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I mercanti del tempio


Teatro Laboratorio di Verona
Sabato 18 aprile 2015, ore 21.00

I mercanti del tempio

di e con Don Marco Campedelli e i burattini di Nino Pozzo
musica dal vivo con Dario Righetti, Cristina Ribul Moro, Roberto Baba Alberti

Gruppo Narrazione Il Nardo-Teatro Mondo Piccino/Compagnia Nino Pozzo

Un racconto che interroga su di una questione centrale di oggi: la sacralizzazione di un mercato che disumanizza la vita e crea nel mondo discriminazioni e ingiustizie.
Un invito al risveglio da un sonno troppo lungo e complice del potere.

Spettacolo di narrazione, per attori e burattini, rivolto a tutti

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L’incasso della serata sarà devoluto a Caritas Baby Hospital di Betlemme

info
045/8031321 – 3466319280
http://www.teatroscientifico.com

TEATRO LABORATORIO. Molto pubblico per l’erede di Nino Pozzo

Burattini che scacciano i mercanti dal tempio

Michela Pezzani

Don Campedelli con il gruppo Nardo ha usato l’ironia intelligente per far riflettere sulla corruzione

Al Teatro Laboratorio, gremito fino all’inverosimile per la singolare rappresentazione I mercanti del tempio, scritto e interpretato da don Marco Campedelli al fianco della compagnia il Nardo, la virtuosa fisarmonica di Dario Righetti, insieme ai musicisti Cristina Ribul Moro e Roberto Baba Alberti, ha accompagnato, sugli accordi dello sconfinato brio ispirato dalla musica popolare, una riflessione critica e drammaturgicamente poetica sul potere e il privilegio dei corrotti a scapito degli umili: una bella anamnesi dei vizi e virtù dell’umanità, a partire da quella con cui si vive a stretto contatto quotidiano.
Nel fare la punta su come gira male il mondo in quanto a vuoti di contenuti spirituali ed umani, non ha avuto peli sulla lingua il prete burattinaio Campedelli, erede dell’arte del suo maestro di baracca e di vita Nino Pozzo, e saranno anche teste di legno i suoi burattini, ma non ne è uscita segatura ma saggezza.
Coadiuvato dai movimenti scenici degli attori del Nardo impegnati a legare gli interventi del sacerdote con storie mimate, danze, ombre cinesi e gag, Campedelli è partito da episodi della Bibbia per fornire in chiave divertente, occasioni di revisione intelligente degli stereotipi di quel cattolicesimo di forma e non di contenuti, compreso il beghinaggio e la politica corrotta del «buon bocòn». Ridendo e scherzando, ma con una profondità di visione ed un respiro (parola cara all’artista) nuovo che hanno lasciato il segno ed anche sensibilizzando sul Caritas Baby Hospital, la struttura sanitaria che a Betlemme cura i bambini palestinesi.