Concerto di Suzanne Vega a Villa Venier con Doug Yowell alla batteria e Gerry Leonard alla chitarra per Verona Folk Video applausi

Concerto Suzanne Vega: applausi, foto e video


Ieri sera il concerto di Suzanne Vega
a Villa Venier (vedi articolo) con Doug Yowell alla batteria (sito ufficiale) e  Gerry Leonard alla chitarra (vedi sito), organizzato da BoxOffice per la rassegna Verona Folk

Galleria fotografica

 Video

Inizio concerto

Marlene on the wall

Tom’s Diner

Video applausi:



Slideshow completo su flickr

Suzanne Nadine Vega (Santa Monica11 luglio 1959) è una cantautrice statunitense.

Biografia

Infanzia ed esordi

È nata a Santa Monica in California ma, all’età di circa un anno, si trasferì con sua madre e il padre adottivo aNew York, dove crebbe nei quartieri socialmente “difficili” di Spanish Harlem e dell’Upper West Side. All’età di nove anni cominciò a scrivere poesie e scrisse la sua prima canzone a 14 anni. In seguito ha frequentato la New York High School of Performing Arts (la scuola in cui è ambientato il film e musical Saranno famosi), dove ha studiato danza moderna. La musica, tuttavia, era il suo primo amore. Mentre era studentessa di letteratura inglese al Barnard College della Columbia University, si esibiva in piccoli locali del Greenwich Village e nel 1984 ottenne un contratto da un’etichetta discografica.

Il debutto discografico si ebbe con nel maggio 1985 con l’album Suzanne Vega, che fu ben accettato dalla critica. Non erano tipiche canzoni di protesta, ma canzoni di introspezione, alla maniera dei cantautori degli anni settanta. Il disco, prodotto da Lenny Kaye e Steve Addabbo, raggiunge la posizione #11 dellaUK Albums Chart.

Luka e Tom’s Diner

Il suo secondo lavoro, Solitude Standing (aprile 1987), conteneva due singoli di successo: Tom’s Diner (in seguito remixato da due produttori di musica dance britannici col nome di DNA) e Luka. Il testo di Luka è scritto dal punto di vista di un bambino che subisce violenze domestiche, argomento alquanto insolito per un successo pop. Il brano Tom’s Diner è invece interpretato a cappella ed è stato scritto nel 1981. La musica del disco è più orientata al pop rispetto al suo primo album. L’album ottiene un ottimo successo raggiungendo la seconda posizione della UK Albums Chart e la #11 della Billboard 200.[1]

Anni ’90[modifica | modifica sorgente]

Il terzo album di Suzanne Vega, Days of Open Hand (aprile 1990) portò ad un cambio di stile: la musica divenne più sperimentale e i testi esprimevano una maggior emozione. L’album, prodotto dalla stessa Vega con Anton Sanko, mancava di un singolo da hit parade (Book of Dreams è l’unico estratto) ed è maggiormente considerato nel suo complesso. Il disco tuttavia ha vinto un Grammy Award nella categoria “Best Package” nel 1991 ed raggiunto la posizione #7 della classifica di vendita del Regno Unito.[2]

Nel 1992 pubblica l’album 99.9F° (“ninety-nine point nine Fahrenheit degrees”), che consiste in una miscela eclettica di musica folkmusica dance e musica industriale. Le canzoni sono brevi e lo stile minimale. Registrato tra lo Stato di New York e la California, il disco è prodotto da Mitchell Froom (in seguito marito dell’artista).

Il quinto album, Nine Objects of Desire, venne rilasciato nel settembre 1996. La musica variava da uno stile semplice ed essenziale ad una produzione industriale come 99.9F°. Questo album contiene il brano Caramel, incluso nel film Un uomo in prestito (The Truth About Cats and Dogs); mentre Woman on the Tier, non presente nel disco, è stato inserito nel film Dead Man Walking – Condannato a morteDavid Robbins infatti, che curava le musiche del film Dead Man Walking, chiese a cantautori come Bruce SpringsteenPatti SmithTom WaitsJohnny Cash, Suzanne Vega, Michelle ShockedSteve Earle e Lyle Lovettdi scrivere qualche composizione musicale ispirata alla trama del film. Nel 1997 prende parte all’album-musical Heaven & Hell di Joe Jackson, ispirato ai sette peccati capitali. Nel 1999 viene pubblicato un libro ispirato a lei: si tratta di The Passionate Eye: The Collected Writing of Suzanne Vega (Avon Books).

Anni 2000

A settembre del 2001 apparve un nuovo album, Songs in Red and Grey. Il soggetto prendeva spunto dal divorzio di Vega dal marito, il produttore discograficoMitchell Froom. Si tratta inoltre dell’ultima pubblicazione per la A&M Records (con cui produceva dal 1983). L’album è stato registrato tra il novembre 2000 ed il maggio 2001 con il produttore Rupert Hine. Nel 2002 ha partecipato ad un concerto dedicato al fratello Tim Vega. Nel 2003 è stata realizzata la raccolta dei migliori brani intitolata Retrospective – The Best of Suzanne Vega (la versione inglese include un bonus CD come il DVD contenente 20 canzoni in più). Si esibisce in Germania con il chitarrista jazz Bill Frisell.

