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Molto rumore per nulla (prima nazionale) al Teatro romano


Molto rumore per nulla di William Shakespeare

10 – 11 – 12 – 13 luglio 2013, ore 21.15 Teatro Romano – Regaste Redentore 2 – Verona  Molto rumore per nulla, una delle opere di Shakespeare più rappresentate e amate dal pubblico, va in scena dal 10 al 13 luglio, sempre in prima nazionale. Ne sono protagonisti Francesca Inaudi e Daniele Liotti, due nomi molto popolari anche in campo cinematografico e televisivo, entrambi per la prima volta sulla ribalta del Teatro Romano. La regia è di Giancarlo Sepe che propone una messinscena, fra sorpresa e divertimento, dal ritmo incalzante dove «tutti gli amori, dopo aver attraversato mari in tempesta e venti furiosi che parevano dover allontanare cuori caldi e appassionati, finiscono invece in… molto rumore per nulla». Lo spettacolo è prodotto dall’Isola trovata e dal Teatro Stabile di Verona.

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  • molto-rumore-per-nulla-teatro-romano-veronaDal 10 al 13 luglio al Teatro Romano va in scena Molto rumore per nulla, secondo spettacolo del Festival shakespeariano. Protagonisti Francesca Inaudi e Daniele Liotti con la regia di Giancarlo Sepe. Dopo il successo del Mercante di Venezia proposto dalla Popular Shakespeare Kompany con Silvio Orlando protagonista e Valerio Binasco regista, il 10 luglio (alle 21.15) debutta al Teatro Romano in prima nazionale il secondo spettacolo del Festival shakespeariano dell’Estate Teatrale Veronese: Molto rumore per nulla con Francesca Inaudi e Daniele Liotti nei ruoli principali di Beatrice e Benedetto. Traduzione, adattamento del testo e regia sono di Giancarlo Sepe che ha ambientato lo spettacolo in una baraccopoli ai bordi di Messina. Molto rumore per nulla è una produzione dell’Isola trovata e del Teatro Stabile di Verona in collaborazione con l’Estate Teatrale Veronese. Con questa commedia romantica che Shakespeare scrisse tra l’estate del 1598 e la primavera del 1599 si cambia completamente registro rispetto al Mercante che la precede di qualche anno. Se là predominava il desiderio di vendetta dell’usuraio Shylock nei confronti di una città, Venezia, e dei veneziani, qui prevalgono le schermaglie d’amore tra i due protagonisti in un’atmosfera giocosa e farsesca che pervade la città di Messina. Opera minore ma tra le più rappresentate di Shakespeare, in Molto rumore per nulla l’elemento comico si fonde perfettamente con quello tragico raffigurato dalla presunta morte di uno dei personaggi, la bella Ero, e dal complotto ordito da Don Juan, fratellastro di Don Pedro, principe di Aragona, per dare agli eventi una piega drammatica. Un obbiettivo che però non avrà successo: il lieto fine è assicurato. Nella commedia due sono gli intrecci che procedono di pari passo nel tempo. Da una parte sono descritte le fasi dell’amore tra Beatrice (nipote di Leonato, governatore di Messina) e l’ufficiale padovano Benedetto. I due giovani sono entrambi ribelli, anticonformisti e soprattutto refrattari all’idea dell’amore e delle nozze. All’inizio si detestano e continuano a punzecchiarsi. I rispettivi amici decidono di combinare loro uno scherzo facendo credere a lei che lui la ama, e viceversa. Beatrice e Benedetto cascano nel tranello e alla fine si scoprono realmente innamorati l’una dell’altro. Sentimentale anche il secondo intreccio che coinvolge il giovane fiorentino Claudio ed Ero, figlia di Leonato, governatore di Messina. Il loro amore è contrastato da dicerie messe in giro da chi desidera far naufragare il loro matrimonio. Quando tutto sembra precipitare, l’inganno viene svelato e le due coppie possono festeggiare il coronamento dell’amore. Il tutto avviene in un clima di leggerezza tra motti di spirito, divertimento ed elementi comici arricchiti di finezze psicologiche ed espressive.
  • molto-rumore-per-nulla-verona-01Dal 10 al 13 luglio al Teatro Romano va in scena Molto rumore per nulla, secondo spettacolo del Festival shakespeariano. Protagonisti Francesca Inaudi e Daniele Liotti con la regia di Giancarlo Sepe. Dopo il successo del Mercante di Venezia proposto dalla Popular Shakespeare Kompany con Silvio Orlando protagonista e Valerio Binasco regista, il 10 luglio (alle 21.15) debutta al Teatro Romano in prima nazionale il secondo spettacolo del Festival shakespeariano dell’Estate Teatrale Veronese: Molto rumore per nulla con Francesca Inaudi e Daniele Liotti nei ruoli principali di Beatrice e Benedetto. Traduzione, adattamento del testo e regia sono di Giancarlo Sepe che ha ambientato lo spettacolo in una baraccopoli ai bordi di Messina. Molto rumore per nulla è una produzione dell’Isola trovata e del Teatro Stabile di Verona in collaborazione con l’Estate Teatrale Veronese. Con questa commedia romantica che Shakespeare scrisse tra l’estate del 1598 e la primavera del 1599 si cambia completamente registro rispetto al Mercante che la precede di qualche anno. Se là predominava il desiderio di vendetta dell’usuraio Shylock nei confronti di una città, Venezia, e dei veneziani, qui prevalgono le schermaglie d’amore tra i due protagonisti in un’atmosfera giocosa e farsesca che pervade la città di Messina. Opera minore ma tra le più rappresentate di Shakespeare, in Molto rumore per nulla l’elemento comico si fonde perfettamente con quello tragico raffigurato dalla presunta morte di uno dei personaggi, la bella Ero, e dal complotto ordito da Don Juan, fratellastro di Don Pedro, principe di Aragona, per dare agli eventi una piega drammatica. Un obbiettivo che però non avrà successo: il lieto fine è assicurato. Nella commedia due sono gli intrecci che procedono di pari passo nel tempo. Da una parte sono descritte le fasi dell’amore tra Beatrice (nipote di Leonato, governatore di Messina) e l’ufficiale padovano Benedetto. I due giovani sono entrambi ribelli, anticonformisti e soprattutto refrattari all’idea dell’amore e delle nozze. All’inizio si detestano e continuano a punzecchiarsi. I rispettivi amici decidono di combinare loro uno scherzo facendo credere a lei che lui la ama, e viceversa. Beatrice e Benedetto cascano nel tranello e alla fine si scoprono realmente innamorati l’una dell’altro. Sentimentale anche il secondo intreccio che coinvolge il giovane fiorentino Claudio ed Ero, figlia di Leonato, governatore di Messina. Il loro amore è contrastato da dicerie messe in giro da chi desidera far naufragare il loro matrimonio. Quando tutto sembra precipitare, l’inganno viene svelato e le due coppie possono festeggiare il coronamento dell’amore. Il tutto avviene in un clima di leggerezza tra motti di spirito, divertimento ed elementi comici arricchiti di finezze psicologiche ed espressive.
  • molto-rumore-per-nulla-verona-02Dal 10 al 13 luglio al Teatro Romano va in scena Molto rumore per nulla, secondo spettacolo del Festival shakespeariano. Protagonisti Francesca Inaudi e Daniele Liotti con la regia di Giancarlo Sepe. Dopo il successo del Mercante di Venezia proposto dalla Popular Shakespeare Kompany con Silvio Orlando protagonista e Valerio Binasco regista, il 10 luglio (alle 21.15) debutta al Teatro Romano in prima nazionale il secondo spettacolo del Festival shakespeariano dell’Estate Teatrale Veronese: Molto rumore per nulla con Francesca Inaudi e Daniele Liotti nei ruoli principali di Beatrice e Benedetto. Traduzione, adattamento del testo e regia sono di Giancarlo Sepe che ha ambientato lo spettacolo in una baraccopoli ai bordi di Messina. Molto rumore per nulla è una produzione dell’Isola trovata e del Teatro Stabile di Verona in collaborazione con l’Estate Teatrale Veronese. Con questa commedia romantica che Shakespeare scrisse tra l’estate del 1598 e la primavera del 1599 si cambia completamente registro rispetto al Mercante che la precede di qualche anno. Se là predominava il desiderio di vendetta dell’usuraio Shylock nei confronti di una città, Venezia, e dei veneziani, qui prevalgono le schermaglie d’amore tra i due protagonisti in un’atmosfera giocosa e farsesca che pervade la città di Messina. Opera minore ma tra le più rappresentate di Shakespeare, in Molto rumore per nulla l’elemento comico si fonde perfettamente con quello tragico raffigurato dalla presunta morte di uno dei personaggi, la bella Ero, e dal complotto ordito da Don Juan, fratellastro di Don Pedro, principe di Aragona, per dare agli eventi una piega drammatica. Un obbiettivo che però non avrà successo: il lieto fine è assicurato. Nella commedia due sono gli intrecci che procedono di pari passo nel tempo. Da una parte sono descritte le fasi dell’amore tra Beatrice (nipote di Leonato, governatore di Messina) e l’ufficiale padovano Benedetto. I due giovani sono entrambi ribelli, anticonformisti e soprattutto refrattari all’idea dell’amore e delle nozze. All’inizio si detestano e continuano a punzecchiarsi. I rispettivi amici decidono di combinare loro uno scherzo facendo credere a lei che lui la ama, e viceversa. Beatrice e Benedetto cascano nel tranello e alla fine si scoprono realmente innamorati l’una dell’altro. Sentimentale anche il secondo intreccio che coinvolge il giovane fiorentino Claudio ed Ero, figlia di Leonato, governatore di Messina. Il loro amore è contrastato da dicerie messe in giro da chi desidera far naufragare il loro matrimonio. Quando tutto sembra precipitare, l’inganno viene svelato e le due coppie possono festeggiare il coronamento dell’amore. Il tutto avviene in un clima di leggerezza tra motti di spirito, divertimento ed elementi comici arricchiti di finezze psicologiche ed espressive.
  • molto-rumore-per-nulla-verona-03Dal 10 al 13 luglio al Teatro Romano va in scena Molto rumore per nulla, secondo spettacolo del Festival shakespeariano. Protagonisti Francesca Inaudi e Daniele Liotti con la regia di Giancarlo Sepe. Dopo il successo del Mercante di Venezia proposto dalla Popular Shakespeare Kompany con Silvio Orlando protagonista e Valerio Binasco regista, il 10 luglio (alle 21.15) debutta al Teatro Romano in prima nazionale il secondo spettacolo del Festival shakespeariano dell’Estate Teatrale Veronese: Molto rumore per nulla con Francesca Inaudi e Daniele Liotti nei ruoli principali di Beatrice e Benedetto. Traduzione, adattamento del testo e regia sono di Giancarlo Sepe che ha ambientato lo spettacolo in una baraccopoli ai bordi di Messina. Molto rumore per nulla è una produzione dell’Isola trovata e del Teatro Stabile di Verona in collaborazione con l’Estate Teatrale Veronese. Con questa commedia romantica che Shakespeare scrisse tra l’estate del 1598 e la primavera del 1599 si cambia completamente registro rispetto al Mercante che la precede di qualche anno. Se là predominava il desiderio di vendetta dell’usuraio Shylock nei confronti di una città, Venezia, e dei veneziani, qui prevalgono le schermaglie d’amore tra i due protagonisti in un’atmosfera giocosa e farsesca che pervade la città di Messina. Opera minore ma tra le più rappresentate di Shakespeare, in Molto rumore per nulla l’elemento comico si fonde perfettamente con quello tragico raffigurato dalla presunta morte di uno dei personaggi, la bella Ero, e dal complotto ordito da Don Juan, fratellastro di Don Pedro, principe di Aragona, per dare agli eventi una piega drammatica. Un obbiettivo che però non avrà successo: il lieto fine è assicurato. Nella commedia due sono gli intrecci che procedono di pari passo nel tempo. Da una parte sono descritte le fasi dell’amore tra Beatrice (nipote di Leonato, governatore di Messina) e l’ufficiale padovano Benedetto. I due giovani sono entrambi ribelli, anticonformisti e soprattutto refrattari all’idea dell’amore e delle nozze. All’inizio si detestano e continuano a punzecchiarsi. I rispettivi amici decidono di combinare loro uno scherzo facendo credere a lei che lui la ama, e viceversa. Beatrice e Benedetto cascano nel tranello e alla fine si scoprono realmente innamorati l’una dell’altro. Sentimentale anche il secondo intreccio che coinvolge il giovane fiorentino Claudio ed Ero, figlia di Leonato, governatore di Messina. Il loro amore è contrastato da dicerie messe in giro da chi desidera far naufragare il loro matrimonio. Quando tutto sembra precipitare, l’inganno viene svelato e le due coppie possono festeggiare il coronamento dell’amore. Il tutto avviene in un clima di leggerezza tra motti di spirito, divertimento ed elementi comici arricchiti di finezze psicologiche ed espressive.
  • molto-rumore-per-nulla-verona-04Dal 10 al 13 luglio al Teatro Romano va in scena Molto rumore per nulla, secondo spettacolo del Festival shakespeariano. Protagonisti Francesca Inaudi e Daniele Liotti con la regia di Giancarlo Sepe. Dopo il successo del Mercante di Venezia proposto dalla Popular Shakespeare Kompany con Silvio Orlando protagonista e Valerio Binasco regista, il 10 luglio (alle 21.15) debutta al Teatro Romano in prima nazionale il secondo spettacolo del Festival shakespeariano dell’Estate Teatrale Veronese: Molto rumore per nulla con Francesca Inaudi e Daniele Liotti nei ruoli principali di Beatrice e Benedetto. Traduzione, adattamento del testo e regia sono di Giancarlo Sepe che ha ambientato lo spettacolo in una baraccopoli ai bordi di Messina. Molto rumore per nulla è una produzione dell’Isola trovata e del Teatro Stabile di Verona in collaborazione con l’Estate Teatrale Veronese. Con questa commedia romantica che Shakespeare scrisse tra l’estate del 1598 e la primavera del 1599 si cambia completamente registro rispetto al Mercante che la precede di qualche anno. Se là predominava il desiderio di vendetta dell’usuraio Shylock nei confronti di una città, Venezia, e dei veneziani, qui prevalgono le schermaglie d’amore tra i due protagonisti in un’atmosfera giocosa e farsesca che pervade la città di Messina. Opera minore ma tra le più rappresentate di Shakespeare, in Molto rumore per nulla l’elemento comico si fonde perfettamente con quello tragico raffigurato dalla presunta morte di uno dei personaggi, la bella Ero, e dal complotto ordito da Don Juan, fratellastro di Don Pedro, principe di Aragona, per dare agli eventi una piega drammatica. Un obbiettivo che però non avrà successo: il lieto fine è assicurato. Nella commedia due sono gli intrecci che procedono di pari passo nel tempo. Da una parte sono descritte le fasi dell’amore tra Beatrice (nipote di Leonato, governatore di Messina) e l’ufficiale padovano Benedetto. I due giovani sono entrambi ribelli, anticonformisti e soprattutto refrattari all’idea dell’amore e delle nozze. All’inizio si detestano e continuano a punzecchiarsi. I rispettivi amici decidono di combinare loro uno scherzo facendo credere a lei che lui la ama, e viceversa. Beatrice e Benedetto cascano nel tranello e alla fine si scoprono realmente innamorati l’una dell’altro. Sentimentale anche il secondo intreccio che coinvolge il giovane fiorentino Claudio ed Ero, figlia di Leonato, governatore di Messina. Il loro amore è contrastato da dicerie messe in giro da chi desidera far naufragare il loro matrimonio. Quando tutto sembra precipitare, l’inganno viene svelato e le due coppie possono festeggiare il coronamento dell’amore. Il tutto avviene in un clima di leggerezza tra motti di spirito, divertimento ed elementi comici arricchiti di finezze psicologiche ed espressive.
  • molto-rumore-per-nulla-verona-05Dal 10 al 13 luglio al Teatro Romano va in scena Molto rumore per nulla, secondo spettacolo del Festival shakespeariano. Protagonisti Francesca Inaudi e Daniele Liotti con la regia di Giancarlo Sepe. Dopo il successo del Mercante di Venezia proposto dalla Popular Shakespeare Kompany con Silvio Orlando protagonista e Valerio Binasco regista, il 10 luglio (alle 21.15) debutta al Teatro Romano in prima nazionale il secondo spettacolo del Festival shakespeariano dell’Estate Teatrale Veronese: Molto rumore per nulla con Francesca Inaudi e Daniele Liotti nei ruoli principali di Beatrice e Benedetto. Traduzione, adattamento del testo e regia sono di Giancarlo Sepe che ha ambientato lo spettacolo in una baraccopoli ai bordi di Messina. Molto rumore per nulla è una produzione dell’Isola trovata e del Teatro Stabile di Verona in collaborazione con l’Estate Teatrale Veronese. Con questa commedia romantica che Shakespeare scrisse tra l’estate del 1598 e la primavera del 1599 si cambia completamente registro rispetto al Mercante che la precede di qualche anno. Se là predominava il desiderio di vendetta dell’usuraio Shylock nei confronti di una città, Venezia, e dei veneziani, qui prevalgono le schermaglie d’amore tra i due protagonisti in un’atmosfera giocosa e farsesca che pervade la città di Messina. Opera minore ma tra le più rappresentate di Shakespeare, in Molto rumore per nulla l’elemento comico si fonde perfettamente con quello tragico raffigurato dalla presunta morte di uno dei personaggi, la bella Ero, e dal complotto ordito da Don Juan, fratellastro di Don Pedro, principe di Aragona, per dare agli eventi una piega drammatica. Un obbiettivo che però non avrà successo: il lieto fine è assicurato. Nella commedia due sono gli intrecci che procedono di pari passo nel tempo. Da una parte sono descritte le fasi dell’amore tra Beatrice (nipote di Leonato, governatore di Messina) e l’ufficiale padovano Benedetto. I due giovani sono entrambi ribelli, anticonformisti e soprattutto refrattari all’idea dell’amore e delle nozze. All’inizio si detestano e continuano a punzecchiarsi. I rispettivi amici decidono di combinare loro uno scherzo facendo credere a lei che lui la ama, e viceversa. Beatrice e Benedetto cascano nel tranello e alla fine si scoprono realmente innamorati l’una dell’altro. Sentimentale anche il secondo intreccio che coinvolge il giovane fiorentino Claudio ed Ero, figlia di Leonato, governatore di Messina. Il loro amore è contrastato da dicerie messe in giro da chi desidera far naufragare il loro matrimonio. Quando tutto sembra precipitare, l’inganno viene svelato e le due coppie possono festeggiare il coronamento dell’amore. Il tutto avviene in un clima di leggerezza tra motti di spirito, divertimento ed elementi comici arricchiti di finezze psicologiche ed espressive.
