VeronaIstituzioni e disabili


Sogniamo una Verona accessibile quanto Göteborg!


La città più accessibile d’Europa? Göteborg
Sul podio anche Grenoble e Poznan

“Una città per tutti!”. Secondo Viviane Reding, vicepresidente della Commissione Europea, il motto adottato da Göteborg è quanto mai azzeccato, tanto è vero che la città svedese si è aggiudicata l’edizione 2014 del premio per la città europea “a misura di disabile”, precedendo Grenoble (Francia) e Poznan (Polonia). Continue Reading


A Verona musei e monumenti gratis per disabili e accompagnatori


Il Comune di Verona offre la gratuità a persone disabili e accompagnatori che vogliono visitare i Musei d’Arte e i monumenti scaligeri. Il biglietto gratis vale per: Arena, Museo di Castelvecchio, Museo Lapidario Maffeiano, Museo degli Affreschi alla Tomba di Giulietta, Casa di Giulietta (accessibile a tutti solo il cortile), Teatro romano (non accessibile il Museo archeologico), Museo Civico di storia naturale, Centro internazionale di fotografia Scavi Scaligeri (parzialmente accessibile). Continue Reading


La Consulta Comunale della Disabilità


Il 6 dicembre 1995 viene istituita dal Consiglio Comunale, con deliberazione n. 187, la Consulta Comunale delle Associazioni di Handicap.

Il 29 aprile 2011 con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 24 viene modificato lo Statuto e, tra altro, la denominazione della Consulta, passando da “Consulta Comunale delle Associazioni di Handicap” a “Consulta Comunale delle Associazioni che operano in favore delle persone con Disabilità” (in breve, per convenzione, “Consulta Comunale della Disabilità”) (http://www.comune.verona.it/nqcontent.cfm?a_id=13585)

La Consulta è un organismo propositivo e consultivo, nonché strumento di partecipazione dei cittadini alla realizzazione di politiche che garantiscano pari opportunità a tutti i cittadini.
L’attività della Consulta contribuisce in modo rilevante ad indirizzare l’azione amministrativa in campo sociale secondo criteri di efficienza, efficacia ed effettiva rispondenza ai bisogni emergenti, coinvolgendo la popolazione nella costruzione di una società più vivibile.

Non sono purtroppo reperibili verbali o altra documentazione tra ciò che viene elencato nelle attività, e non esistono link di approfondimento, ad esempio, un argomento che interessa molto disMappa: La Consulta ha preso parte attivamente alla realizzazione nel centro storico di percorsi urbani completamente accessibili alle persone disabili. In questo contesto è stato realizzato un lavoro molto stretto tra l’Assessorato alle Infrastrutture, l’Assessorato alla Mobilità e le Associazioni della Consulta che ha dato luogo ad un potenziamento delle reti di collaborazioni, realizzando un progetto condiviso con conseguente razionalizzazione del tempo e delle risorse economiche coinvolte. Gli interventi hanno favorito gli spostamenti e la mobilità autonoma a favore di tutti i cittadini e non solo delle persone disabili.

Consulta Comunale della Disabilità (ex delle Associazioni di Handicap)

dal sito del Comune di Verona

logo Consulta Handicap

AGGIORNATO LO STATUTO E MODIFICATA LA DENOMINAZIONE CON DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 24 DEL 29 APRILE 2011 

Cos’è la Consulta Comunale della Disabilità

Il 6 dicembre 1995 viene istituita dal Consiglio Comunale, con deliberazione n. 187, la Consulta Comunale delle Associazioni di Handicap.

La Consulta è un organismo propositivo e consultivo, nonché strumento di partecipazione dei cittadini alla realizzazione di politiche che garantiscano pari opportunità a tutti i cittadini.
L’attività della Consulta contribuisce in modo rilevante ad indirizzare l’azione amministrativa in campo sociale secondo criteri di efficienza, efficacia ed effettiva rispondenza ai bisogni emergenti, coinvolgendo la popolazione nella costruzione di una società più vivibile.

Il Comune di Verona, pur nel rispetto dei ruoli dalla legge, ha espresso con l’atto costitutivo della Consulta la volontà politica di un impegno prioritario per quanto riguarda le iniziative e gli interventi sociali in particolare verso i cittadini disabili, impegnandosi nel riconoscere “il ruolo dell’Associazionismo nell’ambito della disabilità, come elemento rappresentativo del mondo dei soggetti più svantaggiati nei confronti delle istituzioni e dei soggetti politici”.

La Consulta Comunale delle Associazioni di Handicap diviene dall’istituzione uno spazio di confronto, di scambio di idee e di progetti a sostegno delle persone disabili e delle loro famiglie.

