Don Marco Campedelli introduce la serata dedicata a Lampedusa e ai migranti ieri sera al Teatro Stimate di Verona (vedi Se il mare avesse voce – Per non dimenticare Lampedusa) presentando l'opera formata da Bibbie e Corani e interpretando con i burattini questa tragedia umanitaria Sala conferenze San Zeno

Il cuore sacro dell’incontro. Dialoghi interreligiosi per abitare la nostra città


Sabato 22 marzo 2014, ore 15.00-18.30
ex Oratorio San Zeno, Piazza San Zeno (accessibile)

Grazie per le foto a Daniela Motti

Considerarsi oggi una società multietnica significa mettere a punto quotidiane opportunità di comunicazione, scambio e incontro tra i diversi volti che abitano la città.

Negli ultimi anni, sul territorio del Comune di Verona sono state finanziate e realizzate  complessivamente quattro progettualità FEI attinenti al Fondo europeo per l’Integrazione di cittadini di Paesi Terzi, con il supporto del Ministero dell’Interno.

Tali progetti vedono il Comune di Verona – Assessorato ai Servizi Sociali, Famiglia e Pari Opportunità capofila di un’ampia rete di partner territoriali come di gruppi e comunità di migranti ben radicate, che hanno saputo consolidare modalità innovative di intervento in ambito socio-educativo attraverso l’utilizzo della Mediazione Linguistico-Culturale, in un’ottica di sviluppo e produzione di benessere ed agio, sia per i migranti che per gli operatori dei servizi.

Questo percorso ha intercettato una domanda di dialogo sul piano spirituale e umano: focalizzare il tema dell’integrazione attraverso lo sguardo del dialogo tra modi di pensare e agire la dimensione esistenziale e spirituale è di forte interesse, quale fattore riconosciuto di coesione sociale.

Un esempio concreto: la partecipazione attiva di gruppi e comunità religiose di migranti  all’affido omoculturale, un progetto di sostegno delle famiglie e di accoglienza per i bambini di origine straniera. Anche le famiglie straniere, se sostenute, possono esprimere il proprio potenziale valoriale ed essere risorse attive nella costruzione di una comunità più integrata.

Per consolidare questa visione dentro i percorsi di integrazione tra comunità veronese e cittadini migranti, è importante individuare nuovi spazi di dialogo tra rappresentanti delle diverse comunità, nuove forme di coesistenza per essere “con gli altri e per gli altri”, nell’ottica di un incontro che fa superare la diffidenza, di una conoscenza che apre al dialogo e crea ponti, rafforza alleanze, cementa nuovi valori ed aumenta la coesione sociale.

Un primo invito è quello offerto dal Seminario “Il cuore sacro dell’incontro.
Dialoghi interreligiosi per abitare la nostra città”
, che si terrà sabato 22 marzo 2014  a partire dalle ore 15.00 presso l’ex Oratorio San Zeno, uno spazio recentemente restaurato messo generosamente a disposizione da Ater.

Dopo i saluti delle Autorità e del Vescovo Mons. Giuseppe Zenti, attorno al tema del “viaggio alla ricerca di una buona vita”, saranno presentate le testimonianze di alcuni rappresentanti di diverse comunità religiose, che vivono l’esperienza spirituale nel proprio quotidiano intrecciata a una dimensione di vita migrante nella nostra città. Dialogheranno P. D. Petrovan (Comunità Greco Cattolica rumena), P. G. Gabor Codrea (Chiesa Ortodossa Rumena), P. S. Dimitriev (Chiesa Ortodossa Russa), P. A. Ranjith (Comunità cattolica dello Sri Lanka), D. C. Chima Ekwebelem (Anglophone African Catholic Community San Giacomo), M. A. Guerfi (Consiglio Islamico di Verona), Rev. P. T. Gammedagama (Ass. Solidarietà Meththa) e Rev. U. Ghanananda (Comunità Buddista).

Seguiranno poi alcune riflessioni dalle realtà cittadine impegnate nei temi dell’Ecumenismo e del Dialogo Interreligioso, con Don D. Righetti (Ufficio Ecumenismo e Dialogo Interreligioso della Diocesi di Verona, Consiglio delle Chiese Cristiane di Verona), Don G. Mirandola (Pastorale Immigrati della Diocesi di Verona), Mons. G. Ceschi (Caritas Diocesana Veronese), M. Bertinat (Segretariato Attività Ecumeniche Gruppo di Verona), P. J. Terino (Chiesa Valdese) e R.Israel (Comunità ebraica di Verona)

Alle testimonianze seguirà l’esecuzione della suite “Diritto a rinascere”, composta da Elisabetta Garilli in occasione dell’esposizione a Soave dell’omonima installazione-Natività di Serena Abagnato – Ass. culturale La Foglia e il Vento, dedicata ai migranti di Lampedusa, che ha recentemente ricevuto una delle Croci di Lampedusa create dallo scultore  Francesco Tuccio e donate dalla Fondazione Casa dello Spirito e  delle Arti  di Milano,  quale riconoscimento dell’impegno culturale e sociale dell’Associazione.

I brani musicali, eseguiti dall’ensemble cameristico moderno Garilli Sound Project, con la partecipazione del noto solista di oboe Giuseppe Falco (già primo oboe della Filarmonica della Scala), saranno intrecciati alla lettura a più voci di brani significativi tratti dalla raccolta “Bibbia e Corano a Lampedusa” (in uscita per La Scuola editrice). E’ prevista la presenza di Arnoldo Mosca Mondadori, curatore del libro, e di Marco Campedelli, autore del testo “La Tavola di Lampedusa”.

Chiude il seminario Elisa Kidanè di Combonifem.

Modera Dinha Rodrigues, Ass. dei mediatori culturali Terra dei Popoli.

INGRESSO LIBERO fino a esaurimento posti (disponibilità limitata)

Informazioni:
Coordinamento FEI tel. 045.8078526 cell. 347 3702220
coordinamentofei@comune.verona.it

L’esperienza si realizza nell’ambito del Progetto “Famiglie, generatività sociale, mediazione interculturale: il ruolo attivo degli stranieri”, finanziato dal F.E.I. (Fondo Europeo per l’Integrazione dei cittadini di Paesi terzi) 2012, Azione 5, capofila l’Assessorato ai Servizi Sociali, Famiglia e Pari Opportunità del Comune di Verona.