  • molto-rumore-per-nulla-verona-06Dal 10 al 13 luglio al Teatro Romano va in scena Molto rumore per nulla, secondo spettacolo del Festival shakespeariano. Protagonisti Francesca Inaudi e Daniele Liotti con la regia di Giancarlo Sepe. Dopo il successo del Mercante di Venezia proposto dalla Popular Shakespeare Kompany con Silvio Orlando protagonista e Valerio Binasco regista, il 10 luglio (alle 21.15) debutta al Teatro Romano in prima nazionale il secondo spettacolo del Festival shakespeariano dell’Estate Teatrale Veronese: Molto rumore per nulla con Francesca Inaudi e Daniele Liotti nei ruoli principali di Beatrice e Benedetto. Traduzione, adattamento del testo e regia sono di Giancarlo Sepe che ha ambientato lo spettacolo in una baraccopoli ai bordi di Messina. Molto rumore per nulla è una produzione dell’Isola trovata e del Teatro Stabile di Verona in collaborazione con l’Estate Teatrale Veronese. Con questa commedia romantica che Shakespeare scrisse tra l’estate del 1598 e la primavera del 1599 si cambia completamente registro rispetto al Mercante che la precede di qualche anno. Se là predominava il desiderio di vendetta dell’usuraio Shylock nei confronti di una città, Venezia, e dei veneziani, qui prevalgono le schermaglie d’amore tra i due protagonisti in un’atmosfera giocosa e farsesca che pervade la città di Messina. Opera minore ma tra le più rappresentate di Shakespeare, in Molto rumore per nulla l’elemento comico si fonde perfettamente con quello tragico raffigurato dalla presunta morte di uno dei personaggi, la bella Ero, e dal complotto ordito da Don Juan, fratellastro di Don Pedro, principe di Aragona, per dare agli eventi una piega drammatica. Un obbiettivo che però non avrà successo: il lieto fine è assicurato. Nella commedia due sono gli intrecci che procedono di pari passo nel tempo. Da una parte sono descritte le fasi dell’amore tra Beatrice (nipote di Leonato, governatore di Messina) e l’ufficiale padovano Benedetto. I due giovani sono entrambi ribelli, anticonformisti e soprattutto refrattari all’idea dell’amore e delle nozze. All’inizio si detestano e continuano a punzecchiarsi. I rispettivi amici decidono di combinare loro uno scherzo facendo credere a lei che lui la ama, e viceversa. Beatrice e Benedetto cascano nel tranello e alla fine si scoprono realmente innamorati l’una dell’altro. Sentimentale anche il secondo intreccio che coinvolge il giovane fiorentino Claudio ed Ero, figlia di Leonato, governatore di Messina. Il loro amore è contrastato da dicerie messe in giro da chi desidera far naufragare il loro matrimonio. Quando tutto sembra precipitare, l’inganno viene svelato e le due coppie possono festeggiare il coronamento dell’amore. Il tutto avviene in un clima di leggerezza tra motti di spirito, divertimento ed elementi comici arricchiti di finezze psicologiche ed espressive.
  • molto-rumore-per-nulla-verona-07Dal 10 al 13 luglio al Teatro Romano va in scena Molto rumore per nulla, secondo spettacolo del Festival shakespeariano. Protagonisti Francesca Inaudi e Daniele Liotti con la regia di Giancarlo Sepe. Dopo il successo del Mercante di Venezia proposto dalla Popular Shakespeare Kompany con Silvio Orlando protagonista e Valerio Binasco regista, il 10 luglio (alle 21.15) debutta al Teatro Romano in prima nazionale il secondo spettacolo del Festival shakespeariano dell’Estate Teatrale Veronese: Molto rumore per nulla con Francesca Inaudi e Daniele Liotti nei ruoli principali di Beatrice e Benedetto. Traduzione, adattamento del testo e regia sono di Giancarlo Sepe che ha ambientato lo spettacolo in una baraccopoli ai bordi di Messina. Molto rumore per nulla è una produzione dell’Isola trovata e del Teatro Stabile di Verona in collaborazione con l’Estate Teatrale Veronese. Con questa commedia romantica che Shakespeare scrisse tra l’estate del 1598 e la primavera del 1599 si cambia completamente registro rispetto al Mercante che la precede di qualche anno. Se là predominava il desiderio di vendetta dell’usuraio Shylock nei confronti di una città, Venezia, e dei veneziani, qui prevalgono le schermaglie d’amore tra i due protagonisti in un’atmosfera giocosa e farsesca che pervade la città di Messina. Opera minore ma tra le più rappresentate di Shakespeare, in Molto rumore per nulla l’elemento comico si fonde perfettamente con quello tragico raffigurato dalla presunta morte di uno dei personaggi, la bella Ero, e dal complotto ordito da Don Juan, fratellastro di Don Pedro, principe di Aragona, per dare agli eventi una piega drammatica. Un obbiettivo che però non avrà successo: il lieto fine è assicurato. Nella commedia due sono gli intrecci che procedono di pari passo nel tempo. Da una parte sono descritte le fasi dell’amore tra Beatrice (nipote di Leonato, governatore di Messina) e l’ufficiale padovano Benedetto. I due giovani sono entrambi ribelli, anticonformisti e soprattutto refrattari all’idea dell’amore e delle nozze. All’inizio si detestano e continuano a punzecchiarsi. I rispettivi amici decidono di combinare loro uno scherzo facendo credere a lei che lui la ama, e viceversa. Beatrice e Benedetto cascano nel tranello e alla fine si scoprono realmente innamorati l’una dell’altro. Sentimentale anche il secondo intreccio che coinvolge il giovane fiorentino Claudio ed Ero, figlia di Leonato, governatore di Messina. Il loro amore è contrastato da dicerie messe in giro da chi desidera far naufragare il loro matrimonio. Quando tutto sembra precipitare, l’inganno viene svelato e le due coppie possono festeggiare il coronamento dell’amore. Il tutto avviene in un clima di leggerezza tra motti di spirito, divertimento ed elementi comici arricchiti di finezze psicologiche ed espressive.
  • molto-rumore-per-nulla-verona-08Dal 10 al 13 luglio al Teatro Romano va in scena Molto rumore per nulla, secondo spettacolo del Festival shakespeariano. Protagonisti Francesca Inaudi e Daniele Liotti con la regia di Giancarlo Sepe. Dopo il successo del Mercante di Venezia proposto dalla Popular Shakespeare Kompany con Silvio Orlando protagonista e Valerio Binasco regista, il 10 luglio (alle 21.15) debutta al Teatro Romano in prima nazionale il secondo spettacolo del Festival shakespeariano dell’Estate Teatrale Veronese: Molto rumore per nulla con Francesca Inaudi e Daniele Liotti nei ruoli principali di Beatrice e Benedetto. Traduzione, adattamento del testo e regia sono di Giancarlo Sepe che ha ambientato lo spettacolo in una baraccopoli ai bordi di Messina. Molto rumore per nulla è una produzione dell’Isola trovata e del Teatro Stabile di Verona in collaborazione con l’Estate Teatrale Veronese. Con questa commedia romantica che Shakespeare scrisse tra l’estate del 1598 e la primavera del 1599 si cambia completamente registro rispetto al Mercante che la precede di qualche anno. Se là predominava il desiderio di vendetta dell’usuraio Shylock nei confronti di una città, Venezia, e dei veneziani, qui prevalgono le schermaglie d’amore tra i due protagonisti in un’atmosfera giocosa e farsesca che pervade la città di Messina. Opera minore ma tra le più rappresentate di Shakespeare, in Molto rumore per nulla l’elemento comico si fonde perfettamente con quello tragico raffigurato dalla presunta morte di uno dei personaggi, la bella Ero, e dal complotto ordito da Don Juan, fratellastro di Don Pedro, principe di Aragona, per dare agli eventi una piega drammatica. Un obbiettivo che però non avrà successo: il lieto fine è assicurato. Nella commedia due sono gli intrecci che procedono di pari passo nel tempo. Da una parte sono descritte le fasi dell’amore tra Beatrice (nipote di Leonato, governatore di Messina) e l’ufficiale padovano Benedetto. I due giovani sono entrambi ribelli, anticonformisti e soprattutto refrattari all’idea dell’amore e delle nozze. All’inizio si detestano e continuano a punzecchiarsi. I rispettivi amici decidono di combinare loro uno scherzo facendo credere a lei che lui la ama, e viceversa. Beatrice e Benedetto cascano nel tranello e alla fine si scoprono realmente innamorati l’una dell’altro. Sentimentale anche il secondo intreccio che coinvolge il giovane fiorentino Claudio ed Ero, figlia di Leonato, governatore di Messina. Il loro amore è contrastato da dicerie messe in giro da chi desidera far naufragare il loro matrimonio. Quando tutto sembra precipitare, l’inganno viene svelato e le due coppie possono festeggiare il coronamento dell’amore. Il tutto avviene in un clima di leggerezza tra motti di spirito, divertimento ed elementi comici arricchiti di finezze psicologiche ed espressive.
  • molto-rumore-per-nulla-verona-09Dal 10 al 13 luglio al Teatro Romano va in scena Molto rumore per nulla, secondo spettacolo del Festival shakespeariano. Protagonisti Francesca Inaudi e Daniele Liotti con la regia di Giancarlo Sepe. Dopo il successo del Mercante di Venezia proposto dalla Popular Shakespeare Kompany con Silvio Orlando protagonista e Valerio Binasco regista, il 10 luglio (alle 21.15) debutta al Teatro Romano in prima nazionale il secondo spettacolo del Festival shakespeariano dell’Estate Teatrale Veronese: Molto rumore per nulla con Francesca Inaudi e Daniele Liotti nei ruoli principali di Beatrice e Benedetto. Traduzione, adattamento del testo e regia sono di Giancarlo Sepe che ha ambientato lo spettacolo in una baraccopoli ai bordi di Messina. Molto rumore per nulla è una produzione dell’Isola trovata e del Teatro Stabile di Verona in collaborazione con l’Estate Teatrale Veronese. Con questa commedia romantica che Shakespeare scrisse tra l’estate del 1598 e la primavera del 1599 si cambia completamente registro rispetto al Mercante che la precede di qualche anno. Se là predominava il desiderio di vendetta dell’usuraio Shylock nei confronti di una città, Venezia, e dei veneziani, qui prevalgono le schermaglie d’amore tra i due protagonisti in un’atmosfera giocosa e farsesca che pervade la città di Messina. Opera minore ma tra le più rappresentate di Shakespeare, in Molto rumore per nulla l’elemento comico si fonde perfettamente con quello tragico raffigurato dalla presunta morte di uno dei personaggi, la bella Ero, e dal complotto ordito da Don Juan, fratellastro di Don Pedro, principe di Aragona, per dare agli eventi una piega drammatica. Un obbiettivo che però non avrà successo: il lieto fine è assicurato. Nella commedia due sono gli intrecci che procedono di pari passo nel tempo. Da una parte sono descritte le fasi dell’amore tra Beatrice (nipote di Leonato, governatore di Messina) e l’ufficiale padovano Benedetto. I due giovani sono entrambi ribelli, anticonformisti e soprattutto refrattari all’idea dell’amore e delle nozze. All’inizio si detestano e continuano a punzecchiarsi. I rispettivi amici decidono di combinare loro uno scherzo facendo credere a lei che lui la ama, e viceversa. Beatrice e Benedetto cascano nel tranello e alla fine si scoprono realmente innamorati l’una dell’altro. Sentimentale anche il secondo intreccio che coinvolge il giovane fiorentino Claudio ed Ero, figlia di Leonato, governatore di Messina. Il loro amore è contrastato da dicerie messe in giro da chi desidera far naufragare il loro matrimonio. Quando tutto sembra precipitare, l’inganno viene svelato e le due coppie possono festeggiare il coronamento dell’amore. Il tutto avviene in un clima di leggerezza tra motti di spirito, divertimento ed elementi comici arricchiti di finezze psicologiche ed espressive.
  • molto-rumore-per-nulla-verona-10Dal 10 al 13 luglio al Teatro Romano va in scena Molto rumore per nulla, secondo spettacolo del Festival shakespeariano. Protagonisti Francesca Inaudi e Daniele Liotti con la regia di Giancarlo Sepe. Dopo il successo del Mercante di Venezia proposto dalla Popular Shakespeare Kompany con Silvio Orlando protagonista e Valerio Binasco regista, il 10 luglio (alle 21.15) debutta al Teatro Romano in prima nazionale il secondo spettacolo del Festival shakespeariano dell’Estate Teatrale Veronese: Molto rumore per nulla con Francesca Inaudi e Daniele Liotti nei ruoli principali di Beatrice e Benedetto. Traduzione, adattamento del testo e regia sono di Giancarlo Sepe che ha ambientato lo spettacolo in una baraccopoli ai bordi di Messina. Molto rumore per nulla è una produzione dell’Isola trovata e del Teatro Stabile di Verona in collaborazione con l’Estate Teatrale Veronese. Con questa commedia romantica che Shakespeare scrisse tra l’estate del 1598 e la primavera del 1599 si cambia completamente registro rispetto al Mercante che la precede di qualche anno. Se là predominava il desiderio di vendetta dell’usuraio Shylock nei confronti di una città, Venezia, e dei veneziani, qui prevalgono le schermaglie d’amore tra i due protagonisti in un’atmosfera giocosa e farsesca che pervade la città di Messina. Opera minore ma tra le più rappresentate di Shakespeare, in Molto rumore per nulla l’elemento comico si fonde perfettamente con quello tragico raffigurato dalla presunta morte di uno dei personaggi, la bella Ero, e dal complotto ordito da Don Juan, fratellastro di Don Pedro, principe di Aragona, per dare agli eventi una piega drammatica. Un obbiettivo che però non avrà successo: il lieto fine è assicurato. Nella commedia due sono gli intrecci che procedono di pari passo nel tempo. Da una parte sono descritte le fasi dell’amore tra Beatrice (nipote di Leonato, governatore di Messina) e l’ufficiale padovano Benedetto. I due giovani sono entrambi ribelli, anticonformisti e soprattutto refrattari all’idea dell’amore e delle nozze. All’inizio si detestano e continuano a punzecchiarsi. I rispettivi amici decidono di combinare loro uno scherzo facendo credere a lei che lui la ama, e viceversa. Beatrice e Benedetto cascano nel tranello e alla fine si scoprono realmente innamorati l’una dell’altro. Sentimentale anche il secondo intreccio che coinvolge il giovane fiorentino Claudio ed Ero, figlia di Leonato, governatore di Messina. Il loro amore è contrastato da dicerie messe in giro da chi desidera far naufragare il loro matrimonio. Quando tutto sembra precipitare, l’inganno viene svelato e le due coppie possono festeggiare il coronamento dell’amore. Il tutto avviene in un clima di leggerezza tra motti di spirito, divertimento ed elementi comici arricchiti di finezze psicologiche ed espressive.
  • molto-rumore-per-nulla-verona-11Dal 10 al 13 luglio al Teatro Romano va in scena Molto rumore per nulla, secondo spettacolo del Festival shakespeariano. Protagonisti Francesca Inaudi e Daniele Liotti con la regia di Giancarlo Sepe. Dopo il successo del Mercante di Venezia proposto dalla Popular Shakespeare Kompany con Silvio Orlando protagonista e Valerio Binasco regista, il 10 luglio (alle 21.15) debutta al Teatro Romano in prima nazionale il secondo spettacolo del Festival shakespeariano dell’Estate Teatrale Veronese: Molto rumore per nulla con Francesca Inaudi e Daniele Liotti nei ruoli principali di Beatrice e Benedetto. Traduzione, adattamento del testo e regia sono di Giancarlo Sepe che ha ambientato lo spettacolo in una baraccopoli ai bordi di Messina. Molto rumore per nulla è una produzione dell’Isola trovata e del Teatro Stabile di Verona in collaborazione con l’Estate Teatrale Veronese. Con questa commedia romantica che Shakespeare scrisse tra l’estate del 1598 e la primavera del 1599 si cambia completamente registro rispetto al Mercante che la precede di qualche anno. Se là predominava il desiderio di vendetta dell’usuraio Shylock nei confronti di una città, Venezia, e dei veneziani, qui prevalgono le schermaglie d’amore tra i due protagonisti in un’atmosfera giocosa e farsesca che pervade la città di Messina. Opera minore ma tra le più rappresentate di Shakespeare, in Molto rumore per nulla l’elemento comico si fonde perfettamente con quello tragico raffigurato dalla presunta morte di uno dei personaggi, la bella Ero, e dal complotto ordito da Don Juan, fratellastro di Don Pedro, principe di Aragona, per dare agli eventi una piega drammatica. Un obbiettivo che però non avrà successo: il lieto fine è assicurato. Nella commedia due sono gli intrecci che procedono di pari passo nel tempo. Da una parte sono descritte le fasi dell’amore tra Beatrice (nipote di Leonato, governatore di Messina) e l’ufficiale padovano Benedetto. I due giovani sono entrambi ribelli, anticonformisti e soprattutto refrattari all’idea dell’amore e delle nozze. All’inizio si detestano e continuano a punzecchiarsi. I rispettivi amici decidono di combinare loro uno scherzo facendo credere a lei che lui la ama, e viceversa. Beatrice e Benedetto cascano nel tranello e alla fine si scoprono realmente innamorati l’una dell’altro. Sentimentale anche il secondo intreccio che coinvolge il giovane fiorentino Claudio ed Ero, figlia di Leonato, governatore di Messina. Il loro amore è contrastato da dicerie messe in giro da chi desidera far naufragare il loro matrimonio. Quando tutto sembra precipitare, l’inganno viene svelato e le due coppie possono festeggiare il coronamento dell’amore. Il tutto avviene in un clima di leggerezza tra motti di spirito, divertimento ed elementi comici arricchiti di finezze psicologiche ed espressive.
