Carmengloria Morales Paintings Pittura

Carmengloria Morales per MAT / tam a Isolo 17


Galleria d’arte Isolo 17
Sabato 8 novembre 2014
ore 17:00 – 19:00 esatte
MAT / tam  24 Manto Arte Temporanea (mostre di corta durata in luoghi trovati)

CARMENGLORIA MORALES
Fino a quando il quadro mi manda via

Carmengloria Morales pittura

Annarosa Buttarelli e Lucio Pozzi fanno vedere arte ogni tanto, improvvisamente, per brevi momenti e in luoghi disparati, perfino in luoghi d’arte.
Sono mostre o eventi prodotti da gente che veniamo a conoscere e che invitiamo a fare qualcosa: amici e amiche, famiglia, conoscenti, noi stessi e soprattutto molti altri e molte altre. Sono cose da vedere, ma poi succede che ci siano anche oggetti da leggere o ascoltare o toccare o assaggiare o fiutare.
Mantova è non solo un centro ideale per agire con quiete e nel contempo offrirsi in pubblico ma pure un luogo mentale che spunta anche altrove. Tutto parte da Mantova, ma poi MAT tam potrà avvenire dovunque: Lodz, Ulan Bator, Oaxaca, Bamako, Parigi, Asuncion, anche Mantova.

Gli eventi avvengono quando capita e vengono annunciati a voce o per email. Di solito durano due ore. Piuttosto che avere programmi, il senso di questa operazione genera il suo significato mentre avviene.

Sabato dunque sbucherà improvvisamente l’arte di Carmengloria Morales

“Il primo atto sta nella scelta dello spazio nel quale dipingere.
Formato e misura del telaio.
Monto la tela sul telaio. Uso un pennello di misura vicina all’apertura della mia mano.
Fabbrico il colore. Procedo con un solo colore alla volta.
Ogni intervento è definitivo. 
Continuo a sovrapporre pittura fino a quando il quadro mi manda via”.

La Galleria Isolo 17 è accessibile alle carrozzine, a piano terra senza scalini, diversi parcheggi disabili in zona.

Biografia su Enciclopedia Treccani

Morales ‹-rà-›, Carmengloria. – Pittrice cilena (n. Santiago del Cile 1942). Ha vissuto a Milano (1953-60), a Roma (1961-76) e di nuovo a Milano, con lunghe parentesi a Londra e a New York; dal 1969 al 1989 ha insegnato discipline pittoriche nei licei artistici delle due città italiane. Dopo avere esordito nell’ambito dell’astrattismo geometrico (Composizione, 1965, Torino, Galleria Sabauda), si è rivolta a ricerche concettuali. La produzione degli anni Settanta trova espressione nella serie dei Dittici, costituiti da due tele accostate, una interamente dipinta e l’altra lasciata allo stato grezzo, che tendono a rappresentare le infinite potenzialità espressive della pittura. Ha impiegato inizialmente soprattutto la grafite, poi sostituita dai colori primari. Dalla metà degli anni Ottanta ha dato inizio alla serie dei Tondi e ai progetti di pale, opere nelle quali sono sempre più evidenti l’uso di un acceso cromatismo e l’interesse per il valore materico della pittura. Oltre a varie personali (Galleria Grossetti di arte contemporanea di Milano, 2004 e 2007; Galleria Peccolo di Livorno, 2006), ha partecipato a rassegne collettive (Quadriennale di Roma, 1973, 1986) e a mostre tematiche, tra le quali Linee della ricerca artistica in Italia: 1960-1980 (Roma, Palazzo delle esposizioni, 1981) e Arte italiana. Ultimi quarant’anni. Pittura aniconica (Bologna, Galleria d’arte moderna, 1998).