20171108 Nada accessibile meglio dismappa Verona 426 Accessibile è meglio

Nada per Accessibile è meglio


La cantante e scrittrice Nada testimone di accessibilità per dismappa dopo la presentazione del suo libro Leonide a Verona.

20171108 Nada Leonida Verona ph dismappa 415

Nada (cantante)

Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.
Nada
Nada Malanima.JPG

Nada (2009)

Nazionalità Italia Italia
Genere Pop
Rock
Musica d’autore
Periodo di attività musicale 1969 – in attività
Etichetta RCA TalentRCA ItalianaPolydorMercury RecordsEMI ItalianaStorie di note
Album pubblicati 23
Studio 18
Live 4
Raccolte 4
Sito ufficiale
Premio Festival di Sanremo 1971 Categoria Campioni

Nada Malanima, nota più semplicemente come Nada (Rosignano Marittimo17 novembre 1953), è una cantautriceattrice e scrittrice italiana.

Biografia

Gli inizi

Nada durante un’esibizione a Torino nel 1970

Figlia d’arte (il padre è un clarinettista), Nada Malanima è nata a Gabbro, una frazione di Rosignano Marittimo in provincia di Livorno, il 17 novembre 1953. Fu la madre a scegliere l’insolito nome quando una zingara, di nome per l’appunto Nada, le predisse leggendole la mano che avrebbe avuto una figlia, e che questa avrebbe viaggiato e avuto successo.[1] Viene scoperta da Franco Migliacci[2].

Dopo un primo 45 giri, contenente una cover in italiano di Les bicyclettes de Belsize, a soli quindici anni debutta al Festival di Sanremo 1969 con Ma che freddo fa (in abbinamento con i Rokes), singolo inciso per la RCA Talentche la spinge al primo posto in hit-parade per cinque settimane regalandole un’enorme e improvvisa popolarità in ItaliaSpagnaGiappone e altri paesi; viene soprannominata Il pulcino del Gabbro per la sua giovanissima età.

Pochi mesi dopo, partecipa a Un disco per l’estate 1969, con la canzone Biancaneve (ma è il retro del singolo, Cuore stanco, a riscuotere maggior successo).

Nel 1970 canta Pa’, diglielo a ma’ in abbinamento con Ron sempre a Sanremo, mentre nel 1971vince con Il cuore è uno zingaro in abbinamento con Nicola Di Bari, per poi classificarsi terza nel ’72con Re di denari. In quella edizione vinse di nuovo Di Bari con I giorni dell’arcobaleno. I due tirarono a sorte, con una moneta da 100 lire, su chi dovesse partecipare all’Eurovision Song Contest: la fortuna le girò le spalle e vi andò il suo collega.

Nelle hit-parade di questo periodo, oltre ai successi sanremesi, riscuotono grande successo anche Che male fa la gelosiaBugia, e L’anello; nel 1972, è di nuovo a Saint Vincent per Un disco per l’estate, dove si classifica decima (ai nastri di partenza i cantanti in gara erano 64) con Una chitarra e un’armonica.

L’incontro con Ciampi e la canzone d’autore

Terminato il rapporto con Migliacci, Nada si lega a Gerry Manzoli, il bassista dei Camaleonti, con cui troverà la stabilità affettiva e che sposerà qualche anno dopo.

Con l’album Ho scoperto che esisto anch’io (1973), la giovane cantante abbandona l’immagine adolescenziale costruita dai suoi discografici e si avvicina alla poetica del suo conterraneo Piero Ciampi. L’album verrà rivalutato solo successivamente. Intanto, sempre nel 1973, partecipa nuovamente a Un disco per l’estate con “Brividi d’amore”, scritta da Michetti, Paulin e Sacchi (i primi due sono componenti del noto gruppo I Cugini di Campagna), finalista a Saint Vincent.

Si avvicina inoltre alla nuova canzone d’autore italiana collaborando con alcuni grandi nomi giunti solo qualche anno dopo alla vera notorietà (come ad esempio Antonello VendittiRiccardo Cocciante e Claudio Baglioni), collaborazioni di cui ben poco è stato poi pubblicato per ragioni discografiche.

