Teatro Romano di Verona Sabato 3 settembre 2016, ore 21.00 Presentatazione del libro fotografico “108 VILLE DELLA VALPOLICELLA” edito dalla Damolgraf Editore, sulle ville Venete della Valpolicella, un vero omaggio del Maestro Fulvio Roiter con la moglie Lou Embo alla storia e alla cultura del suo amato Veneto. La serata prevede uno spettacolo di musica e danza per accompagnare gli scatti del grande fotografo recentemente scomparso. “L’occhio poetico, l’essenziale, la bellezza”, tante le parole per descrivere l’arte di Fulvio Roiter: saranno gli scatti, anche inediti, a parlare del grande fotografo. Sotto le stelle del Teatro Romano, con la partecipazione della moglie Lou Embo, una serata capace di emozionarci e riempirci gli occhi di bellezza. Uno spettacolo, un abbraccio artistico per ricordare il lavoro appassionato ed evocativo di un nome conosciuto e apprezzato in tutto il mondo. Teatro romano

L’essenziale e la bellezza – Fulvio Roiter e le ville della Valpolicella


Teatro Romano di Verona
Sabato 3 settembre 2016, ore 21.00

Presentatazione del libro fotografico “108 VILLE DELLA VALPOLICELLA” edito dalla Damolgraf Editore, sulle ville Venete della Valpolicella, un vero omaggio del Maestro Fulvio Roiter con la moglie Lou Embo alla storia e alla cultura del suo amato Veneto. La serata prevede uno spettacolo di musica e danza per accompagnare gli scatti del grande fotografo recentemente scomparso. 
“L’occhio poetico, l’essenziale, la bellezza”, tante le parole per descrivere l’arte di Fulvio Roiter: saranno gli scatti, anche inediti, a parlare del grande fotografo. Sotto le stelle del Teatro Romano, con la partecipazione della moglie Lou Embo, una serata capace di emozionarci e riempirci gli occhi di bellezza. Uno spettacolo, un abbraccio artistico per ricordare il lavoro appassionato ed evocativo di un nome conosciuto e apprezzato in tutto il mondo. Musica e danza accompagnano il video e l’evento, con la partecipazione di Manuel Malò Band e le coreografie di Laura Corradi. Serata realizzata da: Associazione Verona Scaligera A.S.C. in collaborazione con Damolgraf Editore. Ideata dal Maestro Salvatore Viviano, direttore artistico dell’Associazione Verona Scaligera A.S.C. Regia Alfonso De Filippis Regia video Marino Pinali.

Fulvio Roiter

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Fulvio Roiter ritratto da Paolo Montinel 1953

Fulvio Roiter (Meolo1º novembre 1926 – Venezia18 aprile 2016) è stato un fotografo italiano. Esperto di fotografia in bianco e nero[1] usò anche nel colore dei reportages di viaggi una personale tecnica che esaltava luoghi e particolari inediti della scena. Già apprezzato fotografo per aver prodotto diversi libri fotografici di città e regioni del mondo, salì alla ribalta internazionale per gli scatti sulla sua Venezia da cui trasse il libro Essere Venezia del 1977.

È stato uno dei tre fotografi italiani[2] a cui è stato assegnato nel 1956 il premio internazionale per l’editoria fotografica Nadar.

Biografia

« Credo sia questa mostruosa, animalesca facoltà di concentrare tutte le forze intellettive nell’occhio a fare di Roiter il numero uno della fotografia mondiale »
(Indro Montanelli[3])

Nato a Meolo in provincia di Venezia, Roiter si diplomò come perito chimico, ma dal 1947 si dedicò alla fotografia, che divenne la sua attività professionale dal 1953.[4]

Nel 1949 aderì al circolo fotografico La Gondola di Venezia, fondato dall’amico Paolo Monti due anni prima. Nel 1953 partì per la Sicilia nel suo primo viaggio fotografico, il primo di molti in tutto il mondo. La pubblicazione nel gennaio 1954 di alcuni scatti siciliani sulla rivista Camera segnò il suo debutto sulla scena internazionale.[5]

Dopo avere realizzato numerosi reportage per alcune riviste, pubblicò nel 1954 il suo primo libro fotografico, il volume in bianco e nero Venise a fleur d’eau.[4][6] Nel 1956 Roiter vinse la seconda edizione del Premio Nadar con il libro di sole foto bianco e nero Umbria. Terra di San Francesco (Ombrie. Terre de Saint-François).[4][6]

La sua consacrazione sulla scena internazionale l’ottenne con gli scatti sulla sua Venezia da cui trasse il libro Essere Venezia del 1977, stampato in quattro lingue[7] con una tiratura di circa un milione di copie[8], un best seller unico per l’editoria fotografica, «un caso editoriale […] irripetibile»[9][10].

