Il cast de La bisbetica domata testimone di accessibilità per dismappa dopo la conferenza stampa in Sala Arazzi. Nancy Brilli, Cristina Pezzoli, Stefano Annoni, Brenda Lodigiani, Gennaro Di Biase, Igi Meggiori, Dario Merlini, Valerio Santoro, Federico Pacifici e Anna Vinci. Accessibile è meglio

Il cast de La bisbetica domata per Accessibile è meglio


Il cast de La bisbetica domata testimone di accessibilità per dismappa dopo la conferenza stampa in Sala Arazzi.

Nancy Brilli, Cristina Pezzoli, Stefano Annoni, Brenda Lodigiani, Gennaro Di Biase, Igi Meggiori, Dario Merlini, Valerio Santoro, Federico Pacifici e Anna Vinci.

Il cast de La bisbetica domata testimone di accessibilità per dismappa dopo la conferenza stampa in Sala Arazzi.  Nancy Brilli, Cristina Pezzoli, Stefano Annoni, Brenda Lodigiani, Gennaro Di Biase, Igi Meggiori, Dario Merlini, Valerio Santoro, Federico Pacifici e Anna Vinci.

ESTATE TEATRALE VERONESE. Domani alle 21,15 debutta al Teatro Romano il nuovo allestimento shakespeariano

La «Bisbetica» come una recita che mescola attori e personaggi

Simone Azzoni

È la storia di una compagnia che sta provando il testo. Nancy Brilli è la protagonista: «Il monologo finale sarà una sorpresa». La regista Cristina Pezzoli: «Niente di femminista»

martedì 21 luglio 2015 SPETTACOLI, pagina 42

«Dopo undici versioni della Bisbetica domata speriamo in una novità», ha esordito Giampaolo Savorelli, direttore artistico dell’Estate Teatrale Veronese, presentando assieme all’assessore allo Sport e Tempo libero Alberto Bozza lo spettacolo che debutterà domani (alle 21,15). La regia è di Cristina Pezzoli che ritorna al Teatro Romano dopo esserci stata ventitré anni fa come assistente di Massimo Castri. «Provare a Roma con questo caldo è stato un gesto fisico estremo», ha esordito l’energica regista. «Di Bisbetiche ne abbiamo viste di tutte le salse. L’opera shakespeariana ha una trama piuttosto complicata perché accanto al nodo Petruccio-Caterina ci sono tutte le storie dei giovani che moltiplicano travestimenti e complicazioni. Ci siamo soffermati sulla cornice, quella di Sly che sembra sparire nella seconda scena tanto che il pubblico si dimentica che sta assistendo ad una recita». Teatro nel teatro, dunque, che ricorda Rumori fuori scena, o Nel bel mezzo di un gelido inverno (che rifà Amleto) «Abbiamo immaginato attori che nel contemporaneo si trovino improvvisamente senza regista. Tra essi Caterina assume le parti del capocomico e guida la recita», spiega la regista. Tempo della scena e tempo della recita che si sovrappongono dunque e ridanno senso anche a quella sottomissione apparentemente così facile a cui si sottopone Caterina e rendono accettabile anche ai giorni nostri la violenza becera di Petruccio. Nessuna versione femminista o ideologica, con quel famoso monologo finale tutto da scoprire.«Ce lo siamo chiesti come fare quel monologo» ha spiegato una elegantissima Nancy Brilli, «e alla fine abbiamo scelto Shakespeare». L’attrice canterà pure all’interno di questo progetto che le ha chiesto molto. «Sì, la canzone che faccio è una delle tante follie efficaci. La Pezzoli non mi ha chiesto di cambiare acconciatura, ma ha voluto qualcosa che andasse aldilà della superficie. E questo alle attrici non viene chiesto spesso. Io non sono Caterina di mio, ho dovuto tirar fuori altro». Per un progetto ambizioso che per la prima volta la vede diretta da una donna e per la prima volta al Romano. «Volevo fare uno spettacolo importante e se si deve sognare meglio sognare un castello che una casetta, e siamo sulla strada del castello». Lei e il suo giovane compagno che l’attrice romana lancia nell’empireo della notorietà. La regista lo ha scelto giovane per ridare equilibrio drammaturgico ai ruoli, un ragazzo che va alla conquista di una zitella. «Ho la fortuna di lavorare con persone intelligenti», ha detto Matteo Cremon che vestirà i panni di Petruccio, «non potevo fare che Shakespeare, sono nato sotto il castello di Montecchio». Se tutti i personaggi sono protagonisti, lo sono anche i tecnici delle luci, lo scenografo e la costumista Nicoletta Ercole: «Mi ha illuminato il colore della scenografia», ha spiegato riferendosi al lavoro di Giacomo Andrico. «Con la Pezzoli non lavoro in modo analitico» ha commentato lo scenografo «ma per induzioni, ci si spiazza a vicenda. In questo modo volumi e colori diventano evocati. Per questa Bisbetica ho pensato ad una catasta di bauli da cui emana un sentore shakespeariano». Il resto del cast: Stefano Annoni (Lucenzio), Brenda Lodigiani (Bianca), Gennaro Di Biase (Ortensio), Igi Meggiorin (Grumio), Dario Merlini (Tranio), Valerio Santoro (Dr. Jolly), Federico Pacifici (Gremio) e Anna Vinci (Vedova). Lo spettacolo, prodotto da La Pirandelliana, resta in scena fino al 26 luglio. Giovedì alle 17,30 alla Biblioteca civica, incontro con gli attori ad ingresso libero.

La bisbetica domata su dismappa


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