TAMARA DE LEMPICKA DAL 20 SETTEMBRE 2015 A VERONA. La Mostra Apre a Verona la grande mostra monografica dedicata a Tamara de Lempicka, una delle artiste del Novecento più amate e seguite dal grande pubblico. Ospitata nelle bellissime sale del Piano Nobile di Palazzo Forti, sede di AMO Arena Museo Opera, il Museo della Fondazione Arena di Verona dedicato alla creatività e all’eccellenza dell’opera lirica italiana, la mostra racconta l’eccezionale avventura artistica di Tamara attraverso 200 opere tra olii, disegni, fotografie, acquerelli, video e abiti. Pittura

Tamara De Lempicka – Mostra all’AMO


20 settembre 2015 – 31 gennaio 2016
AMO Arena Museo Opera
Inaugurazione Sabato 19 settembre 2015, ore 18.00

TAMARA DE LEMPICKA DAL 20 SETTEMBRE 2015 A VERONA.

La Mostra

Apre a Verona la grande mostra monografica dedicata a Tamara de Lempicka, una delle artiste del Novecento più amate e seguite dal grande pubblico.
Ospitata nelle bellissime sale del Piano Nobile di Palazzo Forti, sede di AMO Arena Museo Opera, il Museo della Fondazione Arena di Verona dedicato alla creatività e all’eccellenza dell’opera lirica italiana, la mostra racconta l’eccezionale avventura artistica di Tamara attraverso 200 opere tra olii, disegni, fotografie, acquerelli, video e abiti.

TAMARA DE LEMPICKA DAL 20 SETTEMBRE 2015 A VERONA.  La Mostra  Apre a Verona la grande mostra monografica dedicata a Tamara de Lempicka, una delle artiste del Novecento più amate e seguite dal grande pubblico. Ospitata nelle bellissime sale del Piano Nobile di Palazzo Forti, sede di AMO Arena Museo Opera, il Museo della Fondazione Arena di Verona dedicato alla creatività e all’eccellenza dell’opera lirica italiana, la mostra racconta l’eccezionale avventura artistica di Tamara attraverso 200 opere tra olii, disegni, fotografie, acquerelli, video e abiti.

Un connubio inedito che vede arte e musica insieme, di nuovo protagoniste al Museo della Fondazione Arena di Verona, per proseguire l’importante programmazione di mostre ed eventi culturali che ha preso il via la scorsa primavera proprio al Museo AMO con la mostra Dario Fo dipinge Maria Callas.

Galleria fotografica inaugurazione

Il percorso dell’esposizione, in ordine cronologico, parte dalle opere parigine degli anni ‘20 e arriva all’ultima produzione degli anni ‘50 del Novecento.
Durante il percorso sono analizzati i rapporti tra la sua arte e i linguaggi della fotografia e della moda – a cui è dedicata un’intera sezione – ed è raccontata la sua capacità di rappresentare la vita moderna attraverso dipinti che sono diventati icone; è infine evidenziato l’aspetto di una donna-artista che impone una figura femminile nuova, emancipata, disinibita e libera, del tutto rivoluzionaria per il suo tempo.  In mostra anche i notissimi quadri “scandalosi” raffiguranti le amanti di Tamara, e i nudi pieni di sensualità per cui è conosciuta in tutto il mondo.
Infine, in anteprima mondiale, l’opera di Tamara è letta attraverso la musica. In ogni sala della mostra echeggiano brani e musiche dei tempi e dei luoghi di Tamara: Seduzione in Musica.
Proprio la “Seduzione in Musica” è il file rouge che lega tutte le mostre future che si succederanno ad AMO Arena Museo Opera a partire proprio da questa.

Con il sostegno della Soprintendenza belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza e con il patrocinio del Comune di Verona, la mostra Tamara de Lempicka, curata da Gioia Mori, è promossa dalla Fondazione Arena di Verona, ed è prodotta e organizzata da Arthemisia Group e 24 ORE Cultura – Gruppo 24 Ore.

