La cantante Noemi partecipa alla campagna di sensibilizzazione contro le barriere architettoniche Accessibile è meglio promossa dall'Associazione dismappa Spettacoli

Anche per Noemi “Accessibile è meglio”


La cantante Noemi, in occasione dell’incontro a Porta Palio, ha accettato di fare da testimonial di “Accessibile è meglio”: grazie di cuore per la disponibilità Veronica! 

Lunedì 12 maggio al Teatro Filarmonico sarà in concerto con Made in London Tour

Noemi, Mondo Marcio e Francesca Cheyenne agli “Incontri Popolari” per raccontare la musica popolare

Sabato 10 maggio alle 15 presso gli Spazi di Porta Palio (monumento di Porta Palio, accessibile e con comodo parcheggio antistante la porta) a Verona, Noemi, Mondo Marcio e Francesca Cheyenne incontreranno il pubblico per parlare di “Passione, rabbia, amore. Esperienze individuali, note popolari”.

L’evento, ad ingresso gratuito è organizzato in collaborazione con l’Associazione Culturale “Emporio Malkovich”.

Made in London è l’ultimo album di inediti di Noemi, che include anche i due pezzi con cui l’artista ha partecipato al 64° festival di Sanremo, “Bagnati dal sole” e “Un uomo è un albero”. I brani sono stati realizzati, mixati e masterizzati a Londra, dove la cantante si è da qualche tempo trasferita, e per questo hanno un sound nuovo e dal respiro internazionale. Noemi torna sulle scene con una nuova maturità artistica e personale sviluppata grazie ad esperienze professionali e non che le hanno aperto orizzonti diversi. Questo album vede un grandissimo impegno personale dell’artista sia dal punto di vista autorale che produttivo, infatti la produzione artistica è curata della stessa NoemiMade in London vanta inoltre grandissime collaborazioni con autori come Paul Statham, Poul O’ duffy e Shelly Poole e con produttori inglesi tra cui Steve Brown, appena nominato per i Britt Award come miglior album di quest’anno di Laura Mvula.
INCONTRI POPOLARI. Affollato appuntamento a Porta Palio con i due artisti, moderato da Francesca Cheyenne Mondo Marcio come Noemi: «La musica è arte non business»
La cantautrice romana: «Troppo pop tutto uguale, io cerco sempre qualcosa di nuovo». Il rapper: «Amo il contatto con la gente»
domenica 11 maggio 2014 SPETTACOLI, pagina 59
Il rapper Mondo Marcio, la dj Cheyenne e Noemi ieri a «Incontri popolari» FOTO BRENZONI Porta Palio gremita per l’appuntamento di «Incontri popolari», organizzato dal Banco Popolare con la cantante pop Noemi e il rapper Mondo Marcio. A condurre, la dj-speaker Francesca Cheyenne. Il buon ritmo della discussione è stato dato dalla rossa artista romana, che domani sera alle 21 sarà in concerto al teatro Filarmonico; dalla cadenza e dalla sintesi nelle risposte del rapper milanese, ma soprattutto dalle domande incalzanti di Cheyenne. Davvero sinceri i due ospiti: affrontano la loro carriera da due posizioni diverse ma sono ugualmente consapevoli della musica che gira intorno e non si nascondono dietro a un dito. Noemi è con la Sony, una major, ed è passata da Sanremo 2014. Mondo Marcio lavora in proprio e ha dato il suo recente Nella bocca della tigre all’Universal: un progetto ambizioso, incentrato sui campionamenti della voce di Mina e di canzoni prese dal canzoniere della Tigre di Cremona (dopo la sua autorizzazione, ovviamente). La rossa romana, a proposito di musica popolare (il tema dell’incontro) sente «troppa musica pop tutta uguale» ed è per questo «che il nuovo disco l’ho realizzato a Londra, dopo averci vissuto quasi due anni». Anche per Marcello (questo il vero cognome del rapper) è una questione di «fare qualcosa di nuovo, guardando ai dischi come ad opere d’arte. Perché la musica popolare è music business e dunque viene prima la musica e poi vengono gli affari; se fosse il contrario, sarebbe business music, tutt’altra cosa». Le differenze tra i due artisti, al di là dei rispettivi generi, non sono così marcate. Seppure della nuova generazione hip hop, Mondo non è così entusiasta della Rete e dei social network: «Io sono vecchia scuola», confessa, «e preferisco il contatto reale a quello virtuale di Facebook e Twitter. Non li uso in maniera smodata e amo, quando posso, parlare con i miei fan faccia a faccia. Quanto alla fruizione, attraverso Spotify, Deezer e i portali dove puoi ascoltare di tutto, sappiamo che cambierà ed è in continuo cambiamento. Io cerco, fin dai primi miei dischi (Mondo Marcio è stato il primo, vero rapper di successo nella storia della musica italiana, prima ancora di Fabri Fibra, ndr), cerco, dicevo, di trasmettere un messaggio, il che non vuol dire fare la predica. Punto sulla qualità di quello che faccio» continua il rapper, «e cerco di seguire la mia ispirazione. Perché solo quello che vale, se vale, resterà. Al di là di come si fruisce la musica, è l’opera in sé a valere. Che è quello che succede con gli stessi artisti pop: se vali, resti e continui a fare dischi e a salire sul palco». E Noemi aggiunge: «Il contatto attraverso i concerti è il vero motivo per cui faccio questo lavoro. I dischi – anche un album come il mio recente Made in London che mi è costato molto tempo e impegno – è solo una scusa, in fondo, per fare i concerti. Perché la musica pop è fatta per essere suonata davanti alla gente. Avere un pubblico che ti segue è un privilegio: io ringrazio perciò chi prende la macchina, guida magari per centinaia di chilometri e paga un biglietto per vedermi cantare».

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