  • molto-rumore-per-nulla-verona-12Dal 10 al 13 luglio al Teatro Romano va in scena Molto rumore per nulla, secondo spettacolo del Festival shakespeariano. Protagonisti Francesca Inaudi e Daniele Liotti con la regia di Giancarlo Sepe. Dopo il successo del Mercante di Venezia proposto dalla Popular Shakespeare Kompany con Silvio Orlando protagonista e Valerio Binasco regista, il 10 luglio (alle 21.15) debutta al Teatro Romano in prima nazionale il secondo spettacolo del Festival shakespeariano dell’Estate Teatrale Veronese: Molto rumore per nulla con Francesca Inaudi e Daniele Liotti nei ruoli principali di Beatrice e Benedetto. Traduzione, adattamento del testo e regia sono di Giancarlo Sepe che ha ambientato lo spettacolo in una baraccopoli ai bordi di Messina. Molto rumore per nulla è una produzione dell’Isola trovata e del Teatro Stabile di Verona in collaborazione con l’Estate Teatrale Veronese. Con questa commedia romantica che Shakespeare scrisse tra l’estate del 1598 e la primavera del 1599 si cambia completamente registro rispetto al Mercante che la precede di qualche anno. Se là predominava il desiderio di vendetta dell’usuraio Shylock nei confronti di una città, Venezia, e dei veneziani, qui prevalgono le schermaglie d’amore tra i due protagonisti in un’atmosfera giocosa e farsesca che pervade la città di Messina. Opera minore ma tra le più rappresentate di Shakespeare, in Molto rumore per nulla l’elemento comico si fonde perfettamente con quello tragico raffigurato dalla presunta morte di uno dei personaggi, la bella Ero, e dal complotto ordito da Don Juan, fratellastro di Don Pedro, principe di Aragona, per dare agli eventi una piega drammatica. Un obbiettivo che però non avrà successo: il lieto fine è assicurato. Nella commedia due sono gli intrecci che procedono di pari passo nel tempo. Da una parte sono descritte le fasi dell’amore tra Beatrice (nipote di Leonato, governatore di Messina) e l’ufficiale padovano Benedetto. I due giovani sono entrambi ribelli, anticonformisti e soprattutto refrattari all’idea dell’amore e delle nozze. All’inizio si detestano e continuano a punzecchiarsi. I rispettivi amici decidono di combinare loro uno scherzo facendo credere a lei che lui la ama, e viceversa. Beatrice e Benedetto cascano nel tranello e alla fine si scoprono realmente innamorati l’una dell’altro. Sentimentale anche il secondo intreccio che coinvolge il giovane fiorentino Claudio ed Ero, figlia di Leonato, governatore di Messina. Il loro amore è contrastato da dicerie messe in giro da chi desidera far naufragare il loro matrimonio. Quando tutto sembra precipitare, l’inganno viene svelato e le due coppie possono festeggiare il coronamento dell’amore. Il tutto avviene in un clima di leggerezza tra motti di spirito, divertimento ed elementi comici arricchiti di finezze psicologiche ed espressive.
  • molto-rumore-per-nulla-verona-13Dal 10 al 13 luglio al Teatro Romano va in scena Molto rumore per nulla, secondo spettacolo del Festival shakespeariano. Protagonisti Francesca Inaudi e Daniele Liotti con la regia di Giancarlo Sepe. Dopo il successo del Mercante di Venezia proposto dalla Popular Shakespeare Kompany con Silvio Orlando protagonista e Valerio Binasco regista, il 10 luglio (alle 21.15) debutta al Teatro Romano in prima nazionale il secondo spettacolo del Festival shakespeariano dell’Estate Teatrale Veronese: Molto rumore per nulla con Francesca Inaudi e Daniele Liotti nei ruoli principali di Beatrice e Benedetto. Traduzione, adattamento del testo e regia sono di Giancarlo Sepe che ha ambientato lo spettacolo in una baraccopoli ai bordi di Messina. Molto rumore per nulla è una produzione dell’Isola trovata e del Teatro Stabile di Verona in collaborazione con l’Estate Teatrale Veronese. Con questa commedia romantica che Shakespeare scrisse tra l’estate del 1598 e la primavera del 1599 si cambia completamente registro rispetto al Mercante che la precede di qualche anno. Se là predominava il desiderio di vendetta dell’usuraio Shylock nei confronti di una città, Venezia, e dei veneziani, qui prevalgono le schermaglie d’amore tra i due protagonisti in un’atmosfera giocosa e farsesca che pervade la città di Messina. Opera minore ma tra le più rappresentate di Shakespeare, in Molto rumore per nulla l’elemento comico si fonde perfettamente con quello tragico raffigurato dalla presunta morte di uno dei personaggi, la bella Ero, e dal complotto ordito da Don Juan, fratellastro di Don Pedro, principe di Aragona, per dare agli eventi una piega drammatica. Un obbiettivo che però non avrà successo: il lieto fine è assicurato. Nella commedia due sono gli intrecci che procedono di pari passo nel tempo. Da una parte sono descritte le fasi dell’amore tra Beatrice (nipote di Leonato, governatore di Messina) e l’ufficiale padovano Benedetto. I due giovani sono entrambi ribelli, anticonformisti e soprattutto refrattari all’idea dell’amore e delle nozze. All’inizio si detestano e continuano a punzecchiarsi. I rispettivi amici decidono di combinare loro uno scherzo facendo credere a lei che lui la ama, e viceversa. Beatrice e Benedetto cascano nel tranello e alla fine si scoprono realmente innamorati l’una dell’altro. Sentimentale anche il secondo intreccio che coinvolge il giovane fiorentino Claudio ed Ero, figlia di Leonato, governatore di Messina. Il loro amore è contrastato da dicerie messe in giro da chi desidera far naufragare il loro matrimonio. Quando tutto sembra precipitare, l’inganno viene svelato e le due coppie possono festeggiare il coronamento dell’amore. Il tutto avviene in un clima di leggerezza tra motti di spirito, divertimento ed elementi comici arricchiti di finezze psicologiche ed espressive.
  • molto-rumore-per-nulla-verona-14Dal 10 al 13 luglio al Teatro Romano va in scena Molto rumore per nulla, secondo spettacolo del Festival shakespeariano. Protagonisti Francesca Inaudi e Daniele Liotti con la regia di Giancarlo Sepe. Dopo il successo del Mercante di Venezia proposto dalla Popular Shakespeare Kompany con Silvio Orlando protagonista e Valerio Binasco regista, il 10 luglio (alle 21.15) debutta al Teatro Romano in prima nazionale il secondo spettacolo del Festival shakespeariano dell’Estate Teatrale Veronese: Molto rumore per nulla con Francesca Inaudi e Daniele Liotti nei ruoli principali di Beatrice e Benedetto. Traduzione, adattamento del testo e regia sono di Giancarlo Sepe che ha ambientato lo spettacolo in una baraccopoli ai bordi di Messina. Molto rumore per nulla è una produzione dell’Isola trovata e del Teatro Stabile di Verona in collaborazione con l’Estate Teatrale Veronese. Con questa commedia romantica che Shakespeare scrisse tra l’estate del 1598 e la primavera del 1599 si cambia completamente registro rispetto al Mercante che la precede di qualche anno. Se là predominava il desiderio di vendetta dell’usuraio Shylock nei confronti di una città, Venezia, e dei veneziani, qui prevalgono le schermaglie d’amore tra i due protagonisti in un’atmosfera giocosa e farsesca che pervade la città di Messina. Opera minore ma tra le più rappresentate di Shakespeare, in Molto rumore per nulla l’elemento comico si fonde perfettamente con quello tragico raffigurato dalla presunta morte di uno dei personaggi, la bella Ero, e dal complotto ordito da Don Juan, fratellastro di Don Pedro, principe di Aragona, per dare agli eventi una piega drammatica. Un obbiettivo che però non avrà successo: il lieto fine è assicurato. Nella commedia due sono gli intrecci che procedono di pari passo nel tempo. Da una parte sono descritte le fasi dell’amore tra Beatrice (nipote di Leonato, governatore di Messina) e l’ufficiale padovano Benedetto. I due giovani sono entrambi ribelli, anticonformisti e soprattutto refrattari all’idea dell’amore e delle nozze. All’inizio si detestano e continuano a punzecchiarsi. I rispettivi amici decidono di combinare loro uno scherzo facendo credere a lei che lui la ama, e viceversa. Beatrice e Benedetto cascano nel tranello e alla fine si scoprono realmente innamorati l’una dell’altro. Sentimentale anche il secondo intreccio che coinvolge il giovane fiorentino Claudio ed Ero, figlia di Leonato, governatore di Messina. Il loro amore è contrastato da dicerie messe in giro da chi desidera far naufragare il loro matrimonio. Quando tutto sembra precipitare, l’inganno viene svelato e le due coppie possono festeggiare il coronamento dell’amore. Il tutto avviene in un clima di leggerezza tra motti di spirito, divertimento ed elementi comici arricchiti di finezze psicologiche ed espressive.
  • molto-rumore-per-nulla-verona-15Dal 10 al 13 luglio al Teatro Romano va in scena Molto rumore per nulla, secondo spettacolo del Festival shakespeariano. Protagonisti Francesca Inaudi e Daniele Liotti con la regia di Giancarlo Sepe. Dopo il successo del Mercante di Venezia proposto dalla Popular Shakespeare Kompany con Silvio Orlando protagonista e Valerio Binasco regista, il 10 luglio (alle 21.15) debutta al Teatro Romano in prima nazionale il secondo spettacolo del Festival shakespeariano dell’Estate Teatrale Veronese: Molto rumore per nulla con Francesca Inaudi e Daniele Liotti nei ruoli principali di Beatrice e Benedetto. Traduzione, adattamento del testo e regia sono di Giancarlo Sepe che ha ambientato lo spettacolo in una baraccopoli ai bordi di Messina. Molto rumore per nulla è una produzione dell’Isola trovata e del Teatro Stabile di Verona in collaborazione con l’Estate Teatrale Veronese. Con questa commedia romantica che Shakespeare scrisse tra l’estate del 1598 e la primavera del 1599 si cambia completamente registro rispetto al Mercante che la precede di qualche anno. Se là predominava il desiderio di vendetta dell’usuraio Shylock nei confronti di una città, Venezia, e dei veneziani, qui prevalgono le schermaglie d’amore tra i due protagonisti in un’atmosfera giocosa e farsesca che pervade la città di Messina. Opera minore ma tra le più rappresentate di Shakespeare, in Molto rumore per nulla l’elemento comico si fonde perfettamente con quello tragico raffigurato dalla presunta morte di uno dei personaggi, la bella Ero, e dal complotto ordito da Don Juan, fratellastro di Don Pedro, principe di Aragona, per dare agli eventi una piega drammatica. Un obbiettivo che però non avrà successo: il lieto fine è assicurato. Nella commedia due sono gli intrecci che procedono di pari passo nel tempo. Da una parte sono descritte le fasi dell’amore tra Beatrice (nipote di Leonato, governatore di Messina) e l’ufficiale padovano Benedetto. I due giovani sono entrambi ribelli, anticonformisti e soprattutto refrattari all’idea dell’amore e delle nozze. All’inizio si detestano e continuano a punzecchiarsi. I rispettivi amici decidono di combinare loro uno scherzo facendo credere a lei che lui la ama, e viceversa. Beatrice e Benedetto cascano nel tranello e alla fine si scoprono realmente innamorati l’una dell’altro. Sentimentale anche il secondo intreccio che coinvolge il giovane fiorentino Claudio ed Ero, figlia di Leonato, governatore di Messina. Il loro amore è contrastato da dicerie messe in giro da chi desidera far naufragare il loro matrimonio. Quando tutto sembra precipitare, l’inganno viene svelato e le due coppie possono festeggiare il coronamento dell’amore. Il tutto avviene in un clima di leggerezza tra motti di spirito, divertimento ed elementi comici arricchiti di finezze psicologiche ed espressive.
  • molto-rumore-per-nulla-verona-16Dal 10 al 13 luglio al Teatro Romano va in scena Molto rumore per nulla, secondo spettacolo del Festival shakespeariano. Protagonisti Francesca Inaudi e Daniele Liotti con la regia di Giancarlo Sepe. Dopo il successo del Mercante di Venezia proposto dalla Popular Shakespeare Kompany con Silvio Orlando protagonista e Valerio Binasco regista, il 10 luglio (alle 21.15) debutta al Teatro Romano in prima nazionale il secondo spettacolo del Festival shakespeariano dell’Estate Teatrale Veronese: Molto rumore per nulla con Francesca Inaudi e Daniele Liotti nei ruoli principali di Beatrice e Benedetto. Traduzione, adattamento del testo e regia sono di Giancarlo Sepe che ha ambientato lo spettacolo in una baraccopoli ai bordi di Messina. Molto rumore per nulla è una produzione dell’Isola trovata e del Teatro Stabile di Verona in collaborazione con l’Estate Teatrale Veronese. Con questa commedia romantica che Shakespeare scrisse tra l’estate del 1598 e la primavera del 1599 si cambia completamente registro rispetto al Mercante che la precede di qualche anno. Se là predominava il desiderio di vendetta dell’usuraio Shylock nei confronti di una città, Venezia, e dei veneziani, qui prevalgono le schermaglie d’amore tra i due protagonisti in un’atmosfera giocosa e farsesca che pervade la città di Messina. Opera minore ma tra le più rappresentate di Shakespeare, in Molto rumore per nulla l’elemento comico si fonde perfettamente con quello tragico raffigurato dalla presunta morte di uno dei personaggi, la bella Ero, e dal complotto ordito da Don Juan, fratellastro di Don Pedro, principe di Aragona, per dare agli eventi una piega drammatica. Un obbiettivo che però non avrà successo: il lieto fine è assicurato. Nella commedia due sono gli intrecci che procedono di pari passo nel tempo. Da una parte sono descritte le fasi dell’amore tra Beatrice (nipote di Leonato, governatore di Messina) e l’ufficiale padovano Benedetto. I due giovani sono entrambi ribelli, anticonformisti e soprattutto refrattari all’idea dell’amore e delle nozze. All’inizio si detestano e continuano a punzecchiarsi. I rispettivi amici decidono di combinare loro uno scherzo facendo credere a lei che lui la ama, e viceversa. Beatrice e Benedetto cascano nel tranello e alla fine si scoprono realmente innamorati l’una dell’altro. Sentimentale anche il secondo intreccio che coinvolge il giovane fiorentino Claudio ed Ero, figlia di Leonato, governatore di Messina. Il loro amore è contrastato da dicerie messe in giro da chi desidera far naufragare il loro matrimonio. Quando tutto sembra precipitare, l’inganno viene svelato e le due coppie possono festeggiare il coronamento dell’amore. Il tutto avviene in un clima di leggerezza tra motti di spirito, divertimento ed elementi comici arricchiti di finezze psicologiche ed espressive.
  • molto-rumore-per-nulla-verona-17Dal 10 al 13 luglio al Teatro Romano va in scena Molto rumore per nulla, secondo spettacolo del Festival shakespeariano. Protagonisti Francesca Inaudi e Daniele Liotti con la regia di Giancarlo Sepe. Dopo il successo del Mercante di Venezia proposto dalla Popular Shakespeare Kompany con Silvio Orlando protagonista e Valerio Binasco regista, il 10 luglio (alle 21.15) debutta al Teatro Romano in prima nazionale il secondo spettacolo del Festival shakespeariano dell’Estate Teatrale Veronese: Molto rumore per nulla con Francesca Inaudi e Daniele Liotti nei ruoli principali di Beatrice e Benedetto. Traduzione, adattamento del testo e regia sono di Giancarlo Sepe che ha ambientato lo spettacolo in una baraccopoli ai bordi di Messina. Molto rumore per nulla è una produzione dell’Isola trovata e del Teatro Stabile di Verona in collaborazione con l’Estate Teatrale Veronese. Con questa commedia romantica che Shakespeare scrisse tra l’estate del 1598 e la primavera del 1599 si cambia completamente registro rispetto al Mercante che la precede di qualche anno. Se là predominava il desiderio di vendetta dell’usuraio Shylock nei confronti di una città, Venezia, e dei veneziani, qui prevalgono le schermaglie d’amore tra i due protagonisti in un’atmosfera giocosa e farsesca che pervade la città di Messina. Opera minore ma tra le più rappresentate di Shakespeare, in Molto rumore per nulla l’elemento comico si fonde perfettamente con quello tragico raffigurato dalla presunta morte di uno dei personaggi, la bella Ero, e dal complotto ordito da Don Juan, fratellastro di Don Pedro, principe di Aragona, per dare agli eventi una piega drammatica. Un obbiettivo che però non avrà successo: il lieto fine è assicurato. Nella commedia due sono gli intrecci che procedono di pari passo nel tempo. Da una parte sono descritte le fasi dell’amore tra Beatrice (nipote di Leonato, governatore di Messina) e l’ufficiale padovano Benedetto. I due giovani sono entrambi ribelli, anticonformisti e soprattutto refrattari all’idea dell’amore e delle nozze. All’inizio si detestano e continuano a punzecchiarsi. I rispettivi amici decidono di combinare loro uno scherzo facendo credere a lei che lui la ama, e viceversa. Beatrice e Benedetto cascano nel tranello e alla fine si scoprono realmente innamorati l’una dell’altro. Sentimentale anche il secondo intreccio che coinvolge il giovane fiorentino Claudio ed Ero, figlia di Leonato, governatore di Messina. Il loro amore è contrastato da dicerie messe in giro da chi desidera far naufragare il loro matrimonio. Quando tutto sembra precipitare, l’inganno viene svelato e le due coppie possono festeggiare il coronamento dell’amore. Il tutto avviene in un clima di leggerezza tra motti di spirito, divertimento ed elementi comici arricchiti di finezze psicologiche ed espressive.
  • molto-rumore-per-nulla-verona-18Dal 10 al 13 luglio al Teatro Romano va in scena Molto rumore per nulla, secondo spettacolo del Festival shakespeariano. Protagonisti Francesca Inaudi e Daniele Liotti con la regia di Giancarlo Sepe. Dopo il successo del Mercante di Venezia proposto dalla Popular Shakespeare Kompany con Silvio Orlando protagonista e Valerio Binasco regista, il 10 luglio (alle 21.15) debutta al Teatro Romano in prima nazionale il secondo spettacolo del Festival shakespeariano dell’Estate Teatrale Veronese: Molto rumore per nulla con Francesca Inaudi e Daniele Liotti nei ruoli principali di Beatrice e Benedetto. Traduzione, adattamento del testo e regia sono di Giancarlo Sepe che ha ambientato lo spettacolo in una baraccopoli ai bordi di Messina. Molto rumore per nulla è una produzione dell’Isola trovata e del Teatro Stabile di Verona in collaborazione con l’Estate Teatrale Veronese. Con questa commedia romantica che Shakespeare scrisse tra l’estate del 1598 e la primavera del 1599 si cambia completamente registro rispetto al Mercante che la precede di qualche anno. Se là predominava il desiderio di vendetta dell’usuraio Shylock nei confronti di una città, Venezia, e dei veneziani, qui prevalgono le schermaglie d’amore tra i due protagonisti in un’atmosfera giocosa e farsesca che pervade la città di Messina. Opera minore ma tra le più rappresentate di Shakespeare, in Molto rumore per nulla l’elemento comico si fonde perfettamente con quello tragico raffigurato dalla presunta morte di uno dei personaggi, la bella Ero, e dal complotto ordito da Don Juan, fratellastro di Don Pedro, principe di Aragona, per dare agli eventi una piega drammatica. Un obbiettivo che però non avrà successo: il lieto fine è assicurato. Nella commedia due sono gli intrecci che procedono di pari passo nel tempo. Da una parte sono descritte le fasi dell’amore tra Beatrice (nipote di Leonato, governatore di Messina) e l’ufficiale padovano Benedetto. I due giovani sono entrambi ribelli, anticonformisti e soprattutto refrattari all’idea dell’amore e delle nozze. All’inizio si detestano e continuano a punzecchiarsi. I rispettivi amici decidono di combinare loro uno scherzo facendo credere a lei che lui la ama, e viceversa. Beatrice e Benedetto cascano nel tranello e alla fine si scoprono realmente innamorati l’una dell’altro. Sentimentale anche il secondo intreccio che coinvolge il giovane fiorentino Claudio ed Ero, figlia di Leonato, governatore di Messina. Il loro amore è contrastato da dicerie messe in giro da chi desidera far naufragare il loro matrimonio. Quando tutto sembra precipitare, l’inganno viene svelato e le due coppie possono festeggiare il coronamento dell’amore. Il tutto avviene in un clima di leggerezza tra motti di spirito, divertimento ed elementi comici arricchiti di finezze psicologiche ed espressive.