La svolta prosegue nel 1975 con l’album 1930: Il domatore delle scimmie in cui collabora con la Reale Accademia di Musica.

Tra la fine del 1976 e gli inizi del 1977 Nada prova ad esibirsi in concerto con alcuni amici conosciuti alla RCA tra cui Piero CiampiPaolo Conte e Renzo Zenobi, ma le serate non riscuotono molto successo; viene anche registrata una trasmissione televisiva, che però la RAI non trasmetterà mai. Grazie a quest’incontro, comunque, Nada incide nel suo disco di quell’anno due canzoni di Conte, Avanti bionda e La fisarmonica di Stradella (per quest’ultimo brano il cantautore effettuerà alcune modifiche al testo), una canzone di Ciampi (L’amore è tutto qui) e una di Zenobi (Giornate di tenera attesa).

Il ritorno al pop

Con il passaggio dalla RCA alla Polydor, Nada torna al successo attraverso un repertorio più leggero, grazie alla collaborazione di Mauro Lusini. Pubblica svariati 45 giri che ottengono un buon riscontro commerciale: Pasticcio universale (1978) arrangiamenti di Alessandro Centofanti e Walter MartinoDolce più dolce (1979), Rosa (1980) e soprattutto Dimmi che mi ami che mi ami che tu ami che tu ami solo me (1981) e Ti stringerò (1982), dove Nada firma per la prima volta il testo e ritrova la Top Ten nella classifica dei 45 Giri.

Nel 1983 passa alla EMI ed esce l’album Smalto, trainato dalla celeberrima Amore disperato, che diventa immediatamente uno dei tormentoni dell’anno, nonché uno dei brani italiani simbolo degli anni ottanta, che sarà riscoperto anche successivamente, oltre a essere riproposto dal gruppo Super B. Sempre nel 1983, la cantante ottiene la vittoria nell’ambito di varie popolari rassegne, tra cui Vota la voce, come miglior cantante donna dell’anno, ed Azzurro, assieme alla collega Alice.

L’anno seguente esce il singolo Balliamo ancora un po’. Negli LP Noi non cresceremo mai (1984) e Baci rossi (1986), l’artista lascia ampio spazio all’elettronica, senza ottenere il successo degli anni precedenti.

Verso il cantautorato

Dopo la partecipazione al Festival di Sanremo 1987 (Bolero) che la vede ultima classificata, segue un silenzio artistico di molti anni interrotto nel 1992 dalla pubblicazione dell’album L’anime nere, in cui Nada firma parte dei testi. Il lavoro non avrà però adeguata promozione a causa di alcuni contrasti con la RCA.

Nel 1994 pubblica una raccolta intitolata Malanima: Successi ed inediti 1969-1994 per celebrare i 25 anni di carriera. Il disco include per la prima volta alcune incisioni degli anni settanta, che attingevano dal repertorio di cantautori agli albori della loro carriera, come Riccardo Cocciante e Claudio Baglioni, del quale è inclusa una versione alternativa, per forma e testo, della celebre Chissà se mi pensi (registrata da Nada nel 1974).

Nel 1997 esce Nada Trio, progetto che testimonia la sua svolta verso sonorità acustiche e una nuova ricerca musicale. Il “trio” è costituito da Nada, Fausto Mesolella (chitarra) e Ferruccio Spinetti(contrabbasso), entrambi della Piccola Orchestra Avion Travel, coi quali riarrangia alcuni classici del suo repertorio più un brano del gruppo (l’intensa Abbassando), una canzone di Franco Battiato(Venezia-Istanbul, che finirà anche su un tributo al cantautore siciliano) e la tradizionale Maremma. La stessa Ma che freddo fa era già parte del repertorio della Piccola Orchestra.

Il disco viene venduto inizialmente come allegato ad una rivista, poi in seguito viene ristampato dall’etichetta Storie di Note, ponendo le basi della sua nuova credibilità artistica.

