20160513 Ateliersi Se la mia pelle vuoi dismappa Verona 197 Teatro

Mio padre e io + Se la mia pelle vuoi


Fonderia Aperta Teatro, via del Pontiere 40/a
Rassegna Are We Human 2015/16
Venerdì 13 maggio 2016, ore 21.00

Tommaso Rossi
MIO PADRE E IO

da Joe Randolph Ackerley
traduzione di Aldo Busi (Adelphi Edizioni, 1981)
libero adattamento di Albert Tola e Tommaso Rossi
con Daniele Fior
scenografia Gregorio Zurla
drammaturgia musicale Lea Tommasi
costumi Giada Masi
regia Tommaso Rossi
produzione EXP associazione culturale con il contributo di MILK Verona LGBTQI Community Center e ArciLesbica Verona

Mio padre e io è l’indagine di un figlio omosessuale sul passato del proprio genitore. Un amoroso tentativo di scomporre l’immagine di un uomo tutto d’un pezzo e affrontare l’illusione di una normalità famigliare. Ma anche una ricerca sulla (im)possibilità di pacificare il desiderio di un uomo per i ragazzi con ciò che la figura paterna simboleggia; la rappresentazione dell’estraneità di chi rappresenta la sterilità del godimento di fronte al succedersi delle generazioni.
Lo spettacolo esibisce un modo “premoderno” di vivere l’omosessualità, prima della diffusione delle categorie di sesso/genere/orientamento sessuale e quindi dell’avvento dell'”omosessuale moderno” che vive in coppie egalitarie e simmetriche.
Il padre Roger Ackerley era un commerciante di frutta di successo conosciuto a Londra come il “Re della Banana”. Il figlio Joe Randolph appartiene a una cerchia di gay letterati incurante delle convenzioni in un tempo in cui gli omosessuali inglesi erano esposti a persecuzione giudiziaria. Lo spettacolo è una libera riduzione in forma di monologo del romanzo. Un racconto intenso affrontato con aria scanzonata. Eroico è chi riesce a essere soave in un mondo infernale.
Daniele Fior attore diplomato presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”. Ha lavorato in teatro e cinema con registi come Mario Martone, Sergio Rubini, Irene Papas, Antonio Latella, Andrea Baracco, Alessandro Capitani e collaborato con gruppi come Fura dels Baus, MK, Fattore K e Muta Imago.https://danielefior.wordpress.com/
Tommaso Rossi ha studiato regia presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” e conseguito un master in regia lirica presso Opera Academy Verona. Impegnato nell’ideazione di performance, festival ed esperienze formative, i suoi interessi vanno dal teatro tradizionale all’happening, dalla disgregazione della forma al vincolo verso i classici. http://tommasorossi.tumblr.com/

a seguire
Ateliersi
URBAN SPRAY LEXICON / SE LA MIA PELLE VUOI

di e con Fiorenza Menni e Andrea Mochi Sismondi
alla chitarra Mauro Sommavilla

​Questo esercizio interpretativo del lessico spray dal primo novecento fino a oggi è un altro pezzo di pagina aggiunta per guardare la nostra parte di mondo, per incocciare nei rovesci, nei crolli. Questi slogan sono precipitati di contesto che possono divertire, irritare, far marcare una propria lontananza o portare a incappare in intuizioni condivisibili. Si autocollocano nella pratica della rivolta, sono pensieri in forma germinale.

Urban Spray Lexicon è una ricerca drammaturgica e performativa sulle scritte che appaiono e scompaiono dai muri delle città. Ateliersi raccoglie le scritte di oggi fotografandole e annotandole, e recupera quelle del passato scovandole in libri, riviste, raccolte private. Dal materiale raccolto compone nuove drammaturgie che fissano sulla carta le espressioni altrimenti fugaci, di brevissima durata: poemi e poemetti in versi diventano così una modalità di conservazione dell’effimero. A queste piccole unità di scrittura, in scena viene data voce e sonorità, e i messaggi visivi vengono trasformati in gesti performativi. Si tratta di un’operazione artistica dove il linguaggio teatrale agisce in stretto contatto con le arti sonore e dove le dinamiche del paesaggio urbano diventano materiale scenico. Ateliersi pone il suo sguardo sulla strada abitata da persone anonime, dove il confine tra pubblico e privato emerge mobile e indefinito.
All’interpretazione scenica dei versi murali, al gusto performativo per il pensiero graffiato sui muri, Se la mia pelle vuoi fa seguire la domanda su ciò che precede l’atto di scrittura, sul tempo antecedente il momento in cui il grido s’inscrive sulle superfici. Una domanda che ci porta ad oltrepassare una soglia ed entrare nelle case. Per porre l’attenzione sul flusso della vita quotidiana, sul cuore battente di un dinamismo esistenziale di cui ci appassiona il dipanarsi più che l’identificazione. Il focus è posto sulla sottile linea luminosa cha divide e congiunge la sfera pubblica e quella privata, o meglio, su chi abita e si dibatte in questa zona di confine.

ATELIERSI è un collettivo di produzione artistica che opera nell’ambito della arti performative e teatrali. Si occupa di creazione artistica e della cura della programmazione culturale dell’Atelier Sì a Bologna. La creazione di Ateliersi si compone di opere teatrali e interventi artistici in cui il gesto performativo entra in dialogo organico con l’antropologia, la letteratura, la produzione musicale e le arti visive per favorire una comunicazione del pensiero capace di intercettare inquietudini e prospettive che coagulano senso intorno ai sovvertimenti che si manifestano nel mondo. Il lavoro artistico del collettivo si caratterizza per un approccio multidisciplinare e innovativo incentrato su una spiccata performatività a favore della contaminazione del linguaggio teatrale con quello delle altre arti. http://www.ateliersi.it
Biglietto disabile + accompagnatore: 1 intero + 1 gratuito