Franca Rame recita all''Arena di Verona il suo monologo sulla guerra Teatro

Ci ha lasciati Franca Rame, grande artista e grande donna


Franca Rame in “Decidano le madri per la guerra” – 2006

Arena di Verona 10 settembre 2006

Madre Pace. Decidano le madri per la guerra – 2005
Monologo di Franca Rame e Dario Fo 
– Fotografie

Vis
Franca Rame recita all”Arena di Verona il suo nuovo monologo sulla guerra.

Vis
Franca Rame recita all”Arena di Verona il suo nuovo monologo sulla guerra. La terza foto ritrae Franca Rame dietro le quinte.

Vis
Dario Fo e Franca Rame incontrano a Verona in Comune il Sindaco avv. Paolo Zanotto, l”assessore Gian Gaetano Poli e i rappresentanti di alcune associazioni pacifiste in occasione del lora spettacolo all”Arena. Foto di Giuseppe Leovino e articolo relativo

Vis
Dario Fo e Franca Rame incontrano a Verona in Comune il Sindaco avv. Paolo Zanotto, l”assessore Gian Gaetano Poli e i rappresentanti di alcune associazioni pacifiste in occasione del lora spettacolo all”Arena. Foto di Giuseppe Leovino e articolo relativo

Vis
Dario Fo e Franca Rame incontrano a Verona in Comune il Sindaco avv. Paolo Zanotto, l”assessore Gian Gaetano Poli e i rappresentanti di alcune associazioni pacifiste in occasione del lora spettacolo all”Arena. Foto di Giuseppe Leovino e articolo relativo

Vis
10 settembre 2006: Franca Rame recita “Dedicano le madri per la guerra” e Dario Fo “Mistero buffo” all’Arena di Verona.

Franca Rame e i disabili

Organizzazione non lucrativa
fondata da Dario Fo, Franca Rame, e Jacopo Fo.
Sito Web: http://comitatonobeldisabili.blogspot.it/
Descrizione
Informazioni generali
Un Nobel per i disabili – la nostra storiaIl 9 ottobre 1997 Dario Fo vince il Premio Nobel per la letteratura.
Nella motivazione ufficiale il premio veniva esteso anche a Franca Rame per il suo ruolo fondamentale e l’Accademia di Svezia tra le altre cose scrisse che il premio veniva assegnato a Dario Fo, “figura preminente del teatro politico che, nella tradizione dei giullari medievali, ha fustigato il potere e riabilitato la dignità degli umiliati”.
Un grande momento … e anche un corposo assegno di 1.650.000.000 lire.
Che fare con questi denari? si chiede la coppia, c’è un sacco di gente che ha bisogno di soldi…
Franca e Dario decidono di devolvere l’intero ammontare del Premio Nobel a favore dei disabili e nel 1998 nasce il Comitato “Il Nobel per i disabili”, diretto da Franca Rame. La nostra amata signora imposta il lavoro come al solito: con il massimo rigore. Le associazioni e i privati che chiedono aiuto al Comitato dovranno presentare certificati, bilanci e tutto quanto serva a capire se le richieste provengono da chi ne ha realmente bisogno.
Ben presto ci si accorge che l’assegno del Nobel non è assolutamente sufficiente per rispondere in modo adeguato a tutte le richieste che arrivano al Comitato. Parte, quindi una campagna di raccolta fondi, con spettacoli e produzione di litografie, e inizia una collaborazione con Volkswagen. Oltre al denaro del Premio Nobel, Franca riesce a ottenere la sponsorizzazione di Volkswagen (per un miliardo e 720 milioni) e di Banca Popolare di Milano (per 60 milioni). Franca acquista 39 pulmini per altrettante associazioni di disabili.
Per cinque anni il Comitato lavora alacremente, alla fine di ogni spettacolo Franca e Dario chiedono agli spettatori di acquistare le litografie – che nel frattempo sono in vendita anche sul sito Commercioetico.it – e di devolvere offerte per il Comitato. Ogni iniziativa è buona per raccogliere fondi, la raccolta è continua e costante e appena c’è qualche soldo in cassa si acquistano altri pulmini, si aiuta una famiglia in difficoltà…
Un brutto giorno di giugno nel 2004 Franca si accorge che un assegno di 7.200 euro è transitato su un conto corrente bancario chiuso quattro anni prima, e da lì scopre che dal sedicente commercialista Luciano Silva (molto attivo, sempre presente e a disposizione, che si prodigava totalmente per il comitato guadagnandosi l’intera fiducia della famiglia) è stata architettata una serie di astute truffe ai danni del Comitato “Il Nobel per i disabili”, al quale da anni vengono sottratte ingenti somme di denaro.
Immediatamente la famiglia Fo compera alcuni spazi nei maggiori quotidiani italiani, annunciando che il collaboratore è stato licenziato in tronco e che quindi non ha più nulla a che fare con il Comitato. Comincia un’opera di verifica e controllo capillare.
Malgrado tutta questa brutta vicenda il Comitato per i disabili vive e lotta insieme a noi. Dario e Franca continuano la loro attività di aiuto per chi ne ha bisogno e il ricavo delle splendide stampe e fotolito che vedete sul nostro sito vanno ad aiutare i disabili. Perché a quei due signori lì non li ferma nessuno!

