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Umberto Galimberti su Gesù e Socrate al Teatro Nuovo


Rimandato a data da destinarsi

Il 19 dicembre si apre la nuova edizione della rassegna dell’associazione IDEM, tradizionale appuntamento per gli appassionati di arte e cultura, giunto alla quinta edizione. Dopo il successo delle ultime due stagioni che hanno avuto come filo conduttore riflessioni sulla “dissidenza” e le “metafore del cambiamento”, l’associazione propone quest’anno un altro tema di grande suggestione: i “Maestri dello Spirito”.

Inaugura Umberto Galimberti sui Maestri par excellence, Gesù e Socrate. A seguire il 18 gennaio Massimo Cacciari su Dante, poi da febbraio a giugno altri grandi protagonisti della nostra cultura rifletteranno su mostri sacri, gloriose e sconvolgenti stagioni, spiriti eminentissimi, intriganti e sconcertanti: Alessandro Baricco su ShakespearePhilippe Daverio sulla Berlino del primo Novecento e “l’arte degenerata”, Beppe Severgnini sul cinico e ironico civismo di Montanelli e Flaiano, Michele Serra sulla poetica anarchica e irriverente di De André. E poi l’incontro con artisti d’oggi: l’8 febbraio dialogo-concerto con Samuele Bersani,il 18 aprile con un grande della letteratura mondiale: David Grossman. Sono inoltre previsti altri due appuntamenti d’eccezione, con due tra i maggiori artisti contemporanei.

Secondo l’apprezzato format, gli incontri sono in stile teatrale, con musica dal vivo, immagini, filmati.

Tutti gli appuntamenti si svolgono al Teatro Nuovo di Verona, alle 21.

L’ingresso è libero, riservato agli associati e agli studenti con invito fino alle 20.45. È possibile aderire all’associazione culturale IDEM presso la biglietteria del Teatro Nuovo o la Libreria Antiquaria Perini, oppure tramite il sito dell’associazione, o agli appositi desk la sera degli incontri. Il costo annuo dell’adesione è di 30 euro, 20 per chi rinnova, per i giovani sotto i trent’anni e per gli aderenti ad associazioni convenzionate.

www.idem-on.net

foto Prof. Galimberti di Silvia Aquilesi


2 commenti on Umberto Galimberti su Gesù e Socrate al Teatro Nuovo

  1. Il relativismo di Umberto Galimberti
    da “Cristianesimo”, p. 142:
    “[…] per la stessa ragione Endos interroga Davide con queste parole: Perché vuoi mettere un cappio intorno alla mia nefeš così da farmi morire? (1 Samuele, 28, 9).
    Il filosofo di nome Galimberti “si impanca con arroganza” e predica che per affrontare “disagi”, “problemi” ecc., che vive il nostro tempo, “la cultura è la chiave di svolta”.
    Ora, scrivendo “Endos interroga Davide”, il Galimberti non solo dà segno d’incultura, perché è un’asineria, ma è chiaro altresì che lui non ha mai letto il cap. 28 di 1 Samuele, altrimenti si sarebbe forse accorto che la negromante di Endor, nome di luogo geografico, e non “Endos” nome proprio, non ha mai detto queste parole a Davide, bensì a Saul, che in quel frangente era pure travestito e perciò irriconoscibile.
    La stessa asineria è già presente in Psichiatria e fenomenologia, uscito nel 1979, alla p. 87, e tutto il cap. 2. La religione biblica e la maledizione della carne, della Parte prima, è fabbricato con plagi a H. W. Wolff, G. Barbaglio, A. Marranzini, O. Cullmann, ecc., documentato nel sito del sottoscritto alla sezione “il paese dei ciarlosofi”.
    La stessa asineria è pure presente in Orme del sacro, alle pp. 97-98, ecc.
    Solo a fronte di questi piccoli esempi, il “relativismo culturale” di Galimberti non è l’“anticamera del nichilismo”, bensì un tragicomico nonché pernicioso nichilismo …
    Far aprire a un impostore qual è Galimberti una rassegna titolata “maestri dello spirito”, è un inoppugnabile segno del degrado spirituale in cui versa il nostro belpaese.
    Vincenzo Altieri

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