  • molto-rumore-per-nulla-verona-19Dal 10 al 13 luglio al Teatro Romano va in scena Molto rumore per nulla, secondo spettacolo del Festival shakespeariano. Protagonisti Francesca Inaudi e Daniele Liotti con la regia di Giancarlo Sepe. Dopo il successo del Mercante di Venezia proposto dalla Popular Shakespeare Kompany con Silvio Orlando protagonista e Valerio Binasco regista, il 10 luglio (alle 21.15) debutta al Teatro Romano in prima nazionale il secondo spettacolo del Festival shakespeariano dell’Estate Teatrale Veronese: Molto rumore per nulla con Francesca Inaudi e Daniele Liotti nei ruoli principali di Beatrice e Benedetto. Traduzione, adattamento del testo e regia sono di Giancarlo Sepe che ha ambientato lo spettacolo in una baraccopoli ai bordi di Messina. Molto rumore per nulla è una produzione dell’Isola trovata e del Teatro Stabile di Verona in collaborazione con l’Estate Teatrale Veronese. Con questa commedia romantica che Shakespeare scrisse tra l’estate del 1598 e la primavera del 1599 si cambia completamente registro rispetto al Mercante che la precede di qualche anno. Se là predominava il desiderio di vendetta dell’usuraio Shylock nei confronti di una città, Venezia, e dei veneziani, qui prevalgono le schermaglie d’amore tra i due protagonisti in un’atmosfera giocosa e farsesca che pervade la città di Messina. Opera minore ma tra le più rappresentate di Shakespeare, in Molto rumore per nulla l’elemento comico si fonde perfettamente con quello tragico raffigurato dalla presunta morte di uno dei personaggi, la bella Ero, e dal complotto ordito da Don Juan, fratellastro di Don Pedro, principe di Aragona, per dare agli eventi una piega drammatica. Un obbiettivo che però non avrà successo: il lieto fine è assicurato. Nella commedia due sono gli intrecci che procedono di pari passo nel tempo. Da una parte sono descritte le fasi dell’amore tra Beatrice (nipote di Leonato, governatore di Messina) e l’ufficiale padovano Benedetto. I due giovani sono entrambi ribelli, anticonformisti e soprattutto refrattari all’idea dell’amore e delle nozze. All’inizio si detestano e continuano a punzecchiarsi. I rispettivi amici decidono di combinare loro uno scherzo facendo credere a lei che lui la ama, e viceversa. Beatrice e Benedetto cascano nel tranello e alla fine si scoprono realmente innamorati l’una dell’altro. Sentimentale anche il secondo intreccio che coinvolge il giovane fiorentino Claudio ed Ero, figlia di Leonato, governatore di Messina. Il loro amore è contrastato da dicerie messe in giro da chi desidera far naufragare il loro matrimonio. Quando tutto sembra precipitare, l’inganno viene svelato e le due coppie possono festeggiare il coronamento dell’amore. Il tutto avviene in un clima di leggerezza tra motti di spirito, divertimento ed elementi comici arricchiti di finezze psicologiche ed espressive.
  • molto-rumore-per-nulla-verona-20Dal 10 al 13 luglio al Teatro Romano va in scena Molto rumore per nulla, secondo spettacolo del Festival shakespeariano. Protagonisti Francesca Inaudi e Daniele Liotti con la regia di Giancarlo Sepe. Dopo il successo del Mercante di Venezia proposto dalla Popular Shakespeare Kompany con Silvio Orlando protagonista e Valerio Binasco regista, il 10 luglio (alle 21.15) debutta al Teatro Romano in prima nazionale il secondo spettacolo del Festival shakespeariano dell’Estate Teatrale Veronese: Molto rumore per nulla con Francesca Inaudi e Daniele Liotti nei ruoli principali di Beatrice e Benedetto. Traduzione, adattamento del testo e regia sono di Giancarlo Sepe che ha ambientato lo spettacolo in una baraccopoli ai bordi di Messina. Molto rumore per nulla è una produzione dell’Isola trovata e del Teatro Stabile di Verona in collaborazione con l’Estate Teatrale Veronese. Con questa commedia romantica che Shakespeare scrisse tra l’estate del 1598 e la primavera del 1599 si cambia completamente registro rispetto al Mercante che la precede di qualche anno. Se là predominava il desiderio di vendetta dell’usuraio Shylock nei confronti di una città, Venezia, e dei veneziani, qui prevalgono le schermaglie d’amore tra i due protagonisti in un’atmosfera giocosa e farsesca che pervade la città di Messina. Opera minore ma tra le più rappresentate di Shakespeare, in Molto rumore per nulla l’elemento comico si fonde perfettamente con quello tragico raffigurato dalla presunta morte di uno dei personaggi, la bella Ero, e dal complotto ordito da Don Juan, fratellastro di Don Pedro, principe di Aragona, per dare agli eventi una piega drammatica. Un obbiettivo che però non avrà successo: il lieto fine è assicurato. Nella commedia due sono gli intrecci che procedono di pari passo nel tempo. Da una parte sono descritte le fasi dell’amore tra Beatrice (nipote di Leonato, governatore di Messina) e l’ufficiale padovano Benedetto. I due giovani sono entrambi ribelli, anticonformisti e soprattutto refrattari all’idea dell’amore e delle nozze. All’inizio si detestano e continuano a punzecchiarsi. I rispettivi amici decidono di combinare loro uno scherzo facendo credere a lei che lui la ama, e viceversa. Beatrice e Benedetto cascano nel tranello e alla fine si scoprono realmente innamorati l’una dell’altro. Sentimentale anche il secondo intreccio che coinvolge il giovane fiorentino Claudio ed Ero, figlia di Leonato, governatore di Messina. Il loro amore è contrastato da dicerie messe in giro da chi desidera far naufragare il loro matrimonio. Quando tutto sembra precipitare, l’inganno viene svelato e le due coppie possono festeggiare il coronamento dell’amore. Il tutto avviene in un clima di leggerezza tra motti di spirito, divertimento ed elementi comici arricchiti di finezze psicologiche ed espressive.
  • molto-rumore-per-nulla-verona-21Dal 10 al 13 luglio al Teatro Romano va in scena Molto rumore per nulla, secondo spettacolo del Festival shakespeariano. Protagonisti Francesca Inaudi e Daniele Liotti con la regia di Giancarlo Sepe. Dopo il successo del Mercante di Venezia proposto dalla Popular Shakespeare Kompany con Silvio Orlando protagonista e Valerio Binasco regista, il 10 luglio (alle 21.15) debutta al Teatro Romano in prima nazionale il secondo spettacolo del Festival shakespeariano dell’Estate Teatrale Veronese: Molto rumore per nulla con Francesca Inaudi e Daniele Liotti nei ruoli principali di Beatrice e Benedetto. Traduzione, adattamento del testo e regia sono di Giancarlo Sepe che ha ambientato lo spettacolo in una baraccopoli ai bordi di Messina. Molto rumore per nulla è una produzione dell’Isola trovata e del Teatro Stabile di Verona in collaborazione con l’Estate Teatrale Veronese. Con questa commedia romantica che Shakespeare scrisse tra l’estate del 1598 e la primavera del 1599 si cambia completamente registro rispetto al Mercante che la precede di qualche anno. Se là predominava il desiderio di vendetta dell’usuraio Shylock nei confronti di una città, Venezia, e dei veneziani, qui prevalgono le schermaglie d’amore tra i due protagonisti in un’atmosfera giocosa e farsesca che pervade la città di Messina. Opera minore ma tra le più rappresentate di Shakespeare, in Molto rumore per nulla l’elemento comico si fonde perfettamente con quello tragico raffigurato dalla presunta morte di uno dei personaggi, la bella Ero, e dal complotto ordito da Don Juan, fratellastro di Don Pedro, principe di Aragona, per dare agli eventi una piega drammatica. Un obbiettivo che però non avrà successo: il lieto fine è assicurato. Nella commedia due sono gli intrecci che procedono di pari passo nel tempo. Da una parte sono descritte le fasi dell’amore tra Beatrice (nipote di Leonato, governatore di Messina) e l’ufficiale padovano Benedetto. I due giovani sono entrambi ribelli, anticonformisti e soprattutto refrattari all’idea dell’amore e delle nozze. All’inizio si detestano e continuano a punzecchiarsi. I rispettivi amici decidono di combinare loro uno scherzo facendo credere a lei che lui la ama, e viceversa. Beatrice e Benedetto cascano nel tranello e alla fine si scoprono realmente innamorati l’una dell’altro. Sentimentale anche il secondo intreccio che coinvolge il giovane fiorentino Claudio ed Ero, figlia di Leonato, governatore di Messina. Il loro amore è contrastato da dicerie messe in giro da chi desidera far naufragare il loro matrimonio. Quando tutto sembra precipitare, l’inganno viene svelato e le due coppie possono festeggiare il coronamento dell’amore. Il tutto avviene in un clima di leggerezza tra motti di spirito, divertimento ed elementi comici arricchiti di finezze psicologiche ed espressive.
  • molto-rumore-per-nulla-verona-22Dal 10 al 13 luglio al Teatro Romano va in scena Molto rumore per nulla, secondo spettacolo del Festival shakespeariano. Protagonisti Francesca Inaudi e Daniele Liotti con la regia di Giancarlo Sepe. Dopo il successo del Mercante di Venezia proposto dalla Popular Shakespeare Kompany con Silvio Orlando protagonista e Valerio Binasco regista, il 10 luglio (alle 21.15) debutta al Teatro Romano in prima nazionale il secondo spettacolo del Festival shakespeariano dell’Estate Teatrale Veronese: Molto rumore per nulla con Francesca Inaudi e Daniele Liotti nei ruoli principali di Beatrice e Benedetto. Traduzione, adattamento del testo e regia sono di Giancarlo Sepe che ha ambientato lo spettacolo in una baraccopoli ai bordi di Messina. Molto rumore per nulla è una produzione dell’Isola trovata e del Teatro Stabile di Verona in collaborazione con l’Estate Teatrale Veronese. Con questa commedia romantica che Shakespeare scrisse tra l’estate del 1598 e la primavera del 1599 si cambia completamente registro rispetto al Mercante che la precede di qualche anno. Se là predominava il desiderio di vendetta dell’usuraio Shylock nei confronti di una città, Venezia, e dei veneziani, qui prevalgono le schermaglie d’amore tra i due protagonisti in un’atmosfera giocosa e farsesca che pervade la città di Messina. Opera minore ma tra le più rappresentate di Shakespeare, in Molto rumore per nulla l’elemento comico si fonde perfettamente con quello tragico raffigurato dalla presunta morte di uno dei personaggi, la bella Ero, e dal complotto ordito da Don Juan, fratellastro di Don Pedro, principe di Aragona, per dare agli eventi una piega drammatica. Un obbiettivo che però non avrà successo: il lieto fine è assicurato. Nella commedia due sono gli intrecci che procedono di pari passo nel tempo. Da una parte sono descritte le fasi dell’amore tra Beatrice (nipote di Leonato, governatore di Messina) e l’ufficiale padovano Benedetto. I due giovani sono entrambi ribelli, anticonformisti e soprattutto refrattari all’idea dell’amore e delle nozze. All’inizio si detestano e continuano a punzecchiarsi. I rispettivi amici decidono di combinare loro uno scherzo facendo credere a lei che lui la ama, e viceversa. Beatrice e Benedetto cascano nel tranello e alla fine si scoprono realmente innamorati l’una dell’altro. Sentimentale anche il secondo intreccio che coinvolge il giovane fiorentino Claudio ed Ero, figlia di Leonato, governatore di Messina. Il loro amore è contrastato da dicerie messe in giro da chi desidera far naufragare il loro matrimonio. Quando tutto sembra precipitare, l’inganno viene svelato e le due coppie possono festeggiare il coronamento dell’amore. Il tutto avviene in un clima di leggerezza tra motti di spirito, divertimento ed elementi comici arricchiti di finezze psicologiche ed espressive.
  • molto-rumore-per-nulla-verona-23Dal 10 al 13 luglio al Teatro Romano va in scena Molto rumore per nulla, secondo spettacolo del Festival shakespeariano. Protagonisti Francesca Inaudi e Daniele Liotti con la regia di Giancarlo Sepe. Dopo il successo del Mercante di Venezia proposto dalla Popular Shakespeare Kompany con Silvio Orlando protagonista e Valerio Binasco regista, il 10 luglio (alle 21.15) debutta al Teatro Romano in prima nazionale il secondo spettacolo del Festival shakespeariano dell’Estate Teatrale Veronese: Molto rumore per nulla con Francesca Inaudi e Daniele Liotti nei ruoli principali di Beatrice e Benedetto. Traduzione, adattamento del testo e regia sono di Giancarlo Sepe che ha ambientato lo spettacolo in una baraccopoli ai bordi di Messina. Molto rumore per nulla è una produzione dell’Isola trovata e del Teatro Stabile di Verona in collaborazione con l’Estate Teatrale Veronese. Con questa commedia romantica che Shakespeare scrisse tra l’estate del 1598 e la primavera del 1599 si cambia completamente registro rispetto al Mercante che la precede di qualche anno. Se là predominava il desiderio di vendetta dell’usuraio Shylock nei confronti di una città, Venezia, e dei veneziani, qui prevalgono le schermaglie d’amore tra i due protagonisti in un’atmosfera giocosa e farsesca che pervade la città di Messina. Opera minore ma tra le più rappresentate di Shakespeare, in Molto rumore per nulla l’elemento comico si fonde perfettamente con quello tragico raffigurato dalla presunta morte di uno dei personaggi, la bella Ero, e dal complotto ordito da Don Juan, fratellastro di Don Pedro, principe di Aragona, per dare agli eventi una piega drammatica. Un obbiettivo che però non avrà successo: il lieto fine è assicurato. Nella commedia due sono gli intrecci che procedono di pari passo nel tempo. Da una parte sono descritte le fasi dell’amore tra Beatrice (nipote di Leonato, governatore di Messina) e l’ufficiale padovano Benedetto. I due giovani sono entrambi ribelli, anticonformisti e soprattutto refrattari all’idea dell’amore e delle nozze. All’inizio si detestano e continuano a punzecchiarsi. I rispettivi amici decidono di combinare loro uno scherzo facendo credere a lei che lui la ama, e viceversa. Beatrice e Benedetto cascano nel tranello e alla fine si scoprono realmente innamorati l’una dell’altro. Sentimentale anche il secondo intreccio che coinvolge il giovane fiorentino Claudio ed Ero, figlia di Leonato, governatore di Messina. Il loro amore è contrastato da dicerie messe in giro da chi desidera far naufragare il loro matrimonio. Quando tutto sembra precipitare, l’inganno viene svelato e le due coppie possono festeggiare il coronamento dell’amore. Il tutto avviene in un clima di leggerezza tra motti di spirito, divertimento ed elementi comici arricchiti di finezze psicologiche ed espressive.
  • molto-rumore-per-nulla-verona-24Dal 10 al 13 luglio al Teatro Romano va in scena Molto rumore per nulla, secondo spettacolo del Festival shakespeariano. Protagonisti Francesca Inaudi e Daniele Liotti con la regia di Giancarlo Sepe. Dopo il successo del Mercante di Venezia proposto dalla Popular Shakespeare Kompany con Silvio Orlando protagonista e Valerio Binasco regista, il 10 luglio (alle 21.15) debutta al Teatro Romano in prima nazionale il secondo spettacolo del Festival shakespeariano dell’Estate Teatrale Veronese: Molto rumore per nulla con Francesca Inaudi e Daniele Liotti nei ruoli principali di Beatrice e Benedetto. Traduzione, adattamento del testo e regia sono di Giancarlo Sepe che ha ambientato lo spettacolo in una baraccopoli ai bordi di Messina. Molto rumore per nulla è una produzione dell’Isola trovata e del Teatro Stabile di Verona in collaborazione con l’Estate Teatrale Veronese. Con questa commedia romantica che Shakespeare scrisse tra l’estate del 1598 e la primavera del 1599 si cambia completamente registro rispetto al Mercante che la precede di qualche anno. Se là predominava il desiderio di vendetta dell’usuraio Shylock nei confronti di una città, Venezia, e dei veneziani, qui prevalgono le schermaglie d’amore tra i due protagonisti in un’atmosfera giocosa e farsesca che pervade la città di Messina. Opera minore ma tra le più rappresentate di Shakespeare, in Molto rumore per nulla l’elemento comico si fonde perfettamente con quello tragico raffigurato dalla presunta morte di uno dei personaggi, la bella Ero, e dal complotto ordito da Don Juan, fratellastro di Don Pedro, principe di Aragona, per dare agli eventi una piega drammatica. Un obbiettivo che però non avrà successo: il lieto fine è assicurato. Nella commedia due sono gli intrecci che procedono di pari passo nel tempo. Da una parte sono descritte le fasi dell’amore tra Beatrice (nipote di Leonato, governatore di Messina) e l’ufficiale padovano Benedetto. I due giovani sono entrambi ribelli, anticonformisti e soprattutto refrattari all’idea dell’amore e delle nozze. All’inizio si detestano e continuano a punzecchiarsi. I rispettivi amici decidono di combinare loro uno scherzo facendo credere a lei che lui la ama, e viceversa. Beatrice e Benedetto cascano nel tranello e alla fine si scoprono realmente innamorati l’una dell’altro. Sentimentale anche il secondo intreccio che coinvolge il giovane fiorentino Claudio ed Ero, figlia di Leonato, governatore di Messina. Il loro amore è contrastato da dicerie messe in giro da chi desidera far naufragare il loro matrimonio. Quando tutto sembra precipitare, l’inganno viene svelato e le due coppie possono festeggiare il coronamento dell’amore. Il tutto avviene in un clima di leggerezza tra motti di spirito, divertimento ed elementi comici arricchiti di finezze psicologiche ed espressive.
