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Theatre Art Verona

Theatre Art Verona
L´incrocio di arti contemporanee

di Andrea Sambugaro

Dodici eventi fino al 25 novembre. L´ultimo, «Ni Una Màs» è firmato da Nerina Cocchi, costumista di Lady Gaga. Paolo Valerio: «C´è voglia di ricerca»

mercoledì 25 settembre 2013 SPETTACOLI, pagina 51

«Ah, un´ultima cosa: la nostra sigla è Tav. Se la usate, davanti metteteci un sì: sì Tav». Scherza, Paolo Valerio, direttore artistico di Theatre Art Verona insieme a Simone Azzoni, nella conferenza stampa di presentazione al foyer del Nuovo. L´ironia, del resto, è una delle caratteristiche della rassegna che è stata aperta da Michael Nyman e dal suo Cine Opera il 3 settembre al Nuovo, è proseguita il 13 settembre al foyer con Opus – Ascolto visuale di Tommaso Pedrali e Nicola Nannini e prevede altri undici eventi fino al 25 novembre.

IL MUSO di una pecora che sbuca da una feritoia è non a caso l´immagine simbolo della manifestazione: «Rappresenta l´umiltà, la semplicità, il ritorno alla terra e alle radici, l´ingenuità. Insomma, lo spirito di questa rassegna», ha spiegato Azzoni. «La pecora, che dovrebbe rappresentare un animale sacrificale in un panorama saturo qual è quello di oggi, diversamente da Shakespeare ci dice che c´è mondo fuori di queste mura».

Con Valerio e Azzoni, alla conferenza stampa erano presenti il consigliere comunale delegato alla cultura Antonia Pavesi (il Comune ha dato il patrocinio alla rassegna), Massimo Simonetti, direttore artistico di Art Verona (10-14 ottobre), la fiera che fa da perno alla rassegna, Silvia Franceschini per la libreria Feltrinelli che ospiterà uno degli appuntamenti, e Nicoletta Ferrari, creatrice di dismappa, il sito della Verona accessibile a tutti, con il quale il Teatro Stabile sta avviando progetti di collaborazione.

«È facile promuovere iniziative come il Grande teatro o il Divertiamoci a teatro quando hai in cartellone personaggi come Toni Servillo, Marco Paolini, Natalino Balasso o Antonio Albanese», ha spiegato Valerio. «Theatre Art Verona è invece una scommessa, qualcosa da scoprire, cercare, trovare. Perché questa città sarà tradizionalista, com´è opinione diffusa, ma vuole anche investire sul contemporaneo, far comunicare le arti. Vogliamo portare spettacoli conosciuti in luoghi sconosciuti. E viceversa».

I PROSSIMI appuntamenti sono per domani: la presentazione del libro d´artista Miscellanea di Stefano Pizzi e Vittoria Coen, alle 18 al Piccolo teatro di Giulietta (il foyer del Nuovo), e Save the World della compagnia Locchi 32, alle 21 all´Alcione, spettacolo che ha già debuttato al Festival di Napoli e nel quale parla il fumetto, la pagina s´incarna nel corpo: il supereroe esce dalle vignette per recitare la condizione dell´attore. Tra gli attori, il veronese Nicola Ciaffoni.

Venerdì invece, nel Cortile di Giulietta, si ripeterà la performance Romeo´s Balcony di Daniel Gonzalez. «L´avevamo prevista alle 20,45, ma Gonzalez l´ha voluta alle 18, quando c´è ancora pieno di visitatori. Per vedere che effetto che fa», ha spiegato Valerio.

Ad Antonia Pavesi un evento che sta particolarmente a cuore, perché organizzato con la commissione Pari opportunità della Provincia, Ni Una Màs del 25 novembre, al Camploy: la veronese Giovanna Scardoni, nel lavoro diretto da Nerina Cocchi, riprende lo slogan della messicana Susana Chàvez, urlo potente contro la violenza sulle donne («E nei giorni di Art Verona», ha anticipato Pavesi. «verrà esposto un vestito di vetro, simbolo della donna che a ogni violenza si rompe, perde i pezzi, è impossibile da ricostruire»). Nerina Cocchi è una garanzia: è la costumista di Lady Gaga. Ma anche Andrea Messana lo è: è il fotografo dell´Opera di Parigi.

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