20120826 piazza delle erbe verona Schede accessibilità

Piazza delle Erbe – Galleria fotografica e accessibilità


Accessibilità Piazza delle Erbe

La piazza è comoda da visitare con la sedia a rotelle, la pavimentazione in marmo è liscia e da alcuni punti si accede senza alcun scalino, lo spazio tra le tipiche bancarelle è sufficientemente ampio. C’è una rampa metallica, all’altezza dell’arco con la costa, per accedere alla vicina Piazza dei Signori. I numerosi caffé e bar dispongono di plateatici dai quali si può godere della vita della piazza, perfetti per una pausa di lettura sorseggiando un cappuccino o un aperitivo. Gli spazi tra i tavoli non sempre rendono agevole il passaggio della carrozzina, ma gestori e camerieri sono sempre disponibili ad aiutare e soddisfare le diverse esigenze. Nessun locale dispone di bagno disabili e solo alcuni non hanno scalini per accedere all’interno.

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Immagini di Piazza delle Erbe: Madonna Verona, il leone di san Marco, Palazzo Maffei, la berlina i caffè della piazza e foto panoramiche.
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Piazza delle Erbe

Cenni storici. Piazza Erbe occupa buona parte dell’area del Foro di Verona romana, nel quale confluivano il Decumano Massimo e il Cardo Massimo. Durante i secoli, la piazza è stata centro della vita politica ed economica cittadina.

Monumenti. La piazza è circondata da edifici e da monumenti che hanno segnato la storia di Verona.

1. Il caseggiato che si stacca dopo il Volto Barbaro, e che si allunga fino all’angolo del Corso Sant’Anastasia è conosciuto come “Case dei Mazzanti“, e risale al XIV secolo. La parte superiore dell’edificio apparteneva agli Scaligeri, che la usavano come magazzino per i grani. Matteo Mazzanti fece dipingere da Alberto Cavalli, mantovano, le facciate dell’edificio prospettanti, rispettivamente, sulla piazza e sul corso. Gli affreschi sono stati recentemente restaurati.

2. Il Iato minore della piazza è concluso dalla solenne quinta barocca di Palazzo Maffei. All’inizio del seicento i Maffei, che possedevano quell’area, pensarono di erigere un palazzo monumentale. Esso fu dotato di una terrazza, sulla quale fu ricavato un giardino pensile con piante d’agrumi. La balaustra che conclude il prospetto del palazzo è adornata da statue: da sinistra Ercole, Giove, Venere, Mercurio, Apollo e Minerva.

3. La Torre del Gardello preesisteva all’epoca scaligera, ma nel 1363 Cansignorio la fece restaurare e innalzare al livello attuale. Nel 1370 il signore vi fece collocare una campana, che serviva al rintocco delle ore (per tale ragione essa fu chiamata “campana dell’orologio”).

4. Il Iato della piazza che va dall’angolo di Corso Porta Borsari a piazzetta XIV Novembre è citato nei documenti medievali con il nome di Borgolecco o Borgoletto. Le case sorgono sulle fondazioni del Campidoglio romano, che guardava verso il Foro con uno dei lati maggiori. 5. In angolo con la Via Pellicciai sorge l’edificio della Casa dei Mercanti, la cui fondazione risale al 1301. Nel corso dei secoli, l’edificio subì varie trasformazioni. Nel 1797 la Casa mutò nome con quello di Camera di Commercio.

6. Il monumento più antico della piazza è la Fontana con la statua detta di “Madonna Verona”. Si tratta di una statua romana, che un’epigrafe del IV sec. assicura essere stata trasferita con solenne cerimonia nel Foro verso il 380. Nel 1368 fu costruita la bella fontana di piazza ad opera forse di Bonino da Campione.

7. Altro monumento storico più volte rinnovato è il capitello, detto anche Tribuna o Berlina. Esso esisteva già nel secolo XIII; sotto di esso sedevano i Podestà per la cerimonia dell’insediamento e là prestavano giuramento i Pretori.

8. In capo alla piazza verso Via Cappello sorge un’antica colonna sormontata da un’edicola, eretta verso la fine del Trecento nei brevi anni della dominazione viscontea.

9. Dopo le vicende legate alla temporanea occupazione di Verona da parte di Massimiliano d’Asburgo, i Veronesi, per farsi perdonare i sentimenti filo-imperiali dimostrati in quelle circostanze, eressero in piazza una superba colonna in marmo bianco, sulla cui sommità fu issato, nel 1524, un “Leone marciano“, simbolo della Repubblica di Venezia.