Foto della conferenza stampa in Sala Arazzi, Comune di Verona, il 4 luglio 2014 di presentazione della rassegna di prosa e danza che si teàà nel mese di luglio al Teatro Camploy di Verona Teatro Camploy

Danza e prosa per l’estate al Camploy


Anche per il 2014 l’Estate Teatrale Veronese propone un ciclo di spettacoli di prosa e danza in uno spazio più intimista che quest’anno non sarà Corte Mercato Vecchio ma il Teatro Camploy dove, dal 5 al 26 luglio 2014, vanno in scena quattro spettacoli di prosa e tre di danza per un totale di sedici serate. Qui di seguito il programma nel dettaglio.

Foto della conferenza stampa in Sala Arazzi il 4 luglio

 Programma DANZA

La doppia notte. Aida e Tristan

Artemisdanza, coreografia Monica Casadei
5 luglio, ore 21.15

Aida e Tristano, Verdi e Wagner: un unico atto per una doppia notte. Due drammi, quelli dei protagonisti, opposti e contrapposti eppure congiunti da un destino tanto intimo e profondo, quanto universale: amore e morte.

Nella Doppia notteTristano e Aida sono muti, senza voce, presenze fantomatiche dai destini inestricabili e immutabili. I personaggi, privati del verbo, si fanno corpi, potenti e vigorosi quanto evanescenti, metafore di tutte le storie d’amore e di morte, strumenti di un viaggio nei misteri più profondi dell’animo umano. Amore fatale, amore irresistibile, amore disperato, amore inafferrabile di giorno ma compiuto nella notte. Notte metafisica e leggendaria di Tristano, notte intima e psicologica di Aida, La doppia notte è aria, a volte un soffio leggero altre un vento impetuoso. È armonia ipnotica e appassionata in cui Wagner confluisce in Verdi e Verdi in Wagner. Un connubio reso possibile dall’arte del maestro Claudio Scannavini che ha saputo ricamare, fra le partiture originali delle due opere, nessi fatti di aspetti timbrici e contrappunti cromatici, tali da congiungere due universi distanti e spesso contrapposti.

Nella Doppia notte le foreste secolari di Tristano o i colonnati in pietra di Aida, sono assenti. La staticità è bandita. Siamo piuttosto nel tempestoso mare del primo e nell’inospitale deserto della seconda, luoghi dell’instabilità, della perdita di riferimenti, degli orizzonti sconfi nati. Luoghi fatti di acqua e sabbia, elementi che, soggetti ai capricci dell’aria, sono in perenne movimento, in continua trasformazione. La lingerie d’ispirazione ottocentesca, dai colori pastello, dai tessuti evanescenti e preziosi che caratterizza la nuova collezione La Perla, cingerà i corpi in scena, in un connubio perfetto con questo immaginario impalpabile, fatto di cieli e nubi inquiete che proiettandosi sul palco ne rendono evanescenti i confini.
coreografia, regia, scene e costumi Monica Casadei
elaborazione musicale Claudio Scannavini su musiche di Giuseppe Verdi e Richard Wagner
disegno luci Daniele Naldi
corsetti La Perla- collezione 2013
esecuzione musicale Orchestra del Teatro Comunale di Bologna diretta da Felix Krieger (registrazione settembre 2013)
si ringraziano ERT- Emilia Romagna Teatro Fondazione e il Teatro Bonci di Cesena per la collaborazione agli allestimenti
con il contributo di Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Emilia Romagna – Assessorato alla Cultura, Provincia e Comune di Parma

www.artemisdanza.com

Camping Paradise

Ersiliadanza, coreografia e regia Laura Corradi – prima nazionale
18 – 19 luglio, ore 21.15

Uno spaccato ironico di vita estiva nel campeggio di una località marina, una struttura che scandisce il regolare alternarsi di giorni e notti.

Una donna sensibile e abitudinaria affronta da sola la sua vacanza, che sempre dovrebbe essere bella, gratificante, rilassante, ricostituente. Sono tanti però i motivi per cui il vero relax non arriva quando dovrebbe, motivi interni ed esterni a lei: fermare il corpo infatti non vuol dire fermare anche la mente e lasciarsi tutto alle spalle.