Ad accogliere il visitatore è la Ragazza in verde, eccezionale prestito del Pompidou di Parigi, il quadro che decreta il pieno riconoscimento ufficiale, acquistato nel 1932 dallo Stato francese per essere esposto nella sezione polacca del rinnovato Jeu de Paume.

I mondi di Tamara de Lempicka, Madame la Baroness, Modern medievalist, The Artist’s Daughter (titolo di un articolo americano del 1929), Sacre visioni, Le “visioni amorose”, Scandalosa Tamara, Dandy déco, questi i titoli delle sezioni che racconteranno il viaggio articolato, approfondito, affascinante, suggestivo e irripetibile nel mondo di Tamara de Lempicka, simbolo di eleganza e trasgressione, indipendenza e modernità.

La mostra vede come sponsor Generali Italia, come sponsor tecnico Trenitalia e Canale Arte, in collaborazione con L’Arena ed è consigliata da Sky Arte HD.

20150831 Tamara De Lempicka Mostra AMO Verona dismappa 56

Orari di apertura

Lunedì 14.30 – 19.30

Da martedi a domenica 9.30 – 19.30

Il servizio di biglietteria termina un’ora prima della chiusura

Video



Biglietti

*le riduzioni su esibizione di titolo o tessera si vendono solo on-site

INTERO € 13,00

RIDOTTO € 11,00 
65 anni compiuti (con documento); bambini dagli 11 ai 18 anni; studenti fino a 26 anni non compiuti (con documento); giornalisti non accreditati con regolare tessera dell’Ordine Nazionale (professionisti, praticanti, pubblicisti); militari di leva; appartenenti alle forze dell’ordine, portatori di handicap; possessori Verona card, possessori biglietto ATV (Azienda Trasporti Verona) Lago di Garda (bus da/per Lago di Garda), possessori coupon Qui! Cultura, possessori tessera AreAArte card, soci Idea Verona e Associazione Verona Lirica, possessori biglietto ArtVerona, clienti, agenti e dipendenti Generali, dipendenti FS, possessori Rinascente card, possessori biglietti spettacoli dell’Arena, possessori biglietti spettacoli del Teatro Filarmonico stagione 2015/2016

RIDOTTO GRUPPI € 11,00
(min 15 max 25 pax prenotazione obbligatoria)

RIDOTTO CONVENZIONE € 8,00
Abbonati alla stagione del Teatro Filarmonico stagione 2015/2016

RIDOTTO SPECIALE€ 6,50
Bambini dai 4 agli 11 anni, Dipendenti Fondazione Arena di Verona, dipendenti Gruppo 24 ORE (eventuale accompagnatore al seguito € 11,00), volontari Servizio Civile muniti di tesserino.

RIDOTTO SCUOLE € 5,00
Min 15 max 25 pax
Prenotazione obbligatoria

RIDOTTO SCUOLE DELL’INFANZIA € 3,00
Prenotazione obbligatoria)


OMAGGIO

bambini fino a 4 anni non compiuti; guide turistiche con tesserino, 1 accompagnatore per disabile; insegnanti in visita con alunni e studenti (2 per ogni gruppo); 1 accompagnatore per gruppo; soci ICOM (con tessera); possessori di coupon omaggio; possessori vip card Arthemisia Group.

SPECIALE 2×1 FRECCE TRENITALIA

Per i possessori di carta Freccia, esibendo il biglietto, in formato digitale o cartaceo, con cui si è raggiunta Verona (in una data antecedente al massimo cinque giorni da quella della visita) e pagando un ingresso intero, si avrà diritto a un omaggio per un accompagnatore, valido per l’ingresso immediato in mostra.


DIRITTI DI PRENOTAZIONE E PREVENDITA:

Gruppi e singoli  € 1,50 per persona

Scolaresche €  1,00 per studente

Didattica

Scuole dell’Infanzia – Primi due anni della Scuola Primaria – Alza il Volume!

I volumi molto definiti, i colori a contrasto, la nitidezza dei volti e la storia personale di Tamara fanno di sicuro breccia anche nei bambini più piccoli: attraverso un approccio multisensoriale, accompagniamo gli alunni alla scoperta dell’artista in maniera interattiva, quasi teatrale, per coinvolgerli, stupirli e offrire loro un approccio divertente all’arte.

