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Histoire du Soldat al Chiostro del Conservatorio


Al Chiostro del Conservatorio ultimo appuntamento dei

CONCERTI DEL CHIOSTRO 2012

Ensemble del Conservatorio di Verona
Histoire du Soldat 
Igor Stravinsky
Direttore Wojciech Rodek
Voce Paolo Valerio

23 luglio 2012

Il Chiostro di Santa Eufemia è accessibile alle carrozzine; nella piazza della Chiesa c’è un parcheggio disabili, altri lungo via Massalongo.

L’Histoire du soldat è un’opera da camera in cui Stravinskij fonde tutte le esperienze accumulate fino ad allora, dall’impressionismo alla politonalità, dal cabaret al jazz, genere in cui il compositore si interessò anche nella strumentazione, sostituendo il sassofono al fagotto, considerato più penetrante (nel 1918 compose anche Ragtime per undici strumenti); l’ambientazione dell’opera è stata accostata da alcuni al cubismo: sono state trovate analogie proprio tra l’evoluzione dei linguaggi di Stravinskij e di Picasso, accostando il periodo russo-impressionista del compositore ai periodi rosa e blu del pittore.

Histoire du soldat

Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.

Histoire du soldat,[1] Storia di un soldato, è stata definita un’opera da camera, storia da leggere, recitare e danzare in 2 parti, su libretto in francese di Charles-Ferdinand Ramuz, composta da Igor Stravinskij nel 1918, si tratta di un intreccio teatrale che comprende dei balletti, una musica da camera e un racconto per bambini.

Storia

La famiglia di Stravinsky si era trasferita a Morges, in Svizzera nel 1914, dove andavano a svernare da alcuni anni. La rivoluzione russa scoppiata nel 1917, provocò il distacco definitivo di Stravinsky dalla Russia, privandolo di ogni risorsa e rendendo la situazione economica critica; nelle stesse ristrettezze economiche si trovavano alcuni suoi amici svizzeri come lo scrittore Charles-Ferdinand Ramuz e il direttore d’orchestra Ernest Ansermet; Stravinsky e Ramuz pensarono allora di far fronte alla situazione creando un’opera teatrale per marionette, pensavano così, con piccolo teatro ambulante facilmente trasportabile di recarsi da una località all’altra, presentando l’opera nei villaggi di tutta la Svizzera: Ansermet doveva essere il direttore dell’impresa e il pittore locale René Auberjonois lo scenografo e costumista.

La folle iniziativa, come scrisse Stravinsky nelle Cronache della mia vita, venne sostenuta finanziariamente da un clarinettista dilettante Werner Reinhart di Winterthur. Dato le condizioni, si misero d’accordo per un’azione semplice, che richiedesse pochi strumenti e pochissimi personaggi, che potesse essere letta, suonata e danzata utilizzando dei mimi con una musica d’accompagnamento indipendente.

Stravinsky e Ramuz, pensando ad storia burlesca da cantare e recitare sulla scena, si orientarono sul ciclo di storie popolari di origine turca del secolo precedente perché questi racconti per il sentimento e la morale che vi sono espressi, avevano un carattere universale. Il soggetto si basa su due fiabe popolari russe (Il soldato disertore e il diavolo e Un soldato libera la principessa) tratte dalla raccolta di Aleksandr Nikolaevič Afanas’ev, pubblicata fra il 1855 e il 1864; queste due fiabe di tradizione orale, in particolare, risalgono presumibilmente al periodo della guerra russo-turca (1827-1829) e al relativo reclutamento forzato imposto dallo zar Nicola I (1825-1855) per far fronte alle esigenze del conflitto. La storia raqccontata è variante della leggenda di Faust.

Data la rappresentazione itinerante la strumentazione doveva poter essere facilmente trasportabile e perciò fu scelto un gruppo di strumenti ridotto: per gli archi, il violino e il contrabbasso; per i legni il clarinetto e il fagotto; per gli ottoni la cornetta a pistoni e il trombone; per le percussioni un solo batterista. Questo un condensato di orchestra con sette esecutori in tutto, più il direttore, si trovavano ben visibili a un lato del pubblico. Dall’altro lato un baldacchino per il narratore e in mezzo la scena nella quale recitavano due attori e due due ballerini. Fu scelto di adoperare un specie di carro di Tespi, ambulante ma questo progetto non fu mai portato a termine a causa dall’epidemia di spagnola che imperversava in Europa e che si portò via uno dopo l’altro musicisti, attori e tutti quanti.

In seguito fu preso contatto il Teatro Municipale di Losanna per la prima esecuzione, il 28 settembre 1918. Ansermet, selezionò gli strumentisti, mentre gli interpreti furono trovati fra gli studenti dell’Università di Losanna, e i ballerini, per un colpo di fortuna, furono due professionisti: Georges Pitoeff e sua moglie Ludmila, nella parte della Principessa, che vivevano a Ginevra.

Un gruppo eterogeneo, ma affiatato ed pieno di entusiasmo, darà vita a una delle più geniali creazioni del teatro musicale del novecento, ottenne grande successo.

Rappresentazioni

Prima rappresentazione al Teatro Municipale di Losanna, il 28 settembre 1918.

Partitura

L’Histoire du Soldat non è un’opera vera e propria perché manca il canto. C’è una voce narrante e un dialogo parlato fra il Diavolo e il Soldato. La musica non solo è un interludio fra i vari momenti ma accompagna i mimi e i ballerini, inoltre le musiche sottolineano gli episodi più salienti. La partitura comprende 8 movimenti:

  1. La marcia del Soldato
  2. Il Violino del Soldato
  3. Marcia reale
  4. Piccolo concerto
  5. Tre danze: Tango, Valzer, Ragtime
  6. Danza del Diavolo
  7. Corale
  8. Marcia trionfale del Diavolo