particolare della scultura planimetria vitale di gino bogoni al polo giorgio zanotto di verona Sede Cassa Padana

Le visioni femminili di Gino Bogoni in mostra


VISIONI FEMMINILI – Mostra di scultura di GINO BOGONI

EX CHIESA DI SAN SILVESTRO
PIAZZA ARDITI 4, VERONA

Apertura: MARTEDI’ 8  APRILE 2014, ORE 19.00
8 aprile – 9 maggio 2014
Dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 13.00  e dalle 14.30 alle 16.30

In occasione della serata: FUORI VINITALY. DENTRO IL VALTENESI

Evento organizzato dal Consorzio di Tutela dei Vini della Valtènesi, per la presentazione e la degustazione del vino Chiaretto e dei Rossi della Valtènesi.

L’esposizione è curata dalla critica d’arte Lorena Zanusso. 

“..sono le mie donne bianche che si presentano gloriose e austere;
sembra vogliano sfidare me con la loro purezza: io che ne sono il padre e la madre”
(Diario d’Artista)

Martedì 8 aprile, in occasione dell’evento Fuori Vinitaly. Dentro il VALTÈNESI, presso la filiale di Cassa Padana BCC, ex Chiesa di San Silvestro in Piazza Arditi 4 a Verona, si potrà ammirare la selezione di scultura Visioni Femminili, dedicata alle Donne di Gino Bogoni, curata dal critico Lorena Zanusso.

Artista veronese internazionalmente conosciuto, Bogoni scompare nel 1990, dopo un’esistenza intensamente vissuta, sia umanamente che artisticamente, come di pochi altri si potrebbe testimoniare. Dal talento molto precoce, si afferma già dall’inizio degli studi presso la cittadina Accademia Cignaroli, in seguito con la vincita degli Agonali dell’Arte a soli 17 anni nel 1938 e poi via via grazie ad importanti collaborazioni; la più nota forse è quella con Marcello Mascherini, cui lo lega anche una lunga e sincera amicizia. Gino Bogoni è altresì l’artista che nel 1947 viene incaricato di trarre i negativi originali, riprodotti  nei decenni successivi da numerosi artisti, dalle formelle bronzee del portale della Basilica di San Zeno a Verona, uno degli edifici universalmente noti nella storia dell’arte medievale italiana ed europea.

Nel frattempo si rivela un’incrollabile fedele della ricerca personale, in cui persevera fino alla fine del suo percorso, lavorando costantemente nel porre ad un livello alto e profondo sia la propria opera creativa, sia il suo donarsi all’osservatore, senza mai subirlo, così come le dinamiche culturali e sociali, che assorbe dalle vicende contemporanee e tramuta in lavori che guardano, più che ad esse, al concetto archetipico che le sottende.

Modellatore capace e sensuale nel figurativo, nell’astratto invece estremamente libero per i decenni in cui lavora – tanto che persino illustri colleghi prendono ispirazione dalle sue opere – nelle Donne Bogoni raggiunge, in modo spontaneo e imprevisto a suo stesso dire, un equilibrio, non razionalizzato ma razionale, non esplosivo ma carico di un’energia vitale  incontenibile, raggiante, ordinante. Esse costituiscono la sintesi del suo percorso verso la sintesi stessa, sempre cercata nelle sue opere, verso l’uno, il principio, l’energia della generazione in senso totalizzante e, forse per questo, femmina.

E’ quel femminile che biologicamente ogni essere umano porta in se stesso, quel lato creativo e generante che purifica e rinnova, che porta fuori dalla staticità, esistenziale ma anche da quella formale della scultura stessa in un tutt’uno espressivo, e realizza la vita.

Le opere di Gino Bogoni sono conservate in numerose collezioni pubbliche e private, nazionali e internazionali, sia europee che extraeuropee.

L’esposizione sarà aperta da martedì 8 aprile, dalle 19.00, in occasione di “Fuori Vinitaly. Dentro il VALTÈNESI “, evento organizzato dal Consorzio di Tutela Vini Valtènesi, con la collaborazione di Cassa Padana Bcc, per la presentazione e la degustazione del Chiaretto e dei Rossi della Valtènesi.

Le sculture rimarranno visibili al pubblico, e lecitamente toccabili, fino al 9 maggio, durante gli orari di apertura della filiale.