Scuole Primarie (dal Terzo anno) – La Valigia di Tamara

La storia personale di Tamara viene illustrata attraverso le sue opere, sottolineando in particolare le differenti tecniche artistiche utilizzate dall’artista e i diversi soggetti da lei interpretati: ritratti, paesaggi, nature morte e poi pittura, disegno e fotografia è il linguaggio utilizzato dai nostri esperti in didattica dell’arte visitando la mostra. L’approccio interattivo ed empatico grazie a “La valigia di Tamara”, ovvero un contenitore ricco di oggetti, avvicina gli alunni alle opere e alle emozioni trasmesse dai personaggi.

Scuole Secondarie di Primo Grado – La Storia attraverso Tamara: uno Stile di segno e di forme

Vengono focalizzate l’eccentricità di Tamara e la particolare vita personale e artistica, inserendole nel contesto storico e storico-artistico del tempo, potendo tessere numerosi collegamenti anche con la fotografia, il cinema e la musica : un percorso multidisciplinare che coinvolge più ambiti, dalla Storia dell’Arte all’Educazione Musicale passando per Storia. La visita può diventare anche un excursus sulla storia dell’arte grazie al percorso artistico formativo dell’Artista attraverso lo studio dei grandi maestri del passato.

Scuole Secondarie di Secondo Grado – L’artista Tamara de Lempicka

Andiamo a conoscere a fondo Tamara De Lempicka, approfondendo l’aspetto storico artistico strettamente connesso a quello storico e culturale in cui l’artista si venne via via a trovare, sottolineando ovviamente l’unicità della sua produzione pittorica e la sua singolare biografia, confrontandole anche con quelle degli artisti suoi contemporanei. Un excursus storico e artistico davvero interessante anche per i ragazzi più grandi che hanno migliori strumenti analitici e maggiori informazioni storiche.


Gruppi

Visite Guidate in Mostra

Seguendo il taglio inedito dato dalla curatrice Giulia Mori, portiamo i visitatori a conoscere l’Artista indagando i suoi aspetti più intimi e segreti, seguendo gli “universi paralleli” dei mondi di Tamara, trovandoci così proiettati in un’epoca fertile e innovativa non solo dal punto di vista storico-artistico: attraverso infatti le numerose relazioni di Tamara con il mondo contemporaneo della musica, del cinema e della fotografia e con il suo studio dell’arte del passato, verremo coinvolti in un eccezionale viaggio tra antico e moderno.


Visite in lingua

Per i gruppi adulti e per le scuole è possibile avere la visita anche in inglese: dedicato non solo ai gruppi stranieri in visita a Verona ma anche ai docenti di inglese come opportunità di approfondimento della lingua.

Tamara de Lempicka

Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.

Tamara de Lempicka, nata Tamara Rosalia Gurwik (Varsavia16 maggio 1898 – Cuernavaca18 marzo 1980), è stata una pittrice polacca, appartenente alla corrente dell’Art Déco.

Biografia

Figlia di Malvina Decler, una polacca e di Boris Gurwik-Górski, agiato ebreo russo. A seguito della prematura scomparsa del padre, dovuta al divorzio secondo le dichiarazioni dell’artista, o a un suicidio secondo altre ipotesi, Tamara vive con sua madre e i suoi due fratelli (Stanisław e Adrienne), sostenuta dalla famiglia Decler e vezzeggiata dalla nonna Clementine. Proprio per accompagnare la nonna compie il suo primo viaggio in Italia nel 1907, nel corso del quale, dopo aver visitato le città d’arte italiane ed essersi spostate in Francia, Tamara avrebbe imparato alcuni rudimenti di pittura da un francese di Mentone.