Durante la sua carriera, Roiter ha pubblicato circa un centinaio di volumi di fotografie,[11] compiendo numerosi viaggi in ogni parte del mondo.[12]

Tecnica fotografica

« Foto in bianconero, delicatissime, elegantissime nella loro apparente semplicità, composizioni da pelle d’oca, raffinatezza, gusto, equilibrio e originalità. Gioielli buoni anche per gli occhi più esigenti »
(Leonello Bertolucci[13])

Proveniente dalla scuola della fotografia neorealista[14], Roiter sviluppa e raffina la «forza narrativa e l’occhio poetico» con le sue foto bianco e nero inventando un formato fino ad allora inusuale, quello rettangolare, in cui colloca personaggi ed oggetti della vita di ogni giorno in un contesto dove vengono rigorosamente privilegiate «le forme della composizione» con inquadrature calcolate come per esempio la foto di due carabinieri fotografati in una piazza ben squadrata o le forme di persone in cui viene esaltato il contrasto con il resto dell’ immagine[15]. Contrasto ricercato con colori “accesi” anche per la fotografia a colori, che all’inizio della sua “conversione” dal B/N fa subito riconoscere il suo nuovo “stile”[16].

Un metodo per il bianco nero quello di Roiter, dove «l’essenzialità e il rigore del bianco nero prevaleva sul trionfo del colore», questa infatti fu la motivazione della giuria che fece vincere al fotografo veneziano il premio internazionale francese Nadar che premiò il più bel libro nel panorama mondiale della editoria fotografica del 1956, un libro di foto realizzate esclusivamente in bianco nero rispetto ad altri libri fotografici di altri famosi fotografi che scelsero il colore[17].

Ad avviso di Paolo Morello, docente di storia della fotografia alla Università IUAV di Venezia nonché direttore dell’Istituto Superiore per la Storia della Fotografia di Palermo, Fulvio Roiter ha rappresentato una eccezione nel panorama della «storia della fotografia italiana del Novecento» non solo per una tecnica, uno stile ricercato ed un rigore che lo contraddistinse per la fotografia bianco nero, che lo storico definisce «un modello innarivabile», ma per la radicale metamorfosi di stile dimostrata anche nella fotografia a colori (una volta abbandonata del tutto la sua ricerca per la fotografia bianco-nero), tanto da poter asserire, ad avviso di Morello, «che esistano due Roiter diversi»[18].

Italo Zannier, fotografo e critico italiano di fotografia, spiega che “il metodo” fotografico di Roiter consisteva nel suo “partecipare” all’evento con una sensibilità e una tensione in cui “la disciplina” professionale giocava un ruolo importante. Ma era lo stesso Router a spiegare “il segreto principale” per la realizzazione delle sue fotografie singole e delle sequenze dei suoi reportages: Una preparazione preventiva sulla città o il paese e sugli elementi da fotografare, per cui leggeva molto documentandosi, per aver modo di cogliere già prima del suo viaggio, le atmosfere che avrebbe trovato e quindi fotografate sul luogo della scena prescelta[19].

Libri fotografici

  • Venise à fleur d’eau1954
  • Ombrie (Umbria. Terra di San Francesco) (in francese), 1956
  • Essere Venezia (ediz. italiana), 1977
  • Essere Venezia (ediz. tedesca, inglese, francese), 1978
  • Padova: arte e storia ( Ediz. tedesca), 1981
  • Padova e Colli Euganei1981
  • Firenze e Toscana (ediz. francese), 1981
  • Florenz und die Toscana1981
  • Umbria. Terra di San Francesco1956
  • Centesimi di secondo1984
  • Ciociaria (ediz. italiana e inglese), 1985
  • 150 anni Andrea Merzario 1985 (con Enzo Biagi,Jean Michel Folon,Fulvio Roiter)
  • Pisa (Ediz. multilingue)1986
  • Pianeta Italia1987
  • La mia Venezia1989
  • Un’antica Armonia: Artigianato Artistico Nel Trevigiano1990
  • Voltolina1990
  • Firenze teatro1990
  • Udine1991
  • Lago Maggiore1991
  • Visibilia1992
  • Vivaldi. Venezia. (con compact disc), 1992
  • Art Nouveau in Milano – Text by Guido Lopez 1993
  • La mia Venezia (ediz. italiana e inglese), 1994
  • Terra di Dio1994
  • Laguna di Venezia1994
  • Carnevale Di Venezia1994
  • Aquileia Ravenna (ediz. italiana e inglese), 1994
  • Burano. Isola del merletto e del colore (ediz. italiana e inglese), 1996
  • Il Palazzo ducale1997
  • Venezia in maschera2003
  • L’organo giubileo del Duomo di Treviso (ediz. italiana e tedesca), 2003
  • Un uomo senza desideri2005
  • Fulvio Roiter: fotografare Venezia2008
  • Laguna di Venezia (ediz. inglese), 2010
  • Laguna & dintorni. Aquileia, Grado, Marano Lagunare2010

