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I segreti dell’Opera in un tour accessibile a tutti


Piazza Bra e altri luoghi del centro storico
Venerdì 7 luglio 2017, ore 17.00

Manuela Uber
BENVENUTI ALL’OPERA !

Alla scoperta dei segreti dell’espressione artistica che ha reso l’Arena famosa nel mondo: l’Opera lirica.
Un racconto che va dall’amore per la musica, che da sempre caratterizza Verona, agli aneddoti più curiosi che riguardano questo mondo.
Personaggi, opere, storie e luoghi raccontati con passione da Manuela Uber!

Durata della visita: un’ora e un quarto
Partenza dalla statua equestre di Vittorio Emanuele II in piazza Bra
Costo 10 Euro a persona
Lingue: italiano e inglese
Accessibile a tutti

Prenotazione necessaria : guidediverona@gmail.com

Nella capitale della lirica, sembra incredibile che nessuno ci avesse mai pensato prima. All’inizio di luglio in città ha debuttato il «Tour dell’opera»: un’iniziativa di Assoguide e della nuova rivista Opera Arena Magazine, di cui Giorgio Montolli è fondatore ed editore, in collaborazione con la Fondazione Arena e il museo Amo. L’appuntamento è ogni venerdì, alle 17, sotto la statua equestre di Vittorio Emanuele II. Da lì il gruppo di turisti (finora sono stati tutti veronesi) parte, al seguito di una guida, alla scoperta dello stretto legame tra Verona e il melodramma.Anche i «nativi», infatti, sono costretti a riconoscersi impreparati. Basta cimentarsi in un quiz di prova: in quale chiesa, con una cerimonia quasi segreta, Maria Callas si sposò con l’imprenditore Giovanni Battista Meneghini? (San Fermo Minore, ovvero i Filippini). E dove si trova la casa in cui poi la Divina abitò con il marito per cinque anni? (Al numero 14 di via Leoncino). Chi avviò, nel 1913, il festival lirico in Arena? (Il tenore Giovanni Zenatello insieme all’imprenditore teatrale Ottone Rovato). Con quale opera fu inaugurato, nel 1732, il Teatro Filarmonico? (Il dramma La fida ninfa di Antonio Vivaldi).Ma, oltre alle «nozioni di base», il «Tour dell’opera» dà modo di conoscere tanti aneddoti e curiosità. Manuela Uber di Assoguide anticipa alcune delle chicche che stanno aumentando di numero grazie al lavoro di ricerca negli archivi della Fondazione lirica: «Per le prime rappresentazioni in Arena mancavano le sedie in platea. Vennero prese in prestito dalla chiesa di San Nicolò». E ancora: «Nei primi anni dell’Ottocento era in vigore un bando contro gli applausi alle rappresentazioni teatrali. Né gli attori potevano fare inchini o interagire con il pubblico…».