La sua formazione scolastica, seguita dalla nonna Clementine, va posta tra una scuola di Losanna (Villa Claire) in Svizzera e un prestigioso collegio Polacco di Rydzyna. L’anno successivo, alla morte della nonna, si trasferisce a San Pietroburgo in casa della zia Stefa Jansen, dove conobbe l’avvocato Tadeusz Łempicka (1888-1951), che sposò nel 1916. Durante la rivoluzione russa, suo marito venne arrestato dai bolscevichi, ma venne liberato grazie agli sforzi e alle conoscenze della giovane moglie.

Un busto che rappresenta la pittrice, a Kielce, in Polonia.

Considerata la situazione politica in Russia, i Łempicka decisero di trasferirsi a Parigi, dove nacque la figlia Kizette nel1920. Tamara iniziò a studiare pittura alla Académie de la Grande Chaumiere e alla Académie Ranson con maestri come Maurice Denis e André Lhote. Qui affinò il suo stile personale, fortemente influenzato delle istanze artistiche dell’Art Déco, ma al contempo assai originale. Nel 1922 espone al Salon d’Automne, la sua prima mostra in assoluto. In breve tempo divenne famosa come ritrattista col nome di Tamara de Lempicka. Nel 1928 divorziò dal marito.

Fu anche ospite di Gabriele D’Annunzio al Vittoriale, rifiutando i suoi continui tentativi di seduzione. Dopo aver viaggiato estesamente per l’Europa, ivi compreso in Italia e in Germania, all’inizio della seconda guerra mondiale si trasferì aBeverly Hills in California con il secondo marito, il barone Raoul Kuffner de Diószegh (1886-1961), che aveva sposato nel 1933. Nel 1943 si spostarono nuovamente, questa volta a New York, dove la pittrice continuò la sua attività artistica.

Dopo la morte del barone Kuffner nel 1961, Łempicka andò a vivere a Houston in Texas, dove sviluppò una nuova tecnica pittorica consistente nell’utilizzo della spatola al posto del pennello. Le sue nuove opere, vicine all’arte astratta, vennero accolte freddamente dalla critica, tanto che la pittrice giurò di non esporre più i suoi lavori in pubblico. Nel 1978si trasferì a Cuernavaca in Messico. Morì nel sonno il 18 marzo 1980. Come da sua volontà, il suo corpo venne cremato, e le ceneri vennero sparse sul vulcano Popocatepetl.

Era bisessuale dichiarata.[1]

Curiosità

La pop-star Madonna – affascinata dalla biografia della pittrice[2] – è divenuta una delle principali collezioniste delle opere di Tamara de Lempicka, e ha prestato i quadri della pittrice da lei in possesso a musei e per l’organizzazione di eventi. Ciò ha contribuito nei recenti anni alla riscoperta (almeno mediatica) e alla rivalutazione della Lempicka.

Madonna ha presentato le opere della Lempicka nei video musicali di alcuni dei suoi grandi successi, ad esempio in “Open Your Heart” (1987), “Express Yourself” (1989), “Vogue” (1990) and “Drowned World/Substitute for Love” (1998), e durante il Who’s That Girl tour del 1987 e il Blond Ambition world tour del 1990.

Tra gli altri collezionisti delle opere della Lempicka troviamo l’attore Jack Nicholson e l’attrice-cantante Barbra Streisand.