NOTA: alla fine Il Nuovo Comitato un Nobel per i Disabili O.N.L.U.S. è riuscito a venire a capo di tutta questa squallida storia e siamo riusciti a evitare che la truffa subita togliesse denaro alle nostre iniziative solidali, anche grazie alla condanna di Luciano Silva, che ha stabilito non solo la restituzione del denaro ma pure il danno morale per il Comitato.
Il diavolo fa le pentole ma non i coperchi!

Franca Rame

Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.
sen. Franca Rame
Bandiera italiana
Parlamento italiano
Senato della Repubblica
Luogo nascita Villastanza (fraz. di Parabiago)
Data nascita 18 luglio 1929 (83 anni)
Partito Italia dei Valori
Legislatura XV
Gruppo Gruppo Misto
Coalizione L’Unione
Circoscrizione Piemonte
Incarichi parlamentari
  • Membro della I Commissione permanente (Affari Costituzionali)
  • Membro della V Commissione permanente (Bilancio)
  • Membro della VIII Commissione permanente (Lavori pubblici, comunicazioni)
  • Membro della Commissione parlamentare di inchiesta sugli infortuni sul lavoro, con particolare riguardo alle cosiddette “morti bianche”
  • Membro della Commissione parlamentare d’inchiesta sull’uranio impoverito
  • Membro della Commissione parlamentare per l’infanzia
Pagina istituzionale

Franca Rame (Parabiago, 18 luglio 1929 – Milano, 29 maggio 2013) è stata un’attrice teatrale, drammaturga e politicaitaliana.

Indice

[nascondi]

  • 1 Biografia
  • 2 Filmografia
  • 3 Note
  • 4 Bibliografia
  • 5 Voci correlate
  • 6 Altri progetti
  • 7 Collegamenti esterni

Biografia

Franca Rame

Nata in una famiglia con antiche tradizioni teatrali, maggiormente legate al teatro dei burattini e delle marionette, risalenti al 1600, è figlia d’arte (il padre Domenico Rame era un attore da generazioni e la madre Emilia Baldini fu prima maestra poi attrice) e anche il fratello Enrico (1916 – 1986) ha intrapreso la carriera di attore.

Debuttò nel mondo dello spettacolo appena nata: fu subito impiegata, infatti, per i ruoli da infante nelle commedieallestite dalla compagnia di giro familiare.

Nel 1950, assieme ad una delle sorelle, decise di prodursi nella rivista: nella stagione 1950-’51 viene, infatti, scritturata nella compagnia primaria di prosa di Tino Scotti per lo spettacolo “Ghe pensi mi” di Marcello Marchesi, in scena alTeatro Olimpia di Milano.

Il 24 giugno 1954 ha sposato l’attore Dario Fo a Milano nella basilica di Sant’Ambrogio. Dall’unione il 31 marzo 1955nasce a Roma il figlio Jacopo.

Nel 1958, insieme col marito, fonda la Compagnia Dario Fo-Franca Rame (il marito è il regista ed il drammaturgo del gruppo, la Rame la prima attrice e l’amministratrice) che, negli anni seguenti, otterrà grandissimo successo commerciale nel circuito dei teatri cittadini istituzionali. Nel 1968, sempre al fianco di Dario, abbraccia l’utopia sessantottina, esce dal circuito dell’ETI, fonda il collettivo Nuova Scena dal quale, dopo aver assunto la direzione di uno dei tre gruppi in cui era diviso per rispondere alla domanda del pubblico, si separa per divergenze politico-ideologiche assieme al marito: ciò porterà alla nascita di un altro gruppo di lavoro, detto La Comune (impegnato come Nuova Scena nei circoli Arci e nei luoghi fino ad allora non deputati per lo spettacolo dal vivo come le case del popolo, le fabbriche e le scuole occupate, ecc.), con cui interpreta spettacoli di satira e di controinformazionepolitica anche molto feroci. Si ricordano almeno Morte accidentale di un anarchico e Non si paga! Non si paga. Insieme al marito Dario Foha sostenuto l’organizzazione Soccorso Rosso Militante.

Dario Fo e Franca Rame alla nascita del loro figlio Jacopo (1955)

A partire dalla fine degli anni settanta la Rame partecipa al movimento femminista: inizia a interpretare testi di propria composizione comeTutta casa, letto e chiesaGrasso è bello!La madre.

Nel 1971 ha sottoscritto la lettera aperta pubblicata sul settimanale L’Espresso sul caso Pinelli.

