20150702 Rosencrantz e Guildenstern sono morti Verona dismappa 676 Teatro romano

Estate teatrale veronese 2015


Teatro Romano
dal 2 luglio al 14 agosto 2015

Per tutti gli spettacoli in cartellone, eccetto il Gala di Mezza Estate, è prevista la gratuità per spettatore disabile e accompagnatore. Visto il numero limitato dei posti è vivamente consigliata la prenotazione alla Biglietteria di Palazzo Barbieri o Boxoffice

PROSA. 2, 3, 4 luglio 2015

Rosencrantz e Guildenstern sono morti di Tom Stoppard, regia di Leo Muscato.

Rosencrantz e Guildenstern sono morti

Inaugura il Festival shakespeariano uno Shakespeare un po’ speciale rivisitato da Tom Stoppard. I protagonisti di Rosencrantz e Guildenstern sono morti (la versione cinematografica è stata premiata con il Leone d’Oro alla Mostra del Cinema di Venezia del 1990), sono due personaggi minori di Amleto, due amici d’infanzia del principe di Danimarca chiamati a corte per cercare di capire le ragioni della follia di Amleto. Nei ruoli principali tre volti noti della tv: Vinicio Marchioni, Daniele Liotti e Gianfelice Imparato, guidati dal regista Leo Muscato.

Vinicio Marchioni, che nello spettacolo interpreterà Rosencrantz, è conosciuto dal pubblico soprattutto grazie al ruolo di “Freddo” nella serie cult Romanzo criminale ispirata alla vera storia della Banda della Magliana, in onda su Sky. Il suo percorso artistico però passa anche dal teatro, dove ha lavorato con Luca Ronconi, Antonio Latella e Giuseppe Martini e dal cinema, recitando sui set di Woody Allen, Sergio Castellitto, Valeria Golino. Con il film di Aureliano Amadei 20 sigarette sulla strage di Nassiriya, viene candidato al David di Donatello e vince il Nastro d’Oro.

Daniele Liotti, che interpreta Guildenstern, dopo un passato da calciatore ha debuttato nel mondo dello spettacolo iniziando dalla tivù dove ha interpretato La quindicesima pistola, Sant’Antonio di Padova, Dottor Zivago, Il bell’Antonio, Il capo dei capi e Il generale dei briganti. Al cinema si è fatto conoscere soprattutto con il film Cresceranno i carciofi a Mimongo di Fulvio Ottaviano. Tra gli altri, ha lavorato anche con Felice Farina (Bidoni), Umberto Marino (Finalmente soli), Vicente Aranda (Giovanna la pazza), Giovanni Veronesi (Streghe verso nord) e Stefano Incerti (La vita come viene). Liotti e Marchioni sono stati interpreti del film di Paolo Genovese Tutta colpa di Freud (2014) sul cui set hanno dunque avuto la possibilità di lavorare insieme.

Li affianca un altro attore eclettico: Gianfelice Imparato, che pure si divide tra teatro, cinema e tivù. Proprio in televisione è stato tra gli interpreti di1992 (sulle vicende di Tangentopoli e Mani pulite) che si è appena conclusa.
Rosencrantz e Guildenstern sono morti è prodotto da Bananas e da Khora Teatro.

«Rosencrantz e Guildenstern – dice il regista Muscato – sono morti, ma ancora non lo sanno. A dire il vero, Guildenstern lo sospetta, ma non ha il coraggio
di dirlo ad alta voce. Rosencrantz, invece, non sembra sfiorato dal minimo presentimento, e tutte le stranezze che gli accadono attorno, non lo lasciano perplesso nemmeno un po’. Sono in viaggio, o almeno è ciò che credono, visto che non si muovono mai. Sono stati convocati d’urgenza dal nuovo Re di Danimarca. Ed è lì che sono diretti. Nel bel mezzo del viaggio, in un luogo in mezzo al nulla, appare improvvisamente una compagnia di attori, capitanati da un irresistibile capocomico. A un certo punto, i comici scompaiono e Rosencrantz e Guildenstern si ritrovano nel castello di Elsinore, poi su una nave assalita dai pirati nel bel mezzo di una tempesta e qui improvvisamente riappaiono i comici di prima. Il teatro dell’assurdo si appropria così del favoloso mondo elisabettiano. Un’occasione imperdibile – conclude Muscato – per ridere di gusto di tutte le idiosincrasie e le paure del signor William Shakespeare».

