Debutta venerdì 17 ottobre ore 21.00 a Verona, Teatro Laboratorio, il nuovo spettacolo del Teatro Scientifico: “La bambola” e La putana”, diretto e interpretato da Isabella Caserta e Francesco Laruffa, due atti unici mai rappresentati dello psichiatra veronese Vittorino Andreoli, accomunati dalla tematica sessuale. Andreoli, con il linguaggio scarno e diretto della quotidianità, non edulcorato, drammatico e ironico, che squarcia il velo di perbenismo ipocrita sotto il quale l’uomo ama nascondersi, ci conduce in un mondo dove ogni cosa è rappresentata per quello che è e all’estremo (sesso, sentimenti, violenza e passioni) per rivelarci le pulsioni dell'uomo, i suoi desideri più proibiti e segreti. Teatro di parola che squarcia e scopre l'io recondito, che lo svela nella sua crudezza per cercare di capire il disagio, la malattia, la realtà. “La bambola” racconta di un uomo (potrebbe essere il vicino della porta accanto) e le sue ossessioni. Andreoli, profondo conoscitore della mente umana, sviluppa in maniera insolita il tema della violenza contro le donne, indaga nella mente del maschio e racconta cosa avviene nella testa di quest'uomo. “Hai le scarpe che ho scelto. Tu non puoi cambiare idea. Tu sei mia. Mia per sempre. Tu pensi quello che io penso. Tu vuoi quello che io voglio." “La putana”: confessioni tra il divertente e l'amaro di una donna che, con un linguaggio popolare e senza filtri, parla al pubblico della sua vita, dei suoi desideri e della cruda realtà del suo quotidiano. Con un passato di sofferenza che lei in qualche modo giustifica, accetta con pragmatica rassegnazione l'ineluttabilità del suo destino e del suo “mestiere” che racconta in modo schietto, sincero e con disinvoltura, celando l'amarezza che però in alcuni momenti emerge. Spaccato sociale che ci mostra un mondo che non è lontano come si potrebbe pensare, ma che spesso si preferisce non vedere o tenere nascosto. Lo spettacolo è consigliato esclusivamente a un pubblico adulto. Teatro Laboratorio

La bambola e La putana al Teatro Laboratorio


Teatro Laboratorio di Verona
17, 18, 29, 30, 31 ottobre ore 21.00 – domenica 19 ottobre ore 16.30

“lA BAMBOLA” e “LA PUTANA”

due atti unici mai rappresentati

Due atti unici dello psichiatra veronese Vittorino Andreoli, accomunati dalla tematica sessuale. Andreoli, con il linguaggio scarno e diretto della quotidianità, non edulcorato, drammatico e ironico, che squarcia il velo di perbenismo ipocrita sotto il quale l’uomo ama nascondersi, ci conduce in un mondo dove ogni cosa è rappresentata per quello che è e all’estremo (sesso, sentimenti, violenza e passioni) per rivelarci le pulsioni dell’uomo, i suoi desideri più proibiti e segreti. Teatro di parola che squarcia e scopre l’io recondito, che lo svela nella sua crudezza per cercare di capire il disagio, la malattia, la realtà.

La bambola
Un uomo (potrebbe essere il vicino della porta accanto) e le sue ossessioni.
Hai le scarpe che ho scelto. Tu non puoi cambiare idea. Tu sei mia. Mia per sempre. Tu pensi quello che io penso. Tu vuoi quello che io voglio.”
Il tema della violenza contro le donne sviluppato da Andreoli in maniera insolita.

La putana
Confessioni tra il divertente e l’amaro di una donna che, con un linguaggio popolare e senza filtri, parla al pubblico della sua vita, dei suoi desideri e della cruda realtà del suo quotidiano.

Vedi anche

Applausi per Isabella Caserta e Francesco Laruffa

Comunicato stampa:

