Nel primo incontro del Neri Pozza Book Club di Verona, ospitato al Piccolo Teatro di Giulietta, si è discusso del libro di Matthew Thomas "Non siamo più noi stessi". Piccolo Teatro di Giulietta

Neri Pozza Book Club Verona – Matthew Thomas


Nel primo incontro del Neri Pozza Book Club di Verona, ospitato al Piccolo Teatro di Giulietta, si è parlato del libro di Matthew Thomas “Non siamo più noi stessi“.

Matthew Thomas è nato nel Bronx, a New York, e cresciuto nel Queens. Laureato alla University of Chicago, ha un Master of Arts in scrittura presso la Johns Hopkins University e un Master of Fine Arts presso la University of California, da cui è stato premiato con il Graduate Essay Award. Vive con la moglie e i figli in New Jersey.

Non siamo più noi stessi

Matthew Thomas Non siamo più noi stessi

collana: I Narratori delle Tavole

ISBN 978-88545-0771-5 Pagine 640 Euro 19,00 Collana: I Narratori delle Tavole

Verso la fine degli anni Trenta, i genitori di Eileen Tumulty lasciano l’Irlanda e approdano nel Woodside, il quartiere operaio del Queens, a New York. La piccola Eileen viene al mondo quando Mike Tumulty, suo padre, ha già messo solide radici in terra d’America diventando Big Mike, il re del Doherty’s Bar dalle spalle larghe e dal pugno grande quanto la testa di un neonato, il gigante irlandese attorno al quale gli avventori del Woodside si riuniscono come se andassero dal prete. Big Mike proviene da una famiglia con dodici figli, ma Eileen trascorre la sua infanzia senza fratelli né sorelle, in un palazzo di quattro piani incastonato tra le case serrate lungo una sopraelevata. Tre sere a settimana, suo padre smette i panni dell’operaio e indossa quelli del barista e, da Doeherty’s e in altri locali, spilla birra con smaccata cadenza irlandese, come un attore in tournée. Commessa in una pasticceria sulla Quarantaduesima, sua madre rientra spesso tardi la sera. Una volta a casa, allunga il corpo alto e magro sul divano, con un immancabile bicchiere di scotch in una mano e  una sigaretta nell’altra. Eileen sogna così per anni quello che non ha: caminetti in cui arde un fuoco accogliente, mobili rivestiti di stoffa simile a seta, come quelli che si vedono nelle vetrine della Quinta Avenue, appartamenti affacciati  su splendidi giardini, che custodiscono mondi e famiglie perfette, simili a quelle sbirciate un giorno davanti al grande prato di Jackson Heights. Negli anni Sessanta, giovane donna attraente, incontra Ed Leary, e sente per la prima volta il cuore avviarsi di colpo, come un motore in un pomeriggio d’inverno. Ed Leary è ordinato e magro, con i lineamenti ben definiti, e quando sorride gli spuntano delle rughe che gli danno una solennità seducente. Inoltre è uno scienziato, un esperto del cervello. Sposarlo significa per Eileen avviarsi sulla strada della realizzazione dei suoi sogni. I sogni, però, si sa, spesso non sono che chimere. Col trascorrere del tempo, l’eccentrica abitudine di Ed di rinunciare ai più piccoli piaceri in nome di un’esistenza interamente dedita agli studi, si mostra come una fissazione assurda, un’ossessione che lo spinge a rinunciare a un lavoro ben remunerato e a isolarsi dal mondo. Fino al giorno in cui ciò che ne è oscuramente all’origine si svela in tutta la sua crudeltà, al punto di fare di Ed un uomo non più in grado di essere se stesso. Romanzo di grande successo al suo apparire negli Stati Uniti, celebrato dal New York Times e dal Guardian come libro dell’anno, Non siamo più noi stessi è una di quelle rare opere in cui la vita vera, coi suoi sogni e le sue disillusioni, i suoi trionfi e le sue cadute, i suoi «misteri della mente e del cuore» (Joshua Ferris), irrompe nella letteratura.
«La mente è un mistero e così, il cuore. Con Non siamo più noi stessi Matthew Thomas ha scritto un capolavoro su entrambi. C’è tutto: come viviamo, come amiamo, come moriamo e come teniamo duro…». Joshua Ferris
«Il devastante romanzo d’esordio di Matthew Thomas è una storia famigliare cruda, onesta e così intima che vi colpirà nel profondo». The New York Times
«Un esordio magistrale». Vanity Fair
«Un’accattivante saga familiare. Forse la migliore dai tempi de Le correzioni». Entertainment Weekly
«Evocando mirabilmente la vita di una donna all’interno del contesto irlandese operaio, Thomas ci regala il ritratto definitivo delle dinamiche sociali del XX secolo americano. Un libro indimenticabile». Publishers Weekly 
«Matthew Thomas ha impiegato dieci anni per scrivere Non siamo più noi stessi. Il risultato, però, vale l’attesa». Guardian