Bananas Srl – Khora Teatro

ROSENCRANTZ E GUILDENSTERN SONO MORTI

di Tom Stoppard
tratto da Amleto di William Shakespeare
con Vinicio Marchioni, Daniele Liotti e Gianfelice Imparato
regia Leo Muscato
prima nazionale

9, 10, 11, 13, 14 luglio

I Rusteghi di Goldoni
regia di Giuseppe Emiliani

I rusteghi

La sezione prosa dell’Estate Teatrale Veronese prosegue con uno dei titoli di Carlo Goldoni più noti e amati dal pubblico: I rusteghi, in programma dal 9 al 14 luglio 2015 (escluso il 12) sempre in prima nazionale.

Lunardo, Maurizio, Simon e Canciano, un quartetto di burberi e scontrosi, sono al centro di intrighi e sotterfugi per combinare i matrimoni dei loro figli. La produzione del Teatro Stabile del Veneto ha puntato su interpreti specializzati nel repertorio goldoniano: Stefania FelicioliGiancarlo Previati Piergiorgio Fasolo.

La regia, di Giuseppe Emiliani, evidenzia la grande metafora del teatro che percorre la commedia ed è avvertibile sin dalle prime battute, in particolare in quella di Lucietta: “Debotto xe fenio el carneval e gnanca una strazza de comedia no avemo visto” dove traspare un mondo “rustego” che tende a considerare il Teatro come un rito pericoloso e inutile. «Nei Rusteghi – sottolinea il regista – traspare la grande fiducia di Goldoni nel teatro a cui attribuisce una notevole funzione sociale e civile.

I rusteghi esprimono un teatro moderno. Perché in questo universo domestico di rancori e ossessioni, non ci sono alla fine né cordialità né riscatti: c’è solo l’effimera tenerezza della scena nuziale conclusiva, che non reca un vero sollievo. La commozione finale dei quattro rusteghi, occasionalmente sconfitti, non prelude a significativi cambiamenti. Ed è questa la sottile crudeltà sottesa alla commedia. Ed è anche – conclude Emiliani – la sua straordinaria modernità».

Teatro Stabile del Veneto
I RUSTEGHI
di Carlo Goldoni
con Stefania Felicioli, Giancarlo Previati e Piergiorgio Fasolo
regia Giuseppe Emiliani
prima nazionale

22, 23, 24, 25, 26 luglio

La bisbetica domata di Shakespeare con Nancy Brilli, regia di Cristina Pezzoli.

La bisbetica domata

Il secondo appuntamento shakespeariano è con La bisbetica domata in scena dal 22 al 26 luglio in prima nazionale.

La commedia, particolarmente divertente, è tutta giocata sullo scontro tra due mondi che sembrano agli antipodi: quello femminile e quello maschile. A indossare i panni della bisbetica del titolo, Caterina, è Nancy Brilli, attrice con un grandissimo curriculum al cinema, in tivù e a teatro. In passato il ruolo è stato interpretato da altre attrici di talento come Anna Maria Guarnieri, Valeria Moriconi, Carla Gravina, Mariangela Melato e Anna Galiena.

Questa edizione, a firma di Cristina Pezzoli (allieva di Massimo Castri), è, in una sorta di ribaltamento dei ruoli, una Bisbetica dalla parte della donna. È infatti l’irascibile Caterina-Nancy Brilli a tirare le fila della vicenda, in nome anche di un’età più matura rispetto a quella di Petruccio, il co-protagonista cui è riservata una parte più defilata. Lo spettacolo è una produzione La Pirandelliana.

«Non mi interessava – dice la regista Pezzoli – fare un allestimento “femminista” e trasformare Caterina in una specie di eroina martire vittima di un Petruccio mostruoso che la riduce all’obbedienza attraverso l’esercizio crudele e ottuso della violenza. Quasi nello stile di un’opera pop e con forti valenze comiche e surreali, lo spettacolo racconta, con i meccanismi del “teatro nel teatro”, l’allestimento burrascoso di una Bisbetica domata con il regista che se ne va dopo numerose liti col produttore». Sulla falsariga di Nel bel mezzo di un gelido inverno (1995) di Kenneth Branagh e di Vanya nella 42esima (1994) di Louis Malle il testo da rappresentare e il vissuto degli attori s’intrecciano dunque in un gioco metateatrale che consente ulteriori chiavi di lettura.