Debutta venerdì 17 ottobre ore 21.00 a Verona, Teatro Laboratorio, il nuovo spettacolo del Teatro Scientifico: “La bambola” e La putana”, diretto e interpretato da Isabella Caserta e Francesco Laruffa, due atti unici mai rappresentati dello psichiatra veronese Vittorino Andreoli, accomunati dalla tematica sessuale. Andreoli, con il linguaggio scarno e diretto della quotidianità, non edulcorato, drammatico e ironico, che squarcia il velo di perbenismo ipocrita sotto il quale l’uomo ama nascondersi, ci conduce in un mondo dove ogni cosa è rappresentata per quello che è e all’estremo (sesso, sentimenti, violenza e passioni) per rivelarci le pulsioni dell’uomo, i suoi desideri più proibiti e segreti. Teatro di parola che squarcia e scopre l’io recondito, che lo svela nella sua crudezza per cercare di capire il disagio, la malattia, la realtà.
“La bambola” racconta di un uomo (potrebbe essere il vicino della porta accanto) e le sue ossessioni. Andreoli, profondo conoscitore della mente umana, sviluppa in maniera insolita il tema della violenza contro le donne, indaga nella mente del maschio e racconta cosa avviene nella testa di quest’uomo. “Hai le scarpe che ho scelto. Tu non puoi cambiare idea. Tu sei mia. Mia per sempre. Tu pensi quello che io penso. Tu vuoi quello che io voglio.”
“La putana”: confessioni tra il divertente e l’amaro di una donna che, con un linguaggio popolare e senza filtri, parla al pubblico della sua vita, dei suoi desideri e della cruda realtà del suo quotidiano. Con un passato di sofferenza che lei in qualche modo giustifica, accetta con pragmatica rassegnazione l’ineluttabilità del suo destino e del suo “mestiere” che racconta in modo schietto, sincero e con disinvoltura, celando l’amarezza che però in alcuni momenti emerge. Spaccato sociale che ci mostra un mondo che non è lontano come si potrebbe pensare, ma che spesso si preferisce non vedere o tenere nascosto. Lo spettacolo è consigliato esclusivamente a un pubblico adulto.

Repliche 18 (ore 21.00) e 19 ottobre (ore 16.30). Dopo l’interruzione dovuta alla presenza del Teatro Scientifico al Festival Potenza Teatro con il “corto” teatrale “Che ne dici di venirmi a salvare?”, lo spettacolo sarà ripreso, sempre al Teatro Laboratorio, il 29, 30, 31 ottobre ore 21.00. Biglietteria aperta un’ora prima dello spettacolo. Ingresso euro 10/8, ingresso disabile con accompagnatore euro 1+1. Info e prenotazioni 045/8031321-3466319280 www.teatroscientifico.com

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Teatro Laboratorio – Stagione teatrale 2014-2015

Su proposta dell’Associazione disMappa, i Teatri firmatari di questo Manifesto intendono promuovere le proprie attività artistiche e culturali rendendo più semplice la partecipazione del pubblico con disabilità, decidendo a tal fine di adottare le seguenti disposizioni: Concedere le agevolazioni qui descritte alle persone con percentuale di invalidità certificata uguale o superiore a 70%, compatibilmente con il numero dei posti riservati da ciascuna struttura. Facilitare la prenotazione dei biglietti disabile + eventuale accompagnatore rendendo possibile la prenotazione telefonica o tramite e-mail. Visto il numero limitato di posti riservati, le prenotazioni dovranno avvenire il prima possibile; i Teatri non sono tenuti ad assicurare l’ingresso senza prenotazione. Alle persone aventi diritto potrà essere richiesta la certificazione alla prima prenotazione, questa sarà inserita in un database condiviso dai Teatri e rimarrà valida per le successive prenotazioni. Assicurare che i posti degli accompagnatori siano accanto al posto riservato alla persona con disabilità. Agevolare l’acquisto dei biglietti tramite pagamento online o con ritiro e pagamento diretto il giorno dello spettacolo. I Teatri, sottoscrivendo questo Manifesto, si impegnano a non applicare tariffe superiori a quelle qui di seguito specificate, mentre non sono posti vincoli per offerte più vantaggiose. o Per gli spettacoli a prezzo unico si stabilisce di applicare le seguenti tariffe: disabilità 70-90 %: 2 ridotti disabilità 91-100%: 1 ridotto (disabile) e 1 gratuito (accompagnatore) o Per gli spettacoli a prezzi differenziati per zona: disabilità 70-90%: 2 biglietti del settore più economico disabilità 91-100%: 1 biglietto del settore più economico (disabile) e 1 gratuito (accompagnatore) Per gli spettacoli non gestiti direttamente i Teatri proporranno di aderire alle disposizioni di questo Manifesto agli eventuali gestori terzi, i quali potranno accettare o meno.

Il Teatro Laboratorio aderisce al Manifesto dei Teatri accessibili e offre per la stagione 2014-2015 il biglietto disabile + accompagnatore al prezzo speciale di 1+1 euro