of Cancer and the mooching & smooching life of Henry Miller
http://www.youtube.com/watch?v=_WVrUVJBprw
SEXUS by Henry Miller Alexandra Kamp “Stilbruch” Das Kulturmagazin
http://www.youtube.com/watch?v=hV0llUJ1UUw
Jours tranquilles à Clichy HENRY MILLER Andrew McCarthy; Nigel Havers
http://www.youtube.com/watch?v=IbpCrvT_U4k
Anaïs Nin & Henry Miller – Henry & June set in 1920’s Paris
http://www.youtube.com/watch?v=hIsirlIsE88
Henry and June – Trailer
http://www.youtube.com/watch?v=gNMwU6ZplUY
Delta of Venus, by Anaïs Nin (Photographs by Robert Carlos Clarke)
http://www.youtube.com/watch?v=cC5iQI4zyJk
Quite Days In Clichy 1970
http://www.youtube.com/watch?v=PpEjcYida1I
Quiet days in Clichy
http://www.youtube.com/watch?v=9J8zc2J58cM
Henry Miller Asleep and Awake (1975) [Interview / Documentary
http://www.youtube.com/watch?v=XPJmm4_rcSU
Henry Miller Italiano
http://www.youtube.com/watch?v=FMSqGl6cJmk

 

HENRY MILLER : A TWINKA Di Mauro Marchesini