20150127_p1230359 Scorci di centro storico

Arrivederci stella cometa


Ieri la preparazione e già oggi la cometa dell’Arena non c’è già più

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20150128 Smontaggio stella cometa Arena di Verona 20150128 Smontaggio stella cometa Arena Verona 20150128 Smontaggio stella cometa Verona

ARCHITETTURA. Smontata la cometa in Bra

Il cuore della stella è un solido dalle facce speciali

L’icosaedro al centro della struttura venne ispirato dal poliedro di Dürer

venerdì 30 gennaio 2015 CULTURA, pagina 45

La gru regge il cuore della stella, smontati raggi e coda FOTO MARCHIORI

La stella cometa d’acciaio è stata smontata in Bra e ieri mattina, sbullonata la coda e le gambe, ha mostrato per qualche ora il suo nucleo nascosto. Un icosaedro: un poligono con venti facce, in questo caso a forma ciascuna di pentagono. Quando la cometa è montata non si vede, ma è la parte essenziale dell’opera.
Rinaldo Olivieri, l’architetto che ideò la cometa, aveva disegnato la scultura — «archi-scultura», per usare la sua definizione — ma bisognava trovare una soluzione tecnica per farla posare in Bra, con i raggi della stella proiettati in alto e in basso e la coda ad arco sulla piazza e dentro l’Arena, ad appoggiarsi in alto sulla cavea. A trovare la soluzione fu Alvise Zanolini, ingegnere. Sua l’idea del nucleo centrale, un blocco di acciaio che pesa 40 quintali e che nella forma si rifà a precedenti famosi nella storia dell’arte.
Un solido così si vede nella celeberrima incisione di Albrecht Dürer Melencolia I, dove è associato a Saturno, il pianeta ispiratore del genio.
Tutta veronese, invece, la più bella serie di raffigurazioni relative ai solidi geometrici: sono intarsiati nel legno a Santa Maria in Organo, nei sedili del celebre coro capolavoro di fra’ Giovanni da Verona (1457-1525), architetto anche di chiesa e campanile.
I solidi geometrici hanno un significato nella filosofia platonica che fu illustrato da Leonardo nel trattato De divina proportione: fra’ Giovanni lo riprende per dimostrare la sua straordinaria abilità nella raffigurazione in prospettiva, intarsiando rombododecaedro stellato, cubottaedro, dodecaedro stellato, icosaedro… Un virtuosismo artistico e filosofico che continua ad affascinare gli studiosi: ne parla, assieme ad altri tesori artistici della città, una nuova guida che sta curando Katiuscia Lorenzini per la Cierre Edizioni.G.A.