Opere

  • Cinese (1921)
  • Il bacio (1922)
  • Strada nella notte (1922-1923)
  • Nudo seduto di profilo (1923)
  • La bohémienne (1923)
  • Donna in gonna nera(1923)
  • Ritratto di Bibi Zögbe (Il fondo rosa)(1923)
  • Danzatrice russa(1924-1925 ca)
  • Ritratto di Kizette (1924 ca)
  • L’uccello rosso (1924)
  • Ritratto di Madame Zanetos (1924)
  • Il doppio “47” (1924 ca)
  • Il velo verde (1925 ca)
  • Irene e sua sorella (1925)
  • Due nudi in prospettiva (1925 ca)
  • Autoritratto (1925)
  • Ritratto del principe Eristoff (1925)
  • Ritratto del marchese D’Afflitto (1925)
  • Ritratto di Guido Sommi (1925)
  • Ritratto della duchessa de La Salle (1925)
  • Kizette in rosa (1926)
  • Rafaëla sur fond vert (1927)
  • La tunica rosa (1927)
  • La bella Rafaëla (1927)
  • Ritratto del barone Kuffner (1928)
  • Le due amiche (1928)
  • Maternità (1928)
  • New York (1929 ca)
  • Ritratto di Madame G (1930)
  • Nudo e edifici (1930)
  • Il telefono II (1930)
  • La sciarpa blu (1930)
  • Ritratto di Ira P. (1930)
  • Giovane fanciulla con i guanti (Jeune fille aux gants) (1930)
  • Arlette Boucard aux arums (1931)
  • Autoritratto nella Bugatti verde (1932)
  • Ritratto di Marjorie Ferry (1932)
  • Ritratto di Suzy Solidor (1932)
  • Ritratto di Madame M. (1932)
  • Ritratto del conte Vettor Marcello (1933)
  • Ritratto di Mademoiselle Poum Rachou (1934)
  • La Vergine blu (1934)
  • La Madre superiora (1935)
  • Ritratto di Louisianne Kuffner(1939)
  • La fuga (1940 ca)

Note

  1. ^ Tamara de Lempicka, Regina del Moderno: la mostra al Vittoriano di RomaURL consultato il 2 luglio 2013.
  2. ^ Christopher Ciccone con Wendy Leigh, Life with my Sister Madonna, ed. SSE, 2008.

Bibliografia

  • Tamara de Lempicka. Tra eleganza e trasgressione, cat. della mostra a cura di M. Calvesi e A. Borghese, (Roma, Villa Medici), Leonardo Arte, Milano 1994.
  • Gioia Mori, Tamara de Lempicka, Giunti, Firenze 1994
  • Alain Blondel, Tamara de LempickaCatalogue Raisonné 1921-1979, Lausanne 1999
  • Alain Blondel, Tamara de Lempicka. Art Deco Icon, cat. della mostra (London, Royal Academy of Arts), London 2004
  • Tamara de Lempicka, cat. della mostra a cura di G. Mori (Milano, Palazzo Reale), Skira, Milano 2006.
  • Tamara de Lempicka. La Regina del Moderno, cat. della mostra a cura di G. Mori, (Roma, Complesso del Vittoriano), Skira, Milano 2011.

Altri progetti

De Lempicka, il genio eclettico e rivoluzionario

Un percorso dai quadri parigini degli anni ’20 all’ultima produzione degli anni ’50 del Novecento, indagando i legami con i linguaggi della fotografia e della moda