  • molto-rumore-per-nulla-verona-25Dal 10 al 13 luglio al Teatro Romano va in scena Molto rumore per nulla, secondo spettacolo del Festival shakespeariano. Protagonisti Francesca Inaudi e Daniele Liotti con la regia di Giancarlo Sepe. Dopo il successo del Mercante di Venezia proposto dalla Popular Shakespeare Kompany con Silvio Orlando protagonista e Valerio Binasco regista, il 10 luglio (alle 21.15) debutta al Teatro Romano in prima nazionale il secondo spettacolo del Festival shakespeariano dell’Estate Teatrale Veronese: Molto rumore per nulla con Francesca Inaudi e Daniele Liotti nei ruoli principali di Beatrice e Benedetto. Traduzione, adattamento del testo e regia sono di Giancarlo Sepe che ha ambientato lo spettacolo in una baraccopoli ai bordi di Messina. Molto rumore per nulla è una produzione dell’Isola trovata e del Teatro Stabile di Verona in collaborazione con l’Estate Teatrale Veronese. Con questa commedia romantica che Shakespeare scrisse tra l’estate del 1598 e la primavera del 1599 si cambia completamente registro rispetto al Mercante che la precede di qualche anno. Se là predominava il desiderio di vendetta dell’usuraio Shylock nei confronti di una città, Venezia, e dei veneziani, qui prevalgono le schermaglie d’amore tra i due protagonisti in un’atmosfera giocosa e farsesca che pervade la città di Messina. Opera minore ma tra le più rappresentate di Shakespeare, in Molto rumore per nulla l’elemento comico si fonde perfettamente con quello tragico raffigurato dalla presunta morte di uno dei personaggi, la bella Ero, e dal complotto ordito da Don Juan, fratellastro di Don Pedro, principe di Aragona, per dare agli eventi una piega drammatica. Un obbiettivo che però non avrà successo: il lieto fine è assicurato. Nella commedia due sono gli intrecci che procedono di pari passo nel tempo. Da una parte sono descritte le fasi dell’amore tra Beatrice (nipote di Leonato, governatore di Messina) e l’ufficiale padovano Benedetto. I due giovani sono entrambi ribelli, anticonformisti e soprattutto refrattari all’idea dell’amore e delle nozze. All’inizio si detestano e continuano a punzecchiarsi. I rispettivi amici decidono di combinare loro uno scherzo facendo credere a lei che lui la ama, e viceversa. Beatrice e Benedetto cascano nel tranello e alla fine si scoprono realmente innamorati l’una dell’altro. Sentimentale anche il secondo intreccio che coinvolge il giovane fiorentino Claudio ed Ero, figlia di Leonato, governatore di Messina. Il loro amore è contrastato da dicerie messe in giro da chi desidera far naufragare il loro matrimonio. Quando tutto sembra precipitare, l’inganno viene svelato e le due coppie possono festeggiare il coronamento dell’amore. Il tutto avviene in un clima di leggerezza tra motti di spirito, divertimento ed elementi comici arricchiti di finezze psicologiche ed espressive.
  • molto-rumore-per-nulla-verona-26Dal 10 al 13 luglio al Teatro Romano va in scena Molto rumore per nulla, secondo spettacolo del Festival shakespeariano. Protagonisti Francesca Inaudi e Daniele Liotti con la regia di Giancarlo Sepe. Dopo il successo del Mercante di Venezia proposto dalla Popular Shakespeare Kompany con Silvio Orlando protagonista e Valerio Binasco regista, il 10 luglio (alle 21.15) debutta al Teatro Romano in prima nazionale il secondo spettacolo del Festival shakespeariano dell’Estate Teatrale Veronese: Molto rumore per nulla con Francesca Inaudi e Daniele Liotti nei ruoli principali di Beatrice e Benedetto. Traduzione, adattamento del testo e regia sono di Giancarlo Sepe che ha ambientato lo spettacolo in una baraccopoli ai bordi di Messina. Molto rumore per nulla è una produzione dell’Isola trovata e del Teatro Stabile di Verona in collaborazione con l’Estate Teatrale Veronese. Con questa commedia romantica che Shakespeare scrisse tra l’estate del 1598 e la primavera del 1599 si cambia completamente registro rispetto al Mercante che la precede di qualche anno. Se là predominava il desiderio di vendetta dell’usuraio Shylock nei confronti di una città, Venezia, e dei veneziani, qui prevalgono le schermaglie d’amore tra i due protagonisti in un’atmosfera giocosa e farsesca che pervade la città di Messina. Opera minore ma tra le più rappresentate di Shakespeare, in Molto rumore per nulla l’elemento comico si fonde perfettamente con quello tragico raffigurato dalla presunta morte di uno dei personaggi, la bella Ero, e dal complotto ordito da Don Juan, fratellastro di Don Pedro, principe di Aragona, per dare agli eventi una piega drammatica. Un obbiettivo che però non avrà successo: il lieto fine è assicurato. Nella commedia due sono gli intrecci che procedono di pari passo nel tempo. Da una parte sono descritte le fasi dell’amore tra Beatrice (nipote di Leonato, governatore di Messina) e l’ufficiale padovano Benedetto. I due giovani sono entrambi ribelli, anticonformisti e soprattutto refrattari all’idea dell’amore e delle nozze. All’inizio si detestano e continuano a punzecchiarsi. I rispettivi amici decidono di combinare loro uno scherzo facendo credere a lei che lui la ama, e viceversa. Beatrice e Benedetto cascano nel tranello e alla fine si scoprono realmente innamorati l’una dell’altro. Sentimentale anche il secondo intreccio che coinvolge il giovane fiorentino Claudio ed Ero, figlia di Leonato, governatore di Messina. Il loro amore è contrastato da dicerie messe in giro da chi desidera far naufragare il loro matrimonio. Quando tutto sembra precipitare, l’inganno viene svelato e le due coppie possono festeggiare il coronamento dell’amore. Il tutto avviene in un clima di leggerezza tra motti di spirito, divertimento ed elementi comici arricchiti di finezze psicologiche ed espressive.
  • molto-rumore-per-nulla-verona-27Dal 10 al 13 luglio al Teatro Romano va in scena Molto rumore per nulla, secondo spettacolo del Festival shakespeariano. Protagonisti Francesca Inaudi e Daniele Liotti con la regia di Giancarlo Sepe. Dopo il successo del Mercante di Venezia proposto dalla Popular Shakespeare Kompany con Silvio Orlando protagonista e Valerio Binasco regista, il 10 luglio (alle 21.15) debutta al Teatro Romano in prima nazionale il secondo spettacolo del Festival shakespeariano dell’Estate Teatrale Veronese: Molto rumore per nulla con Francesca Inaudi e Daniele Liotti nei ruoli principali di Beatrice e Benedetto. Traduzione, adattamento del testo e regia sono di Giancarlo Sepe che ha ambientato lo spettacolo in una baraccopoli ai bordi di Messina. Molto rumore per nulla è una produzione dell’Isola trovata e del Teatro Stabile di Verona in collaborazione con l’Estate Teatrale Veronese. Con questa commedia romantica che Shakespeare scrisse tra l’estate del 1598 e la primavera del 1599 si cambia completamente registro rispetto al Mercante che la precede di qualche anno. Se là predominava il desiderio di vendetta dell’usuraio Shylock nei confronti di una città, Venezia, e dei veneziani, qui prevalgono le schermaglie d’amore tra i due protagonisti in un’atmosfera giocosa e farsesca che pervade la città di Messina. Opera minore ma tra le più rappresentate di Shakespeare, in Molto rumore per nulla l’elemento comico si fonde perfettamente con quello tragico raffigurato dalla presunta morte di uno dei personaggi, la bella Ero, e dal complotto ordito da Don Juan, fratellastro di Don Pedro, principe di Aragona, per dare agli eventi una piega drammatica. Un obbiettivo che però non avrà successo: il lieto fine è assicurato. Nella commedia due sono gli intrecci che procedono di pari passo nel tempo. Da una parte sono descritte le fasi dell’amore tra Beatrice (nipote di Leonato, governatore di Messina) e l’ufficiale padovano Benedetto. I due giovani sono entrambi ribelli, anticonformisti e soprattutto refrattari all’idea dell’amore e delle nozze. All’inizio si detestano e continuano a punzecchiarsi. I rispettivi amici decidono di combinare loro uno scherzo facendo credere a lei che lui la ama, e viceversa. Beatrice e Benedetto cascano nel tranello e alla fine si scoprono realmente innamorati l’una dell’altro. Sentimentale anche il secondo intreccio che coinvolge il giovane fiorentino Claudio ed Ero, figlia di Leonato, governatore di Messina. Il loro amore è contrastato da dicerie messe in giro da chi desidera far naufragare il loro matrimonio. Quando tutto sembra precipitare, l’inganno viene svelato e le due coppie possono festeggiare il coronamento dell’amore. Il tutto avviene in un clima di leggerezza tra motti di spirito, divertimento ed elementi comici arricchiti di finezze psicologiche ed espressive.
  • molto-rumore-per-nulla-verona-28Dal 10 al 13 luglio al Teatro Romano va in scena Molto rumore per nulla, secondo spettacolo del Festival shakespeariano. Protagonisti Francesca Inaudi e Daniele Liotti con la regia di Giancarlo Sepe. Dopo il successo del Mercante di Venezia proposto dalla Popular Shakespeare Kompany con Silvio Orlando protagonista e Valerio Binasco regista, il 10 luglio (alle 21.15) debutta al Teatro Romano in prima nazionale il secondo spettacolo del Festival shakespeariano dell’Estate Teatrale Veronese: Molto rumore per nulla con Francesca Inaudi e Daniele Liotti nei ruoli principali di Beatrice e Benedetto. Traduzione, adattamento del testo e regia sono di Giancarlo Sepe che ha ambientato lo spettacolo in una baraccopoli ai bordi di Messina. Molto rumore per nulla è una produzione dell’Isola trovata e del Teatro Stabile di Verona in collaborazione con l’Estate Teatrale Veronese. Con questa commedia romantica che Shakespeare scrisse tra l’estate del 1598 e la primavera del 1599 si cambia completamente registro rispetto al Mercante che la precede di qualche anno. Se là predominava il desiderio di vendetta dell’usuraio Shylock nei confronti di una città, Venezia, e dei veneziani, qui prevalgono le schermaglie d’amore tra i due protagonisti in un’atmosfera giocosa e farsesca che pervade la città di Messina. Opera minore ma tra le più rappresentate di Shakespeare, in Molto rumore per nulla l’elemento comico si fonde perfettamente con quello tragico raffigurato dalla presunta morte di uno dei personaggi, la bella Ero, e dal complotto ordito da Don Juan, fratellastro di Don Pedro, principe di Aragona, per dare agli eventi una piega drammatica. Un obbiettivo che però non avrà successo: il lieto fine è assicurato. Nella commedia due sono gli intrecci che procedono di pari passo nel tempo. Da una parte sono descritte le fasi dell’amore tra Beatrice (nipote di Leonato, governatore di Messina) e l’ufficiale padovano Benedetto. I due giovani sono entrambi ribelli, anticonformisti e soprattutto refrattari all’idea dell’amore e delle nozze. All’inizio si detestano e continuano a punzecchiarsi. I rispettivi amici decidono di combinare loro uno scherzo facendo credere a lei che lui la ama, e viceversa. Beatrice e Benedetto cascano nel tranello e alla fine si scoprono realmente innamorati l’una dell’altro. Sentimentale anche il secondo intreccio che coinvolge il giovane fiorentino Claudio ed Ero, figlia di Leonato, governatore di Messina. Il loro amore è contrastato da dicerie messe in giro da chi desidera far naufragare il loro matrimonio. Quando tutto sembra precipitare, l’inganno viene svelato e le due coppie possono festeggiare il coronamento dell’amore. Il tutto avviene in un clima di leggerezza tra motti di spirito, divertimento ed elementi comici arricchiti di finezze psicologiche ed espressive.
  • molto-rumore-per-nulla-verona-29Dal 10 al 13 luglio al Teatro Romano va in scena Molto rumore per nulla, secondo spettacolo del Festival shakespeariano. Protagonisti Francesca Inaudi e Daniele Liotti con la regia di Giancarlo Sepe. Dopo il successo del Mercante di Venezia proposto dalla Popular Shakespeare Kompany con Silvio Orlando protagonista e Valerio Binasco regista, il 10 luglio (alle 21.15) debutta al Teatro Romano in prima nazionale il secondo spettacolo del Festival shakespeariano dell’Estate Teatrale Veronese: Molto rumore per nulla con Francesca Inaudi e Daniele Liotti nei ruoli principali di Beatrice e Benedetto. Traduzione, adattamento del testo e regia sono di Giancarlo Sepe che ha ambientato lo spettacolo in una baraccopoli ai bordi di Messina. Molto rumore per nulla è una produzione dell’Isola trovata e del Teatro Stabile di Verona in collaborazione con l’Estate Teatrale Veronese. Con questa commedia romantica che Shakespeare scrisse tra l’estate del 1598 e la primavera del 1599 si cambia completamente registro rispetto al Mercante che la precede di qualche anno. Se là predominava il desiderio di vendetta dell’usuraio Shylock nei confronti di una città, Venezia, e dei veneziani, qui prevalgono le schermaglie d’amore tra i due protagonisti in un’atmosfera giocosa e farsesca che pervade la città di Messina. Opera minore ma tra le più rappresentate di Shakespeare, in Molto rumore per nulla l’elemento comico si fonde perfettamente con quello tragico raffigurato dalla presunta morte di uno dei personaggi, la bella Ero, e dal complotto ordito da Don Juan, fratellastro di Don Pedro, principe di Aragona, per dare agli eventi una piega drammatica. Un obbiettivo che però non avrà successo: il lieto fine è assicurato. Nella commedia due sono gli intrecci che procedono di pari passo nel tempo. Da una parte sono descritte le fasi dell’amore tra Beatrice (nipote di Leonato, governatore di Messina) e l’ufficiale padovano Benedetto. I due giovani sono entrambi ribelli, anticonformisti e soprattutto refrattari all’idea dell’amore e delle nozze. All’inizio si detestano e continuano a punzecchiarsi. I rispettivi amici decidono di combinare loro uno scherzo facendo credere a lei che lui la ama, e viceversa. Beatrice e Benedetto cascano nel tranello e alla fine si scoprono realmente innamorati l’una dell’altro. Sentimentale anche il secondo intreccio che coinvolge il giovane fiorentino Claudio ed Ero, figlia di Leonato, governatore di Messina. Il loro amore è contrastato da dicerie messe in giro da chi desidera far naufragare il loro matrimonio. Quando tutto sembra precipitare, l’inganno viene svelato e le due coppie possono festeggiare il coronamento dell’amore. Il tutto avviene in un clima di leggerezza tra motti di spirito, divertimento ed elementi comici arricchiti di finezze psicologiche ed espressive.
  • molto-rumore-per-nulla-verona-30Dal 10 al 13 luglio al Teatro Romano va in scena Molto rumore per nulla, secondo spettacolo del Festival shakespeariano. Protagonisti Francesca Inaudi e Daniele Liotti con la regia di Giancarlo Sepe. Dopo il successo del Mercante di Venezia proposto dalla Popular Shakespeare Kompany con Silvio Orlando protagonista e Valerio Binasco regista, il 10 luglio (alle 21.15) debutta al Teatro Romano in prima nazionale il secondo spettacolo del Festival shakespeariano dell’Estate Teatrale Veronese: Molto rumore per nulla con Francesca Inaudi e Daniele Liotti nei ruoli principali di Beatrice e Benedetto. Traduzione, adattamento del testo e regia sono di Giancarlo Sepe che ha ambientato lo spettacolo in una baraccopoli ai bordi di Messina. Molto rumore per nulla è una produzione dell’Isola trovata e del Teatro Stabile di Verona in collaborazione con l’Estate Teatrale Veronese. Con questa commedia romantica che Shakespeare scrisse tra l’estate del 1598 e la primavera del 1599 si cambia completamente registro rispetto al Mercante che la precede di qualche anno. Se là predominava il desiderio di vendetta dell’usuraio Shylock nei confronti di una città, Venezia, e dei veneziani, qui prevalgono le schermaglie d’amore tra i due protagonisti in un’atmosfera giocosa e farsesca che pervade la città di Messina. Opera minore ma tra le più rappresentate di Shakespeare, in Molto rumore per nulla l’elemento comico si fonde perfettamente con quello tragico raffigurato dalla presunta morte di uno dei personaggi, la bella Ero, e dal complotto ordito da Don Juan, fratellastro di Don Pedro, principe di Aragona, per dare agli eventi una piega drammatica. Un obbiettivo che però non avrà successo: il lieto fine è assicurato. Nella commedia due sono gli intrecci che procedono di pari passo nel tempo. Da una parte sono descritte le fasi dell’amore tra Beatrice (nipote di Leonato, governatore di Messina) e l’ufficiale padovano Benedetto. I due giovani sono entrambi ribelli, anticonformisti e soprattutto refrattari all’idea dell’amore e delle nozze. All’inizio si detestano e continuano a punzecchiarsi. I rispettivi amici decidono di combinare loro uno scherzo facendo credere a lei che lui la ama, e viceversa. Beatrice e Benedetto cascano nel tranello e alla fine si scoprono realmente innamorati l’una dell’altro. Sentimentale anche il secondo intreccio che coinvolge il giovane fiorentino Claudio ed Ero, figlia di Leonato, governatore di Messina. Il loro amore è contrastato da dicerie messe in giro da chi desidera far naufragare il loro matrimonio. Quando tutto sembra precipitare, l’inganno viene svelato e le due coppie possono festeggiare il coronamento dell’amore. Il tutto avviene in un clima di leggerezza tra motti di spirito, divertimento ed elementi comici arricchiti di finezze psicologiche ed espressive.
  • molto-rumore-per-nulla-verona-31Dal 10 al 13 luglio al Teatro Romano va in scena Molto rumore per nulla, secondo spettacolo del Festival shakespeariano. Protagonisti Francesca Inaudi e Daniele Liotti con la regia di Giancarlo Sepe. Dopo il successo del Mercante di Venezia proposto dalla Popular Shakespeare Kompany con Silvio Orlando protagonista e Valerio Binasco regista, il 10 luglio (alle 21.15) debutta al Teatro Romano in prima nazionale il secondo spettacolo del Festival shakespeariano dell’Estate Teatrale Veronese: Molto rumore per nulla con Francesca Inaudi e Daniele Liotti nei ruoli principali di Beatrice e Benedetto. Traduzione, adattamento del testo e regia sono di Giancarlo Sepe che ha ambientato lo spettacolo in una baraccopoli ai bordi di Messina. Molto rumore per nulla è una produzione dell’Isola trovata e del Teatro Stabile di Verona in collaborazione con l’Estate Teatrale Veronese. Con questa commedia romantica che Shakespeare scrisse tra l’estate del 1598 e la primavera del 1599 si cambia completamente registro rispetto al Mercante che la precede di qualche anno. Se là predominava il desiderio di vendetta dell’usuraio Shylock nei confronti di una città, Venezia, e dei veneziani, qui prevalgono le schermaglie d’amore tra i due protagonisti in un’atmosfera giocosa e farsesca che pervade la città di Messina. Opera minore ma tra le più rappresentate di Shakespeare, in Molto rumore per nulla l’elemento comico si fonde perfettamente con quello tragico raffigurato dalla presunta morte di uno dei personaggi, la bella Ero, e dal complotto ordito da Don Juan, fratellastro di Don Pedro, principe di Aragona, per dare agli eventi una piega drammatica. Un obbiettivo che però non avrà successo: il lieto fine è assicurato. Nella commedia due sono gli intrecci che procedono di pari passo nel tempo. Da una parte sono descritte le fasi dell’amore tra Beatrice (nipote di Leonato, governatore di Messina) e l’ufficiale padovano Benedetto. I due giovani sono entrambi ribelli, anticonformisti e soprattutto refrattari all’idea dell’amore e delle nozze. All’inizio si detestano e continuano a punzecchiarsi. I rispettivi amici decidono di combinare loro uno scherzo facendo credere a lei che lui la ama, e viceversa. Beatrice e Benedetto cascano nel tranello e alla fine si scoprono realmente innamorati l’una dell’altro. Sentimentale anche il secondo intreccio che coinvolge il giovane fiorentino Claudio ed Ero, figlia di Leonato, governatore di Messina. Il loro amore è contrastato da dicerie messe in giro da chi desidera far naufragare il loro matrimonio. Quando tutto sembra precipitare, l’inganno viene svelato e le due coppie possono festeggiare il coronamento dell’amore. Il tutto avviene in un clima di leggerezza tra motti di spirito, divertimento ed elementi comici arricchiti di finezze psicologiche ed espressive.