Mostre

Note

  1. ^ Fulvio Ròiter nella Treccanitreccani.itURL consultato il 22 aprile 2016.
  2. ^ Gli altri due fotografi italiani sono Ferdinando Scianna nel 1963 per il libro Feste Religiose in Sicilia, e Gina Lollobrigida nel 1974 per il libro Italia mia
  3. ^ Fulvio Ròiter in Bassano Fotografiabassanofotografia.itURL consultato il 22 aprile 2016.
  4. ^ a b c Stefano Biolchini, Addio a Fulvio Roiter. Era sua la più bella Venezia in bianco nero, in Il Sole 24 Ore, 19 aprile 2016. URL consultato il 19 aprile 2016.
  5. ^ https://serviziinternet.comune.verona.it/scaviscaligeri/roiter/bio.htm
  6. ^ a b Redazione, Morto Fulvio Roiter, il fotografo aveva 89 anni, in Il Messaggero, 19 aprile 2016. URL consultato il 19 aprile 2016.
  7. ^ Oltre che in italiano tradotto in tedesco, inglese e francese
  8. ^ Fulvio Roiter, fotografia come vita in un articolo del Corriere della Seracorriere.itURL consultato il 24 aprile 2016.
  9. ^ Fulvio Roiter, fotografia come vita in un articolo del Corriere della Sera. Tiratura di circa un milione di copie per il libro fotografico “Essere Venezia”corriere.itURL consultato il 24 aprile 2016.
  10. ^ […] il fotografo che “inventò” la Venezia più romantica, in Repubblica cultura onlinerepubblica.itURL consultato il 22 aprile 2016.
  11. ^ Morto il fotografo Fulvio Roiter «Se ne va uno dei grandi dell’immagine», in Corriere della Sera, 19 aprile 2016. URL consultato il 19 aprile 2016.
  12. ^ Elisa Lorenzini, Roiter, i fotografi dedicano l’ultimo scatto al Maestro, su Corriere del VenetoURL consultato il 22 aprile 2016.
  13. ^ Fulvio Roiter, addio al fotografo della coerenza dell’incoerenza – su il Fatto Quotidianoilfattoquotidiano.itURL consultato il 24 aprile 2016.
  14. ^ Fulvio Roiter, fotografia come vita in un articolo del Corriere della Seracorriere.itURL consultato il 24 aprile 2016.
  15. ^ Fulvio Roiter, fotografia come vita in un articolo del Corriere della Seracorriere.itURL consultato il 24 aprile 2016.
  16. ^ Fulvio Roiter, fotografia come vita in un articolo del Corriere della Seracorriere.itURL consultato il 24 aprile 2016.
  17. ^ intervista a Fulvio Roiter sul premio Nadaryoutube.comURL consultato il 23 aprile 2016.
  18. ^ Fulvio Roiter, fotografie 1949 – 1979serviziinternet.comune.verona.itURL consultato il 23 aprile 2016.
  19. ^ Fulvio Roiter di Roberto Muttibooks.google.itURL consultato il 24 aprile 2016.

Bibliografia

  • Laurent Roosens e Luc Salu ,History of Photography: A Bibliography of Books, Vol. 4, Monsell Publishing, London, New York 1999, ISBN 0-7201-2352-2
  • Roberto Mutti, Fulvio Roiter, Bruno Mondadori, Milano 2012, ISBN 978-88-6159-668-9

