La statua del pittore Paolo Veronese sul lungadige a Verona Mostre

Mostra bibliografica su Pietro Caliari


Mostra bibliografica “Pietro Caliari (1841-1920) scrittore e storico: da l’Angiolina al Veronese”

Protomoteca della Biblioteca civica di Verona
7 luglio – 27 settembre 2014

caliari

Pietro Caliari (1841-1920) scrittore e storico: da l’Angiolina al Veronese

a cura di Agostino Contò, una delle iniziative collegate alla grande mostra che la città di Verona dedica al pittore Paolo Veronese. I materiali saranno visibili fino a sabato 27 settembre negli orari di apertura della Biblioteca Civica (lunedì 14-19, dal martedì al venerdì 9-19, sabato 9-14).

Ordinato sacerdote nel 1865, ottenne la cattedra di belle lettere presso le scuole tecniche di Verona (dove ebbe come allievo il giovane Emilio Salgari); fu autore di svariati componimenti letterari in versi e in prosa, ed è ricordato, oltre che per il noto romanzo L’Angiolina (dopo la prima, del 1884, ebbe altre sette edizioni), per uno studio sul Tesoro di Brunetto Latini, per le raccolte di Antiche villotte e altri canti del folklore veronese (1900) e, soprattutto, per una documentata (e ancora utile punto di riferimento per gli studi) biografia di Paolo Veronese, suo lontano avo (1888). Singolare figura di religioso “di forti sentimenti liberali”, fu attivo nella scena culturale veronese anche come presidente della Società Letteraria.
La mostra che si terrà in Protomoteca permette di illustrare i vari aspetti della vita e dell’attività del Caliari, attraverso i documenti che costituiscono il ricco fondo intitolato, appunto, a Pietro Caliari: si tratta di ben 38 faldoni – acquisiti da una decina d’anni tra le raccolte della Biblioteca Civica – comprendenti pubblicazioni, materiali di studio, fotografie, corrispondenza familiare e di lavoro.
Tra le carte del Fondo Caliari della Biblioteca Civica di Verona esistono tutti i materiali preparatori, le schede e gli appunti di lavoro, che permettono di illustrare la genesi e fortuna del libro dedicato al Veronese e l’attenzione per la storia dell’arte, oltre che di seguire più in generale i vari e molteplici aspetti della vita e dell’attività letteraria di Pietro Caliari.
Particolarmente ricco l’epistolario, che documenta come fosse stata ampia la diffusione (e l’apprezzamento) delle sue opere.