Il 29 aprile 2011 con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 24 viene modificato lo Statuto e, tra altro, la denominazione della Consulta, passando da “Consulta Comunale delle Associazioni di Handicap” a “Consulta Comunale delle Associazioni che operano in favore delle persone con Disabilità” (in breve, per convenzione, “Consulta Comunale della Disabilità”)

Attualmente ne fanno parte 34 associazioni che fanno riferimento alle diverse disabilità, sensoriali, motorie, intellettive,ecc. e pur differenziandosi fra loro per filoni di intervento tendono, all’interno di questo organismo, ad una unicità di indirizzo culturale e ad una progettualità globale atta a favorire innanzitutto l’integrazione della persona disabile, ricercando una risposta qualitativamente adeguata.

Competenze
La “Consulta Comunale delle Associazioni che operano in favore delle persone con Disabilità” promuove e sostiene:

  • la realizzazione di campagne di informazione che favoriscano l’integrazione e la normalizzazione delle persone disabili, sia dal punto di vista fisico che sociale;
  • la realizzazione di sistemi di informazione efficace sulle questi0ni che riguardano la persone disabili e sulle misure adottate per lo sviluppo di pari opportunità, favorendo il coordinamento tra le varie amministrazioni pubbliche attraverso diversi strumenti (convegni, comunicazioni ai media, pubblicazioni, opuscoli, ecc.);
  • l’accesso alle informazioni circolanti all’interno della collettività, nonché alle attività culturali, sportive e ricreative;
  • la partecipazione dei singoli e delle loro rappresentanze nelle questioni che li riguardano, allo scopo di raggiungere un consenso globale e coerente;
  • la realizzazione di studi e ricerche che possano apportare nuovi elementi per il miglioramento della qualità della vita e rafforzare, nel contempo, programmi di prevenzione, rilevazione e diagnosi precoce.


Principali ambiti di intervento

  • scuola e formazione
  • lavoro
  • assistenza, integrazione e inclusione
  • autonomia e vita indipendente
  • mobilità, trasporti e barriere architettoniche
  • tempo libero, sport e turismo

Attività svolte della Consulta Comunale della Disabilità

ATTIVITÀ PROPOSITIVE E PARTECIPATIVE
La Consulta della Disabilità prepara interventi e partecipa su invito alle varie Commissioni Consiliari Comunali, in particolare alla Commissione V^ dei servizi sociali.
Partecipa con interventi qualificanti a numerosi convegni, seminari, workshop riguardanti i vari ambiti della disabilità.
Ha contribuito in maniera significativa alla elaborazione e alla stesura delle diverse edizioni del Piano di Zona. In particolare, attraverso l’analisi delle criticità del territorio, gli approfondimenti, gli studi e le proposte ha elaborato documenti di indirizzo, quali ad esempio il Documento servizio trasporto persone disabili ai CEOD ed il documento relativo al Piano Locale della Disabilità, approvati e recepiti nel Piano di Zona dei Servizi alla Persona 2007-2009 (terza edizione).

SCUOLA E FORMAZIONE
Il Comune di Verona e la Consulta Comunale della Disabilità hanno aderito alla creazione di “centri territoriali per l’integrazione scolastica degli alunni in situazione di handicap“, espressamente prevista dalla Legge 104/92, rivolti agli alunni della Provincia di Verona. L’adesione consiste nel lavorare per costruire un rapporto di collaborazione fattiva finalizzato alla promozione di un’autentica integrazione degli alunni disabili.

LAVORO
La Consulta ha sostenuto e promosso da sempre percorsi di inserimento lavorativo di persone con disabilità, attraverso un percorso che miri a valorizzarne le personali risorse, permettendo loro di qualificarsi “cittadini” meritevoli di un’identità, dignità personale ed integrazione sociale. A tale scopo fin dal 2001 sono stati attivati sul nostro territorio anche “tirocini socializzanti in contesto lavorativo” riuscendo così a verificare per ogni persona con disabilità l’ambiente lavorativo più consono alle sue capacità, in stretta collaborazione tra i soggetti istituzionalmente coinvolti, Azienda ULSS 20 in primis.

Personale con handicap viene impiegato nell’attività giornaliera del progetto SIT – Sistema Integrato Trasporti,  da e per i Centri Diurni.

ASSISTENZA, INTEGRAZIONE E INCLUSIONE
Dopo di Noi – Durante Noi“: la Consulta ha affrontato il problema delle famiglie delle persone disabili che vivono con preoccupazione il pensiero di quale sarà il destino dei propri congiunti una volta che per morte, malattia o altra causa, non sarà possibile occuparsi direttamente di loro. A tal fine è stato elaborato un documento contenente linee guida per individuare soluzioni nuove di struttura residenziale che garantisca la domiciliarità, intesa non solo come permanenza della persona nella sua casa di origine, ma in senso più ampio in un contesto a lei familiare.

Interventi di sollievo per famiglie che assistono in casa persone in condizioni di non autosufficienza per l’accesso ai servizi residenziali per forme di pronta accoglienza e di accoglienza programmata.

Istituito un tavolo di lavoro sull’autismo che coinvolge, insieme alla Consulta, diverse figure istituzionali quali Comune di Verona, Azienda ULSS 20 con il Dipartimento di Neuropsichiatria Infantile. La Consulta è stata individuata come referente istituzionale per lo sviluppo di una specifica strategia per affrontare il problema delle persone affette da autismo e per tentare di trovare delle risposte adeguate alle istanze che provengono dalle famiglie, caricate di un consistente peso assistenziale.