 

La Pirandelliana
LA BISBETICA DOMATA
di William Shakespeare
con Nancy Brilli
regia Cristina Pezzoli
prima nazionale

DANZA. 17, 18 luglio 2015

Les Ballets Jazz de Montréal
coreografie di Soto, Pederneiras, Marshall.

Les Ballets Jazz de Montréal

A inaugurare la sezione danza, sono – il 17 e 18 luglio – Les Ballets Jazz de Montréal, compagnia nata nel 1972 e divenuta negli anni un simbolo, a livello internazionale, di rinnovamento continuo tanto da essere battezzata, da alcuni critici, una compagnia “always on the move”.

Propongono il trittico Zero in On, coreografia di Cayetano Soto e musica di Philip Glass, Rouge coreografia di Rodrigo Pederneiras e musica di Paul Baillargeon e Harry, coreografia di Barak Marshall su musiche di autori vari che spaziano dal jazz alle canzoni folk israeliane. Ad aprire la serata è Zero in On che significa “focalizzare l’attenzione”. «In zero secondi – spiega Cayetano Soto – bisogna impadronirsi e dirigere la propria energia e potenza. La struttura del passo a due Zero in On creato nel 2010 prevede la riduzione dello spazio scenico per focalizzare lo sguardo degli spettatori sui danzatori». Segue, in prima italiana assoluta, Rouge del brasiliano Rodrigo Pederneiras, balletto che ha debuttato con grande successo a Boston lo scorso novembre. Leader della prestigiosa compagnia Grupo Corpo nata nel 1975, Pederneiras sa abbinare classico e contemporaneo alla danza latina facendo trionfare l’atletismo e la sensualità.

Chiude la serata Harry, del californiano (di origini israeliane) Barak Marshall, balletto ispirato alle battaglie della vita nelle quali ognuno di noi si imbatte. «La vita – scrive il coreografo – è una costante lotta. Siamo costretti a confrontarci quotidianamente con conflitti che concernono la cultura, il genere, la specie. Tra uomini e donne, poi, il compromesso regna sovrano. Tra speranze e humour il lavoro ruota attorno a un certo Harry che si strugge fisicamente e mentalmente per vincere la sua battaglia».

 

LES BALLETS JAZZ DE MONTRÉAL
ZERO IN ON coreografia Cayetano Soto, musica Philip Glass
ROUGE coreografia Rodrigo Pederneiras, musica Paul Baillargeon
HARRY coreografia Barak Marshall, musiche di autori vari

28, 29, 30, 31 luglio, 1, 2, 4, 5, 6, 7, 8, 9 agosto 2015

Momix in W Momix Forever, coreografie di Moses Pendleton.

Momix

Tornano al Teatro Romano, dopo due anni di assenza, i Momix, il gruppo di ballerini-illusionisti più famoso al mondo per la bellezza e la fantasia dei suoi spettacoli assurti a vero e proprio cult. Presentano il loro ultimo spettacolo, a firma di Moses Pendleton, W MOMIX Forever – 35° anniversario.

Lo spettacolo rappresenta il coronamento di trentacinque anni di attività dei Momix che nel corso della loro lunga storia hanno calcato le scene più importanti di tutto il mondo. E’ una raccolta delle più suggestive e significative coreografie di Moses Pendleton (carismatico creatore della compagnia) a festeggiare questo anniversario.

Della carrellata faranno parte nuove creazioni e sequenze da capolavori che hanno segnato la lunga carriera della compagnia: dagli storici Momix Classics, Passion, Baseball, fino al più recente Bothanica e all’ultimo grande successo Alchemy visto due anni fa al Teatro Romano.

«Lo spettacolo – dice Julio Alvarez, produttore della compagnia – sarà ancora una festa fra i Momix e il loro pubblico, un binomio perfetto che da trentacinque anni diverte, suscita grandi emozioni, e si prende anche un po’ in giro creando nel frattempo grande poesia».

W Momix Forever – 35° anniversario
uno spettacolo di
Moses Pendleton

14 agosto 2015

Balletto dell’Arena di Verona in Gala di mezza estate, coreografie di Renato Zanella

Balletto Arena di Verona – Gala di mezza estate al Teatro Romano  

Chiude la sezione danza un Gala con due coreografie di Renato Zanella.