Maturità artistica]

Nel 1999 presenta al Festival di Sanremo il brano Guardami negli occhi, da lei scritto e composto, ottenendo una certa visibilità e riscuotendo anche l’attenzione di Adriano Celentano che la vuole per il duetto Il figlio del dolore, uscito nel 2000 all’interno del disco Esco di rado e parlo ancora meno di Adriano Celentano.

Nell’album Dove sei sei (1999) collabora con Mauro Pagani. Nel 2001 pubblica L’amore è fortissimo il corpo no, improntato al rock, così come il successivo Tutto l’amore che mi manca, prodotto da John Parish e premiato come miglior album indipendente del 2004. Nei tre album Nada è autrice di quasi tutti i brani.

Nel 2003 collabora con il gruppo Têtes de Bois cantando “La luna” (la lune) nell’album “Ferré, l’amore e la rivolta“. Nel 2003 pubblica per Fazi Editore il suo primo libro, la raccolta di poesie Le mie madri, proponendosi con uno stile composito e innovativo.

Nel 2005 collabora con Massimo Zamboni, prima cantando tre canzoni nel suo disco Sorella sconfitta, poi per una serie di concerti a cui seguirà un album live a due intitolato L’apertura.[3]

Nel 2006 torna con una raccolta intitolata Le mie canzoncine 1999-2006, contenente i brani incisi negli ultimi dischi insieme all’inedita Scalza, singolo dalle sonorità estive.

Nel 2007 partecipa nuovamente al Festival di Sanremo con il brano Luna in piena, sempre da lei scritto, come del resto tutto l’omonimo album, riottenendo una buona visibilità attraverso diversi passaggi radiofonici e trasmissioni televisive. Nella serata della versioni alternative, si fa accompagnare dalla cantautrice rock Cristina Donà.

Nello stesso anno i successi Ma che freddo fa e Amore disperato vengono inseriti nella colonna sonora del film rappresentante l’Italia a CannesMio fratello è figlio unico. Le versioni proposte sono quelle intensamente acustiche tratte dall’album Nada trio del ’98.

Attualità

Nel 2008 esce Stazione Birra, il suo primo album live, con due singoli inediti: Stretta e novembre, l’ultimo composto dalla band comasca Les Fleurs des Maladives.

Nello stesso anno esce, sempre per Fazi Editore, il romanzo autobiografico Il mio cuore umano, che nel 2009 diventa anche uno spettacolo teatrale incentrato sul suo percorso artistico e personale (Musicaromanzo). Dal romanzo viene tratto anche un film TV, per la regia di Costanza Quatriglio, intitolato Il mio cuore umano, andato in onda il 20 agosto 2009 sulla RAI.[4].

Il 21 giugno 2009 prende parte al concerto benefico Amiche per l’Abruzzo aprendo la diretta radio nazionale. Per l’occasione si è esibita con una band di eccezione, formata da Carmen Consoli al basso, Marina Rei alla batteria e Paola Turci alla chitarra, che l’ha accompagnata nell’esecuzione della sua celebre Ma che freddo fa.

Sempre nel 2009 è la voce degli Zen Circus nella canzone Vuoti a perdere, contenuta nel loro album Andate tutti affanculo.[5].Il 5 novembre del 2010 partecipa, nell’ambito del Festival d’autunno di Catanzaro ad uno spettacolo dal titolo “Donna che parla in fretta”, insieme a Marina ReiPaola Turci e all’attrice Mariella Lo Giudice.

Nel frattempo continua a portare in giro per l’Italia il suo spettacolo teatrale Musicaromanzo, in cui l’artista racconta sé stessa attraverso monologhi e canzoni, il tutto in un’intima atmosfera onirica. Il 12 aprile 2011 esce il suo nuovo album Vamp, pubblicato dall’etichetta Infecta e distribuito da Edel Music.

Dopo l’uscita dell’album Vamp prodotto da Manuele Fusaroli inizia un tour per tutta Italia assieme ai The Zen Circus e Francesco Motta dei Criminal Jokers.