Nel marzo del 1973, Franca Rame viene rapita da esponenti dell’estrema destra e subisce violenza fisica e sessuale, ricordata a distanza di tempo nel lavoro Lo stupro, del 1981. Il procedimento penale è giunto a sentenza definitiva solo dopo 25 anni: ciò ha comportato laprescrizione del reato.

Nel 1999 ha ricevuto la laurea honoris causa da parte dell’Università di Wolverhampton insieme a Dario Fo.

Nelle elezioni politiche del 2006 si candida capolista al Senato in Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana e Umbria tra le file dell’Italia dei Valori. Viene eletta senatrice in Piemonte.

Sempre nel 2006, Antonio Di Pietro la propone come Presidente della Repubblica: riceverà 24 voti.

Ha lasciato il Senato nel 2008, non condividendo gli orientamenti governativi[1].

Nel 2009 ha scritto assieme al marito Dario Fo la sua autobiografia intitolata Una vita all’improvvisa.

Tra dicembre 2011 e marzo 2012 con il marito Dario Fo ha riportato in scena Mistero buffo in una serie di spettacoli nel nord Italia[2].

Il 19 aprile 2012 viene colpita da un ictus e ricoverata d’urgenza al policlinico di Milano.[3].

Malata da tempo, è scomparsa nel maggio 2013 all’età di 84 anni[4].

Filmografia

  • Lo sai che i papaveri, regia di Marcello Marchesi (1952)
  • Rosso e Nero, regia di Domenico Paolella (1954)
  • Rascel-Fifì, regia di Guido Leoni (1956)
  • Lo svitato, regia di Carlo Lizzani (1956)
  • Il cocco di mamma, regia di Mauro Morassi (1957)
  • Caporale di giornata, regia di Carlo Ludovico Bragaglia (1958)
  • La zia d’America va a sciare, regia di Roberto Bianchi Montero (1958)
  • Amore in quattro dimensioni, regia di Massimo Mida (1963)
  • Extraconiugale, regia di Mino Guerrini (1964)
  • Follie d’estate, regia di Carlo Infascelli, Edoardo Anton (1964)
  • Nobel per due, regia di Filippo Piscopo (1998)
  • Io non sono un moderato!, regia di Andrea Nobile (2007)

Note

  1. ^ La lettera di dimissione di Franca Rame
  2. ^ Franca Rame e Dario Fo di nuovo in scena con Mistero buffo
  3. ^ Franca Rame colpita da ictus, ricoverata – Top News – ANSA.it
  4. ^ È morta Franca Rame, aveva 84 anni Corriere.it

Bibliografia

  • Franca Rame, Dario Fo, Una vita all’improvvisa, Parma, Guanda, 2009.
  • Luciana d’Arcangeli.’The Rape by Franca Rame: Political Violence and Political Theatre’ in Pierpaolo Antonello and Alan O’Leary (eds) “Imagining Terrorism: The Rhetoric and Representation of Political Violence in Italy, 1969-2009”. Oxford, Legenda, 2009, pp.101-115.
  • Luciana d’Arcangeli. “I personaggi femminili nel teatro di Dario Fo e Franca Rame”. Firenze, Cesati, 2009.
  • Concetta D’Angeli, Simone Soriani. “Una coppia d’arte: Dario Fo e Franca Rame. Pisa, Plus, 2006.
  • Luciana d’Arcangeli. ‘Intervista a Franca Rame: Conversazione difficile con Franca Rame sul tema della violenza sessuale, la stesura del suo monologo “Lo stupro” (1975) ed il successivo lavoro di rappresentazione teatrale’. Il gabellino, Grosseto, anno VII, numero 12, novembre 2005, dossier n.13, pp.2-5.
  • Luciana d’Arcangeli. ‘Dario Fo, Franca Rame and the Censors” in Guido Bonsaver and Robert Gordon (eds) “Culture, Censorship and the State in 20th Century Italy. Oxford, Legenda, 2005, pp.158-167.
  • Luciana d’Arcangeli. ‘Madness in the Theatre of Dario Fo and Franca Rame’. Forum Italicum, Stony Brook (NY), Spring, 2005, pp.138-165.
  • Luciana d’Arcangeli. ‘Franca Rame e Maria Jatosti: due piedistalli a confronto’. Il gabellino, Grosseto, anno V, numero 7, maggio 2003, dossier n.8, pp.5-7.
  • Luciana d’Arcangeli. ‘Franca Rame: Pedestal, Megaphone or Female Jester?’ in Ed Emery (ed) “Research Papers on the Theatre of Dario Fo and Franca Rame. Cambridge, 28-30 April 2000”. London and Sydney, Red Notes, 2002,pp.49-59.
  • Walter Valeri (ed) “Franca Rame. A Woman on Stage”. West Lafayette, Bordighera Press – Purdue University, Indiana 2000.

Piastrella autografata da Franca Rame sul muretto di Alassio

Voci correlate

Collegamenti esterni