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Il metaformismo – Nuova visione storico – critica dell’arte contemporanea italiana


Il Metaformismo. Nuova visione storico-critica dell’arte contemporanea italiana

18-26 dicembre, Palazzo della Gran Guardia, Verona
dalle 10.00 alle 18.00, compresi 25 e 26 dicembre
Inaugurazione: 18 dicembre ore 16.00
Ingresso libero

Copertina del catalogo "Il Metaformismo"
Il Comune di Verona presenta,
in
Sala Polifunzionale
del Palazzo della Gran Guardia, la rassegna

Il Metaformismo
© 2010 da un’idea critica di Giulia Sillato
Nuova visione storico – critica
dell’arte contemporanea italiana

Paolo Ciabattini: Rifrazione A, 2012 (Premio Arte Cairo)
Paolo Ciabattini
Rifrazione A, 2012
(Premio Arte Cairo)

L’esposizione, che prevede la presenza di quaranta artisti e di ottanta opere tra quadri, sculture e installazioninon è da intendersi come una mostra collettiva, ma come una vera e propria rassegna di linguaggi artistici che si esprimono senza figura, leggibili con un nuovo metodo di lettura visiva: il Metaformismo.

Gli artisti, provenienti da ogni regione d’Italia, hanno raggiunto livelli di notorietà nazionale ed internazionale

Pier Domenico Magri: Solo scudo, 2008 (54esima Biennale di Venezia)
Pier Domenico Magri
Solo scudo, 2008
(54esima Biennale di Venezia)

(alcuni di loro hanno esposto alla 54esima Biennale di Venezia), tutti maestri ufficializzati da adeguata biografia fornita annualmente dal Catalogo dell’Arte Moderna dell’Editoriale Giorgio Mondadori, ex Bolaffi Arte.

Ideatore e curatore della mostra è Giulia Sillato, storico dell’arte di scuola longhiana, che nel 2010 ha teorizzato i principi di una nuova visione storico-artistica, fondati su una lettura estetica innovativa e rivoluzionaria, con cui riscrive le ultime pagine della storia dell’arte moderna, sostenendo che l’espressione artistica non figurativa non è mai stata abbandonata dagli elementi formali, i quali sono sempre stati riconoscibili, se si legge un’opera d’arte con l’ottica della forma, mai distrutta ma trans-formata.

Carla Rigato: Gatta, 2009 (54esima Biennale di Venezia)
Carla Rigato
Gatta, 2009
(54esima Biennale di Venezia)


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Gli artisti in mostra:

Manlio Allegri, Dino Aresca, Gennaro Barci, Emilio Belotti, Natalia Berselli, Martino Brivio, Alfredo Celli, Tiziano Calcari, Marc Chiassai, Paolo Ciabattini, Adriana Collovati, Rosetta D’Alessandro, Bruno Daniele, Angelo De Boni, Enzo Devastato, Mario Dionisi, Enzo Fabbiano, Emanuela Franchin, Massimo Fumanti, Bruna Lanza, Luvit, Dino Maccini, Saverio Magno, Pier Domenico Magri, Claudio Massimi, Carmine Mastronicola, Aldo Meineri, Rita Paola, Osvalda Pucci, Carla Rigato, Liana Rover, Mario Salvo, Antonio Saporito, Laura Sartori Tibaldi, Rosa Spina, Fedora Spinelli, Francesco Terelle, Marco Tulipani, Lorena Ulpiani e con la partecipazione di Paolo Rossetto, significativo interprete del METAMORFISMO, messo a confronto del primo (METAFORMISMO) per illustrarne la differenza.
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Catalogo
Il Metaformismo Editoriale Giorgio Mondadori
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Informazioni e contatti:

info@artisrecensio.it
info@ilmetaformismo.eu

L’ARTISTA CARLA RIGATO AL PALAZZO DELLA GRAN GUARDIA A VERONA

L’artista padovana Carla Rigato espone la sua celebre scultura dal titolo “La Gatta” in occasione della Mostra “Il Metaformismo” che inaugura martedì 18 dicembre 2012 al Palazzo della Gran Guardia di Verona.

La Gatta

Dopo l’esposizione al Padiglione Veneto della 54esima Biennale di Venezia allestito a Villa Contarini di Piazzola sul Brenta, la celebre scultura “La Gatta” dell’artista padovana Carla Rigato sarà nuovamente visibile, assieme ad altre sue opere, da martedì 18 dicembre, in occasione della Mostra “Il Metaformismo”, allestita al Palazzo della Gran Guardia di Verona fino al 26 dicembre 2012.

Alla mostra ideata e curata dallo curata dallo storico dell’arte di scuola longhiana Giulia Sillato, partecipano artisti provenienti da ogni regione d’Italia che hanno raggiunto, in numerosi anni di attività artistica, livelli di notorietà nazionale e internazionale. Con 40 artisti e 80 opere esposte essa si configura come «una vera e propria rassegna di linguaggi artistici che si esprimono senza figura, leggibili con un nuovo metodo di lettura visiva: il metaFORMismo». Non un gruppo artistico, né un movimento, né una corrente, bensì un principio linguistico unitario, comune a tutte le espressioni artistiche del Novecento, in cui «l’espressione artistica non figurativa, non è mai stata abbandonata dagli elementi formali: essi sono sempre stati riconoscibili leggendo un’opera d’arte con l’ottica della forma, mai distrutta… solo trans-formata».

Carla Rigato – Colata di sentimenti

In questo contesto si colloca “La Gatta” di Carla Rigato, scultura intimamente esistenzialista, corpo fatto di luce e spazio, che racchiude geometrie colorate. Una rete metallica duttile, facile da piegare, plasmare con le mani, che racchiude un’anima profondamente umana e universale. E’ come la donna, creatura esile, leggera, ma combattiva che porta dentro se la forza e la determinatezza, che nascono dalle tante difficoltà e sconfitte della vita. Una donna regina, con una ghirlanda che le incorona il capo, protagonista assoluta e agguerrita della propria vita.