In programma il 14 agosto alle ore 21 L’uccello di fuoco e in prima nazionale La sagra della primavera di Igor Stravinskij.

Coreografia, scene, costumi e luci di Renato Zanella.

Primi ballerini solisti e corpo di ballo dell’Arena di Verona.

Balletto dell’Arena di Verona
GALA DI MEZZA ESTATE
L’uccello di fuoco
La sagra della primavera
coreografie Renato Zanella

20150514 Estate teatrale veronese

ESTATE TEATRALE. Debutta giovedì al Romano «Rosencrantz e Guildenstern sono morti»

Uno Shakespeare pop che mette a nudo Amleto

Alessandra Galetto

Il produttore Alessandro Preziosi: «Un’operazione di grande modernità Ma per i 400 anni dalla morte del poeta, nel 2016, un testo classico»

martedì 30 giugno 2015 SPETTACOLI, pagina 54

Parlare di Shakespeare attraverso l’opera di altri autori nel segno della modernità. Così Alessandro Preziosi riassume l’operazione realizzata come produttore di Rosencratz e Guildenstern sono morti di Tom Stoppard, che debutta al Teatro Romano dopodomani, giovedì 2 luglio (repliche fino a sabato 4), per la regia di Leo Muscato, con protagonisti Daniele Liotti, Vinicio Marchioni e Gianfelice Imparato. Lo spettacolo è infatti prodotto da Khora-Teatro insieme a Bananas. E Khora-Teatro è appunto la compagnia di produzione che fa capo ad Alessandro Preziosi, affiancato da Tommaso Mattei e Aldo Allegrini, e che in questa occasione collabora con un’altra compagnia di punta, Bananas, produttrice di Zelig. «Grazie a questo gruppo di lavoro che unisce molti e differenti talenti del panorama teatrale attuale», spiega Preziosi, «abbiamo voluto portare al Festival shakespeariano, con il quale abbiamo già avuto un grande feeling nelle passate collaborazioni, uno Shakespeare che mostra l’altra faccia di Amleto, quella comica. Qualcosa, per capirci, che ricorda Che cosa sono le nuvole? di Pasolini, riscrittura dell’Otello. Il testo di Stoppard, che prende due personaggi minori di Amleto e li fa diventare protagonisti di un surreale viaggio verso Elsinore, chiamati alla corte del principe di Danimarca, ci consente da un lato di capire meglio chi è Amleto, e dall’altro di smontare la scrittura alta dell’autore e di indagare oltre quanto questa ci concederebbe, per scoprire come Shakespeare sa connotare anche i personaggi minori. Rosencrantz e Guildenstern incarnano la bontà, che alla fine viene beffata. Il tutto produce uno Shakespeare pop. E come produttore devo dire che la scelta degli attori, del regista, dei musicisti è stata impegnativa e fondamentale perchè questo progetto prendesse vita. Che l’Estate teatrale veronese abbia accettato la sfida e creduto in noi è anche un grande gesto di fiducia verso il teatro».Ma Alessandro Preziosi, sia come attore che come produttore, ha già una «consuetudine» con il Romano. Nel 2004 era stato Edmund nel Re Lear firmato da Antonio Calenda, con Roberto Herlitzka. Nel 2008 aveva prodotto Amleto in occasione del 60° anniversario del Festival shakespeariano, con la regia di Armando Pugliese, di cui era stato anche applaudito protagonista, affiancato da Franco Branciaroli e Silvio Orlando. Nel 2009 Khora-Teatro aveva rinnovato il sodalizio con l’Estate teatrale con la messa in scena di La dodicesima notte con Luca De Filippo.E l’anno prossimo, ricorrenza dei 400 anni della morte di Shakespeare? Possiamo pensare di vedere ancora Alessandro Preziosi sul palco del Romano? «Siamo molto concentrati su questa produzione, ma guardiamo anche al futuro», confessa l’attore. «Il Festival veronese è nei nostri pensieri. E se quello di quest’anno è uno Shakespeare nel segno della leggerezza, per l’anniversario dei 400 anni mi piacerebbe tornare ad uno Shakespeare più classico».