  • molto-rumore-per-nulla-verona-32Dal 10 al 13 luglio al Teatro Romano va in scena Molto rumore per nulla, secondo spettacolo del Festival shakespeariano. Protagonisti Francesca Inaudi e Daniele Liotti con la regia di Giancarlo Sepe. Dopo il successo del Mercante di Venezia proposto dalla Popular Shakespeare Kompany con Silvio Orlando protagonista e Valerio Binasco regista, il 10 luglio (alle 21.15) debutta al Teatro Romano in prima nazionale il secondo spettacolo del Festival shakespeariano dell’Estate Teatrale Veronese: Molto rumore per nulla con Francesca Inaudi e Daniele Liotti nei ruoli principali di Beatrice e Benedetto. Traduzione, adattamento del testo e regia sono di Giancarlo Sepe che ha ambientato lo spettacolo in una baraccopoli ai bordi di Messina. Molto rumore per nulla è una produzione dell’Isola trovata e del Teatro Stabile di Verona in collaborazione con l’Estate Teatrale Veronese. Con questa commedia romantica che Shakespeare scrisse tra l’estate del 1598 e la primavera del 1599 si cambia completamente registro rispetto al Mercante che la precede di qualche anno. Se là predominava il desiderio di vendetta dell’usuraio Shylock nei confronti di una città, Venezia, e dei veneziani, qui prevalgono le schermaglie d’amore tra i due protagonisti in un’atmosfera giocosa e farsesca che pervade la città di Messina. Opera minore ma tra le più rappresentate di Shakespeare, in Molto rumore per nulla l’elemento comico si fonde perfettamente con quello tragico raffigurato dalla presunta morte di uno dei personaggi, la bella Ero, e dal complotto ordito da Don Juan, fratellastro di Don Pedro, principe di Aragona, per dare agli eventi una piega drammatica. Un obbiettivo che però non avrà successo: il lieto fine è assicurato. Nella commedia due sono gli intrecci che procedono di pari passo nel tempo. Da una parte sono descritte le fasi dell’amore tra Beatrice (nipote di Leonato, governatore di Messina) e l’ufficiale padovano Benedetto. I due giovani sono entrambi ribelli, anticonformisti e soprattutto refrattari all’idea dell’amore e delle nozze. All’inizio si detestano e continuano a punzecchiarsi. I rispettivi amici decidono di combinare loro uno scherzo facendo credere a lei che lui la ama, e viceversa. Beatrice e Benedetto cascano nel tranello e alla fine si scoprono realmente innamorati l’una dell’altro. Sentimentale anche il secondo intreccio che coinvolge il giovane fiorentino Claudio ed Ero, figlia di Leonato, governatore di Messina. Il loro amore è contrastato da dicerie messe in giro da chi desidera far naufragare il loro matrimonio. Quando tutto sembra precipitare, l’inganno viene svelato e le due coppie possono festeggiare il coronamento dell’amore. Il tutto avviene in un clima di leggerezza tra motti di spirito, divertimento ed elementi comici arricchiti di finezze psicologiche ed espressive.
  • molto-rumore-per-nulla-verona-33Dal 10 al 13 luglio al Teatro Romano va in scena Molto rumore per nulla, secondo spettacolo del Festival shakespeariano. Protagonisti Francesca Inaudi e Daniele Liotti con la regia di Giancarlo Sepe. Dopo il successo del Mercante di Venezia proposto dalla Popular Shakespeare Kompany con Silvio Orlando protagonista e Valerio Binasco regista, il 10 luglio (alle 21.15) debutta al Teatro Romano in prima nazionale il secondo spettacolo del Festival shakespeariano dell’Estate Teatrale Veronese: Molto rumore per nulla con Francesca Inaudi e Daniele Liotti nei ruoli principali di Beatrice e Benedetto. Traduzione, adattamento del testo e regia sono di Giancarlo Sepe che ha ambientato lo spettacolo in una baraccopoli ai bordi di Messina. Molto rumore per nulla è una produzione dell’Isola trovata e del Teatro Stabile di Verona in collaborazione con l’Estate Teatrale Veronese. Con questa commedia romantica che Shakespeare scrisse tra l’estate del 1598 e la primavera del 1599 si cambia completamente registro rispetto al Mercante che la precede di qualche anno. Se là predominava il desiderio di vendetta dell’usuraio Shylock nei confronti di una città, Venezia, e dei veneziani, qui prevalgono le schermaglie d’amore tra i due protagonisti in un’atmosfera giocosa e farsesca che pervade la città di Messina. Opera minore ma tra le più rappresentate di Shakespeare, in Molto rumore per nulla l’elemento comico si fonde perfettamente con quello tragico raffigurato dalla presunta morte di uno dei personaggi, la bella Ero, e dal complotto ordito da Don Juan, fratellastro di Don Pedro, principe di Aragona, per dare agli eventi una piega drammatica. Un obbiettivo che però non avrà successo: il lieto fine è assicurato. Nella commedia due sono gli intrecci che procedono di pari passo nel tempo. Da una parte sono descritte le fasi dell’amore tra Beatrice (nipote di Leonato, governatore di Messina) e l’ufficiale padovano Benedetto. I due giovani sono entrambi ribelli, anticonformisti e soprattutto refrattari all’idea dell’amore e delle nozze. All’inizio si detestano e continuano a punzecchiarsi. I rispettivi amici decidono di combinare loro uno scherzo facendo credere a lei che lui la ama, e viceversa. Beatrice e Benedetto cascano nel tranello e alla fine si scoprono realmente innamorati l’una dell’altro. Sentimentale anche il secondo intreccio che coinvolge il giovane fiorentino Claudio ed Ero, figlia di Leonato, governatore di Messina. Il loro amore è contrastato da dicerie messe in giro da chi desidera far naufragare il loro matrimonio. Quando tutto sembra precipitare, l’inganno viene svelato e le due coppie possono festeggiare il coronamento dell’amore. Il tutto avviene in un clima di leggerezza tra motti di spirito, divertimento ed elementi comici arricchiti di finezze psicologiche ed espressive.
  • molto-rumore-per-nulla-verona-34Dal 10 al 13 luglio al Teatro Romano va in scena Molto rumore per nulla, secondo spettacolo del Festival shakespeariano. Protagonisti Francesca Inaudi e Daniele Liotti con la regia di Giancarlo Sepe. Dopo il successo del Mercante di Venezia proposto dalla Popular Shakespeare Kompany con Silvio Orlando protagonista e Valerio Binasco regista, il 10 luglio (alle 21.15) debutta al Teatro Romano in prima nazionale il secondo spettacolo del Festival shakespeariano dell’Estate Teatrale Veronese: Molto rumore per nulla con Francesca Inaudi e Daniele Liotti nei ruoli principali di Beatrice e Benedetto. Traduzione, adattamento del testo e regia sono di Giancarlo Sepe che ha ambientato lo spettacolo in una baraccopoli ai bordi di Messina. Molto rumore per nulla è una produzione dell’Isola trovata e del Teatro Stabile di Verona in collaborazione con l’Estate Teatrale Veronese. Con questa commedia romantica che Shakespeare scrisse tra l’estate del 1598 e la primavera del 1599 si cambia completamente registro rispetto al Mercante che la precede di qualche anno. Se là predominava il desiderio di vendetta dell’usuraio Shylock nei confronti di una città, Venezia, e dei veneziani, qui prevalgono le schermaglie d’amore tra i due protagonisti in un’atmosfera giocosa e farsesca che pervade la città di Messina. Opera minore ma tra le più rappresentate di Shakespeare, in Molto rumore per nulla l’elemento comico si fonde perfettamente con quello tragico raffigurato dalla presunta morte di uno dei personaggi, la bella Ero, e dal complotto ordito da Don Juan, fratellastro di Don Pedro, principe di Aragona, per dare agli eventi una piega drammatica. Un obbiettivo che però non avrà successo: il lieto fine è assicurato. Nella commedia due sono gli intrecci che procedono di pari passo nel tempo. Da una parte sono descritte le fasi dell’amore tra Beatrice (nipote di Leonato, governatore di Messina) e l’ufficiale padovano Benedetto. I due giovani sono entrambi ribelli, anticonformisti e soprattutto refrattari all’idea dell’amore e delle nozze. All’inizio si detestano e continuano a punzecchiarsi. I rispettivi amici decidono di combinare loro uno scherzo facendo credere a lei che lui la ama, e viceversa. Beatrice e Benedetto cascano nel tranello e alla fine si scoprono realmente innamorati l’una dell’altro. Sentimentale anche il secondo intreccio che coinvolge il giovane fiorentino Claudio ed Ero, figlia di Leonato, governatore di Messina. Il loro amore è contrastato da dicerie messe in giro da chi desidera far naufragare il loro matrimonio. Quando tutto sembra precipitare, l’inganno viene svelato e le due coppie possono festeggiare il coronamento dell’amore. Il tutto avviene in un clima di leggerezza tra motti di spirito, divertimento ed elementi comici arricchiti di finezze psicologiche ed espressive.
  • molto-rumore-per-nulla-verona-35Dal 10 al 13 luglio al Teatro Romano va in scena Molto rumore per nulla, secondo spettacolo del Festival shakespeariano. Protagonisti Francesca Inaudi e Daniele Liotti con la regia di Giancarlo Sepe. Dopo il successo del Mercante di Venezia proposto dalla Popular Shakespeare Kompany con Silvio Orlando protagonista e Valerio Binasco regista, il 10 luglio (alle 21.15) debutta al Teatro Romano in prima nazionale il secondo spettacolo del Festival shakespeariano dell’Estate Teatrale Veronese: Molto rumore per nulla con Francesca Inaudi e Daniele Liotti nei ruoli principali di Beatrice e Benedetto. Traduzione, adattamento del testo e regia sono di Giancarlo Sepe che ha ambientato lo spettacolo in una baraccopoli ai bordi di Messina. Molto rumore per nulla è una produzione dell’Isola trovata e del Teatro Stabile di Verona in collaborazione con l’Estate Teatrale Veronese. Con questa commedia romantica che Shakespeare scrisse tra l’estate del 1598 e la primavera del 1599 si cambia completamente registro rispetto al Mercante che la precede di qualche anno. Se là predominava il desiderio di vendetta dell’usuraio Shylock nei confronti di una città, Venezia, e dei veneziani, qui prevalgono le schermaglie d’amore tra i due protagonisti in un’atmosfera giocosa e farsesca che pervade la città di Messina. Opera minore ma tra le più rappresentate di Shakespeare, in Molto rumore per nulla l’elemento comico si fonde perfettamente con quello tragico raffigurato dalla presunta morte di uno dei personaggi, la bella Ero, e dal complotto ordito da Don Juan, fratellastro di Don Pedro, principe di Aragona, per dare agli eventi una piega drammatica. Un obbiettivo che però non avrà successo: il lieto fine è assicurato. Nella commedia due sono gli intrecci che procedono di pari passo nel tempo. Da una parte sono descritte le fasi dell’amore tra Beatrice (nipote di Leonato, governatore di Messina) e l’ufficiale padovano Benedetto. I due giovani sono entrambi ribelli, anticonformisti e soprattutto refrattari all’idea dell’amore e delle nozze. All’inizio si detestano e continuano a punzecchiarsi. I rispettivi amici decidono di combinare loro uno scherzo facendo credere a lei che lui la ama, e viceversa. Beatrice e Benedetto cascano nel tranello e alla fine si scoprono realmente innamorati l’una dell’altro. Sentimentale anche il secondo intreccio che coinvolge il giovane fiorentino Claudio ed Ero, figlia di Leonato, governatore di Messina. Il loro amore è contrastato da dicerie messe in giro da chi desidera far naufragare il loro matrimonio. Quando tutto sembra precipitare, l’inganno viene svelato e le due coppie possono festeggiare il coronamento dell’amore. Il tutto avviene in un clima di leggerezza tra motti di spirito, divertimento ed elementi comici arricchiti di finezze psicologiche ed espressive.
  • molto-rumore-per-nulla-verona-36Dal 10 al 13 luglio al Teatro Romano va in scena Molto rumore per nulla, secondo spettacolo del Festival shakespeariano. Protagonisti Francesca Inaudi e Daniele Liotti con la regia di Giancarlo Sepe. Dopo il successo del Mercante di Venezia proposto dalla Popular Shakespeare Kompany con Silvio Orlando protagonista e Valerio Binasco regista, il 10 luglio (alle 21.15) debutta al Teatro Romano in prima nazionale il secondo spettacolo del Festival shakespeariano dell’Estate Teatrale Veronese: Molto rumore per nulla con Francesca Inaudi e Daniele Liotti nei ruoli principali di Beatrice e Benedetto. Traduzione, adattamento del testo e regia sono di Giancarlo Sepe che ha ambientato lo spettacolo in una baraccopoli ai bordi di Messina. Molto rumore per nulla è una produzione dell’Isola trovata e del Teatro Stabile di Verona in collaborazione con l’Estate Teatrale Veronese. Con questa commedia romantica che Shakespeare scrisse tra l’estate del 1598 e la primavera del 1599 si cambia completamente registro rispetto al Mercante che la precede di qualche anno. Se là predominava il desiderio di vendetta dell’usuraio Shylock nei confronti di una città, Venezia, e dei veneziani, qui prevalgono le schermaglie d’amore tra i due protagonisti in un’atmosfera giocosa e farsesca che pervade la città di Messina. Opera minore ma tra le più rappresentate di Shakespeare, in Molto rumore per nulla l’elemento comico si fonde perfettamente con quello tragico raffigurato dalla presunta morte di uno dei personaggi, la bella Ero, e dal complotto ordito da Don Juan, fratellastro di Don Pedro, principe di Aragona, per dare agli eventi una piega drammatica. Un obbiettivo che però non avrà successo: il lieto fine è assicurato. Nella commedia due sono gli intrecci che procedono di pari passo nel tempo. Da una parte sono descritte le fasi dell’amore tra Beatrice (nipote di Leonato, governatore di Messina) e l’ufficiale padovano Benedetto. I due giovani sono entrambi ribelli, anticonformisti e soprattutto refrattari all’idea dell’amore e delle nozze. All’inizio si detestano e continuano a punzecchiarsi. I rispettivi amici decidono di combinare loro uno scherzo facendo credere a lei che lui la ama, e viceversa. Beatrice e Benedetto cascano nel tranello e alla fine si scoprono realmente innamorati l’una dell’altro. Sentimentale anche il secondo intreccio che coinvolge il giovane fiorentino Claudio ed Ero, figlia di Leonato, governatore di Messina. Il loro amore è contrastato da dicerie messe in giro da chi desidera far naufragare il loro matrimonio. Quando tutto sembra precipitare, l’inganno viene svelato e le due coppie possono festeggiare il coronamento dell’amore. Il tutto avviene in un clima di leggerezza tra motti di spirito, divertimento ed elementi comici arricchiti di finezze psicologiche ed espressive.
  • molto-rumore-per-nulla-verona-37Dal 10 al 13 luglio al Teatro Romano va in scena Molto rumore per nulla, secondo spettacolo del Festival shakespeariano. Protagonisti Francesca Inaudi e Daniele Liotti con la regia di Giancarlo Sepe. Dopo il successo del Mercante di Venezia proposto dalla Popular Shakespeare Kompany con Silvio Orlando protagonista e Valerio Binasco regista, il 10 luglio (alle 21.15) debutta al Teatro Romano in prima nazionale il secondo spettacolo del Festival shakespeariano dell’Estate Teatrale Veronese: Molto rumore per nulla con Francesca Inaudi e Daniele Liotti nei ruoli principali di Beatrice e Benedetto. Traduzione, adattamento del testo e regia sono di Giancarlo Sepe che ha ambientato lo spettacolo in una baraccopoli ai bordi di Messina. Molto rumore per nulla è una produzione dell’Isola trovata e del Teatro Stabile di Verona in collaborazione con l’Estate Teatrale Veronese. Con questa commedia romantica che Shakespeare scrisse tra l’estate del 1598 e la primavera del 1599 si cambia completamente registro rispetto al Mercante che la precede di qualche anno. Se là predominava il desiderio di vendetta dell’usuraio Shylock nei confronti di una città, Venezia, e dei veneziani, qui prevalgono le schermaglie d’amore tra i due protagonisti in un’atmosfera giocosa e farsesca che pervade la città di Messina. Opera minore ma tra le più rappresentate di Shakespeare, in Molto rumore per nulla l’elemento comico si fonde perfettamente con quello tragico raffigurato dalla presunta morte di uno dei personaggi, la bella Ero, e dal complotto ordito da Don Juan, fratellastro di Don Pedro, principe di Aragona, per dare agli eventi una piega drammatica. Un obbiettivo che però non avrà successo: il lieto fine è assicurato. Nella commedia due sono gli intrecci che procedono di pari passo nel tempo. Da una parte sono descritte le fasi dell’amore tra Beatrice (nipote di Leonato, governatore di Messina) e l’ufficiale padovano Benedetto. I due giovani sono entrambi ribelli, anticonformisti e soprattutto refrattari all’idea dell’amore e delle nozze. All’inizio si detestano e continuano a punzecchiarsi. I rispettivi amici decidono di combinare loro uno scherzo facendo credere a lei che lui la ama, e viceversa. Beatrice e Benedetto cascano nel tranello e alla fine si scoprono realmente innamorati l’una dell’altro. Sentimentale anche il secondo intreccio che coinvolge il giovane fiorentino Claudio ed Ero, figlia di Leonato, governatore di Messina. Il loro amore è contrastato da dicerie messe in giro da chi desidera far naufragare il loro matrimonio. Quando tutto sembra precipitare, l’inganno viene svelato e le due coppie possono festeggiare il coronamento dell’amore. Il tutto avviene in un clima di leggerezza tra motti di spirito, divertimento ed elementi comici arricchiti di finezze psicologiche ed espressive.