Il luogo appare sinistro e inquietante, il cellulare non ha campo, le conversazioni telefoniche sono disturbate ed interrotte e il sole non si fa quasi vedere. I vicini di tenda litigano e non danno pace, la vicina invade goffamente il territorio quasi volendo sfuggire al suo destino di donna fragile, ma la sua presenza arreca danni e crea scompiglio.

La sua fisionomia si riconosce nell’estroso personaggio notturno che popola i sogni della nostra vacanziera solitaria, trasformandosi lì in una donna libera, una viaggiatrice solitaria un po’ vecchio stile, una compagna di viaggio, una preziosa complice con cui muoversi in atmosfere irreali e misteriose, che si ripresenta puntuale ogni notte dando vita a viaggi onorici così ricorrenti che diventano la vera vacanza tanto voluta.

La danza è eccentrica e avventurosa, almeno quanto le modalità adottate per godere della vacanza. I corpi si mescolano agli oggetti quotidiani del bravo campeggiatore e tra grovigli di sentimenti vecchi e nuovi nascono relazioni complicate e improbabili.

Laura Corradi

ideazione, coreografia, regia Laura Corradi
con Midori Watanabe, Chiara Guglielmi
musiche originali Fabio Basile
disegno luci e allestimento scenico Alberta Finocchiaro
assistente alla coreografia Midori Watanabe
costumi Veronica Nieddu
direttore organizzativo Augusto Radice
fotografa di scena Antonella Anti
produzione Estate Teatrale Veronese con il sostegno di MiBAC – dipartimento dello spettacolo, Regione del Veneto-Arco

www.ersiliadanza.it

prima nazionale

Ciaikovsky suites

Balletto Teatro di Torino, coreografia Matteo Levaggi
26 luglio, ore 21.15

IL LAGO DEI CIGNI
Quando domandarono a Ciaikovsky quale atto del balletto fosse il più riuscito da presentare allo Zar, dopo l’insuccesso della prima rappresentazione, egli rispose: “il secondo!”. Ed è proprio sul secondo atto che ho creato la mia visione del Lago dei cigni. Come fece George Balanchine, ho concentrato l’attenzione sulla danza, lasciando grande spazio alla musica, senza sovraccaricarla di concetti e orpelli, facendo scorrere il suo svilupparsi dinamico e l’intensità sonora. Un cigno bianco, al maschile, si ritrova intrappolato e attaccato dai cigni neri, che lo coinvolgono in un gioco ispirato alla serie tv di David Lynch Twin Peaks.

LA BELLA ADDORMENTATA
Ciò che di grande ha fatto Marius Petita nel creare questo balletto è porre una lente di ingrandimento sulla danza, arrivando all’essenziale del movimento e della costruzione coreografi ca, lavorando fi anco a fi anco con Ciaikovsky, domandando semplicemente precisione di durata delle parti musicali. La danza utilizza la musica come ausilio per esprimersi. La coreografi a mette in luce un certo tipo di bellezza, candida, dolce, ma allo stesso tempo – un esempio è il rapporto di incontro e scontro dei corpi danzanti – pone un accento sull’esuberanza e eccitazione tipica della giovinezza.

LO SCHIACCIANOCI
Da molto tempo volevo affrontare questa musica di Ciaikovsky. Capolavoro assoluto del grande compositore,
Lo schiaccianocinon è solo una fiaba per bambini, ma un vero e proprio viaggio nell’onirico, ricco di ironia e
metafore. Tutto il balletto, privo di drammi, si svolge con leggerezza e divertimento in una palestra, dove danzatori/ginnasti cadono in un magico sogno.

