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Pass disabili: meno furbetti a Verona


BILANCIO 2013. I controlli della polizia locale hanno dato frutti. In un anno gli usi impropri sono calati della metà

Pass disabili, vita dura per i furbetti

Alessandra Vaccari

Scuse originali: la «sostituzione» di un anziano deceduto con uno «nuovo» da parte della badante

L’Arena, sabato 01 febbraio 2014 CRONACA, pagina 7

L’operazione è stata chiamata «SR», che sta per Senza Ritegno. Perchè ci vuole davvero poco ritegno a far finta di essere disabili se si gode di ottima salute e si vuole semplicemente parcheggiare con comodità, o entrare in zona a traffico limitato pur non avendo regolare permesso.
La polizia locale ha presentato il bilancio di un anno di controlli sui pass disabili: 14 le persone denunciate, 4 pass falsificati in modo grossolano, 42 pass intestati a deceduti, 22 pass scaduti e 99 usi indebiti, visto che il titolare non era presente a bordo dell’auto.
LE SCUSE. Quanto alle scuse sull’uso improprio, ce n’è per tutti i gusti. Perfino un anziano al posto di un altro, come nel caso di una badante straniera che prima lavorava per un anziano che poi è deceduto. La badante viaggiava con il permesso del deceduto. E quando la poliza locale l’ha controllata, lei senza battere ciglio ha presentato la «nuova» anziana: «Ecco qui la persona invalida per cui lavoro», ha detto senza alcuna esitazione.
C’è poi il figlio di un disabile che lavora come panettiere e così si serve del pass del padre. Ma in questi casi arrivano puntuali le segnalazioni dei cittadini, che stanchi di beccarsi multe perchè abbandonano l’auto, sfiancati dalla ricerca di un parcheggio si «vendicano» facendo i delatori. C’è poi la cinquantenne che ama fare shopping «comodo» oppure il professionista che usa il pass della nonna.
I dati sulle violazioni sono in calo, come ha evidenziato il comandante Luigi Altamura, illustrando le tabelle preparate dall’ufficio stampa per la conferenza che si è tenuta ieri.
Le persone denunciate per pass falso nel 2012 erano state 33, i pass ritirati 22, l’uso di pass intestati a deceduti 42 e in assenza di intestatario 166.
«Questi dati ci confortano, significa che i controlli funzionano», ha detto Altamura, «ma c’è ancora chi vuole fare il furbo. E non si tratta soltanto di italiani, ci sono anche stranieri. Persino tedeschi». Dov’è finita la precisione teutonica?
ALL’OSPEDALE MAGGIORE. Ci sono zone più a rischio parcheggio falso, come quelle degli uffici. In via Adigetto, sede dell’anagrafe spesso ci sono violazioni nei quattro stalli che ci sono sotto. Ogni volta che si fa un controllo da quelle parti, si scoprono violazioni.
Decisamente migliorata invece la situazione nei parcheggi dell’ospedale Maggiore. Su 156 pass controllati, non è stata rilevata alcuna denuncia per falsi pass in tutto l’anno; nessuna falsificazione grossolana; nessun automobilista che viaggiava con pass di deceduti. Soltanto due violazioni per pass scaduti e un uso indebito soltanto. Infatti se si utilizza per il permesso del disabile, il soggetto deve assolutamente essere presente.
MOTOR BIKE. C’è chi crede di essere più furbo di altri, così utilizza il pass durante manifestazioni fieristiche dove si presume sia difficile trovare un parcheggio. In occasione dell’ultimo Motor bike expo su 449 pass controllati, due persone sono state denunciate per aver utilizzato pass falsi; altre due per averli falsificati in modo grossolano; due pass erano invece scaduti e una decina di persone hanno utilizzato il pass senza che il titolare del permesso fosse presente.
Il comandante Altamura ha evidenziato quanto importante sia per il suo personale poter utilizzare il palmare con le banche dati a disposizione. I nominativi dei deceduti vengono inseriti in liste, definite black list e quindi se il nome compare in qualsiasi tipo di permesso appare il simbolo di un uomo con il cappello a indicare la violazione. Ma ci sono poi altri accertamenti.
Una recente sentenza della corte di cassazione, va ricordato, ha stabilito che utilizzare un pass disabili, senza averne titolo, è reato.