20160921-teatro-ristori-martini-programmazione-verona-dismappa-436 Teatro Ristori

Teatro Ristori: anteprima stagione 2016/2017


Teatro Ristori di Verona
Mercoledì 21 settembre 2016, ore 18.30
Biglietti a invito gratuiti

Verrà illustrata la nuova stagione 2016-2017 del Teatro Ristori con un incontro-spettacolo aperto al pubblico. In questa anteprima si esibiranno alcuni dei protagonisti che faranno parte degli spettacoli in programmazione. La stagione spazierà dalla musica sinfonica al jazz, dalla musica da camera all’operetta, alla prosa con lo scopo di rilanciare il Ristori (con il nuovo direttore Alberto Martini) come luogo di cultura, d’incontro e aggregazione aperto a tutta la città.

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Al termine della serata seguirà un brindisi a cui è invitato tutto il pubblico presente. Il ritiro degli inviti (gratuiti, fino a disponibilità) è fissato per lunedì 19 e martedì 20 dalle 11.30 alle 18,30 e lo stesso mercoledì dalle 17 alla biglietteria del teatro.

Galleria video

ANTEPRIMA. Presentato ieri con un incontro-spettacolo il calendario che vedrà 80 giorni di apertura e un cartellone che spazia dalla classica, alla danza all’opera

Ristori, una nuova stagione di grandi eventi

Gianni Villani

Il neodirettore Alberto Martini ha illustrato il programma. Si parte il 28 ottobre con Kremerata Baltica diretta dal violinista Gidon Kremer

giovedì 22 settembre 2016 SPETTACOLI, pagina 59

Saranno oltre 80 i giorni di apertura, riservati al Teatro Ristori dalla sua nuova stagione 2016-2017, a partire dal concerto inaugurale previsto per venerdì 28 ottobre con la presenza del celebre ensemble della Kremerata Baltica diretta dal grande violinista Gidon Kremer, in prima assoluta in Italia. Ieri, nell’illustrarla al pubblico, il neo direttore artistico Alberto Martini ha voluto ravvivarla con un “vernissage” musicale che ha permesso alcune esibizioni dei suoi futuri protagonisti, da I Virtuosi Italiani, al clarinettista jazz Enrico Trovesi, al sassofonista Federico Mondelci. I temi proposti al pubblico hanno coinvolto la musica barocca con quella jazz, partendo da la Follia e da l’Estate delle Quattro Stagioni di Vivaldi, intercalati con Soave Armonia di Falconiero, su cui Trovesi ha poi aggiunto alcune sue Variazioni. Federico Mondelci con I Virtuosi con i suoi sassofoni ha invece proposto un pezzo di Nyman, due di Morricone e due tanghi di Piazzolla (Libertango e Oblivion). Si sono quindi alternati anche alcuni video di danza inviati dalle varie compagnie che parteciperanno alla stagione. «Gli artisti invitati di oggi hanno tutti suonato a titolo gratuito per amicizia e per sostenere il nostro nuovo progetto, ma anche per dare -e questo era importantissimo- un segnale preciso: che il teatro è aperto ed è un punto di incontro per tutta la città», ha concluso un soddisfatto Alberto Martini. Il presidente di Cariverona, professor Alessandro Mazzucco, non ha mancato di far giungere anche il suo plauso personale alla presentazione in teatro. «Con il programma 2016-2017 ha inizio una nuova stagione per il Teatro Ristori. Con il maestro Martini vogliamo proporre a Verona un calendario musicale ad ampio spettro, arricchito dall’opera, dalla danza e dalla prosa; un cartellone che si integri con quanto di eccellente le altre istituzioni teatrali e artistiche offrono. Ci preme poi la collaborazione, come Fondazione Cariverona, con la scuola e l’Università. È, il Ristori, un teatro che si apre alla città e al pubblico affezionato che lo segue da anni, puntando poi a intercettare nuovi spettatori». Ieri Alberto Martini, neo direttore artistico del Ristori, non riusciva a nascondere la sua soddisfazione nel presentare ufficialmente il programma della prossima stagione 2016-17 del teatro da poco affidatogli. «L’idea è di far ripartire il Ristori con una programmazione complementare e innovativa, rispetto a quella tradizionale della città con la sua stagione sinfonica. Ovviamente utilizzando complessi commisurati alle sue possibilità logistiche».Gli chiediamo di citare alcuni nomi. «Per la musica classica parlo di interpreti di primissima importanza internazionale, come i violinisti Vadim Repin, Frank Peter Zimmerman, i giovani Alexandra Conunova e Stefan Milenkovic. E’ una parterre di grande levatura a cui vanno aggiunti l’Orchestra da Camera di Tolosa, complesso storico che ha fatto da spalla a famosi interpreti».Vediamo anche spazi dedicati alla musica barocca.«Per questo settore sono orgoglioso di poter contare su Sara Mingardo, un contralto attualmente impegnata alla Scala di Milano, che è punto di riferimento mondiale, con cui hanno collaborato grandi direttori come Abbado, Gardiner, Savall, Tate e Alessandrini. Quest’ultimo, che vanta 20 anni di musica antica, sarà presente il 30 marzo col suo Concerto Italiano, come l’Ensemble Zefiro (17 marzo), premio Abbiati della critica, il Modo Antiquo di Federico Maria Sardelli e la straordinaria violinista francese Amandine Beyer, una delle più interessanti della nostra epoca. Tutti hanno risposto con entusiasmo».«Per quanto riguarda la danza, ho curato gli spazi dedicati di persona per coniugare diversi tipi di linguaggi e coinvolgere diverse tipologie di pubblico. Ci sarà la danza hip-hop dei Pokemon e quella atletica e moderna dei BalleBoyz, che si integreranno con le scelte della Riuolt Dance Company di New York (per una Serata Bach) e dell’Aterballetto, come il genere molto amato del tango con la Compagnia di Leonardo Cuello. La prosa infine sarà curata da Alessandro Anderloni con sei appuntamenti dedicati al teatro di narrazione. Non mancherà Educational, un progetto aperto ai bambini dopo l’esperienza di Elisabetta Garilli e l’evoluzione del divertimento di Giovanni Bietti. Verranno anche il musicologo e pianista Piero Rattalino, come Vittorio Sgarbi e Mazzareno Carusi per un omaggio all’arte italiana».