AUTONOMIA E VITA INDIPENDENTE
La Consulta ha promosso azioni in favore della vita indipendente che ha visto nascere un movimento nazionale in tal senso e che ha tra i promotori principali le Associazioni che aderiscono alla Consulta stessa. Le nuove modalità di assistenza alla persona secondo quanto previsto dalle Leggi 104/92 e 162/98, permette di prefigurare una rete sociale di disponibilità che, integrandosi con i servizi esistenti, favorisce la permanenza della persona al proprio domicilio, posticipa un’eventuale istituzionalizzazione e, se adeguatamente supportata, permette alla persona disabile di vivere la vita in modo sufficientemente autonomo.

MOBILITÀ, TRASPORTI E BARRIERE ARCHITETTONICHE
La Consulta ha preso parte attivamente alla realizzazione nel centro storico di percorsi urbani completamente accessibili alle persone disabili. In questo contesto è stato realizzato un lavoro molto stretto tra l’Assessorato alle Infrastrutture, l’Assessorato alla Mobilità e le Associazioni della Consulta che ha dato luogo ad un potenziamento delle reti di collaborazioni, realizzando un progetto condiviso con conseguente razionalizzazione del tempo e delle risorse economiche coinvolte. Gli interventi hanno favorito gli spostamenti e la mobilità autonoma a favore di tutti i cittadini e non solo delle persone disabili.

Attraverso le segnalazioni comunicate dalla Consulta agli Uffici competenti, sono stati realizzati interventi di abbattimento di barriere architettoniche negli edifici pubblici non di nuova costruzione ed in particolare quelli storici dove è necessario il coinvolgimento della Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio. Tra gli interventi realizzati, una rampa di accesso al Palazzo della Gran Guardia.

La Consulta ha attivato un tavolo tecnico, cui partecipano la Polizia Municipale, il settore Mobilità e Traffico, l’Azienda ULSS 20, che si incontra periodicamente per affrontare congiuntamente le problematiche relative alla messa a regime del sistema di controllo degli accessi alla ZTL (Zona a Traffico Limitato). Tale attività prosegue con interventi specifici per la sensibilizzazione degli aderenti alle varie Associazioni, con il controllo mirato da parte della Polizia Municipale, anche attraverso l’incrocio delle banche dati del settore Traffico – Ufficio Varchi ZTL e Ufficio Permessi Transito e Sosta, Anagrafe, Motorizzazione. Anche l’Azienda ULSS ha coinvolto i propri medici nella problematica, invitandoli ad una maggior attenzione sia nel momento dell’accertamento delle condizioni utili per ottenere il rilascio del contrassegno sia nel momento del rinnovo della richiesta. Stessa attività di controllo viene realizzata per i contrassegni per la sosta.

Il progetto SIT – Sistema Integrato Trasporti, nato dall’esigenza di sviluppare forme di responsabilizzazione nella definizione delle politiche sociali e avviare una programmazione unitaria negli ambiti territoriali interessati da questo servizio, coordina e mette in rete tutti i trasporti da e per i Centri Diurni dei territori dei Distretti socio-sanitari 1- 2 -3. Il carattere innovativo riguarda il sistema di organizzazione dei trasporti, che prevede l’accordo e la partecipazione insieme alla Consulta anche della Conferenza dei Sindaci, dell’Azienda ULSS 20 e del Terzo Settore. Attraverso l’uso di circa quaranta mezzi attrezzati e l’assistenza di un coordinatore satellitare, vengono giornalmente trasportate circa 300 persone disabili.

TEMPO LIBERO, SPORT E TURISMO
Le associazioni della Consulta collaborano con il Centro Sportivo Italiano e con le Aziende ULSS 20 – 21 – 22 alla realizzazione del progetto “La Grande Sfida“, manifestazione internazionale di cultura, sport, arti, dialogo e spazio dove le persone con disabilità incontrano la comunità. L’evento è divenuto negli anni un importante ed originale momento di visibilità e sensibilizzazione attraverso il gioco, lo sport, lo spettacolo che vede coinvolte migliaia di persone disabili dall’Italia e dall’estero. Anche per il 2008 è stata realizzata La Grande Sfida 13 “All Inclusive – Per una comunità che include!”

Le Associazioni della Consulta in stretta sinergia con l’Azienda ULSS 20 e il CSV (Centro Servizi Volontariato) di Verona hanno dato vita ad un progetto di qualificazione del tempo libero di persone con disabilità denominato “Acca In Fuga“. La necessità è di coordinare interventi diversi per il tempo libero di persone con grave disabilità, soprattutto con gravi problemi relazionali e di autismo, che non avevano trovato concrete possibilità di viverre momenti di svago e di divertimento o, più in generale, momenti che si differenziassero da quelli dedicati ai loro bisogni strettamente assistenziali.

(fonte)