Una grande mostra monografica dedicata alla pittrice polacca Tamara de Lempicka. Si inaugura il 20 settembre (fino al 31 gennaio 2016) nelle sale del piano nobile di Palazzo Forti, sede di AMO Arena Museo Opera, il museo della Fondazione Arena di Verona dedicato alla creatività e all’eccellenza dell’opera lirica italiana, una mostra che vuole raccontare racconta l’eccezionale avventura artistica di Tamara attraverso 200 opere tra olii, disegni, fotografie, acquerelli, video e abiti. Con il sostegno della Soprintendenza alle belle arti e paesaggio di Verona, Rovigo e Vicenza e con il patrocinio del Comune di Verona, la mostra Tamara de Lempicka, curata da Gioia Mori, è promossa dalla Fondazione Arena di Verona, ed è prodotta e organizzata da Arthemisia Group e 24 ORE Cultura – Gruppo 24 Ore.VITA DA DIVA. L’esposizione metterà in luce diversi aspetti del lavoro ma anche della vita della pittrice polacca famosa per le opere art déco e per l’immagine affascinante, da diva che aveva creato attorno a sé, paragonabile a quella di altri artisti dell’epoca come Gabriele D’Annunzio ed Eleonora Duse.I suoi dipinti sono diventati nella cultura pop simbolo degli anni Venti, con le loro donne dalle forme geometriche, dal trucco pesante e dallo sguardo seducente, mentre indossano vestiti eleganti alla guida di auto costose. Lempicka – che era dichiaratamente bisessuale, si sposò, ebbe una figlia e molti amanti – fu tra le protagoniste della vita bohémienne parigina dell’epoca, e fu amica di Pablo Picasso, Jean Cocteau e André Gide.A renderla nuovamente famosa ha contribuito anche l’apprezzamento per le sue opere di alcune star di Hollywood contemporanee, in particolare Madonna che oltre a collezionare le sue opere ne ha inserito delle riproduzioni nei video delle sue canzoni e nelle scenografie dei suoi concerti.IL PERCORSO. Il percorso dell’esposizione, in ordine cronologico, parte dalle opere parigine degli anni Venti e arriva all’ultima produzione degli anni Cinquanta del Novecento. Attraverso una carrellata di opere vengono analizzati i rapporti tra l’arte di Tamara e i linguaggi della fotografia e della moda – a cui è dedicata un’intera sezione – ed è raccontata la capacità dell’artista di rappresentare la vita moderna attraverso dipinti che sono diventati icone; è infine evidenziato l’aspetto di una donna-artista che impone una figura femminile nuova, emancipata, disinibita e libera, del tutto rivoluzionaria per il suo tempo. In mostra anche i notissimi quadri «scandalosi» raffiguranti le amanti di Tamara, e i nudi pieni di sensualità per cui è conosciuta in tutto il mondo. Infine, in anteprima mondiale, l’opera di Tamara è letta attraverso la musica. In ogni sala della mostra echeggiano brani e musiche dei tempi e dei luoghi dell’artista.LE OPERE. Ad accogliere il visitatore è la Ragazza in verde, eccezionale prestito del Pompidou di Parigi, il quadro che decreta il pieno riconoscimento ufficiale, acquistato nel 1932 dallo Stato francese per essere esposto nella sezione polacca del rinnovato Jeu de Paume.I mondi di Tamara de Lempicka, Madame la Baroness, Modern medievalist, The Artist’s Daughter (titolo di un articolo americano del 1929), Sacre visioni, Le visioni amorose, Scandalosa Tamara, Dandy déco sono i titoli delle sezioni che racconteranno il viaggio articolato, approfondito, affascinante, suggestivo e irripetibile nel mondo di Tamara de Lempicka, simbolo di eleganza e trasgressione, indipendenza e modernità.

Alessandra Galetto

LA MOSTRA. Affollato vernissage a Palazzo della Ragione

Tamara fa subito il pienone
E arriva anche Gad Lerner

Alessandra Galetto

domenica 20 settembre 2015 CULTURA, pagina 49

Inaugurazione affollatissima, con qualche ospite d’eccezione non previsto nel carnet degli inviti. La mostra di Tamara de Lempicka si è aperta ieri sera a Palazzo Forti con un vernissage in cui pubblico e autorità hanno fatto la fila per accedere al Piano Nobile e ammirare le 200 opere che ricostruiscono il percorso artistico e la vita eccezionale della pittrice polacca. E ad ammirarne i quadri è arrivato, intorno alle 19, anche il giornalista Gad Lerner.«Una coincidenza molto fortunata, sono arrivato a Verona oggi (ieri per chi legge, ndr.) e appena ho saputo che si apriva la mostra ho provato a venire: non ero tra gli invitati, ma mi hanno gentilmente lasciato entrare», ha spiegato Lerner, accompagnato dai suoi due figli. Non è a Verona per la mostra e nemmeno per il Tocatì, ma per seguire la partita Chievo Inter oggi al Bentegodi.Tra gli ospiti dell’inaugurazione, dove a fare gli onori di casa sono stati il sovrintendete della Fondazione Arena Francesco Girondini e la curatrice della mostra Gioia Mori, c’erano il consigliere incaricato alla Cultura del Comune Antonia Pavesi, molti assessori comunali, il presidente della Camera di Commercio Giuseppe Riello, il rettore Nicola Sartor, l’imprenditrice Silvia Nicolis, e tante altre personalità. Così, mentre la musica in ogni sala di Palazzo Forti «accompagnava» i quadri in mostra e i visitatori si incantavano davanti alle grandi figure femminili di Tamara, è trascorso un vernissage che pare indicare il futuro successo della mostra.