Collegamenti esterni

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Un libro nato cinque anni fa, e realizzato con un intenso, complesso ma anche affascinante lavoro che consentirà al pubblico di «entrare» in alcune straordinarie dimore del nostro territorio, fino ad oggi mai svelate. Nel decennale di Valpolicella, opera di Fulvio Roiter, fotografo di fama internazionale edita da Damolgraf Editore, gli scatti del maestro veneziano costituiranno l’occasione per presentare il nuovo libro 108 Ville della Valpolicella. E sabato 3 settembre alle 21 al Teatro Romano si terrà l’evento «L’Essenziale e la Bellezza», organizzato e curato dall’Associazione Verona Scaligera A.S.C. nella persona del presidente Marco Mancini in collaborazione con Damolgraf Editore e il patrocinio del Comune. L’evento costituirà l’ideale cornice della presentazione in anteprima dell’attesissimo libro fotografico 108 Ville della Valpolicella, edito da Damolgraf Editore. Il libro sarà poi in vendita ad un prezzo simbolico.Grandi protagoniste dell’opera, realizzata in vari anni d’intenso lavoro, saranno le Ville Venete della Valpolicella, immortalate da Lou Embo. moglie di Roiter, e dallo stesso Roiter, scomparso nei mesi scorsi a Venezia. Le fotografie sono supportate dai testi dell’architetto Giuseppe Conforti del Centro di Documentazione per la Storia della Valpolicella. L’occhio poetico, l’essenziale, la bellezza, l’emozione unica: infinite le parole per descrivere l’arte di Fulvio Roiter e della moglie Luo Embo. Saranno gli scatti fotografici, inediti, a mostrare le meraviglie presenti nel libro attraverso un video realizzato dal regista Marino Pinali. Si tratterà di un omaggio, unico e toccante, firmato dal Maestro Fulvio Roiter e dalla moglie Lou Embo nel fare conoscere al mondo intero la storia e la cultura del suo amato Veneto.Durante la serata, presentata dalla giornalista Elisabetta Gallina, si avvicenderanno sul palco Lou Embo e numerosi ospiti. Musica e danza allieteranno l’evento con la Band di Manuel Malò e le coreografie di Laura Corradi; con la partecipazione del tenore Paolo Restiotto e i ragazzi del conservatorio di musica di Verona, l’arpista Michela Anselmi e la flautista Chiara De Grandis, direttore artistico della serata sarà Salvatore Viviano per la regia di Alfonso de Filippis. Inoltre verranno svelati scorci unici di Verona e inediti scatti in bianco e nero di Paesi lontani firmati dallo stesso Fulvio Roiter.«Nel decennale del libro Valpolicella che ha dato lustro e prestigio alla vallata e alla Damolgraf Editore» confida Gianfranco Damoli, deus ex machina della casa editrice di Arbizzano «Fulvio Roiter con la moglie Lou Embo ha firmato 108 Ville della Valpolicella, una nuova pubblicazione, unica nel suo genere, dedicata alle Ville della Valpolicella. Questa pubblicazione arricchisce ulteriormente la nostra offerta nel campo dell’editoria d’autore». Il volume è aperto da un saggio di inquadramento generale a cui segue la presentazione delle singole ville racchiuse in un ordine geografico legato ai singoli Comuni. «L’impegno servito per produrre questo capolavoro» prosegue Gianfranco Damoli «inizialmente è stato difficile ma poi, grazie alla collaborazione di alcune persone, e presentandoci con Lou Embo Roiter, i proprietari hanno aperto volentieri le porte delle Ville e delle loro stanze mai fotografate prima». Damolgraf Editore continua nel suo percorso editoriale, conclude Gianfranco Damoli, «con quest’opera di respiro internazionale su ville di pregio storico e artistico, che costituiscono il vanto della nostra Valpolicella». Il lettore potrà approfondire la conoscenza della storia e della civiltà, nel corso dei secoli, presente nell’intera Valpolicella attraverso la conoscenza delle sue Ville e non solo.

Scatti inediti, l’occasione per vederli

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La copertina del volume

È un capolavoro unico. Il volume che svela i segreti di 108 ville della Valpolicella attraverso gli scatti del grande Fulvio Roiter e di sua moglie, la belga Lou Embo che ha curato l’edizione dopo la morte del marito, il 18 aprile scorso, è una straordinaria opera per vari motivi. Per la bellezza straordinaria, è ovvio, degli scatti d’autore, per il racconto storico dei vari luoghi, ma anche e soprattutto perché per la prima volta si aprono i cancelli di parchi e tenute riservatissime.La magìa degli scatti di Roiter hanno fatto il «miracolo» di svelare angoli di Valpolicella che altrimenti mai il mondo avrebbe potuto ammirare. Basta guardare le immagini degli affreschi e degli interni, oltre che di parchi e barchesse. Roiter ci ha regalato con questa testimonianza che esce a cinque mesi dalla sua scomparsa e fortemente voluta dall’editore Damoli, un testamento meraviglioso. Amante del nostro territorio, aveva fatto alcuni scatti inediti di Verona che verranno svelati sabato nella serata dedicata da Damolgraf come tributo a Roiter. In una intervista per L’Arena gli chiesi quale scorcio di Verona preferisse: «Tutti e nessuno. Perché dipende dalla luce: è con la luce che si scrivono le fotografie». E con il talento.