Matteo Levaggi

direttore artistico Loredana Furno
coreografie Matteo Levaggi
danzatori Kristin Furnes, Manuela Maugeri, Viola Scaglione, Denis Bruno, Marco De Alteriis, Vito Pansini
luci Fabio Sajiz
rimontaggio luci Davide Rigodanza
coproduzione Lavanderia a Vapore – centro di eccellenza per la danza

www.ballettoteatroditorino.it
www.matteolevaggi.it

Programma PROSA

I tre porcellini

Fondazione Aida
8 – 9 luglio, ore 21.15

L’8 e il 9 luglio è di scena, al posto de L’isola del tesoro che sarà invece ripreso all’interno della stagione per i ragazzi 2014/2015 del Teatro Stimate, lo spettacolo I tre porcellini. In questo allestimento Fondazione Aida è rimasta fedele alla versione del racconto più simile all’originale: i primi due porcellini muoiono, il lupo viene mangiato dal terzo, simbolo della sopravvivenza e della capacità di prevedere le cose. Data l’età dei bambini a cui ci si rivolge, lo spettacolo cerca, con semplicità, di delineare tre caratteri di porcellino, che portino, già nel nome, la storia di un destino: Pigro, Medio e Saggio. La scelta del materiale per costruirsi la casa diventa il pretesto per ragionare sui piaceri e sui doveri della vita, sui consigli di una mamma molto presente, sulla paura di andare per il mondo da soli, sull’esistenza vera o presunta del lupo. Nello spettacolo la figura del lupo, recitato a turno dagli attori, gioca tra la necessità animale di seguire la propria natura e la voglia di fare paura, nella consapevolezza che ai bambini un po’ piace avere paura.

www.fondazioneaida.it

prima nazionale

Il giro del mondo in 80 giorni

Fondazione Aida – Camst, regia Nicoletta Vicentini – prima nazionale
10 – 11 luglio, ore 21.15

Seguendo ironicamente i passi del Giro del mondo in 80 giornidi Jules Verne, mr Fogg, così metodico da mangiare ogni giorno gli stessi cibi, e l’intraprendente domestico Passepartout, attraverseranno le varietà dei cibi del mondo imparando passo dopo passo i principi della corretta alimentazione e del rispetto dell’ambiente.

In un succedersi incalzante di irresistibili personaggi e imprevisti colpi di scena, gli spettatori viaggeranno nelle diverse culture alimentari imparando, tra le righe, il modo migliore di nutrirsi per crescere bene.

Sul testo dello scrittore Premio Andersen Luigi Dal Cin, con la regia di Nicoletta Vicentini, saremo trasportati in un’epoca in cui si viaggiava solo su nave, treno, cavallo o elefante, al seguito del gentiluomo inglese che girò il mondo in ottanta giorni, vinse una scommessa, scoprì la piramide alimentare e, infine, trovò l’amore.

Il ricettario di Passepartout
liberamente tratto dal Giro del mondo in 80 giorni di Jules Verne
di Luigi Dal Cin
regia Nicoletta Vicentini
con Michele Bernardi, Emanuela Camozzi, Rosella Terragnoli

www.fondazioneaida.it
www.camst.it

prima nazionale

Improvisation parte terza – Metamorfosi

Punto in Movimento / Shiftingpoint, regia Roberto Totola – prima nazionale
14 – 15 – 16 – 17 luglio, ore 21.15

Dopo la felice ed importante esperienza di Improvisation parte prima e Improvisation parte seconda, siamo in scena con la terza ed ultima parte della nostra “saga” teatrale.

Questa volta è la “metamorfosi” dell’attore ad essere al centro del lavoro. Gli interpreti si trovano ad immergersi nel mondo dell’improvvisazione teatrale, libera ed espressiva e sono chiamati a trasformarsi e rinnovarsi continuamente. Questo è un modello artistico che permette all’attore di interpretare il proprio io e la propria anima. Lo spettacolo nasce dalla libera creatività degli esecutori guidati dal regista Roberto Totola.