Nell’ambito informatico è conosciuta perché la sua canzone Tom’s Diner è stata usata come traccia di riferimento per il sistema di compressione MP3. Inoltre il 3 agosto 2006 una sua performance radiofonica è anche stata trasmessa dal vivo su Internet nel “mondo virtuale” di Second Life (prima volta per un’artista di una major): per l’occasione sono stati creati un avatar della cantante ed una versione virtuale della sua chitarra acustica. In questo periodo anche tenuto concerti di beneficenza per Amnesty International e per il Darfur. Inoltre ha preso parte come protagonista ad un film-documentario di Christopher Seufert.

Nella primavera del 2006 ha firmato un contratto con la Blue Note Records, che ha pubblicato l’album Beauty & Crime nel luglio 2007. L’album è prodotto daJimmy Hogarth, che per questo lavoro ha vinto un Grammy quale “best engineered album, non-classical”. Si tratta comunque dell’unica produzione per la Blue Note, dal momento che nel giugno 2008 lascia l’etichetta. Si dedica anche alla musica indipendente facendo da giurata in diverse occasioni agli Independent Music Awards.

Anni 2010

Collabora al progetto Dark Night of the Soul (luglio 2010) ideato da Danger Mouse e Sparklehorse con il brano The Man Who Played God, ispirato a Pablo Picasso.

Decide di ri-registrare l’intero catalogo per motivi artistici (arrangiamenti ridotti) e commerciali nella serie Close-up. Nel 2010 pubblica i primi due volumi: Love Songs e People & Places, mentre il terzo volume States of Being viene rilasciato nel luglio 2011. Infine il quarto volume (Songs of Family) esce nel settembre 2012 e contiene tre brani inediti. Nel 2011 ha collaborato con Jonathan Coulton per l’album Artificial Heart.

Nel 2014, dopo sette anni di attesa, esce un nuovo album di inediti: si tratta di Tales from the Realm of the Queen of Pentacles, reso disponibile dal 3 febbraio in streaming. In questo lavoro l’autrice è accompagnata da Garry Leonard (produttore), Kevin Killen (missaggio) e da molti musicisti, tra cui Jay Bellerose (batterista di T-Bone Burnett), Tony Levin (bassista di Peter Gabriel), Gail Ann Dorsey, Zachary Alford ed i collaboratori di sempre Mike Visceglia e Doug Yowell.[3]

Vita privata

Nel marzo 1995 ha sposato il produttore discografico Mitchell Froom (ha prodotto due dischi dell’artista). La coppia ha avuto un figlio nato nel 1994. Nel 1998 Mitchell e Suzanne si sono separati.

Nel febbraio 2006 è diventata moglie dell’avvocato Paul Mills. Sul sito della cantante c’è scritto che i due si sono incontrati nel 1981 e che Mills si è proposto a lei nel 1983.[4]

Pratica il Buddhismo Nichiren ed è membro dell’associazione Soka Gakkai.

Discografia

Album studio

Close-up Serie

Raccolte

Singoli

  • “Marlene On The Wall”, 1985
  • “Small Blue Thing”, 1985
  • “Knight Moves”, 1985
  • “Marlene On The Wall” {Re release}, 1986
  • “Left Of Centre”, 1986
  • “Gypsy”, 1986
  • Luka“, 1987
  • Tom’s Diner“, 1987
  • “Solitude Standing”, 1987
  • “Book Of Dreams”, 1990
  • “Tom’s Diner (DNA remix)”, 1990
  • “In Liverpool”, 1990
  • “99.9°F”, 1992
  • “Blood Makes Noise”, 1992
  • “When Heroes Go Down”, 1993
  • “No Cheap Thrill”, 1996
  • “Birth-day”, 1997
  • “World before Columbus”, 1997
  • “Headshots”, 1997
  • “Book & a Cover”, 1998
  • “Rosemary / Remember me”, 1999
  • “Widow’s Walk”, 2001
  • “Last Year’s Troubles”, 2001
  • “Penitent”, 2001
  • “(I’ll never be) Your Maggie May”, 2002
  • “Frank & Ava”, promotional, 2007
  • “Ludlow Street”, promotional, 2007
  • “Unbound”, promotional, 2007
  • “Pornographer’s Dream”, podsafe2007
  • “I Never Wear White”, 2014
  • “Fool’s Complaint”, 2014
  • “Don’t Uncork What You Can’t Contain”, 2014

Omaggi in Italia

Nel 1988 Paola Turci ha inciso una cover italiana di Luka con il titolo Mi chiamo Luka. La canzone, contenuta nell’album Ragazza sola, ragazza blu ha perso nella versione italiana ogni riferimento ad abusi sessuali.

Collegamenti esterni


Suzanne Vega live whole concert Freiheiz Munich 2014-02-11 (audience filming)