Nell’autunno 2011 riprende ad esibirsi live con il Lunatico Cosmico tour, accompagnata dai Criminal Jokers (Francesco Motta e Francesco Pellegrini) e dal batterista Ugo Nativi. Nella primavera del 2012 esce presso Bompiani un nuovo romanzo, La grande casa. Nello stesso anno la cantautrice partecipa al concerto durante il quale si registra …Io ci sono, album dedicato a Giorgio Gaber, interpretando il brano ” Le mani “.

Nel 2013 scrive per Ornella Vanoni (sua grande estimatrice) la canzone Il bambino sperduto, incluso nell’album Meticci.

A marzo 2014 è stato pubblicato il suo nuovo album di inediti, intitolato Occupo poco spazio, presentato presso il ridotto del Teatro Goldoni di Livorno il 9 gennaio 2014 con i Criminal Jokers. Il singolo che ha anticipato l’album si chiama L’ultima festa. Incide la delicata ” Ninna nanna alla mia mamma “ nell’album Anima Bianca, al fianco di artiste come Mariella Nava e Andrea Mirò.

Nel 2015 il singolo Ti stringerò (1982) è inserito nella colonna sonora del film-cult Lo chiamavano Jeeg Robot.[6]

A gennaio 2016 pubblica il suo nuovo album “L’amore devi seguirlo” scritto e prodotto da lei e registrato principalmente con il supporto dei Sacri Cuori e di Massimiliano Larocca.[7] Il singolo di lancio del disco è “La canzone dell’amore”, brano scritto con un gruppo di ragazzi disabili fiorentini durante i laboratori “The Dreamers” promossi da Cesvot.

Da questo album, nel corso dell’anno, vengono estratti tre singoli, accompagnati dai relativi video: La bestia (20 gennaio), Ballata triste (1 marzo) ed All’aria aperta (25 ottobre).

Nel 2016 la sua canzone Senza un perché (2004) viene inserita nella puntata nº4 della prima stagione di The Young Pope, serie tv diretta da Paolo Sorrentino. La risonanza mediatica della serie è tale da far entrare il brano nella classifica dei brani rock più venduti di iTunes (al secondo posto).[8]

All’inizio di marzo 2017 Nada vince l’importante Premio Amnesty Italia grazie alla canzone Ballata triste, la quale ha battuto la concorrenza di colleghi illustri come Arisa (Gaia), Litfiba (Straniero), Irene Fornaciari (Blu), Noemi (Amen) e Mannarino (Apriti cielo) grazie alla sua forte denuncia contro il femminicidio.

Il 30 marzo 2017 canta Piccoli fiumi, insieme ad altri artisti nel programma “Dalla parte di Gianmaria”, in ricordo e omaggio all’artista Gianmaria Testa, mancato il giorno stesso. Il 7 aprile 2017 è in uscita per Warner Music Italia il nuovo disco del Nada Trio La Posa, nato dalla collaborazione con Fausto Mesolella (scomparso il 30 marzo scorso) e Ferruccio Spinetti, rispettivamente chitarrista e contrabbassista degli Avion Travel, che oltre ai brani di Nada e all’inedito La Posa (del quale è stato pubblicato un video ufficiale sul canale della Warner) contiene un omaggio a Piero Ciampi con Sul porto di Livorno e a Gianmaria Testa con Dentro la tasca di un qualunque mattino, un brano tratto dal film L’angelo azzurro con Marlene DietrichFalling in love again, e un canto popolare salentino, Malachianta.