Dalla star Fabrizio Bosso
alla tromba di Rava
sei serate da non perdere

giovedì 22 settembre 2016 SPETTACOLI, pagina 59

Per il quarto anno consecutivo ritornano a brillare le stelle del jazz nella stagione del Teatro Ristori, che nel cartellone 2016-17 comprende sei appuntamenti con alcuni grandi nomi italiani e con nuovi progetti e anteprime assolute. La rassegna jazz parte martedì 22 novembre con il quartetto del trombettista Fabrizio Bosso, autentica star del suo strumento affermatosi nei primissimi anni Duemila nel circuito dei giovani leoni del jazz italiano. Al Ristori sarà con Julian Oliver Mazzariello al piano, Luca Alemanno al contrabbasso e Nicola Angelucci alla batteria. La formazione è la stessa presente nel disco Duke (omaggio a Ellington uscito per la Verve nel 2015). Sabato 26 novembre il cartellone jazz proseguirà con Musica Nuda, l’acclamatissimo duetto di Petra Magoni e Feruccio Spinetti che ha trovato nella semplice formula del tandem voce e contrabbasso un’ alchimia strepitosa grazie al quale le canzoni e i grandi classici diventano dei temi su cui scorrazzare tra licenze improvvisative e gustose reinterpretazioni. In una carrellata di grandi nomi del jazz italico non poteva mancare Enrico Rava; il trombettista settantasettenne sarà al Ristori il 13 gennaio con una giovane formazioni che guida da due anni e con cui ha inciso l’ottimo Wild Dance per l’ECM: una serie di brani originali firmati dal trombettista che spazia da ballad vaporose a vibranti up-tempo e che sembra combinare perfettamente calore ed eleganza cool. Martedì 21 febbraio arriva una altro grande trombettista, ormai di casa a Verona: Paolo Fresu. In questo caso lo si ascolterà impegnato in un progetto che trascende i confini tra classica e jazz (ma nel suo caso più che mai non si possano erigere steccati di genere) con la presentazione della colonna sonora del film Vinodentro che lo vedrà sul palco assieme al bandoneonista Daniele Di Bonaventura. Si tratta di un lavoro che in studio è stato registrato anche con l’orchestra i Virtuosi Italiani e che è basato su musiche dello stesso Fresu e di Mozart. Martedì 21 marzo arriva per la prima volta a Verona l’accattivante progetto del batterista Roberto Gatto assieme ai Quintorigo che presenteranno la loro rilettura delle geniali musiche di Frank Zappa. Ciliegina sulla torta, il programma si chiuderà il 9 maggio con l’inedito incontro tra il duetto di Gianni Coscia (fisarmonica) e Gianluigi Trovesi (ance) con all’orchestra dei Virtuosi Italiani. Tutti assieme rivisiteranno le musiche di Kurt Weill e di Offenbach, compositori che pochi anni fa sono stati riproposti in due bellissimi dischi del premiato duetto.