Ancora una volta si è nella fase di ricerca attraverso il cammino dell’uomo-attore, attraverso il suo universo e la sua vita; un evento performativo teatrale sulle tracce di coloro che hanno rivoluzionato il concetto dell’espressione artistica mondiale: Konstantin Sergeeviˇc Stanislavskij, Jerzy Grotowski, Lee Strasberg, Peter Brook.

regia Roberto Totola
assistente alla regia Marina Furlani
con Roberto Totola, Marina Furlani, Franca Zanetti, Giancarlo Bellesin, Giulia Gurzoni,
Edoardo Brugnara, Jacopo Totola, Enrico Totola
elaborazione idea scenica Punto in Movimento / Shiftingpoint
immagini di scena Alessandro Capuano
ricerca musicale-disegno luci Roberto Totola
allestimento, luci, costumi, effetti Punto in Movimento, circuitoteatro
fotografie di scena Alessandro Capuano, Elisabetta Rossi, Matteo Beltrame, Marta Bergamini
tecnici luci e audio Marco Di Marzo, Enrico Totola
in produzione Giovanna Angelico, Alessandra Buzzetti, Tiziano Vismara

www.shiftingpoint.com

prima nazionale

Corti in corso

Teatro Scientifico – Teatro Laboratorio, regia di Jana Balkan e Isabella Caserta – prima nazionale
22 – 23 – 24 – 25 luglio, ore 21.15

Quattro compagnie rappresentano contemporaneamente il loro “corto teatrale” sul tema della coppia in quattro luoghi deputati del teatro. 4 in 1 o 22.

Babilonia Teatri – Maledetta primavera
Maledetta primavera è la storia di una donna, di un uomo e di loro figlio. Lui decide di tornare in Egitto per combattere per il suo paese e la sua libertà. Lei
resta in Italia col fi glio. Maledetta primavera racconta come il mondo arabo per noi sia un panorama lontano. Maledetta primavera racconta la mia distanza. La mia assenza. Maledetta primavera è la mia Primavera araba. È la mia ignoranza e la mia inconsapevolezza.

Compagnia Stefano Cenci – Io, mostro
L’amore non è vivere del proprio rifl esso, ma l’impressione di guardare a fondo in un lago fermo di notte, per cercare piccoli anelli sottili. Il mondo altrui è un
abisso che si vuole riempire con la zavorra delle proprie ragioni. In amore non bisogna capire niente, soprattutto chi si ama. Tu sei come troppe palline da ping
pong sotto un portico assolato. Io sono un cruciverba coi quadretti neri che si spostano a ogni punto di mati ta. Non avere paura del Mostro. Ricordatelo sempre: la realtà non è né bella né brutta, dipende dai tuoi occhi.

Compagnia Fratelli Dalla Via – La seggiovia
Ingabbiati nel moto perpetuo di un impianto di risalita, Alberto e Bertilla aspettano. Che la temperatura scenda, che il loro battito cardiaco rallenti, che il paesaggio
intorno si sciolga in un sogno. Una valanga di immobilità intorno ad una seggiovia che prosegue inesorabil mente il suo naufragio tragicomico.

Teatro Scientifico – Che ne dici di venirmi a salvare?
Coppia. Un bisogno? Un vuoto da colmare? Un donarsi? Con amore? Con passione? Con ironia? Con sofferenza? Con tutto questo e molto altro?
Dinamiche di un rapporto attraverso i testi di Guido Catalano.

 

ideazione e coordinamento Jana Balkan, Isabella Caserta

Contemporaneamente in quattro luoghi del teatro:

Babilonia Teatri – Maledetta primavera
di Enrico Castellani, voce registrata Valeria Raimondi, scene, luci e audio Babilonia Teatri / Luca Scotton

Compagnia Stafano Cenci – Io, mostro
di e voci Stefano Cenci e Francesca Ferri, con Elisabetta di Terlizzi e Francesco Manenti (Progetto Brockenhaus), regia Stefano Cenci

Fratelli Dalla Via – La seggiovia
di Fratelli Dalla Via, con Marta e Diego Dalla Via, tappeto sonoro Roberto Di Fresco