  • molto-rumore-per-nulla-verona-38Dal 10 al 13 luglio al Teatro Romano va in scena Molto rumore per nulla, secondo spettacolo del Festival shakespeariano. Protagonisti Francesca Inaudi e Daniele Liotti con la regia di Giancarlo Sepe. Dopo il successo del Mercante di Venezia proposto dalla Popular Shakespeare Kompany con Silvio Orlando protagonista e Valerio Binasco regista, il 10 luglio (alle 21.15) debutta al Teatro Romano in prima nazionale il secondo spettacolo del Festival shakespeariano dell’Estate Teatrale Veronese: Molto rumore per nulla con Francesca Inaudi e Daniele Liotti nei ruoli principali di Beatrice e Benedetto. Traduzione, adattamento del testo e regia sono di Giancarlo Sepe che ha ambientato lo spettacolo in una baraccopoli ai bordi di Messina. Molto rumore per nulla è una produzione dell’Isola trovata e del Teatro Stabile di Verona in collaborazione con l’Estate Teatrale Veronese. Con questa commedia romantica che Shakespeare scrisse tra l’estate del 1598 e la primavera del 1599 si cambia completamente registro rispetto al Mercante che la precede di qualche anno. Se là predominava il desiderio di vendetta dell’usuraio Shylock nei confronti di una città, Venezia, e dei veneziani, qui prevalgono le schermaglie d’amore tra i due protagonisti in un’atmosfera giocosa e farsesca che pervade la città di Messina. Opera minore ma tra le più rappresentate di Shakespeare, in Molto rumore per nulla l’elemento comico si fonde perfettamente con quello tragico raffigurato dalla presunta morte di uno dei personaggi, la bella Ero, e dal complotto ordito da Don Juan, fratellastro di Don Pedro, principe di Aragona, per dare agli eventi una piega drammatica. Un obbiettivo che però non avrà successo: il lieto fine è assicurato. Nella commedia due sono gli intrecci che procedono di pari passo nel tempo. Da una parte sono descritte le fasi dell’amore tra Beatrice (nipote di Leonato, governatore di Messina) e l’ufficiale padovano Benedetto. I due giovani sono entrambi ribelli, anticonformisti e soprattutto refrattari all’idea dell’amore e delle nozze. All’inizio si detestano e continuano a punzecchiarsi. I rispettivi amici decidono di combinare loro uno scherzo facendo credere a lei che lui la ama, e viceversa. Beatrice e Benedetto cascano nel tranello e alla fine si scoprono realmente innamorati l’una dell’altro. Sentimentale anche il secondo intreccio che coinvolge il giovane fiorentino Claudio ed Ero, figlia di Leonato, governatore di Messina. Il loro amore è contrastato da dicerie messe in giro da chi desidera far naufragare il loro matrimonio. Quando tutto sembra precipitare, l’inganno viene svelato e le due coppie possono festeggiare il coronamento dell’amore. Il tutto avviene in un clima di leggerezza tra motti di spirito, divertimento ed elementi comici arricchiti di finezze psicologiche ed espressive.
  • molto-rumore-per-nulla-verona-39Dal 10 al 13 luglio al Teatro Romano va in scena Molto rumore per nulla, secondo spettacolo del Festival shakespeariano. Protagonisti Francesca Inaudi e Daniele Liotti con la regia di Giancarlo Sepe. Dopo il successo del Mercante di Venezia proposto dalla Popular Shakespeare Kompany con Silvio Orlando protagonista e Valerio Binasco regista, il 10 luglio (alle 21.15) debutta al Teatro Romano in prima nazionale il secondo spettacolo del Festival shakespeariano dell’Estate Teatrale Veronese: Molto rumore per nulla con Francesca Inaudi e Daniele Liotti nei ruoli principali di Beatrice e Benedetto. Traduzione, adattamento del testo e regia sono di Giancarlo Sepe che ha ambientato lo spettacolo in una baraccopoli ai bordi di Messina. Molto rumore per nulla è una produzione dell’Isola trovata e del Teatro Stabile di Verona in collaborazione con l’Estate Teatrale Veronese. Con questa commedia romantica che Shakespeare scrisse tra l’estate del 1598 e la primavera del 1599 si cambia completamente registro rispetto al Mercante che la precede di qualche anno. Se là predominava il desiderio di vendetta dell’usuraio Shylock nei confronti di una città, Venezia, e dei veneziani, qui prevalgono le schermaglie d’amore tra i due protagonisti in un’atmosfera giocosa e farsesca che pervade la città di Messina. Opera minore ma tra le più rappresentate di Shakespeare, in Molto rumore per nulla l’elemento comico si fonde perfettamente con quello tragico raffigurato dalla presunta morte di uno dei personaggi, la bella Ero, e dal complotto ordito da Don Juan, fratellastro di Don Pedro, principe di Aragona, per dare agli eventi una piega drammatica. Un obbiettivo che però non avrà successo: il lieto fine è assicurato. Nella commedia due sono gli intrecci che procedono di pari passo nel tempo. Da una parte sono descritte le fasi dell’amore tra Beatrice (nipote di Leonato, governatore di Messina) e l’ufficiale padovano Benedetto. I due giovani sono entrambi ribelli, anticonformisti e soprattutto refrattari all’idea dell’amore e delle nozze. All’inizio si detestano e continuano a punzecchiarsi. I rispettivi amici decidono di combinare loro uno scherzo facendo credere a lei che lui la ama, e viceversa. Beatrice e Benedetto cascano nel tranello e alla fine si scoprono realmente innamorati l’una dell’altro. Sentimentale anche il secondo intreccio che coinvolge il giovane fiorentino Claudio ed Ero, figlia di Leonato, governatore di Messina. Il loro amore è contrastato da dicerie messe in giro da chi desidera far naufragare il loro matrimonio. Quando tutto sembra precipitare, l’inganno viene svelato e le due coppie possono festeggiare il coronamento dell’amore. Il tutto avviene in un clima di leggerezza tra motti di spirito, divertimento ed elementi comici arricchiti di finezze psicologiche ed espressive.
  • molto-rumore-per-nulla-verona-40Dal 10 al 13 luglio al Teatro Romano va in scena Molto rumore per nulla, secondo spettacolo del Festival shakespeariano. Protagonisti Francesca Inaudi e Daniele Liotti con la regia di Giancarlo Sepe. Dopo il successo del Mercante di Venezia proposto dalla Popular Shakespeare Kompany con Silvio Orlando protagonista e Valerio Binasco regista, il 10 luglio (alle 21.15) debutta al Teatro Romano in prima nazionale il secondo spettacolo del Festival shakespeariano dell’Estate Teatrale Veronese: Molto rumore per nulla con Francesca Inaudi e Daniele Liotti nei ruoli principali di Beatrice e Benedetto. Traduzione, adattamento del testo e regia sono di Giancarlo Sepe che ha ambientato lo spettacolo in una baraccopoli ai bordi di Messina. Molto rumore per nulla è una produzione dell’Isola trovata e del Teatro Stabile di Verona in collaborazione con l’Estate Teatrale Veronese. Con questa commedia romantica che Shakespeare scrisse tra l’estate del 1598 e la primavera del 1599 si cambia completamente registro rispetto al Mercante che la precede di qualche anno. Se là predominava il desiderio di vendetta dell’usuraio Shylock nei confronti di una città, Venezia, e dei veneziani, qui prevalgono le schermaglie d’amore tra i due protagonisti in un’atmosfera giocosa e farsesca che pervade la città di Messina. Opera minore ma tra le più rappresentate di Shakespeare, in Molto rumore per nulla l’elemento comico si fonde perfettamente con quello tragico raffigurato dalla presunta morte di uno dei personaggi, la bella Ero, e dal complotto ordito da Don Juan, fratellastro di Don Pedro, principe di Aragona, per dare agli eventi una piega drammatica. Un obbiettivo che però non avrà successo: il lieto fine è assicurato. Nella commedia due sono gli intrecci che procedono di pari passo nel tempo. Da una parte sono descritte le fasi dell’amore tra Beatrice (nipote di Leonato, governatore di Messina) e l’ufficiale padovano Benedetto. I due giovani sono entrambi ribelli, anticonformisti e soprattutto refrattari all’idea dell’amore e delle nozze. All’inizio si detestano e continuano a punzecchiarsi. I rispettivi amici decidono di combinare loro uno scherzo facendo credere a lei che lui la ama, e viceversa. Beatrice e Benedetto cascano nel tranello e alla fine si scoprono realmente innamorati l’una dell’altro. Sentimentale anche il secondo intreccio che coinvolge il giovane fiorentino Claudio ed Ero, figlia di Leonato, governatore di Messina. Il loro amore è contrastato da dicerie messe in giro da chi desidera far naufragare il loro matrimonio. Quando tutto sembra precipitare, l’inganno viene svelato e le due coppie possono festeggiare il coronamento dell’amore. Il tutto avviene in un clima di leggerezza tra motti di spirito, divertimento ed elementi comici arricchiti di finezze psicologiche ed espressive.
  • molto-rumore-per-nulla-verona-41Dal 10 al 13 luglio al Teatro Romano va in scena Molto rumore per nulla, secondo spettacolo del Festival shakespeariano. Protagonisti Francesca Inaudi e Daniele Liotti con la regia di Giancarlo Sepe. Dopo il successo del Mercante di Venezia proposto dalla Popular Shakespeare Kompany con Silvio Orlando protagonista e Valerio Binasco regista, il 10 luglio (alle 21.15) debutta al Teatro Romano in prima nazionale il secondo spettacolo del Festival shakespeariano dell’Estate Teatrale Veronese: Molto rumore per nulla con Francesca Inaudi e Daniele Liotti nei ruoli principali di Beatrice e Benedetto. Traduzione, adattamento del testo e regia sono di Giancarlo Sepe che ha ambientato lo spettacolo in una baraccopoli ai bordi di Messina. Molto rumore per nulla è una produzione dell’Isola trovata e del Teatro Stabile di Verona in collaborazione con l’Estate Teatrale Veronese. Con questa commedia romantica che Shakespeare scrisse tra l’estate del 1598 e la primavera del 1599 si cambia completamente registro rispetto al Mercante che la precede di qualche anno. Se là predominava il desiderio di vendetta dell’usuraio Shylock nei confronti di una città, Venezia, e dei veneziani, qui prevalgono le schermaglie d’amore tra i due protagonisti in un’atmosfera giocosa e farsesca che pervade la città di Messina. Opera minore ma tra le più rappresentate di Shakespeare, in Molto rumore per nulla l’elemento comico si fonde perfettamente con quello tragico raffigurato dalla presunta morte di uno dei personaggi, la bella Ero, e dal complotto ordito da Don Juan, fratellastro di Don Pedro, principe di Aragona, per dare agli eventi una piega drammatica. Un obbiettivo che però non avrà successo: il lieto fine è assicurato. Nella commedia due sono gli intrecci che procedono di pari passo nel tempo. Da una parte sono descritte le fasi dell’amore tra Beatrice (nipote di Leonato, governatore di Messina) e l’ufficiale padovano Benedetto. I due giovani sono entrambi ribelli, anticonformisti e soprattutto refrattari all’idea dell’amore e delle nozze. All’inizio si detestano e continuano a punzecchiarsi. I rispettivi amici decidono di combinare loro uno scherzo facendo credere a lei che lui la ama, e viceversa. Beatrice e Benedetto cascano nel tranello e alla fine si scoprono realmente innamorati l’una dell’altro. Sentimentale anche il secondo intreccio che coinvolge il giovane fiorentino Claudio ed Ero, figlia di Leonato, governatore di Messina. Il loro amore è contrastato da dicerie messe in giro da chi desidera far naufragare il loro matrimonio. Quando tutto sembra precipitare, l’inganno viene svelato e le due coppie possono festeggiare il coronamento dell’amore. Il tutto avviene in un clima di leggerezza tra motti di spirito, divertimento ed elementi comici arricchiti di finezze psicologiche ed espressive.
  • molto-rumore-per-nulla-verona-42Dal 10 al 13 luglio al Teatro Romano va in scena Molto rumore per nulla, secondo spettacolo del Festival shakespeariano. Protagonisti Francesca Inaudi e Daniele Liotti con la regia di Giancarlo Sepe. Dopo il successo del Mercante di Venezia proposto dalla Popular Shakespeare Kompany con Silvio Orlando protagonista e Valerio Binasco regista, il 10 luglio (alle 21.15) debutta al Teatro Romano in prima nazionale il secondo spettacolo del Festival shakespeariano dell’Estate Teatrale Veronese: Molto rumore per nulla con Francesca Inaudi e Daniele Liotti nei ruoli principali di Beatrice e Benedetto. Traduzione, adattamento del testo e regia sono di Giancarlo Sepe che ha ambientato lo spettacolo in una baraccopoli ai bordi di Messina. Molto rumore per nulla è una produzione dell’Isola trovata e del Teatro Stabile di Verona in collaborazione con l’Estate Teatrale Veronese. Con questa commedia romantica che Shakespeare scrisse tra l’estate del 1598 e la primavera del 1599 si cambia completamente registro rispetto al Mercante che la precede di qualche anno. Se là predominava il desiderio di vendetta dell’usuraio Shylock nei confronti di una città, Venezia, e dei veneziani, qui prevalgono le schermaglie d’amore tra i due protagonisti in un’atmosfera giocosa e farsesca che pervade la città di Messina. Opera minore ma tra le più rappresentate di Shakespeare, in Molto rumore per nulla l’elemento comico si fonde perfettamente con quello tragico raffigurato dalla presunta morte di uno dei personaggi, la bella Ero, e dal complotto ordito da Don Juan, fratellastro di Don Pedro, principe di Aragona, per dare agli eventi una piega drammatica. Un obbiettivo che però non avrà successo: il lieto fine è assicurato. Nella commedia due sono gli intrecci che procedono di pari passo nel tempo. Da una parte sono descritte le fasi dell’amore tra Beatrice (nipote di Leonato, governatore di Messina) e l’ufficiale padovano Benedetto. I due giovani sono entrambi ribelli, anticonformisti e soprattutto refrattari all’idea dell’amore e delle nozze. All’inizio si detestano e continuano a punzecchiarsi. I rispettivi amici decidono di combinare loro uno scherzo facendo credere a lei che lui la ama, e viceversa. Beatrice e Benedetto cascano nel tranello e alla fine si scoprono realmente innamorati l’una dell’altro. Sentimentale anche il secondo intreccio che coinvolge il giovane fiorentino Claudio ed Ero, figlia di Leonato, governatore di Messina. Il loro amore è contrastato da dicerie messe in giro da chi desidera far naufragare il loro matrimonio. Quando tutto sembra precipitare, l’inganno viene svelato e le due coppie possono festeggiare il coronamento dell’amore. Il tutto avviene in un clima di leggerezza tra motti di spirito, divertimento ed elementi comici arricchiti di finezze psicologiche ed espressive.
  • molto-rumore-per-nulla-verona-43Dal 10 al 13 luglio al Teatro Romano va in scena Molto rumore per nulla, secondo spettacolo del Festival shakespeariano. Protagonisti Francesca Inaudi e Daniele Liotti con la regia di Giancarlo Sepe. Dopo il successo del Mercante di Venezia proposto dalla Popular Shakespeare Kompany con Silvio Orlando protagonista e Valerio Binasco regista, il 10 luglio (alle 21.15) debutta al Teatro Romano in prima nazionale il secondo spettacolo del Festival shakespeariano dell’Estate Teatrale Veronese: Molto rumore per nulla con Francesca Inaudi e Daniele Liotti nei ruoli principali di Beatrice e Benedetto. Traduzione, adattamento del testo e regia sono di Giancarlo Sepe che ha ambientato lo spettacolo in una baraccopoli ai bordi di Messina. Molto rumore per nulla è una produzione dell’Isola trovata e del Teatro Stabile di Verona in collaborazione con l’Estate Teatrale Veronese. Con questa commedia romantica che Shakespeare scrisse tra l’estate del 1598 e la primavera del 1599 si cambia completamente registro rispetto al Mercante che la precede di qualche anno. Se là predominava il desiderio di vendetta dell’usuraio Shylock nei confronti di una città, Venezia, e dei veneziani, qui prevalgono le schermaglie d’amore tra i due protagonisti in un’atmosfera giocosa e farsesca che pervade la città di Messina. Opera minore ma tra le più rappresentate di Shakespeare, in Molto rumore per nulla l’elemento comico si fonde perfettamente con quello tragico raffigurato dalla presunta morte di uno dei personaggi, la bella Ero, e dal complotto ordito da Don Juan, fratellastro di Don Pedro, principe di Aragona, per dare agli eventi una piega drammatica. Un obbiettivo che però non avrà successo: il lieto fine è assicurato. Nella commedia due sono gli intrecci che procedono di pari passo nel tempo. Da una parte sono descritte le fasi dell’amore tra Beatrice (nipote di Leonato, governatore di Messina) e l’ufficiale padovano Benedetto. I due giovani sono entrambi ribelli, anticonformisti e soprattutto refrattari all’idea dell’amore e delle nozze. All’inizio si detestano e continuano a punzecchiarsi. I rispettivi amici decidono di combinare loro uno scherzo facendo credere a lei che lui la ama, e viceversa. Beatrice e Benedetto cascano nel tranello e alla fine si scoprono realmente innamorati l’una dell’altro. Sentimentale anche il secondo intreccio che coinvolge il giovane fiorentino Claudio ed Ero, figlia di Leonato, governatore di Messina. Il loro amore è contrastato da dicerie messe in giro da chi desidera far naufragare il loro matrimonio. Quando tutto sembra precipitare, l’inganno viene svelato e le due coppie possono festeggiare il coronamento dell’amore. Il tutto avviene in un clima di leggerezza tra motti di spirito, divertimento ed elementi comici arricchiti di finezze psicologiche ed espressive.
  • molto-rumore-per-nulla-verona-44Dal 10 al 13 luglio al Teatro Romano va in scena Molto rumore per nulla, secondo spettacolo del Festival shakespeariano. Protagonisti Francesca Inaudi e Daniele Liotti con la regia di Giancarlo Sepe. Dopo il successo del Mercante di Venezia proposto dalla Popular Shakespeare Kompany con Silvio Orlando protagonista e Valerio Binasco regista, il 10 luglio (alle 21.15) debutta al Teatro Romano in prima nazionale il secondo spettacolo del Festival shakespeariano dell’Estate Teatrale Veronese: Molto rumore per nulla con Francesca Inaudi e Daniele Liotti nei ruoli principali di Beatrice e Benedetto. Traduzione, adattamento del testo e regia sono di Giancarlo Sepe che ha ambientato lo spettacolo in una baraccopoli ai bordi di Messina. Molto rumore per nulla è una produzione dell’Isola trovata e del Teatro Stabile di Verona in collaborazione con l’Estate Teatrale Veronese. Con questa commedia romantica che Shakespeare scrisse tra l’estate del 1598 e la primavera del 1599 si cambia completamente registro rispetto al Mercante che la precede di qualche anno. Se là predominava il desiderio di vendetta dell’usuraio Shylock nei confronti di una città, Venezia, e dei veneziani, qui prevalgono le schermaglie d’amore tra i due protagonisti in un’atmosfera giocosa e farsesca che pervade la città di Messina. Opera minore ma tra le più rappresentate di Shakespeare, in Molto rumore per nulla l’elemento comico si fonde perfettamente con quello tragico raffigurato dalla presunta morte di uno dei personaggi, la bella Ero, e dal complotto ordito da Don Juan, fratellastro di Don Pedro, principe di Aragona, per dare agli eventi una piega drammatica. Un obbiettivo che però non avrà successo: il lieto fine è assicurato. Nella commedia due sono gli intrecci che procedono di pari passo nel tempo. Da una parte sono descritte le fasi dell’amore tra Beatrice (nipote di Leonato, governatore di Messina) e l’ufficiale padovano Benedetto. I due giovani sono entrambi ribelli, anticonformisti e soprattutto refrattari all’idea dell’amore e delle nozze. All’inizio si detestano e continuano a punzecchiarsi. I rispettivi amici decidono di combinare loro uno scherzo facendo credere a lei che lui la ama, e viceversa. Beatrice e Benedetto cascano nel tranello e alla fine si scoprono realmente innamorati l’una dell’altro. Sentimentale anche il secondo intreccio che coinvolge il giovane fiorentino Claudio ed Ero, figlia di Leonato, governatore di Messina. Il loro amore è contrastato da dicerie messe in giro da chi desidera far naufragare il loro matrimonio. Quando tutto sembra precipitare, l’inganno viene svelato e le due coppie possono festeggiare il coronamento dell’amore. Il tutto avviene in un clima di leggerezza tra motti di spirito, divertimento ed elementi comici arricchiti di finezze psicologiche ed espressive.
