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La statua di Giulietta ambasciatrice di Verona a Expo


Per i prossimi sei mesi in mostra nel padiglione “Vino – A taste of Italy” a Expo

La statua di Giulietta, tra i simboli più caratteristici di Verona e conosciuta dai turisti di tutto il mondo, diventa ambasciatrice della città e della cultura italiana ad Expo 2015. La celebre opera, infatti, troverà posto a Milano per i prossimi sei mesi, all’interno del Padiglione “Vino – A taste of Italy”. Il prestito è frutto dell’accordo tra Comune di Verona e Veronafiere, organizzatore del Padiglione del Vino. La statua della più famosa eroina shakespeariana che sarà trasferita a Milano è stata realizzata nel 1969 dallo scultore Nereo Costantini per iniziativa del Lions Club di Verona e, in seguito al restauro del 2014, viene custodita nel Museo della Casa di Giulietta. A Verona resterà la nuova copia che, dallo scorso giugno, sostituisce l’originale nel Cortile della Casa di Giulietta, meta ogni anno di oltre 2 milioni di visitatori. “Per Verona sarà un onore rappresentare l’Italia ad Expo 2015 con uno dei suoi simboli, insieme all’Arena, tra i più amati e universalmente conosciuti – ha commentato il Sindaco di Verona –. La città sarà a tutti gli effetti protagonista di Expo, se consideriamo che la sua fiera con Vinitaly ha anche realizzato e gestirà il primo padiglione dedicato al vino nella storia dell’esposizione universale”. La statua di Giulietta lascerà la città scaligera, diretta a Milano, lunedì 27 aprile. L’opera verrà collocata, per i sei mesi di Expo, in uno spazio alla fine del percorso di visita al Padiglione del Vino e, per garantirne la conservazione, saranno adottate tutte le misure necessarie.

INAUGURAZIONE. Oggi a Milano molte realtà economiche e culturali della nostra città saranno protagoniste

Verona finisce in vetrina
L’Expo apre con Giulietta

Manuela Trevisani

La statua sarà biglietto da visita Mantovani: «In sei mesi 1,5 milioni di visitatori per il vino» Girondini: «Bene l’opera lirica»

venerdì 01 maggio 2015 CRONACA, pagina 6

L’Expo come vetrina per Veronafiere, polo attrattivo per il festival lirico della Fondazione Arena e motore del turismo, in grado di portare a Verona, nelle strutture ricettive di città e provincia, visitatori in arrivo da ogni parte del mondo. Per i rappresentanti delle principali realtà economiche e culturali scaligere l’esposizione universale rappresenta innanzitutto un’opportunità. Un’opportunità ancora «in potenza», nonostante il giorno dell’inaugurazione sia arrivato, tutta da cogliere e in positivo.
Un evento di grande portata per Veronafiere, che sarà protagonista dell’esposizione universale attraverso il Padiglione del Vino. «Per noi è un vero orgoglio aver realizzato questa struttura, oltre che un grande riconoscimento a Vinitaly», spiega il direttore generale di Veronafiere Giovanni Mantovani. «In questo spazio di duemila metri quadri, cercheremo di trasmettere la cultura del vino ai visitatori: a differenza di quanto si pensa, infatti, in molti Paesi del mondo, l’Italia non è riconosciuta come patria del vino».
La Domus Vini al pian terreno, il percorso sensoriale e poi la sala superiore, dove sono previste le degustazioni nell’Enoteca del futuro. «Nei sei mesi di Expo ci attendiamo circa 1,5 milioni di visitatori: si tratterà di un grande spot per il vino italiano, ma anche di un’occasione per allacciare nuovi rapporti internazionali per Vinitaly».
Fiducioso anche il sovrintendente della Fondazione Arena Francesco Girondini. «Expo è un’opportunità per tutti, a cominciare dalle realtà territorialmente più vicine, inclusa Verona», commenta Girondini. «Il nostro festival lirico è un evento molto ambito, che stiamo cercando di promuovere al meglio». Già da mesi la Fondazione sta lavorando attraverso gli operatori turistici e le agenzie internazionali, che hanno creato pacchetti specifici che abbinano lirica ed Expo, come fa sapere Corrado Ferraro, direttore commerciale e marketing della Fondazione Arena «Le prenotazioni risultano superiori di un 10 per cento rispetto agli anni scorsi». Al di là dei ritardi con cui sono proceduti certi cantieri a Milano, Verona ha risposto «presente» per l’Expo 2015. Con un ruolo da protagonista.
«Ci siamo mossi per primi, per promuovere numerose iniziative, anche con i tour operator, per attirare visitatori agli eventi che verranno organizzati nella nostra città», dice il sindaco Flavio Tosi. «È già partita alla Gran Guardia la mostra “Arte e vino”, e poi ci sarà la stagione lirica in Arena, durante l’estate, e tutti i concerti di Arena Extra», aggiunge il primo cittadino. «La prevendita dei biglietti per il festival lirico sta già registrando numeri superiori rispetto all’anno scorso». E poi c’è il ruolo di primo piano di Veronafiere, all’Expo. «La Fiera, con in Vinitaly, ha a Milano il padiglione dell’olio e del vino, nel quale sarà presente la statua di Giulietta, un altro biglietto da visita per la nostra città»
«Ci auguriamo che Expo sia il successo che tutti si aspettano», sostiene Paolo Arena, nella doppia veste di presidente di Confcommercio, oltre che dell’aeroporto Catullo. «La nostra associazione si è messa in rete con Confcommercio Milano per riuscire ad attirare nuovi visitatori, i tour operator per l’incoming si sono attivati già da tempo per creare pacchetti ad hoc collegati a Expo», prosegue Arena, smorzando i toni delle polemiche che si sono susseguite nei mesi scorsi sulla scarsa preparazione di Verona al grande evento. «Io credo che si sia fatto ciò che si doveva fare per una città come la nostra, che comunque risulta periferica rispetto a Milano», aggiunge il presidente di Confcommercio. «Expo è stato trattato per quello che è: un evento di caratura nazionale, ma ubicato a Milano». Risvolti positivi, secondo Arena, ci potranno essere anche per il traffico passeggeri dell’aeroporto Catullo. «Negli ultimi giorni abbiamo aperto nuove rotte su Amsterdam, Madrid e Barcellona: ci aspettiamo che ci siano nuovi arrivi di visitatori che vengano a Verona e sul lago di Garda per poi raggiungere l’Expo».