La compagnia La Pocostabile, dal 5 al 10 luglio, va in scena “1943 – Angelo mio … voci e memorie” di Ilaria Peretti e Silvano Lugoboni. Il lavoro scaturisce dalle lettere degli alpini dal fronte russo, conservate all’Archivio di Stato di Verona e ci porta l’eco di quel momento storico, di quelle vicissitudini, di quei dialoghi forti, nonostante la guerra e la lontananza; momenti di vita delle famiglie dove si spera, si prega e si lavora con coraggio quotidiano e solidale. La regia pone tutto questo in primo piano, inserendo nel vissuto della comunità delle persone amate la precisa cronaca della terribile ritirata e avvalendosi di film, documentari, cronache, apporti tutti autentici. Teatro

1943-Angelo mio…Voci e memorie


Teatro nei cortili 2013 – Cortile Sant’Eufemia – Via Sant’Eufemia 1 – Verona

Compagnia La Pocostabile
1943-ANGELO MIO…VOCI E MEMORIE
di Ilaria Peretti e Silvano Lugoboni – Regia di Mario Peretti e Lucia Ruina

La compagnia La Pocostabile, dal 5 al 10 luglio, va in scena “1943 – Angelo mio … voci e memorie” di Ilaria Peretti e Silvano Lugoboni. Il lavoro scaturisce dalle lettere degli alpini dal fronte russo, conservate all’Archivio di Stato di Verona e ci porta l’eco di quel momento storico, di quelle vicissitudini, di quei dialoghi forti, nonostante la guerra e la lontananza; momenti di vita delle famiglie dove si spera, si prega e si lavora con coraggio quotidiano e solidale. La regia pone tutto questo in primo piano, inserendo nel vissuto della comunità delle persone amate la precisa cronaca della terribile ritirata e avvalendosi di film, documentari, cronache, apporti tutti autentici.

La compagnia La Pocostabiledal 5 al 10 luglio, va in scena  “1943 – Angelo mio … voci e memorie” di Ilaria Peretti e Silvano Lugoboni. Il lavoro scaturisce dalle lettere degli alpini dal fronte russo, conservate all’Archivio di Stato di Verona e ci porta l’eco di quel momento storico, di quelle vicissitudini, di quei dialoghi forti, nonostante la guerra e la lontananza; momenti di vita delle famiglie dove si spera, si prega e si lavora con coraggio quotidiano e solidale. La regia pone tutto questo in primo piano, inserendo nel vissuto della comunità delle persone amate la precisa cronaca della terribile ritirata e avvalendosi di film, documentari, cronache, apporti tutti autentici.