permessi - Con una ventina di ragazzi volevamo andare in fondo, senza toccare il fondo. Il fondo degli occhi e delle parole di viaggiatori venuti da lontano. Volevamo scrutare le spiagge, le piste carovaniere per trovare un senso ai nostri vagabondaggi tra ritorni e false partenze. Abbiamo trovato la sincerità del racconto, la verità dell’esperienza incarnata nel dolore di un corpo che ha attraversato i confini e le paure. Ulisse ha tracciato la rotta tra Afghanistan, Egitto, Marocco, Pakistan e India. Nausicaa ha raccolto le vite arrivate sui nostri lidi per chiedere permesso e trovare ospitalità in nome degli dei. Theatre Art Verona

PERMESSI, altre Odissee al Teatro Nuovo


Teatro Nuovo di Verona
domenica 12 ottobre 2014, ore 16

PERMESSI- Spettacolo teatrale liberamente ispirato all’Odissea

con: ELMAHSANAWY AMR (AMR),NOURELDIN ABDELMONEM (ABDO),SAHBANI MOHAMED (OMAR),SAGHAR HASSEB,SYED MOHSIN, SAIDI AYMEN,ALI FAHAD,SAID ATTIA ALIA HESSIN (HESSIN), ALI WAQAR,ARIF ZULQARNAIN (BAJWA), VELIAJ AURREL,SADAT SAYED BACHA,REEFAT MOHAMED MAHAMOUD, SAFAE BENCHRIF, GUEYE IBRAHIMA, ADAM, OSHANI, ADDAD, EL BADAOUI AMINA, MABEL PLANGE, LUKASC, GIULIA.

Regia: Simone Azzoni
Musica: Massimo Barba e Saidi Aymen
Scenografie: Maurizio Zanolli
Coordinamento: CPIA Verona e Istituto Don Calabria
Iniziativa in collaborazione con il CLI, Centro Linguistico Internazionale – Centro PLIDA di Verona, associazione non a scopo di lucro, che da anni si occupa di insegnamento e certificazione della lingua italiana

Con una ventina di ragazzi volevamo andare in fondo, senza toccare il fondo. Il fondo degli occhi e delle parole di viaggiatori venuti da lontano. Volevamo scrutare le spiagge, le piste carovaniere per trovare un senso ai nostri vagabondaggi tra ritorni e false partenze. Abbiamo trovato la sincerità del racconto, la verità dell’esperienza incarnata nel dolore di un corpo che ha attraversato i confini e le paure. Ulisse ha tracciato la rotta tra Afghanistan, Egitto, Marocco, Pakistan e India. Nausicaa ha raccolto le vite arrivate sui nostri lidi per chiedere permesso e trovare ospitalità in nome degli dei.
Abbiamo raccolto vissuti (affetti, ricordi, viaggi) e li abbiamo innestati sulla trama dell’odissea omerica. Ogni incontro un quadro, ogni quadro una storia, una casa, un’emozione da condividere con un pubblico accogliente.
La musica di un bongo suonato da Aymen e del violino di Massimo si sono contaminate dando il senso e l’armonia di un incontro tra Oriente e Occidente.
Le scenografie disegnate dal pittore Maurizio hanno tracciato la geografia tra le identità diverse. L’ingresso allo spettacolo è gratuito, una piccola offerta libera è gradita.