ESTATE TEATRALE VERONESE. Il cartellone del Teatro Romano, dal 2 luglio al 14 agosto

Shakespeare apre al ‘900 aspettando Branagh

Daniela Bruna Adami

Il regista inglese invitato per il 2016. Quest’anno Tom Stoppard, Nancy Brilli «Bisbetica», il ritorno di Goldoni e per dodici sere i Momix

venerdì 01 maggio 2015 SPETTACOLI, pagina 53

Sarà un anno speciale il 2016, che celebra il 400° della morte di William Shakespeare. L’Estate Teatrale Veronese non si farà trovare impreparata e il direttore artistico Gianpaolo Savorelli, supportato dalla apposita commissione consiliare, sta già lavorando al cartellone che – ha anticipato ieri, in occasione della presentazione del festival di quest’anno – sarà tutto dedicato al Bardo inglese. «E con convegni e laboratori a cura dell’Università di Verona» ha sottolineato Savorelli, che ha confessato il suo sogno: «Portare a Verona Kenneth Branagh e il suo Romeo e Giulietta che debutterà a Londra nel luglio 2016 con gli stessi protagonisti del suo film Cenerentola in questi giorni nelle sale, Richard Madden e Lily James. Mi piacerebbe che, finite le repliche inglesi, venisse in agosto a chiudere il nostro festival. Abbiamo preso contatti e si è detto disponibile. Vedremo se le risorse finanziare ce lo permetteranno».
Quest’anno intanto per la prima volta si spazierà anche nel teatro contemporaneo. Il 67° festival, dal 2 luglio al 14 agosto con prosa e danza (preceduto in giugno dalla musica con le rassegne Verona Jazz e Rumors), ancora una volta sostenuto dalla Banca Popolare di Verona e da Agsm, vedrà infatti solo un’opera di Shakespeare, mentre l’altro titolo «shakespeariano» sarà quello di Tom Stoppard, Rosencrantz e Guildenstern sono morti, una sorta di «spin-off» dell’Amleto con protagonisti due personaggi «minori» della tragedia originaria. Dalla commedia fu tratto anche il film omonimo del 1990, premiato con il Leone d’Oro a Venezia, con la regia dello stesso Stoppard che poi nel 1998 con Shakespeare in Love si meritò l’Oscar. «Speriamo di poter avere finalmente un autore presente al Teatro Romano» si è augurato Savorelli, un po’ scherzando e un po’ no: «L’invito glielo abbiamo mandato». Protagonisti saranno Daniele Liotti, Vinicio Marchioni (appena visto nella Gatta sul tetto che scotta al Nuovo) e Gianfelice Imparato, con la regia di Leo Muscato.
L’altro spettacolo shakesperiano è La bisbetica domata, ma in una versione «al femminile», dal punto di vista della ribelle Caterina, impersonata da Nancy Brilli, con la regia di Cristina Pezzoli (allieva di Massimo Castri), mentre l’attore vicentino Matteo Cremon sarà Petruccio.
Il terzo titolo di prosa è un gradito ritorno: I Rusteghi di Goldoni, che mancava in cartellone dal 1992, dalla splendida messinscena di Massimo Castri per il Teatro Stabile del Veneto. E anche questa nuova produzione è dello Stabile, diventato di recente «teatro nazionale», con alcuni attori «storici» come Stefania Felicioli, Giuseppe Emiliani e Piergiorgio Fasolo. Tutta la prosa è in prima nazionale e ha come filo conduttore il tema del «teatro nel teatro», o già nel testo o sottolineato dalla regia.
La danza non è da meno: dodici serate con i Momix (dal 28 luglio al 9 agosto) che festeggiano 35 anni di attività con lo spettacolo antologico W Momix Forever, a Verona in esclusiva per il Nord Italia. E ancora Les Ballets Jazz de Montréal, per la prima volta a Verona, e un gala strawinskiano della Fondazione Arena.
Al Camploy il secondo cartellone di prosa e danza, che vede tra le novità la compagnia Cantieri Invisibili, una particolare produzione del Teatro Scientifico con Cathy Marchand del Living Theatre (alla Grotta delle Boccare), e la coproduzione del nuovo lavoro di Ersiliadanza, De Rerum Natura.
Anche quest’anno torna lo sconto del 15% sui biglietti acquistati entro maggio (esclusi i Momix). Il programma dettagliato è sul sito www.estateteatraleveronese.it.