Occhi puntati al cielo nella notte del 23 giugno in occasione della luna piena. Il nostro satellite raggiungerà infatti il perigeo, cioè il punto della sua orbita intorno alla Terra, nel quale si trova più vicina al nostro pianeta. La maggiore vicinanza ci permetterà di ammirarla con una dimensione maggiore e con un colore tendente al rosa. Normalmente la distanza media che separa la Terra dalla Luna è di circa 382.900 chilometri, ma in alcune occasioni si trova più vicina, ed il 23 giugno la distanza sarà di 356.991 chilometri. Il dato non è però il record assoluto, dato che nel mese di marzo del 2011 toccò la distanza di 356.577 chilometri. Curiosità

Domenica la super luna rosa


Occhi puntati al cielo nella notte del 23 giugno in occasione della luna piena. Il nostro satellite raggiungerà infatti il perigeo, cioè il punto della sua orbita intorno alla Terra, nel quale si trova più vicina al nostro pianeta.

La maggiore vicinanza ci permetterà di ammirarla con una dimensione maggiore e con un colore tendente al rosa. Normalmente la distanza media che separa la Terra dalla Luna è di circa 382.900 chilometri, ma in alcune occasioni si trova più vicina, ed il 23 giugno la distanza sarà di 356.991 chilometri. Il dato non è però il record assoluto, dato che nel mese di marzo del 2011 toccò la distanza di 356.577 chilometri.

L’evento, pur importante rientra comunque in una casistica abbastanza frequente, dato che già fra un anno, il 10 agosto del 2014, si ripeterà, con la Luna che si avvicinerà di ulteriori 5 chilometri al nostro pianeta, per poi raggiungere i 356.877 chilometri il 28 settembre del 2015 ed i 356.509 chilometri il 14 novembre del 2016.

Il 23 giugno, oltre alla minima distanza nel corso dell’orbita, si avrà anche una maggiore illuminazione, una combinazione abbastanza rara, che si verifica circa una volta ogni 12 mesi.

Il termine “superluna” (supermoon)che tutti i media usano ormai comunemente per definire queste occasioni, e che è stato accettato anche dalla NASA, è nato sul sito web dell’astrologo Richard Nolle. La maggiore vicinanza del nostro satellite alla superfiice terrestre non sortirà comunque effetti particolari, pur se le oscillazioni delle maree saranno maggiori del consueto.

Nessun pericolo quindi di inondazioni od effetti particolari, solo variazioni minime. Tutti pronti dunque, appena dopo il tramonto del sole del 23 giugno, anche se in effetti l’occhio umano non sarà in grado di distinguere le differenti dimensioni della Luna dovute alla minima distanza, ma il fenomeno della “superluna” ha affascinato negli anni milioni di persone che lo hanno osservato in tutto il mondo e sarà così anche in questa occasione, cercando di cogliervi un buon augurio per l’estate appena iniziata.