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Hey – Lezioni spettacolo di teatro al Piccolo di Giulietta


HEY

6 LEZIONI SPETTACOLO CON INSEGNANTI E ALLIEVI DELLA SCUOLA DI TEATRO

Piccolo Teatro di Giulietta – Verona

dal 4 febbraio al 29 aprile 2013 – ore 19.00

INGRESSO LIBERO FINO AD ESAURIMENTO POSTI

4 FEBBRAIO 2013 ORE 19.00

““STUDIO ATTORNO AI SEI PERSONAGGI””

CON GIULIA CAILOTTO E GLI ALLIEVI DEL CORSO DI RECITAZIONE 2° LIVELLO

Lo Studio sarà una tappa intermedia verso la messa in scena della nostra versione del capolavoro pirandelliano: con il materiale che avremo prodotto fino a quel momento ci confronteremo una prima volta con il pubblico per aprire il laboratorio ad imput esterni, verificare la tenuta dei personaggi e delle scene, divertirci a farli vivere per la prima volta.

25 FEBBRAIO 2013 ORE 19.00

““AH, L’AMORE L’AMORE!””

con Francesca Botti, Sabrina Carletti  e Enrico Terragnoli alla chitarra.

Due attrici si incontrano per parlare d’amore in un racconto vivace, ironico e malinconico.
Il testo si districa tra aneddoti da bar, scritti di sano pugno in un gioco autobiografico e cabarettistico, e  testi di autori che ci piacciono e ci aiutano a dir meglio, a dir con arte.
La musica è il terzo narratore che ci permette di far vibrare altre corde, quelle più dirette, istintive e passionali. Corde sulle quali è più facile dire: ah, l’amore!

11 MARZO 2013 ORE 19.00

““#2 APPUNTI SCRITTI A PENNA SUL PALMO DELLA MANO””

CON ILARIA DALLE DONNE E GLI ALLIEVI DEL CORSO DI RECITAZIONE 1° LIVELLO

STUDIO SU: #2 APPUNTI SCRITTI A PENNA SUL PALMO DELLA MANO

E’ il primo anno che la scuola del Teatro Stabile Verona si confronta con il teatro di ricerca, teatro che lavora sulla non recitazione, sulla destrutturazione della parola e del movimento senza mai dimenticare l’urgenza del perché lo si fa. Tutto deve essere necessario. Un percorso non semplice.
Per aiutarci scriviamo appunti.
Necessario. Da questa parola insieme ai ragazzi del laboratorio abbiamo lavorato su #2 APPUNTI SCRITTI A PENNA SUL PALMO DELLA MANO
#MANO DX CHE COS’è CASA
#MANO SX CHE COS’è VUOTO
richiamano al quotidiano, a ricordi, esperienze di vita.
Casa come luogo casa come pieno
Vuoto come stanza da riempire vuoto come vuoto
Casa vuota o vuoto in casa
Il contenitore di un contenuto
Contenitore e contenuto
Ognuno ha costruito una performance. Ora siamo in possesso di tanti piccoli quadri.
Appunti di viaggio SCRITTI A PENNA SUL PALMO DELLA MANO.

25 MARZO 2013 ORE 19.00

Marco Ongaro:
Influenza e sprezzatura
. Lezione spettacolo aperta di scrittura creativa.

Dall’influenza alla sprezzatura

Lezione spettacolo aperta alle intrusioni dei precedenti modelli per fagocitarne l’essenza risputandone chicchi di autenticità priva di speranza.
Il mondo non mi capisce: embè? Quando mai? Sarebbe tanto che lo capissi io. Il segreto della scrittura come penetrazione del mistero.

Nevio Gambula:
Lezione-spettacolo sull’attore

La Festa Delle Rose

 

Un attore cerca la sua strada direttamente davanti al pubblico, commentando l’idea di attore crudele evocata da Artaud e mostrandone la forza espressiva recitando alcuni frammenti della Pentesilea di Kleist. In questa lezione-spettacolo il linguaggio è realizzato riempiendo la parola di musica e di rumore.

15 APRILE 2013 ORE 19.00

““A PROPOSITO DELLA NEVE FRADICIA””

studio su Ricordi dal sottosuolo di Fëdor Dostoevskij

CON MIRKO SEGALINA

«Ci sono, fra i ricordi d’ogni uomo, cose che persino a se stessi si ha paura di raccontare.»

Sulla scena, poche povere cose: una poltroncina esausta, un logoro cappotto. E il buio. Il buio come presenza fisica, viva, e, insieme, metafisica, astratta. Il Sottosuolo. In questo spazio, interiore eppure sensibile, si muove una presenza che abita l’oscurità e dall’oscurità è abitata. Una creatura senza nome, umana troppo umana, che, in cerca di un pubblico – di qualcuno, insomma, disposto ad ascoltarla: foss’anche un’illusione – per un istante dalle tenebre emerge. E racconta. Si confessa. La parola diviene, allora, estremo tentativo salvifico, richiesta di assoluzione, captatio benevolentiæ. Viatico fuori dal Sottosuolo? Escatologia a misura d’uomo, la confessione non può che contemplare il fallimento come unico Verbo e ineludibile approdo.

29 APRILE 2013 ORE 19.00

““IBRIDA DOCENS””

PERFORMANCE COLLETTIVA DEGLI INSEGNANTI

La performance è pensata come una successione di diverse situazioni, ovvero grumi drammaturgici imperniati su “L’Opera da tre soldi” di Bertolt Brecht.
Ciascun docente dà il suo contributo sulla base della sua specificità, mentre la regia, ovvero il come i grumi si incastrano e si ibridano, è collettiva.