Teatro Scientifico – Che ne dici di venirmi a salvare?
regia e con Isabella Caserta e Francesco Laruffa , testi Guido Catalano

www.teatroscientifico.com

prima nazionale

ESTATE TEATRALE VERONESE. Per le compagnie di prosa e danza

Il teatro Camploy si prende la scena per sette spettacoli

Simone Azzoni

Troppe difficoltà in Corte Mercato Vecchio, si cambia sede. Pavesi: «L’anno prossimo potremmo andare nel teatro naturale della caserma Passalacqua»

sabato 05 luglio 2014 SPETTACOLI, pagina 57

Comincia questa sera la sezione al Camploy dell’Estate Teatrale veronese. Sette spettacoli e sedici serate. «All’interno del cartellone del Romano si è sempre voluto dare un’occasione per le compagnie della città, per promuovere e valorizzare le capacità creative delle compagnie professionali scaligere»: Antonia Pavesi, consigliere comunale delegato alla cultura, presenta così il cartellone che quest’anno andrà in scena al Camploy. «Avevamo iniziato con il conservatorio, poi in Corte Mercato Vecchio», spiega il direttore artistico Giampaolo Savorelli, «poi le condizioni logistiche non ce l’hanno più consentito».
Inquinamento acustico ed olfattivo, ma non solo. Anche «problemi tecnici», spiega la Pavesi, «abbiamo il teatro che non viene utilizzato d’estate. Il cortile è un investimento che non rendeva come avrebbe dovuto, la prosa non veniva valorizzata». «Avremmo dovuto fare spettacoli dedicati alla cucina», ironizza Savorelli, «comunque anche Spoleto ha spettacoli al chiuso».
Si tratta di spostare il pubblico in un luogo diverso. «È comunque un quartiere vivo», spiega Roberto Terribile di Fondazione Aida. «Manifestazioni fatte lì come Danza fuori orario, coinvolgevano gente del quartiere. Al cortile c’erano anche regole molto rigide», continua Augusto Radice co-organizzatore.
«Forse l’anno prossimo lo faremo nel teatro naturale della Passalaqua. Intanto vediamo come va l’esperienza di quest’anno», conclude Antonia Pavesi. Così, magari con qualche faro e cavo in meno perché occupati al Teatro Romano, si inizia con la danza, quella di Artemis con il loro Aida e Tristan in scena oggi. La sezione danza ospita anche Ersilia danza di Laura Corradi, il 18 e 19 luglio con la nuova produzione Camping Paradise. «L’anno scorso la nostra presenza ad Avignone ci ha fruttato una produzione francese per il 2015», spiega Radice. La danza si conclude il 26 luglio con l’omaggio del Balletto Teatro di Torino a Ciaikovsky.
La sezione prosa s’inaugura con Fondazione Aida. Martedì e mercoledì prossimo in scena i Tre Porcellini, diretti da Massimo Lazzeri e il 10 e 11 luglio Il giro del mondo in ottanta giorni, coproduzione con Camst presente anche all’Expo di Milano.
Punto in Movimento conclude la sua trilogia sull’attore: dal 14 al 17 luglio Improvisation Parte Terza Le metamorfosi è il terzo capitolo della saga teatrale. Metamorfosi illustra la fase di ricerca dell’attore, il suo lavoro attraverso l’azione. Punto in Movimento è partito dalle Metamorfosi di Kafka per parlare di cambiamento. L’attore va verso un gesto espressivo ed è costretto a trasfigurarsi: ispirandosi sempre ai grandi maestri come Peter Brook. Il Teatro Scientifico chiude il cartellone con un lavoro che ben si adatta allo spirito della rassegna. Corti in corso, dal 22 al 25 luglio, è come un insieme matematico di quattro nuclei: «Corti in corso è nato attorno all’idea di lavorare sul tema della coppia. Da vari punti di vista», spiega Jana Balkan del Teatro Scientifico. «Abbiamo coinvolto altre compagnie che dovevano lavorare in modo autonomo e indipendente l’una dall’altra, sono Fratelli Dalla Via, Stefano Cenci, noi Teatro Scientifico e Babilonia teatri. Abbiamo chiesto ad ogni compagnia di sviluppare il tema, come volevano. I quattro corti verranno poi messi in scena contemporaneamente».
Tutti gli spettacoli inizieranno alle 21,15. Biglietti a 10 euro (interi), 4 e 5 euro gli spettacoli per bambini.

