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La Torre dei Lamberti illuminata di azzurro contro la pena di morte


Giornata mondiale “Città per la vita-Città contro la pena di morte” – 30 novembre

immagine promozionale della Giornata Cities For LifeVerona aderisce all’undicesima Giornata internazionale Città per la Vita – Città contro la Pena di Morte, organizzata dalla comunità di Sant’Egidio.

Per l’occasione, dal 30 novembre al 2 dicembre, la Torre dei Lamberti viene illuminata di azzurro, colore indicato dagli organizzatori per avvicinare idealmente tutte le città che sostengono la campagna. La Torre dei Lamberti è stata scelta in quanto monumento della Verona medioevale collegato a Palazzo della Ragione, che in diverse fasi storiche fu sede di tribunali e prigioni.

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Nel 2002 a Roma, con la nascita della Coalizione Mondiale contro la Pena di Morte, è stata istituita grazie alla Comunità di Sant’Egidio, la  prima Giornata Mondiale delle “Città per la Vita-Città contro la Pena di Morte” (Cities For Life, Cities Against the Death Penalty) – nel giorno della prima abolizione della pena capitale da parte di uno Stato, il Granducato di Toscana, il 30 novembre 1786.

Da allora, sono circa 1600 le città e una settantina le capitali nei cinque continenti ad avere aderito alla campagna a livello internazionale per l’abolizione della pena di morte.

Le città che prendono parte a questa Giornata, organizzano iniziative a carattere educativo-spettacolare che vedono coinvolti monumenti o piazze-simbolo e interventi mirati alla sensibilizzazione dei cittadini. Lo scopo è quello di stabilire un dialogo con le società civili, coinvolgere gli amministratori in un percorso di abolizione della pena di morte, e rafforzare l’impegno in tal direzione come caratteristica identitaria della città che aderisce e dei suoi cittadini.

Verona ha aderito alla Campagna mondiale della Comunità di Sant’ Egidio “Città per la vita – Città contro la pena di morte” nella seduta del Consiglio Comunale del 6 novembre 2008.

Quest’anno, Verona partecipa alla Giornata internazionale “Cities for life”, illuminando di azzurro dal 30 novembre al 2 dicembre la Torre dei Lamberti, il monumento della città che diventa il “logo vivente”, il punto di riferimento visivo e simbolico dell’iniziativa di sensibilizzazione a Verona, in rete ideale con il resto del mondo.

La Città di Verona è menzionata nella “Lista d’Onore delle città impegnate in questa battaglia di civiltà: Città per la Vita-Città contro la Pena di Morte”, che sarà disponibile sul sito della Comunità di Sant’Egidio www.citiesforlife.net, collegata via web con il sito della Coalizione Mondiale contro la Pena di Morte www.worldcoalition.org

Per informazioni:

• www.citiesforlife.net
• www.worldcoalition.org

La Giornata internazionale “Città per la vita-Città contro la pena di morte” si tiene il 30 novembre di ogni anno

Organizzato da:

Comune di Verona – Pari Opportunità
Con la collaborazione di AGEC Azienda Gestione Edifici Comunali del Comune di Verona e AGSM Azienda Generale Servizi Municipali di Verona
La Giornata internazionale “Città per la Vita – Città contro la Pena di Morte” (30 novembre) è promossa dalla comunità di Sant’Egidio

Città per la vita

Sono di 1600 le città nel mondo che si sono dichiarate “Città per la vita” e si impegnano per l’abolizione della pena di morte.

La Giornata Mondiale delle Città per la Vita/Città contro la Pena di Morte, che si tiene il 30 novembre di ogni anno, rappresenta la più grande mobilitazione contemporanea planetaria per indicare una forma più alta e civile di giustizia, capace di rinunciare definitivamente alla pena capitale.

Il coinvolgimento degli amministratori locali in un percorso di abolizione della pena di morte, fa entrare  la città che aderisce e i suoi cittadini all’interno di una rete internazionale e diventa una caratteristica identitaria della città stessa. Si aprono occasioni di dialogo con amministratori di aree in cui la pena capitale è vigente e/o viene praticata. Ciò rafforza l’azione degli attivisti e delle organizzazioni abolizioniste.

In tutto il mondo, più di 1600 città illuminano un monumento simbolo contro la pena di morte.

1.587 città
88 nazioni
69 capitali

Ultime adesioni:

Al 30 novembre 2012 aderiscono 1600 città di 88 paesi diversi nel mondo, di cui 70 capitali. Le città danno  vita a mobilitazioni, marce, sit in, spettacoli, assemblee pubbliche, in scuole e università, si riuniscono in consiglio per deliberare mozioni di adesione all’iniziativa, pubblicano la notizia sui loro siti e le diffondono, offrono spazio ai cittadini, allle associazioni, che desiderano proporre iniziarive.

Ogni città che aderisce mette a disposizione come “logo vivente” il monumento principale che diventa “parlante” per illuminazione diversa, perché oggetto di proiezioni che sottolineano l’impegno e il dialogo con i cittadini per un mondo senza pena di morte.

La Giornata Internazionale delle Città per la Vita/Città contro la Pena di Morte rappresenta la più grande mobilitazione contemporanea planetaria per indicare una forma più alta e civile di giustizia, capace di rinunciare definitivamente alla pena capitale. Si tratta di un’importante opportunità per stabilire un dialogo con le società civili, il coinvolgimento degli amministratori in un percorso di abolizione della pena di morte, capace di diventare una pratica costante e una caratteristica identitaria della città che aderisce e dei suoi cittadini. In tal modo si aprono occasioni di coinvolgimento di strati più larghi della società civile anche in aree in cui la pena di morte è praticata, rafforzando l’iniziativa di attivisti e organizzazioni locali all’interno di una rete internazionale.

L’invito ad aderire alle diverse città e la responsabilità delle iniziative è aperta alla collaborazione di tutti i soggetti abolizionisti del mondo e può essere animata oltre che dalla Comunità di sant’Egidio anche dalle organizzazioni umanitarie e dagli attivisti più impegnati città per città. E’ una occasione di sensibilizzazione della cittadinanza, di gruppi specializzati (studenti, insegnanti, giuristi, opinion leader, amministratori, testimonial, stampa e giornalisti).