  • molto-rumore-per-nulla-verona-45Dal 10 al 13 luglio al Teatro Romano va in scena Molto rumore per nulla, secondo spettacolo del Festival shakespeariano. Protagonisti Francesca Inaudi e Daniele Liotti con la regia di Giancarlo Sepe. Dopo il successo del Mercante di Venezia proposto dalla Popular Shakespeare Kompany con Silvio Orlando protagonista e Valerio Binasco regista, il 10 luglio (alle 21.15) debutta al Teatro Romano in prima nazionale il secondo spettacolo del Festival shakespeariano dell’Estate Teatrale Veronese: Molto rumore per nulla con Francesca Inaudi e Daniele Liotti nei ruoli principali di Beatrice e Benedetto. Traduzione, adattamento del testo e regia sono di Giancarlo Sepe che ha ambientato lo spettacolo in una baraccopoli ai bordi di Messina. Molto rumore per nulla è una produzione dell’Isola trovata e del Teatro Stabile di Verona in collaborazione con l’Estate Teatrale Veronese. Con questa commedia romantica che Shakespeare scrisse tra l’estate del 1598 e la primavera del 1599 si cambia completamente registro rispetto al Mercante che la precede di qualche anno. Se là predominava il desiderio di vendetta dell’usuraio Shylock nei confronti di una città, Venezia, e dei veneziani, qui prevalgono le schermaglie d’amore tra i due protagonisti in un’atmosfera giocosa e farsesca che pervade la città di Messina. Opera minore ma tra le più rappresentate di Shakespeare, in Molto rumore per nulla l’elemento comico si fonde perfettamente con quello tragico raffigurato dalla presunta morte di uno dei personaggi, la bella Ero, e dal complotto ordito da Don Juan, fratellastro di Don Pedro, principe di Aragona, per dare agli eventi una piega drammatica. Un obbiettivo che però non avrà successo: il lieto fine è assicurato. Nella commedia due sono gli intrecci che procedono di pari passo nel tempo. Da una parte sono descritte le fasi dell’amore tra Beatrice (nipote di Leonato, governatore di Messina) e l’ufficiale padovano Benedetto. I due giovani sono entrambi ribelli, anticonformisti e soprattutto refrattari all’idea dell’amore e delle nozze. All’inizio si detestano e continuano a punzecchiarsi. I rispettivi amici decidono di combinare loro uno scherzo facendo credere a lei che lui la ama, e viceversa. Beatrice e Benedetto cascano nel tranello e alla fine si scoprono realmente innamorati l’una dell’altro. Sentimentale anche il secondo intreccio che coinvolge il giovane fiorentino Claudio ed Ero, figlia di Leonato, governatore di Messina. Il loro amore è contrastato da dicerie messe in giro da chi desidera far naufragare il loro matrimonio. Quando tutto sembra precipitare, l’inganno viene svelato e le due coppie possono festeggiare il coronamento dell’amore. Il tutto avviene in un clima di leggerezza tra motti di spirito, divertimento ed elementi comici arricchiti di finezze psicologiche ed espressive.
  • molto-rumore-per-nulla-verona-46Dal 10 al 13 luglio al Teatro Romano va in scena Molto rumore per nulla, secondo spettacolo del Festival shakespeariano. Protagonisti Francesca Inaudi e Daniele Liotti con la regia di Giancarlo Sepe. Dopo il successo del Mercante di Venezia proposto dalla Popular Shakespeare Kompany con Silvio Orlando protagonista e Valerio Binasco regista, il 10 luglio (alle 21.15) debutta al Teatro Romano in prima nazionale il secondo spettacolo del Festival shakespeariano dell’Estate Teatrale Veronese: Molto rumore per nulla con Francesca Inaudi e Daniele Liotti nei ruoli principali di Beatrice e Benedetto. Traduzione, adattamento del testo e regia sono di Giancarlo Sepe che ha ambientato lo spettacolo in una baraccopoli ai bordi di Messina. Molto rumore per nulla è una produzione dell’Isola trovata e del Teatro Stabile di Verona in collaborazione con l’Estate Teatrale Veronese. Con questa commedia romantica che Shakespeare scrisse tra l’estate del 1598 e la primavera del 1599 si cambia completamente registro rispetto al Mercante che la precede di qualche anno. Se là predominava il desiderio di vendetta dell’usuraio Shylock nei confronti di una città, Venezia, e dei veneziani, qui prevalgono le schermaglie d’amore tra i due protagonisti in un’atmosfera giocosa e farsesca che pervade la città di Messina. Opera minore ma tra le più rappresentate di Shakespeare, in Molto rumore per nulla l’elemento comico si fonde perfettamente con quello tragico raffigurato dalla presunta morte di uno dei personaggi, la bella Ero, e dal complotto ordito da Don Juan, fratellastro di Don Pedro, principe di Aragona, per dare agli eventi una piega drammatica. Un obbiettivo che però non avrà successo: il lieto fine è assicurato. Nella commedia due sono gli intrecci che procedono di pari passo nel tempo. Da una parte sono descritte le fasi dell’amore tra Beatrice (nipote di Leonato, governatore di Messina) e l’ufficiale padovano Benedetto. I due giovani sono entrambi ribelli, anticonformisti e soprattutto refrattari all’idea dell’amore e delle nozze. All’inizio si detestano e continuano a punzecchiarsi. I rispettivi amici decidono di combinare loro uno scherzo facendo credere a lei che lui la ama, e viceversa. Beatrice e Benedetto cascano nel tranello e alla fine si scoprono realmente innamorati l’una dell’altro. Sentimentale anche il secondo intreccio che coinvolge il giovane fiorentino Claudio ed Ero, figlia di Leonato, governatore di Messina. Il loro amore è contrastato da dicerie messe in giro da chi desidera far naufragare il loro matrimonio. Quando tutto sembra precipitare, l’inganno viene svelato e le due coppie possono festeggiare il coronamento dell’amore. Il tutto avviene in un clima di leggerezza tra motti di spirito, divertimento ed elementi comici arricchiti di finezze psicologiche ed espressive.

Video e foto degli applausi finali

fuoriTeatro dentro la biblioteca | incontrando gli artisti venerdì 12 luglio, alle 17.45 Francesca Inaudi, Daniele Liotti, la compagnia e il regista Giancarlo Sepe si raccontano al pubblico [learn_more caption=”Comunicato stampa”] Dal 10 al 13 luglio al Teatro Romano va in scena Molto rumore per nulla, secondo spettacolo del Festival shakespeariano. Protagonisti Francesca Inaudi e Daniele Liotti con la regia di Giancarlo Sepe. Dopo il successo del Mercante di Venezia proposto dalla Popular Shakespeare Kompany con Silvio Orlando protagonista e Valerio Binasco regista, il 10 luglio (alle 21.15) debutta al Teatro Romano in prima nazionale il secondo spettacolo del Festival shakespeariano dell’Estate Teatrale Veronese: Molto rumore per nulla con Francesca Inaudi e Daniele Liotti nei ruoli principali di Beatrice e Benedetto. Traduzione, adattamento del testo e regia sono di Giancarlo Sepe che ha ambientato lo spettacolo in una baraccopoli ai bordi di Messina. Molto rumore per nulla è una produzione dell’Isola trovata e del Teatro Stabile di Verona in collaborazione con l’Estate Teatrale Veronese. Con questa commedia romantica che Shakespeare scrisse tra l’estate del 1598 e la primavera del 1599 si cambia completamente registro rispetto al Mercante che la precede di qualche anno. Se là predominava il desiderio di vendetta dell’usuraio Shylock nei confronti di una città, Venezia, e dei veneziani, qui prevalgono le schermaglie d’amore tra i due protagonisti in un’atmosfera giocosa e farsesca che pervade la città di Messina. Opera minore ma tra le più rappresentate di Shakespeare, in Molto rumore per nulla l’elemento comico si fonde perfettamente con quello tragico raffigurato dalla presunta morte di uno dei personaggi, la bella Ero, e dal complotto ordito da Don Juan, fratellastro di Don Pedro, principe di Aragona, per dare agli eventi una piega drammatica. Un obbiettivo che però non avrà successo: il lieto fine è assicurato. Nella commedia due sono gli intrecci che procedono di pari passo nel tempo. Da una parte sono descritte le fasi dell’amore tra Beatrice (nipote di Leonato, governatore di Messina) e l’ufficiale padovano Benedetto. I due giovani sono entrambi ribelli, anticonformisti e soprattutto refrattari all’idea dell’amore e delle nozze. All’inizio si detestano e continuano a punzecchiarsi. I rispettivi amici decidono di combinare loro uno scherzo facendo credere a lei che lui la ama, e viceversa. Beatrice e Benedetto cascano nel tranello e alla fine si scoprono realmente innamorati l’una dell’altro. Sentimentale anche il secondo intreccio che coinvolge il giovane fiorentino Claudio ed Ero, figlia di Leonato, governatore di Messina. Il loro amore è contrastato da dicerie messe in giro da chi desidera far naufragare il loro matrimonio. Quando tutto sembra precipitare, l’inganno viene svelato e le due coppie possono festeggiare il coronamento dell’amore. Il tutto avviene in un clima di leggerezza tra motti di spirito, divertimento ed elementi comici arricchiti di finezze psicologiche ed espressive. Protagonisti, nel ruolo di Beatrice e Benedetto, sono Francesca Inaudi e Daniele Liotti, due giovani attori italiani che si sono fatti conoscere al cinema, in televisione, a teatro, e che per la prima volta recitano sul palcoscenico del Teatro Romano. Senese, dopo essersi diplomata alla scuola del Piccolo Teatro di Milano, Francesca Inaudi ha lavorato a teatro con importanti registi tra cui Elio De Capitani, Antonio Sixty, Massimo Castri e Piero Maccarinelli. Nel cinema, dove ha esordito con Davide Ferrario in Dopo mezzanotte, è stata diretta, tra gli altri, da Luca Lucini (L’uomo perfetto), Daniele Vicari (L’orizzonte degli eventi), Cristina Comencini (La bestia nel cuore), Paolo Virzì (N, io e Napoleone), Carlos Saura (Io, Don Giovanni) e Mario Martone (Noi credevamo). La popolarità le è arrivata però dalla televisione, in particolare dalla serie Distretto di polizia 6,7,8 su Canale 5 e da Tutti pazzi per amore 1,2, 3 su RaiUno. Dopo un passato da calciatore, l’attore romano Daniele Liotti ha debuttato nel mondo dello spettacolo iniziando dalla tivù: è stato nel cast della miniserie Non parlo più e successivamente ha interpretato La quindicesima pistola, Operazione Odissea, Sant’Antonio di Padova, Dottor Zivago e Il bell’Antonio. È stato anche tra i protagonisti della fiction Il capo dei capi e ha interpretato il brigante lucano Carmine Crocco nella fiction Il generale di briganti. Al cinema si è fatto conoscere soprattutto con il film Cresceranno i carciofi a Mimongo di Fulvio Ottaviano. Tra gli altri, ha lavorato anche con Felice Farina (Bidoni), Umberto Marino (Finalmente soli), Vicente Aranda (Giovanna la pazza), Giovanni Veronesi (Streghe verso nord) e Stefano Incerti (La vita come viene). A proposito di cinema, Daniele Liotti è stato uno dei giurati dell’edizione 2008 del festival veronese “Schermi d’amore”. Accanto alla coppia Inaudi.Liotti recitano Pino Tufillaro (Leonato), Leandro Amato (Borraccio), Alessio Di Clemente (Don Pedro), Lucia Bianchi (Ero), Brenno Placido (Claudio), Daniele Pilli (Juan), Valentina Gristina (Margherita), Claudia Tosoni (Orsola) e Camillo Ventola (Frate Francesco). Scene e costumi di Carlo De Marino, musiche di Harmonia Team in collaborazione con Davide Mastrogiovanni. Dopo la prima di mercoledì 10, Molto rumore per nulla verrà replicato l’11, 12 e 13 sempre con inizio alle 21.15. Anche per questo spettacolo è previsto un incontro con gli attori che si terrà venerdì 12 luglio alle 17.45 in Biblioteca Civica, organizzato dall’associazione FuoriTeatro in collaborazione con l’Estate Teatrale Veronese e con la Biblioteca Civica. Inaudi, Liotti e tutta la compagnia si racconteranno al pubblico spiegando i dettagli del loro spettacolo. Condurrà l’incontro la giornalista Silvia Bernardi. [/learn_more]

ESTATE TEATRALE. Debutto stasera al Teatro Romano, con Francesca Inaudi e Daniele Liotti

Molto rumore per nulla L´amore è uno zingaro

Simone Azzoni

Il regista Giancarlo Sepe: «L´ho ambientato in un accampamento di nomadi, dove i vecchi narrano la storia come fosse un´antica fiaba»

Debutta stasera (alle 21,15) in prima nazionale Molto rumore per nulla, secondo spettacolo del Festival Shakespeariano dell´Estate teatrale veronese. Repliche fino al 13 luglio. Nei ruoli più importanti, quelli di Beatrice e Benedetto, giovani ribelli, arguti e indipendenti, che si scoprono innamorati l´uno dell´altro grazie ad uno scherzo ordito alle loro spalle dai rispettivi amici, ci sono Francesca Inaudi e Daniele Liotti. Nel cast anche Lucia Bianchi (Ero) e Brenno Placido (Claudio), figlio dell´attore-regista Michele. Pino Tufillaro (Leonato), Leandro Amato (Borraccio), Alessio Di Clemente (don Pedro), Daniele Pilli (Juan), Valentina Gristina (Margherita), Claudia Tosoni (Orsola) e Camillo Ventola (frate Francesco). La commedia, nell´originale di Shakespeare, si svolge nella città di Messina governata da Leonato, padre di Ero – di cui è innamorato l´ufficiale Claudio – e zio di Beatrice di cui si invaghisce, suo malgrado, l´ufficiale Benedetto. L´amore delle due coppie sarà tormentatoperché c´è il cattivo di turno, don Juan, fratellastro di don Pedro, principe di Aragona, che trama nell´ombra. In questa nuova versione a firma di Giancarlo Sepe la vicenda si svolge in un campo di nomadi alle porte di Messina dove le storie amorose di Benedetto e Beatrice e di Claudio ed Ero rivivono raccontate dai vecchi quasi fossero una fiaba. «Si, ho scelto un accampamento come tanti se ne vedono alle porte delle città», spiega Sepe, «qui per una sera lo spazio diventa luogo di azioni e racconti accompagnati da musiche etniche che provengono da altrettante regioni d´Italia. Un rituale di una famiglia composta da gente diversa, che parla dialetti diversi, ma accomunati dalla gitaneria. Qui si muove un mondo senza destinazione». E la regalità della corte? «Il regale c’è in qualche modo, le famiglie gitane hanno una gerarchia al loro interno, hanno il duca, che ha i suoi sottoposti. Una regalità del giornaliero di chi comanda nella realtà». Chi conosce Sepe anche per Napoletango cosa ritrova? «Sono molto legato al movimento, alla musica, caratteristica che porto avanti da quando faccio teatro. Il mio è un discorso legato al corpo, il corpo non mente mai, diceva Pina Bausch, è il corpo che denuncia lo stato d´animo». Uno spettacolo caldo allora.. «Le diverse lingue s´insinuano, diventano qualcosa d´affabulatorio. Di sicuro non un´operazione archeologica né filologica». E si ripropone il problema di come affrontare i classici. «Il classico deve aprire ad una lettura faziosa e libera perché apre ad un pensiero libero. Il classico non ha bisogno né di Sepe né di Bianasco, ma può sopportare un´evoluzione, è tale perché ha la possibilità di giocare con la storia e la messa in scena stessa. Il regista deve avere una lettur apersonale. Deve avere una sua lettura. Il regista è il secondo autore dello spettacolo, legge, taglia, riduce, evolve certi meccanismi abbozzati per lui. Se c´è una lettura particolare che il regista vuole fare la deve fare». Soggettività o emozione allora per il pubblico? «I meccanismi del teatro sono emozionali: rappresentazione dal vivo di scene, luci, costumi, movimento, deve incuriosire ed eventualmente dividere». Le donne di Shakespeare: anche Ero a differenza dell´eroina voluta dal Bardo, è tutt´altro che debole… «Ero è una donna colta nel gineceo, più donna delle altre, ha la rapacità del matrimonio, e la sua vicenda è un gioco di rappresentazione nella rappresentazione. Come se fosse un intrattenimento serale prima di addormentarsi. Le donne sono viste nella loro espressività più alta e terrena, donne carnali. Gli uomini un po´ farlocchi, alla mercè del loro maschilismo, del loro machismo. Beatrice, è il femminismo etico, rappresenta l´indipendenza applicata all´amore che rende tutti uguali. Beatrice e Benedetto sanno delle convenzioni del matrimonio, ma l´amore vince su tutto». Beatrice e Benedetto, due belli dello spettacolo. «Abbiamo bisogno di una grande sincerità, quella è la prima bellezza, in teatro non è riproducibile un realismo, e la sincerità è la caratteristica di questi personaggi, cerco in loro una naturalezza del dire e del fare. Poi c´è il modus di stare in scena l´atteggiamento fisico, il ballo, il sublime che si lega al ballo. Non amo la perfezione tecnica, amo la sincerità e questo la ottengo grazie alla musica». Cosa ci portiamo via alla fine dello spettacolo? «Non lo so. Di esser fuori dal seminato dell´attesa. Ci sarà grande dinamismo, divertimento, forza amore, sentimento. Io ho le aspettative di un qualunque teatrante: penso di fare una cosa sincera».