Artemis nella doppia notte di Aida e Tristano

sabato 05 luglio 2014 SPETTACOLI, pagina 57

È Artemis Danza a inaugurare il cartellone dell’Estate Teatrale veronese al Camploy: questa sera alle 21,15 la compagnia di Monica Casadei presenta La doppia notte. Aida e Tristan, balletto sui temi delle celebri arie di Verdi e Wagner. Dopo Traviata, visto in riva all’Adige, il gruppo di Parma si cimenta con un omaggio ai compositori Giuseppe Verdi e Richard Wagner in memoria delle celebrazioni per i 200 anni della loro nascita. Venti danzatori, tra cui una decina di allievi del Liceo coreutico Buonarroti di Verona, sulle musiche registrate dal vivo dell’orchestra del Teatro Comunale di Bologna diretta da Felix Krieger. Musiche rielaborate in modo inedito dal maestro Claudio Scannavini che ha saputo ricamare partiture originali dell’Aida di Verdi e del Tristano e Isotta di Wagner.
La Doppia Notte è un fluire continuo di Verdi in Wagner e di Wagner in Verdi. Un incontro che si consuma nel buio della notte: da qui il titolo del lavoro. Notte metafisica e leggendaria di Tristano, notte intima e psicologica di Aida. La doppia notte è aria, a volte un soffio leggero altre un vento impetuoso. Al buio i protagonisti delle singole opere perdono identità, diventano irrintracciabili seppure evocati dai paesaggi e dalle suggestioni costruiti dalle luci di Daniele Naldi. Nel buio si perdono i contorni della realtà, i costumi disegnati da La Perla proiettano i danzatori in un non-tempo. La lingerie d’ispirazione ottocentesca, dai colori pastello e dai tessuti evanescenti, intensificherà l’assenza dei contorni e l’immersione nell’immaginario.S.A.

TEATRO CAMPLOY. Applausi ad Artemis all’Estate teatrale veronese

La danza illumina
la notte di Aida e Tristan

Daniela Bruna Adami

Da Verdi e Wagner la coreografa Casadei trae i due drammi paralleli consumati nell’oscurità

Due tragedie immortalate da Verdi e Wagner, tradotte in danza senza utilizzare le parole della lirica. Solo musica, dei due grandi compositori, sapientemente mescolati da Claudio Scannavini. È La doppia notte. Aida e Tristan, lo spettacolo di Monica Casadei per Artemis Danza, creato nel 2013 per il bicentenario di Verdi e Wagner, e proposto dall’Estate Teatrale Veronese nello spazio del Camploy.
Molti applausi da un pubblico purtroppo non numeroso, in questo teatro comunale così confortevole (con l’aria condizionata) e al riparo dai rumori che infastidivano Corte Mercato Vecchio. Lo spettacolo valeva lo sforzo di arrivare fin là.
Quella di Monica Casadei non è infatti una semplice riproposizione delle vicende di Aida e Tristan und Isolde, ma la coreografa ha voluto indagare l’inquietudine di questi personaggi, uniti dallo stesso destino di amore e di morte: due storie parallele che si consumano nella notte, da qui il titolo. Aida ha una potente scena notturna sul fiume e un finale nell’oscurità della tomba, in Wagner la protagonista è proprio la notte, con l’apoteosi nel secondo atto. Per entrambi i personaggi la morte è quasi una liberazione, incapaci come sono di prendere in mano la propria vita e cambiarla. Nelle notti di Aida e Tristano si consumano i loro amori impossibili, e la danza ripercorre i temi musicali tanto noti del melodramma verdiano e del capolavoro del romanticismo musicale tedesco, suggerendo percorsi introspettivi diversi. La coreografa emiliana padroneggia un linguaggio coreografico contemporaneo sempre in bilico verso un dettame più classico: alcune scene sono più riuscite di altre, ma la danza della Casadei rimane molto forte ed evocativa, sottolineata dalle belle luci di Daniele Naldi e dalla lingerie romantica di La Perla.
Accanto ai danzatori di Artemis anche alcuni allievi del Liceo coreutico Buonarroti di Verona, Eugenio Casella, Giorgia Benetton, Samantha Biondani, Stefania Frison, Michela Meggiorini, Chiara Boscaini e Martha Sophie Avesani.
Il prossimo appuntamento con la danza al Camploy è con Camping Paradiso di Ersiliadanza, il 18 e 19 luglio, in prima nazionale.