Attrice

  • Nel 1973 debutta come attrice nello sceneggiato televisivo RAI Puccini diretto da Sandro Bolchinel ruolo di Dora Manfredi.
  • Nel 1974 recita ne L’acqua cheta di Augusto Novelli con la regia di Vito Molinari.
  • Nel 1977 ha un ruolo da protagonista ne Il diario di Anna Frank con la regia di Giulio Bosetti che precede un altro suo ruolo da protagonista nella rivisitazione italiana di My Fair Lady(Pigmalione).
  • Il suo curriculum di attrice vanta anche collaborazioni teatrali di successo con Dario Fo ne L’opera dello Sghignazzo e con Marco Messeri in Amore e Vapore.
  • Nel 1994 torna al cinema nel film di Francesca Archibugi Con gli occhi chiusi dove canta anche la colonna sonora Nati alberi composta per lei da Ennio Morricone.
  • Nel 2008 partecipa alla produzione di danza “La natura delle cose” del coreografo Virgilio Sieni (con la musica di Francesco Giomi) prestando la voce per la lettura di una serie di frammenti del “De Rerum Natura” di Lucrezio.
  • Nel 2013 appare in un cameo nel 19º episodio della web serie Una mamma imperfettapubblicato su corriere.it e andato successivamente in onda su Rai 2 il 3 ottobre.

Premi

Partecipazioni a Festival musicali

Partecipazioni al Festival di Sanremo

  • 1969 – Nada con Ma che freddo fa (Franco Migliacci e Claudio Mattone) in coppia con i Rokes – 5º posto
  • 1970 – Nada con Pa’, diglielo a ma’ (Jimmy Fontana e Franco Migliacci) in coppia con Ron – 7º posto
  • 1971 – Nada con Il cuore è uno zingaro (Franco Migliacci e Claudio Mattone) in coppia con Nicola Di Bari – 1º posto
  • 1972 – Nada con Re di denari (Soling e Franco Migliacci) – 3º posto
  • 1987 – Nada con Bolero (Gerry Manzoli) – 24º posto
  • 1999 – Nada con Guardami negli occhi (Nada Malanima) – 10º posto
  • 2007 – Nada con Luna in piena (Nada Malanima) – Finalista

Partecipazioni al Festivalbar

Partecipazioni a Un disco per l’estate

Discografia

Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Discografia di Nada.

Hit Parade

Singoli in Classifica

  • 1969Ma che freddo fa – (numero 1)
  • 1969Biancaneve – (numero 23)
  • 1969Che male fa la gelosia – (numero 6)
  • 1969L’Anello – (numero 11)
  • 1970Pa’ diglielo a ma’ – (numero 10)
  • 1970Bugia – (numero 52)
  • 1970Io l’ho fatto per amore – (numero 47)
  • 1971Il Cuore è uno zingaro – (numero 1)
  • 1972Re di denari – (numero 2)
  • 1972Una chitarra e un’armonica – (numero 24)
  • 1973Brividi d’amore – (numero 27)
  • 1978Pasticcio universale – (numero 37)
  • 1981Dimmi che mi ami che mi ami che tu ami che tu ami solo me – (numero 15)
  • 1982Ti stringerò – (numero 17)
  • 1983Amore disperato – (numero 1)
  • 1984Balliamo ancora un po’ – (numero 35)
  • 2007Luna in piena – (numero 76)
  • 2016Senza un perché – (numero 2)

Libri

Note

  1. ^ Malanima: “Ho odiato il successo e il mio lavoro”
  2. ^ MANETTE A MIGLIACCI – Repubblica.it » Ricerca
  3. ^ Nada e Massimo Zamboni – Live Report, Storia della Musica. URL consultato il 21 agosto 2010.
  4. ^ News Rai, dal sito della RAI – Radio televisione italiana
  5. ^ Scheda album, dal sito di Rockit
  6. ^ (ITSOUNDTRACKS – Lo chiamavano Jeeg Robot, di Gabriele MainettiURL consultato il 16 agosto 2017.
  7. ^ (ITNada – L’amore devi seguirlo | Recensione | SENTIREASCOLTARE, in sentireascoltare. URL consultato il 16 agosto 2017.
  8. ^ L’effetto di “The Young Pope” su Nada. “Senza un perché” entra in classifica, su LaStampa.it. URL consultato il 16 agosto 2017.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Nada su disMappa


Ultimi 10 Accessibile è meglio