Il risveglio dei sogni – Mostra antologica di Gino Tonello
Il risveglio dei sogniantologica di Gino Tonello
Padiglione 20/ 1 Ex Arsenale (entrata accessibile da via Todeschini)
dal 25 maggio al 9 giugno 2013
sabato e domenica: 10.00 – 13.00 e 15.00 – 20.00
da lunedì a venerdì: 16.00 – 20.00
Ingresso libero
Inaugurazione:
sabato 25 maggio ore 17.00
L’Associazione Culturale Architettando, in collaborazione con il Comune di Verona – Cultura e con il patrocinio del Consiglio della Regione Veneto, presenta, dal 25 maggio al 9 giugno 2013 al padiglione 20/1 dell’ex Arsenale, la mostra Il risveglio dei sogni, antologica di Gino Tonello.
Circa trenta le opere selezionate per la mostra che rappresentano la sua maturità stilistica e sono frutto di una analisi dell’attuale società.
I lavori di Tonello mettono in evidenza temi quali la complessità e la frenesia dell’uomo contemporaneo – continuamente sottoposto a stimoli ed eventi – e dei contesti in cui vive.
L’artista traduce in immagini simboliche le tensioni della contemporaneità, con l’obbiettivo di catturare l’attenzione conscia dei visitatori e creare, per reazione, una sorta di “generatore”, dove l’inconscio produce idee che conducono al recupero del rapporto con l’ anima e il mondo onirico.
A sottolineare il legame tra mondo dei sogni e quello reale, per l’apertura dell’esposizione si terrà una performance del Maestro Paolo Zanarella (Il pianista fuori posto), che interpreterà le opere stesse attraverso brani di propria composizione.
Gino Tonello nasce nel maggio del 1961 nella provincia di Padova e già negli anni ottanta comincia a partecipare a concorsi e collettive sul territorio ottenendo premi e segnalazioni.
I suoi primi lavori sono legati alla campagna e alla natura e successivamente al ritratto e allo studio della figura, orientando poi la sua ricerca verso una rappresentazione più psicologica e una visione più interiorizzata della realtà.
Nei primi anni novanta l’artista scopre la pittura su vetro e sperimenta vari stili; il bisogno continuo di mettersi in discussione lo porta a cimentarsi con varie forme di linguaggio affiancando la pittura che via via diventa sempre più astratta e simbolica, con esperienze di scultura e di arte poetica.