Accanto alla scultura, esposte anche due tele, espressione dell’astrattismo informale che caratterizza la produzione di Carla Rigato, dal titolo Stelle Cadenti (2011, acrilico su tela, cm  90 x 95) e Colata di sentimenti (2012, acrilico su tela, cm 95 x 95).

Espongono al Palazzo della Gran Guardia insieme a Carla Rigato: Manlio Allegri, Dino Aresca, Gennaro Barci, Emilio Belotti, Natalia Berselli, Martino Brivio, Alfredo Celli, Tiziano Calcari, Marc Chiassai, Paolo Ciabattini, Adriana Collovati, Rosetta D’Alessandro, Bruno Daniele, Angelo De Boni, Enzo Devastato, Mario Dionisi, Enzo Fabbiano, Emanuela Franchin, Massimo Fumanti, Bruna Lanza, Luvit, Dino Maccini, Saverio Magno, Pier Domenico Magri, Claudio Massimi, Carmine Mastronicola, Aldo Meineri, Rita Paola, Osvalda Pucci, Liana Rover, Mario Salvo, Antonio Saporito, Laura Sartori Tibaldi, Rosa Spina, Fedora Spinelli, Francesco Terelle, Lorena Ulpiani e Paolo Rossetto.

Carla Rigato, vive e opera a Montegrotto Terme (Pd) e si è formata accanto alla pittrice Dolores Grigolon e al professore di estetica Richard Demel. Dal 2004 frequenta la Summer Academy of Fine Arts di Salisburgo, fondata negli anni ‘50 da Oskar Kokoschka, lavorando con maestri di livello internazionale quali Jacobo Borges, Michael Morgner, gli Zhou Brothers e Mohamed Abla. Il suo linguaggio pittorico è caratterizzato dal vigore emotivo di getti di colore puro sulla tela. La velocità di esecuzione conferisce all’opera una grande forza espressiva e una spontaneità avulsa da ogni regola.

Per Informazioni sulla mostra
tel. 045 8003330
info@artisrecensio.it
info@ilmetaformismo.eu

www.ilmetaformismo.eu

Con il termine di “metaformismo” non si vuole intendere né un gruppo artistico, né un movimento, né una corrente, bensì un principio linguistico unitario, comune a tutte le espressioni artistiche del Novecento, che Giulia Sillato, storico dell’arte di scuola longhiana, ha individuato a seguito di una sistematica analisi del mondo dell’arte contemporanea italiana e straniera attraverso l’esperienza di numerose rassegne, ideate e curate personalmente in siti museali di prestigio culturale a partire dal 1994 ad oggi: la Metaforma. Implicita nell’arte antica, ambito dal quale l’autore proviene, essa si trasmette al linguaggo artistico moderno, dando origine a quelle fenomenologie artistiche sinora indicate con vocaboli come astratto, informale, espressionista, minimalista e numerosi altri, finiti nel disuso semantico e concettuale, poiché non corrispondono più a quelle in modo circoscritto, evolutasi l’espressività contemporanea al punto da indurre lo storico a una riformulazione comprensiva di tutte le possibili sfaccettature dell’arte di questi ultimi cinquant’anni, sempre convinto che la Forma “ribaltata a partire dalla fine dell’Ottocento” sia stata in realtà persistentemente “sottintesa a qualsiasi operazione artistica”. Entrano nel grande gioco del Metaformismo tutte quelle espressioni dell’arte che integrano e perfezionano il dialogo con le Avanguardie del Novecento adeguandolo, opportunamente, alle misure concettuali e tecniche della nostra contemporaneità. L’intento, pertanto, lungi dal fondare l’ennesimo gruppo, ché di questi la storia dell’arte è variamente affollata, è quello di offrire un nuovo orientamento critico, per meglio qualificare la poliformìa dei mezzi espressivi odierni.

Giulia Sillato Autore Ideatore

Giulia Sillato, laureata nel 1970 in Lettere Moderne e Filosofia presso l’Università degli Studi “Federico II” di Napoli, si è specializzata in Storia dell’Arte Medioevale e Rinascimentale sotto il magistero di Ferdinando Bologna, longhiano d’eccezione. Nel 1975 inizia a definire la propria professionalità nei settori di Arte Contemporanea e Critica d’Arte tramite i corsi diretti da Maurizio Calvesi presso “La Sapienza” di Roma. Ha insegnato Storia dell’Arte e delle Arti Applicate in Accademie di Belle Arti e Istituti di indirizzo artistico a Napoli e a Verona. Nel 1997, ormai residente a Verona da numerosi anni, decide di non accettare l’invito di Federico Zeri a raggiungerlo a Roma per una collaborazione agli eventi delle Scuderie del Quirinale, preferendo restare nel contemporaneo. Dopo i primi approcci al mondo degli artisti viventi, fa partire un evento culturale, progettato qualche anno prima: “L’Arte Contemporanea nelle antiche dimore” ©1994, serie di rassegne in luoghi museali, che si sarebbe rivelata fortunata, positivamente chiaccherata e più volte oggetto di reportage televisivi nazionali. Questa lunga esperienza le consente, inoltre, di verificare sul campo il possibile nesso tra Antico e Moderno e la semantica dei rispettivi linguaggi. Sono queste le premesse del Metaformismo, che viene presentato per la prima volta nel 2010, nelle Sale del Castellare del Palazzo Ducale di Urbino, nell’ambito della 27° Edizione del ciclo itinerante delle Antiche Dimore.


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